di Sonia Savioli
Non è una novità. La civiltà basata sul dominio, il profitto, lo sfruttamento di umani e natura, cioè la società in cui viviamo, non tollera altre civiltà, e chi sceglie di far crescere i propri bambini nell’affetto, nella libertà, nella natura, nella salute è, di fatto, un nemico della civiltà del dominio. E’ un nemico del sistema.
Il sistema progreditissimo dell’ignoranza e del conformismo servile veicolati da quella che chiamano “istruzione”; del bullismo fomentato da diseguaglianza, frustrazione, mancanza di affetto e attenzione nelle famiglie; delle malattie e dei miliardi procurati da vaccini e farmaci. Il sistema della competizione sociale a tutto spiano e del denaro come unico obiettivo e scopo della vita.
Non è una novità. Il sistema si difende dai buoni esempi, perché i buoni esempi sono contagiosi ed esiziali per un sistema cattivo. Non porta via i bambini dei boss mafiosi, perché i boss mafiosi fanno allegramente parte del sistema mafio-capitalista in cui viviamo. Strappa i bambini a chi vuole farli crescere in maniera alternativa al sistema. Costoro sono un pericolo, e tanto più sono un pericolo nel tempo attuale in cui disagio, scoraggiamento, repulsione verso la società in cui viviamo sono i sentimenti di molti, che cercano nuovi modelli di vita e guardano con attenzione e speranza a chi quei nuovi modelli li sta sperimentando e vivendo.
Non è una novità. La civiltà capitalista, colonialista, contronatura, per secoli ha rapito i bambini dei cosiddetti “selvaggi”.
Le parole sono estremamente importanti, questo lo sappiamo tutti. L’uso di un termine piuttosto che di un altro può cambiare il senso di un intero discorso. Ma le parole diventano ancora più importanti, quando al loro posto si usano le etichette.
Le etichette sono micidiali. Sono parole che, in un colpo solo, hanno il potere di descrivere ed insieme di giudicare una persona.
Nei tempi moderni, è stata la CIA la prima a scoprire la potenza devastante delle etichette. Quando, nel 1964, cominciarono a circolare i primi dubbi sull’omicidio Kennedy, qualcuno coniò il termine “conspiracy theorists” (teorici del complotto) per tutti coloro che non credevano alla versione ufficiale del governo americano.
Questa etichetta ebbe un doppio risultato devastante: primo, insinuava una accezione negativa del termine (per cui scoraggiava le “persone perbene” a dubitare della versione ufficiale, per “non fare brutta figura” in pubblico), e secondo – molto più importante – permetteva a chi la utilizzasse di non doversi confrontare sui fatti specifici. In altre parole, usando quel termine, da una parte si gettava discredito sul complottista, e dall’altra si era esentati dal discutere con lui.
La sigla TEA sta per Tecnologie di Evoluzione Assistita (in inglese NGT = New Genomic Techniques).
Nei giorni scorsi la UE ha dato il via libera a queste nuove tecniche genomiche, che vengono definite “a metà tra OGM e piante convenzionali”.
Come scrive Euronews, “buona parte delle piante NGT sarà esentata da obblighi di etichettatura, valutazione del rischio e monitoraggio. Per NGT si intendono le piante prodotte attraverso procedimenti di precisione, che consentono modifiche del genoma senza l’inserimento di Dna estraneo, con una sequenza o una combinazione di sequenze della stessa specie o comunque strettamente correlata.”
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Siamo tornati all’età dei pirati. Solo che una volta i predoni del mare usavano dei piccoli battelli per abbordare le navi da rapinare, mentre ora usano gli elicotteri e si calano dal cielo come nei film d’azione. Ma, a parte l’estetica, nulla nella sostanza è cambiato.
La prepotenza del più forte si impone su chi è debole e indifeso, e se per caso qualcuno osasse obiettare su questo tipo di azione violenta, è già pronta la risposta “legale” del ministro di giustizia Pam Bondi: “La petroliera era sotto sanzioni americane a causa del suo coinvolgimento in una rete di traffico illecito di petrolio che supporta organizzazioni terroristiche all’estero”.
Franco Fracassi presenta la sua collana in 12 volumi intitolata “Nei secoli brevi”. Uno sguardo a volo d’uccello sugli ultimi 120 anni della storia mondiale.
Secondo un rapporto di Reporter Senza Frontiere pubblicato martedì, quasi la metà di tutti i giornalisti uccisi nell'ultimo anno sono stati uccisi dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Il rapporto annuale dell'organizzazione, con sede a Parigi, copre il periodo dal 1° dicembre 2024 al 1° dicembre 2025. Il rapporto ha rilevato che 67 giornalisti sono stati uccisi in tutto il mondo durante quel periodo, di cui 29, ovvero il 43%, a Gaza.
"L'esercito israeliano è il peggior nemico dei giornalisti", afferma il rapporto, aggiungendo che un totale di 220 giornalisti sono stati uccisi a Gaza dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e dalla successiva guerra biennale condotta nella Striscia.
Il rapporto menziona anche specificamente il doppio attacco israeliano all'ospedale Nasser di Khan Yunis ad agosto, durante il quale sono stati uccisi quattro giornalisti.

I titoli di oggi parlano chiaro. Corriere della Sera: “Asse Putin-Trump sull’Europa”. La Repubblica: “l’Europa sotto assedio”. La stampa: “Asse Usa-Russia contro la UE”.
Ma cosa è successo di così stravolgente da arrivare a lanciare questo allarme a reti unificate?
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C’è una vicenda che in questi giorni mi ha incuriosito, perchè di difficile interpretazione. Il caso di Mario Roggero, il gioielliere che ha ucciso due dei rapinatori che fuggivano dopo averlo derubato (il terzo è rimasto gravemente ferito).
Da un punto di vista tecnico, il caso è molto semplice: i rapinatori stavano scappando, erano già fuori dal suo negozio (non presentavano quindi più un rischio per lui in quel momento), ma lui li ha comunque inseguiti, pistola alla mano, per ammazzarli. Questa, ovviamente, non è legittima difesa: persino negli Stati Uniti, dove le regole sono molto più favorevoli a chi si difende, questo caso non verrebbe mai classificato come legittima difesa.
Quindi, tecnicamente, si tratta di un doppio assassinio intenzionale. Abbiamo visto tutti le immagini brutali nelle quali Roggero spara addirittura ad un rapinatore già a terra, dandogli il colpo di grazia.
Eppure ...
Ho trovato questo canale interessante. Pubblico uno dei loro video più significativi:
Questo è il testo del video (ho fatto alcune correzioni, perchè sembra prodotto in automatico): La democrazia ti è stata venduta come la vittoria della libertà, ma in pratica si è trasformata in un teatro accuratamente messo in scena. I candidati cambiano, i discorsi si rinnovano, le bandiere si scambiano, ma i veri detentori del potere non compaiono mai sul palco. Il popolo crede di decidere il proprio destino, quando in realtà sta solo applaudendo l'opera scritta dietro le quinte. Nietzsche avvertì "Non ci sono fatti, solo interpretazioni”, e l'interpretazione che ti hanno venduto sulla democrazia è la più redditizia di tutte per chi è al controllo. Preparati a smontare lo spettacolo perché la verità su questo sistema non si trova nei libri di storia o nei discorsi da campagna elettorale, si trova dietro le quinte dove non sei mai stato invitato a entrare.
Leggi tutto: I bambini rapiti dallo Stato