Decenni di prove dimostrano che la vitamina C attacca il cancro attraverso quattro potenti meccanismi: citotossicità pro-ossidativa, riprogrammazione epigenetica, soppressione delle vie di segnalazione e attivazione immunitaria.
Un importante nuovo articolo di revisione intitolato ” Vitamina C ad alto dosaggio: un promettente agente antitumorale, approfondimenti su meccanismi, ricerca clinica e sfide” ha analizzato oltre 150 studi e ha scoperto che quando la vitamina C raggiunge livelli farmacologici reali (20-30 mM), si comporta come una terapia mirata e selettiva per il tumore, un aspetto trascurato negli studi precedenti a causa del sottodosaggio. La base di evidenze si estende su decenni di ricerca in laboratorio, su animali e in fase iniziale di ricerca clinica.
Gli autori delineano quattro principali meccanismi antitumorali della vitamina C ad alto dosaggio: citotossicità tumorale pro-ossidativa, riprogrammazione epigenetica, soppressione delle vie di segnalazione oncogenica e potente attivazione immunitaria.
Sono 3 semplici frasi, ma cambiano la storia delle vaccinazioni. La cambiano, perchè queste 3 frasi stanno scritte sul sito del CDC, il Center for Disease Control americano. Eccole:
- L’affermazione “I vaccini non causano l’autismo” non è basata su prove dimostrabili, perchè vi sono delle ricerche che non escludono la possibilità che i vaccini per l’infanzia causino l’autismo.
- Le ricerche che suggeriscono una correlazione [fra vaccini e autismo] sono sempre state ignorate dalle autorità sanitarie.
- Il ministero della salute americano [HHS] ha intrapreso una valutazione ad ampio raggio sulle cause dell’autismo, compreso un’indagine su plausibili meccanismo biologici e potenziali correlazioni causali.
Da Fanpage, pubblichiamo senza commentare:
I vaccini anti Covid mostrano potenti effetti contro i tumori: studio rileva forte aumento della sopravvivenza.
I ricercatori hanno osservato un sensibile aumento della sopravvivenza nelle persone malate di cancro trattate con l'immunoterapia che hanno ricevuto il vaccino anti Covid a mRNA (RNA messaggero). Più nello specifico, i pazienti cui era stato somministrato il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech o lo Spikevax di Moderna entro 100 giorni dall'inizio del trattamento immunoterapico contro i tumori – con farmaci chiamati inibitori dei checkpoint immunitari – avevano probabilità più che doppie di essere vivi (a tre anni di distanza) rispetto a chi il vaccino non lo aveva fatto.
Nello studio sono stati coinvolti circa mille partecipanti con melanoma (un aggressivo tumore della pelle) allo stadio avanzato e tumori ai polmoni. Si tratta di un risultato sorprendente che, se confermato da indagini più ampie e approfondite, potrebbe rendere il vaccino anti Covid un preziosissimo alleato anche in oncologia, pur essendo progettato per far sviluppare una risposta immunitaria contro la proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2.
Questo è un articolo del Corriere della Sera. Pone un problema molto delicato: la responsabilità dei genitori nello scegliere un percorso medico alternativo. L’articolo ovviamente è tutto distorto a favore della “scienza”, ma ritengo che la questione Hamer meriti uno spazio di discussione.
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Per Martina Binotto e Luigi Gianello, oggi, 21 ottobre inizia in corte d’Assise al tribunale di Vicenza il processo per omicidio. Del figlio Francesco, morto a 14 anni, a causa di un tumore. Il reato ipotizzato dal pm Paolo Fietta è omicidio con dolo eventuale: il decesso del figlio sarebbe stato causato o accelerato dai loro ritardi nella diagnosi e nelle terapie.
Di certo, si sono affidati a un medico veneto, iscritto all’ordine, e a due terapisti che diffondono la dottrina Hamer. Ovvero la teoria dell’ex dottore tedesco Geerd Hamer, il cui metodo prescrive di non contrastare la malattia, ma di assecondarla, in quanto sintomo della risoluzione di un conflitto biologico innescato da un trauma.
7 deputati repubblicani hanno presentato al parlamento del Minnesota una proposta di legge che propone di designare le iniezioni a mRNA come “armi di distruzione di massa”, e di metterle conseguentemente fuori legge.
Il testo della proposta, siglata HF 3219, recita:
“Questo atto può essere denominato "Legge sulla proibizione delle armi biologiche a mRNA".
"È intenzione del legislatore designare le iniezioni e i prodotti a mRNA come armi di distruzione di massa ai sensi della sezione 609.712 e vietare il possesso o la distribuzione delle iniezioni e dei prodotti a mRNA nello Stato."
Joseph Ladapo, Ministro della Salute della Florida, ha annunciato in modo categorico che il suo governo intende “eliminare ogni obbligo vaccinale, dal primo all’ultimo, senza eccezioni, anche nelle scuole. Ognuno di questi obblighi – ha aggiunto Ladapo - è sbagliato e trasuda disprezzo e schiavitù. Chi sono io [inteso come governo] per dirvi cosa vostro figlio dovrebbe mettersi in corpo?”
Ladapo si è così inserito nel pensiero libertario del Governatore De Santis, che da sempre predica la minima ingerenza possibile da parte dello stato nelle faccende dei cittadini.
Naturalmente, l’annuncio di Ladapo ha già scatenato le orde di mercenari di Big Pharma, che urlano compatti allo scandalo anti-scientifico.
Secondo un’analisi di un database giapponese di 18 milioni di persone, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 hanno avuto un rischio di morte significativamente più elevato nel primo anno dopo la vaccinazione rispetto ai non vaccinati, e il rischio è aumentato con ogni dose aggiuntiva.
Il commentatore medico John Campbell, Ph.D., ha esaminato i dati nel suo show su YouTube questa settimana. I dati sono stati originariamente pubblicati a giugno nell’ambito di una tavola rotonda, trasmessa in streaming online e guidata da Yasufumi Murakami, Ph.D., vicedirettore del Centro di Ricerca per la Scienza dell’RNA presso la Tokyo University of Science.
«Più dosi si assumono, più è probabile che si muoia prima, e in un periodo di tempo più breve», ha affermato Murakami durante la tavola rotonda.
La vile retromarcia di Schillaci, che ha ceduto alle pressioni di Big Pharma, ha riportato in primo piano la discussione sui vaccini. All’interno di questa discussione, le decine di “ronzulli” che parlano senza sapere, sono tornate a citare il caso Wakefield come episodio seminale della nascita del movimento anti-vaccini. E’ quindi utile tornare a vedere da vicino cosa accadde veramente 25 anni fa, e su quale immensa bugia si basi tutta la sicumera dei pro-vax.
Dopo oltre vent’anni di ricoveri, interventi e farmaci senza risultati, una donna di 54 anni affetta da pancreatite cronica è tornata a vivere grazie alla cannabis terapeutica. La sua storia è stata raccontata in un articolo pubblicato dal Journal of Cannabis Research, il primo case report clinico italiano su questo tipo di trattamento per la pancreatite cronica con dolore severo e refrattario.
La paziente, colpita da una forma grave e recidivante della malattia, ha vissuto per decenni tra dolori addominali lancinanti, perdita di peso fino a 36 chili, amenorrea e un drastico peggioramento della qualità della vita. Nessun farmaco tradizionale ha mai portato benefici duraturi, e nemmeno un intervento chirurgico con impianto di endoprotesi – poi rimosso per infezione – aveva risolto il problema.
Difficile da credere, ma la notizia sta in bella vista su Fanpage:

Questo il testo dell’articolo: “Una cornacchia muore in volo e cade nel cortile dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) a Portici, in provincia di Napoli. Precipita proprio davanti all'ingresso del laboratorio di virologia dell’istituto. I tecnici di laboratorio l'hanno trovata questa mattina stecchita davanti alla porta d'ingresso.”
Nel 1920, gli psicologi John B. Watson e Rosalie Rayner sottoposero un neonato a un inquietante esperimento.
Il loro obiettivo: scoprire se la paura può essere *creata*.
Ciò che scoprirono cambiò per sempre la psicologia e rivelò quanto facilmente la mente umana possa essere programmata.
Leggi tutto: La vitamina C ad alte dosi è un potente antitumorale