Di Kamiokande
Fin dall’inizio pandemia si è fatta strada sui social media l’ipotesi di una relazione tra la malattia Covid-19 e l’accensione delle antenne 5G, che proprio in quei mesi incominciavano a venir sperimentate in giro per il mondo, inclusa Wuhan. L’interesse riguardo l’argomento ha raggiunto il suo massimo il 5 Aprile per poi scemare nelle settimane successive, come si può vedere dal grafico qui sotto.
Era immaginabile che, oltre all’attenzione del popolo dei social, si accendesse anche l’attenzione dei debunker e dei giornalisti “seri e responsabili” (da sempre lucidi e geniali). A titolo di esempio si vedano (se proprio ne avete voglia) gli articoli apparsi i primi di Aprile del 2020 su Open, La Repubblica ed il Corriere della Sera.
L’argomento ha meritato anche un articolo scientifico sulla rivista Media International Australia intitolato “‘Corona? 5G? or both?’: the dynamics of COVID-19/5G conspiracy theories on Facebook”.
Chi scrive è portatrice di una malattia rara genetica, che vorrebbe porre alla Vostra attenzione le necessità concrete di una parte di disabili che va a costituire i circa cinque milioni di Italiani fortemente svantaggiati.
Mi chiamo Brunilda Ternova. Sono una invalida civile di 46 anni, poetessa e scrittrice per passione, interprete/traduttrice per professione, e vivo a Bologna.
Sono affetta da una collagenopatia rara – sottostimata – il cui nome è Sindrome di Ehlers e Danlos, la quale è stata descritta per la prima volta all’inizio del XX secolo, a opera di Edvard Laurits Ehlers (1901) e Henri Alexandre Danlos (1908).
Vi scrivo per chiedere il Vostro aiuto nella realizzazione di un progetto di assistenza per sensibilizzare l’opinione pubblica e varie figure professionali in vari campi riguardo la Fibromialgia e malattia rara genetica di EDS di cui soffro.
L’ultimo DPCM del 2 marzo 2022, al comma 4 bis, recita: «In caso di somministrazione della dose di richiamo, successivo al ciclo vaccinale primario, la certificazione verde COVID-19 ha una validità tecnica, collegata alla scadenza del sigillo elettronico qualificato, al massimo di cinquecentoquaranta giorni. Prima di detta scadenza, senza necessità di ulteriori dosi di richiamo, la PN-DGC emette una nuova certificazione verde COVID-19 con validità tecnica di ulteriori cinquecentoquaranta giorni, dandone comunicazione all’intestatario.»
A quanto sembra di capire, il greenpas per i vaccinati col booster viene prorogato di un anno e mezzo, al quale si potrà aggiungere un altro anno e mezzo.
E gli altri? Vuole questo dire che per altri tre anni dovranno subire limitazioni? Aiutatemi a capire perfavore, perchè fatico a crederci.
Il sito ilpolveronequotidiano.it ha pubblicato i risultati di una ricerca durata diversi mesi, nella quale sono stati minuziosamente setacciati tutti i siti di cronaca locale, alla ricerca di notizie di “morti improvvise” fra le categorie “docenti” e “sanitari” negli anni 2020 e 2021.
Gli articoli recuperati sono organizzati in senso cronologico, facilitando così la lettura dei dati rispetto ai diversi periodi di introduzione del vaccino obbligatorio per le categorie succitate. Il risultato, in sintesi, è di un incremento inspiegabile del 135% delle “morti improvvise” in queste categorie fra il 2020 e il 2021.
Per quanto si tratti di dati empirici, la discrepanza rimane enorme, e l’insieme degli articoli raccolti costituisce un utilissimo archivio per chi in futuro volesse affrontare questo argomento.
(Consiglio di ignorare il tono a volte sarcastico dell’articolo, e di concentrarvi sui dati riportati).
Massimo Mazzucco
La nostra prima intervista a Trinca, del 23 aprile 2020
Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio del 15 gennaio che aveva annullato la controversa circolare sulle terapie domiciliari per il Covid.
La circolare in questione è quella del 26 aprile, che sostituiva e aggiornava quella pre-esistente del 30 novembre 2020. Nonostante i progressi fatti nella cura della malattia, e le esperienze mediche accumulate nei mesi, anche in questo aggiornamento non era indicata alcuna terapia per i casi lievi, ovvero fasi iniziali, della malattia.
Si tratta della contestata vigile attesa con eventuale prescrizione del paracetamolo (Tachipirina) in caso di febbre.
C’è un famoso proverbio che dice: “Tempo che la verità si è allacciata le scarpe, e la bugia ha già fatto il giro del mondo”.
In altre parole, la verità è sempre molto lenta a venire fuori, specialmente quando si tratta di una verità scomoda. E siccome nel caso del Covid le bugie fanno letteralmente il giro del mondo in poche ore, l’inseguimento da parte della verità è destinato a restare faticoso ed affannoso fino alla fine.
Eppure, lentamente, sta succedendo.
ATTENZIONE: Il video originale è stato rimosso da youtube. Questa è la copia presente su odysee:
Ormai è chiaro. I non vaccinati sono destinati a fare da capro espiatorio per il fallimento della campagna vaccinale. Questo fallimento era già evidente – per i più attenti – da quando l’estate scorsa il CDC ha dovuto ammettere che anche i vaccinati contagiano, e da quando Fauci disse a chiare parole che “la carica virale nel vaccinato è identica a quella del non vaccinato”.
Già a quel punto ci si sarebbe dovuti fermare, perchè – come disse Bruno Vespa in un raro momento di sincerità – “ma allora qui stiamo scherzando!”
Invece purtroppo, la capacità di “rimarginare” certe ferite nei nostri media è portentosa. Passato il primo momento di sconcerto, i soloni televisivi hanno cominciato a limare le parole, a girare intorno alla questione, finchè il fatto del contagio da parte dei vaccinati è diventato un problema assolutamente trascurabile.
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