di Stefano Carmine Chiarella
Durante il Covid, molti medici sono stati sanzionati ed alcuni radiati negli ultimi anni per le loro posizioni critiche riguardo la gestione della tematica scottante delle "vaccinazioni". Medici dalla fedina penale immacolata, la cui unica colpa é aver voluto svolgere la propria professione in scienza e coscienza.
A fronte di questi, nel corso degli anni, ci sono stati numerosi medici che sono balzati agli onori della cronaca nera per i reati gravi, gravissimi, a volte a danno dei propri pazienti, di cui si sono macchiati. Tali medici non sono mai stati radiati. Nessuno di loro è mai stato radiato. Qualunque reato avesse commesso, anche il più infame nello svolgimento della propria professione. Anche in chi ha provocato la morte intenzionale del proprio paziente.
Nell' elenco che segue sono riportati solo i medici condannati in via definitiva, quindi senza ulteriore possibilità di giudizio.
Non è necessario essere “complottisti” per rendersi conto dei pericoli causati dal vaccino covid. Basta leggere con attenzione i comunicati dell’AIFA. Lo ha fatto, con sistematica precisione, Silvio Marsaglia (*), il quale giustamente si domanda: ma AIFA e Ministero della Salute si parlano? Perchè a giudicare da certe azioni, sembra che la mano sinistra non sappia quello che fa la destra. Oppure lo sa benissimo, ma fa finta di niente.
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Il delitto perfetto avviene quando l’assassino non solo se la cava e resta impunito, ma viene addirittura elevato ad un ruolo superiore, quasi eroico, in modo da renderlo inattaccabile di fronte ad ogni possibile futura indagine.
Prendi un famoso banchiere centrale – diciamo uno che abbia dato inizio alla svendita del patrimonio nazionale, per far contenti i suoi amici della City, e abbia portato l'Italia nella trappola dell'euro – e poi lo fai diventare addirittura presidente della repubblica. Questa investitura lo mette automaticamente al riparo da ogni critica futura. Se qualcuno un giorno si azzardasse ad accusarlo di aver dato inizio alla rovina dell’Italia, la risposta sarebbe: “Ma come? Se lo hanno fatto addirittura presidente della Repubblica!”
Il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha approvato oggi la dichiarazione non vincolante delle Nazioni Unite sulla prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia (PPPR), pur senza il voto dell’intera assemblea e nonostante le obiezioni di 11 nazioni.
I critici hanno definito la dichiarazione - che mira a creare un’autorità pandemica globale con il potere di imporre blocchi, vaccinazioni universali e censura della ‘disinformazione’ – come “ipocrita” e “sconvolgente”.
Per chi l’ha proposta invece, la dichiarazione è un passo fondamentale verso il coordinamento globale nella prevenzione delle pandemie e nella salute pubblica.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’attuale situazione “rappresenta un’opportunità… per prevenire e prepararsi alle pandemie e alle loro conseguenze, utilizzando un approccio che coinvolga tutti i settori governativi”.
Non c’è giorno che passi, ormai, senza che i virologi riescano nell’impresa di dire tutto e il contrario di tutto. Qualcuno continua a lanciare allarmi, parlando di nuove varianti di Covid particolarmente contagiose che richiederebbero massima attenzione. Altri smentiscono categoricamente, invitando i cittadini a non preoccuparsi affatto. Un clima di totale confusione originato, in particolar modo, dall’avvento della variante BA.2.86, già soprannominata “Pirola“: segnalata inizialmente in Israele e Danimarca, questa forma virale si sta diffonendo ormai in tutto il mondo. Ecco, nello specifico, di cosa si tratta.
Come spiegato da Fanpage, si tratta di una forma altamente mutata di Sars-Cov-2, il virus che causa il Covid. Rispetto alla sua progenitrice, la variante BA.2, più conosciuta come Omicron 2, presenta oltre 30 mutazioni a livello della proteina Spike, che è la porzione che il virus utilizza per legare le cellule e penetrare al loro interno, e contro cui sono stati progettati i vaccini. Ma si tratta davvero di un pericolo?
E’ stata pubblicata su Biomedicines una review che punta chiaramente il dito contro la proteina Spike, sia da Covid che da vaccino. Il titolo non lascia dubbi: ‘Spikeopathy’: COVID-19 Spike Protein Is Pathogenic, from Both Virus and Vaccine mRNA (Spikeopatia: la proteina Spike del Covid 19 è patogena, sia quella del virus che quella del vaccino mRNA).
Ecco alcuni passaggi presi dall’abstract e dall’introduzione.
ABSTRACT: La pandemia di COVID-19 ha causato molte malattie, molti decessi e profondi disagi alla società. La produzione di vaccini “sicuri ed efficaci” era un obiettivo chiave per la salute pubblica. Purtroppo, gli elevati tassi di eventi avversi, senza precedenti, hanno messo in ombra i benefici.
Questa revisione presenta prove dei danni diffusi causati dal nuovo prodotto COVID-19 mRNA e vaccini adenovettori DNA, e per la prima volta tenta di fornire una panoramica completa dei danni derivanti dalla nuova tecnologia dei vaccini, che si basava sulla produzione di cellule umane di un antigene estraneo con evidenza di patogenicità.
Eris è il nome della nuova variante covid che promette di seminare il panico nel prossimo autunno. E naturalmente, insieme alla variante, arriva anche la nuova generazione di vaccini pronta a combatterli.
Ma questa volta le case farmaceutiche non garantiscono più nulla. Scottate dal flop dei loro vaccini a mRna, ora Pfizer, Moderna e Novavax annunciano semplicemente che i nuovi prodotti “probabilmente offriranno una protezione” contro la nuova variante, detta anche Eg5. Con queste dichiarazioni la scienza è ufficialmente entrata nell’era del “probabilmente”, e da qui sembra difficile che potremo mai tornare indietro.
La vera domanda che tutti ci poniamo è: dopo l’esperienza degli anni recenti, quante persone al mondo correranno ancora a vaccinarsi per paura del virus? L’80%? Il 50? Il 20? Quanto sarà efficace, rispetto al passato, la nuova campagna di terrorismo mediatico che sta per iniziare?
Si accettano scommesse.
Massimo Mazzucco
Incontrata a Roma in occasione del Premio De Donno, Silvana De Mari esprime apertamente le sue opinioni sui vaccini.
di Antonio Oliverio
La commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid sta per partire, pur tra mille boicottaggi e nonostante autorevoli richiami affinché non si sostituisca alla magistratura. C’è chi, invece, pensa che la commissione stessa debba indagare, e a fondo, e anzitutto su un fenomeno: quello delle reazioni avverse da vaccino. È necessario, dunque, ed è auspicabile che “si tratti di una vera commissione”, per Mauro Mantovani, Chimico Sperimentale, Bio-Tecnologo, Bio-Immunologo, nonché docente di Immunologia dei Tumori, membro Senior alla British Society for Immunology e direttore Ricerca e Sviluppo presso una Clinica di Milano.
Lo ha intervistato Il Giornale d’Italia, sull’ampio spettro delle criticità finalmente, ma solo parzialmente, emerse circa la gestione del Covid nel nostro Paese. Per quanto riguarda il vaccino e gli effetti avversi, alcuni anche gravissimi, come i nostri lettori sanno, è “vergognoso che in ancora in alcuni ambienti si rifiuti di considerare questo aspetto”. E c’è anche di peggio: è parimenti vergognoso “che si marchi il danneggiato come persona affetta da malattie neurologiche e lo si cauterizzi con antidepressivi ed ansiolitici ed altri farmaci”.
Via libera all’accesso agli atti relativi la morte “sospetta” di pazienti deceduti dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. In un momento storico in cui, finalmente, la verità sulla pandemia sta iniziando a venire a galla ecco arrivare l’ennesimo, duro colpo per i sostenitori della linea di Draghi e Speranza, che avevano calpestato i diritti dei cittadini pur di imporre vaccinazioni obbligatorie e limitazioni. E un’altra conferma di quanto il fenomeno degli effetti avversi e dei potenziali rischi per la salute sia stato sottovalutato, svilito da una stampa allineata alla narrazione mainstream. Una decisione che potrebbe aprire nuove porte, permettendo a chi è ancora alla ricerca della verità di far luce sugli errori commessi in maniera più facile.
Avete presenta la scenetta “Pdor, figlio di Kmer” di Aldo Giovanni e Giacomo? Quando alla fine Pdor dice a Giacomo “Tu, scricciolo d’uomo, partorirai con dolore”, e Giacomo risponde: “Non è tanto il dolore del parto, è l’accoppiamento che mi preoccupa!”
Ecco, a questa geniale scenetta da oggi possiamo aggiungere che anche gli uomini in futuro potranno allattare. Il problema è che questa non è più una scenetta comica, ma una triste realtà dell’epoca woke in cui stiamo vivendo.
Il CDC americano infatti ha appena pubblicato una pagina, intitolata “considerazioni di uguaglianza sanitaria”, dove difende il diritto di tutti ad una sanità senza discriminazioni.
E fra questi diritti, ovviamente, c’è anche quello di allattare. Per chiunque, uomini, donne, trans, e tutte le sfumature intermedie.
Leggi tutto: Medici radiati: due pesi e due misure