AVVISO: Le immagini video non corrispondono all'audio originale. Sono state montate in seguito su una registrazione audio dell'evento.
A Torino, durante l’assemblea dei farmacisti, il dottor Fabio la Falce, farmacista ospedaliero, ha fatto un intervento che sul web a preso a circolare velocemente ma che i media nazionali si sono ben guardati da rilanciare, nonostante abbia parlato in scienza e coscienza e dati alla mano. Dopo che il presidente dell’ordine, Mario Giaccone, gli ha dato la parola, La Falce ha iniziato l’attacco: “Non ci interessa parlare dei soldi del bilancio. Vogliamo solo poter parlare per esporre quanto è accaduto in questi due anni. Non parlerò delle ‘situazioni surreali’ delle sospensioni dei professionisti, e nemmeno di posizioni pro vaccino e contro vaccino, o dell’efficacia e della sicurezza degli stessi perché parlare di sicurezza di un vaccino che fa anche morire e di efficacia posto che siamo arrivati alla terza e quarta dose pare fuori luogo”.
di Gianluca Cosentino
Ormai lo sappiamo: nel mondo della medicina, ogni volta che qualcuno di intraprendente cerca soluzioni fuori dallo schema legato alla vendita di farmaci, viene subito messo all’angolo, sia come professionista che addirittura come persona. Tutti noi ricordiamo l’impegno e l’intraprendenza del dott. Giuseppe De Donno con il plasma iperimmune, ma dimentichiamo facilmente tutte le ripicche che politici, comunità scientifica e istituzioni hanno messo in atto nei suoi confronti, portandolo ad un gesto estremo e tutto questo con l’appoggio – se non l’istigazione - dei cosiddetti “professionisti dell’informazione”.
Abbiamo visto lo stesso trattamento sul Metodo Di Bella ai tempi di Rosy Bindi, sul Metodo Stamina ai tempi di Beatrice Lorenzin e molti altri casi analoghi in giro per il mondo.
Quando si parla di curare è come se si attivassero immediatamente degli allarmi antifurto.
di Mauro Rango (fondatore Ippocrateorg)
La recente emergenza sanitaria che ha investito il mondo intero, ha messo in luce le falle di un sistema sanitario che specialmente a livello territoriale ha dato la sensazione a milioni di cittadini malati, di essere soli e abbandonati a se stessi.
E’ per supplire a questo bisogno della popolazione che un gruppo di medici volontari si sono riuniti e confrontati su studi ed esperienze cliniche in una formazione costante e continua per sviluppare protocolli personalizzati al fine di curare decine di migliaia di persone. Gli studi che documentano tale esperienza sono in corso e il primo studio retrospettivo è illustrato da una pubblicazione scientifica completata e in fase di pre-print.
In questo video Richard Hirshman, che di mestiere fa l’imbalsamatore, racconta che cosa sta trovando nei cadaveri delle persone negli ultimi sei mesi: un aumento esponenziale di coaguli sanguigni assolutamente anomali e mai visti prima. Secondo lui, l’unica spiegazione può essere un effetto, diretto e letale, delle vaccinazioni. Anche i suoi colleghi descrivono effetti simili, mai visti prima.
Fonte video ELISEOBONANNO
Se pensavate di esservi finalmente liberati del Green pass, dopo mesi e mesi di proteste alle quali il governo si era mostrato sordo, sappiate che in realtà vi state sbagliando, e di grosso.
Perché l’odioso certificato virtuale non è andato definitivamente in pensione, ma è stato soltanto sospeso. E, come tutte le cose sospese, potrebbe di nuovo fare capolino in futuro, tornando a tormentare gli italiani.
Al momento, infatti, il pass resta in vigore soltanto per i viaggi all’estero e l’ingresso nelle Rsa. Ma è la base per un futuro passaporto sanitario, come ribadito nelle scorse ore dai vertici dell’Unione Europea.
[riceviamo e pubblichiamo]
Il dottor Riccardo Szumski è un medico di base del comune di Santa Lucia di Piave (TV) da molti anni: per la stragrande maggioranza dei suoi assistiti lo è da sempre.
È un medico che opera in scienza e coscienza: per lui questo è semplicemente normale, non è niente di eccezionale! È un semplice dovere, per la professione più bella del mondo: curare le persone!
Si definisce “medico di campagna” non tanto perché l’area in cui opera presenta ancora qualche pezzo di terra coltivato (oggi sempre più “monocoltura” a vigneto…). Ma perché questa immagine riporta a quella del medico che in bici andava a visitare le persone presso le loro abitazioni, perse nelle campagne d'un tempo.
Il dottor Riccardo Szumski questo ha sempre fatto: visitare le persone, incontrarle, ascoltarle, toccarle (auscultarle). In presenza. E quando non era possibile in presenza, al telefono: ma con una presenza ancora più in ascolto. La presenza, l’ascolto, la parola: per l’uomo e anche il medico Riccardo Szumski danno la grossa parte di contributo per la guarigione del paziente.
Calciatori che stramazzano a terra senza apparente motivo. Altri che hanno dovuto interrompere di colpo una carriera milionaria. Maratoneti che non riescono a correre più di qualche chilometro senza doversi fermare. Tennisti che si ritirano a metà del match presi da dolori improvvisi (io nell’attuale Open di Miami ne ho contati 4, ma c’è chi dice addirittura 15). Giocatori di basket che si accasciano improvvisamente colpiti da infarto. Ciclisti che abbandonano in massa le gare per motivi oscuri.
Di Kamiokande
Fin dall’inizio pandemia si è fatta strada sui social media l’ipotesi di una relazione tra la malattia Covid-19 e l’accensione delle antenne 5G, che proprio in quei mesi incominciavano a venir sperimentate in giro per il mondo, inclusa Wuhan. L’interesse riguardo l’argomento ha raggiunto il suo massimo il 5 Aprile per poi scemare nelle settimane successive, come si può vedere dal grafico qui sotto.
Era immaginabile che, oltre all’attenzione del popolo dei social, si accendesse anche l’attenzione dei debunker e dei giornalisti “seri e responsabili” (da sempre lucidi e geniali). A titolo di esempio si vedano (se proprio ne avete voglia) gli articoli apparsi i primi di Aprile del 2020 su Open, La Repubblica ed il Corriere della Sera.
L’argomento ha meritato anche un articolo scientifico sulla rivista Media International Australia intitolato “‘Corona? 5G? or both?’: the dynamics of COVID-19/5G conspiracy theories on Facebook”.
Chi scrive è portatrice di una malattia rara genetica, che vorrebbe porre alla Vostra attenzione le necessità concrete di una parte di disabili che va a costituire i circa cinque milioni di Italiani fortemente svantaggiati.
Mi chiamo Brunilda Ternova. Sono una invalida civile di 46 anni, poetessa e scrittrice per passione, interprete/traduttrice per professione, e vivo a Bologna.
Sono affetta da una collagenopatia rara – sottostimata – il cui nome è Sindrome di Ehlers e Danlos, la quale è stata descritta per la prima volta all’inizio del XX secolo, a opera di Edvard Laurits Ehlers (1901) e Henri Alexandre Danlos (1908).
Vi scrivo per chiedere il Vostro aiuto nella realizzazione di un progetto di assistenza per sensibilizzare l’opinione pubblica e varie figure professionali in vari campi riguardo la Fibromialgia e malattia rara genetica di EDS di cui soffro.
L’ultimo DPCM del 2 marzo 2022, al comma 4 bis, recita: «In caso di somministrazione della dose di richiamo, successivo al ciclo vaccinale primario, la certificazione verde COVID-19 ha una validità tecnica, collegata alla scadenza del sigillo elettronico qualificato, al massimo di cinquecentoquaranta giorni. Prima di detta scadenza, senza necessità di ulteriori dosi di richiamo, la PN-DGC emette una nuova certificazione verde COVID-19 con validità tecnica di ulteriori cinquecentoquaranta giorni, dandone comunicazione all’intestatario.»
A quanto sembra di capire, il greenpas per i vaccinati col booster viene prorogato di un anno e mezzo, al quale si potrà aggiungere un altro anno e mezzo.
E gli altri? Vuole questo dire che per altri tre anni dovranno subire limitazioni? Aiutatemi a capire perfavore, perchè fatico a crederci.
Leggi tutto: “Ora vi dico la verità sui vaccini”. Il discorso che sciocca la platea dell’Ordine dei farmacisti