Già l’intelligenza artificiale rischia di diventare un mostro che cancellerà i valori umani come li conosciamo oggi, ma noi rischiamo anche una catastrofe ecologica per riuscire ad alimentare la fame infinita di energia di questo mostro.
Andiamo con ordine. Ormai abbiamo capito tutti che l’intelligenza artificiale porterà sicuramente più svantaggi che vantaggi: mentre ci viene venduta come “una meraviglia tecnologica che ci permetterà di portare a termine in pochi minuti compiti che richiederebbero agli umani intere giornate di lavoro”, in realtà l’Intelligenza Artificiale finirà per diventare l’interfaccia quotidiano di una vita sempre più distopica e disumanizzata. Dall’ipotesi di ritrovarsi a discutere con un computer su un errore nella bolletta elettrica, fino al fatto che la IA servirà prima o poi per sostituire i giudici nelle cause civili, oppure per fare le diagnosi a distanza di un malato – eliminando del tutto il prezioso contributo del medico personale - le prospettive orripilanti che ci possono venire in mente sono praticamente infinite.
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Gli Stati Uniti stanno insistendo con Kiev perché abbassi l’età della leva, dagli attuali 25 anni ai 18 anni. A rivelare le indebite pressioni Usa, la deputata ucraina di Eurosolidarity Maria Ionova, alla quale ha fatto eco Sergei Leshchenko, consigliere dell’Ufficio presidenziale, il quale ha aggiunto che la sollecitazione godrebbe del “supporto di politici americani di entrambi i partiti”.
La notizia riportata da Strana segnala sia la disperazione dell’Occidente, che vede infrangersi il suo sogno di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, sia la sua feroce determinazione nell’alimentare a tutti i costi questo conflitto contro la Russia “fino all’ultimo ucraino”, espressione che appare sempre più precipua.
Dopo averci passato personalmente diversi anni, durante la guerra, Filippo Rossi racconta la vera storia della NATO in Afghanistan.
Se allevi un ragazzo viziato, e gli permetti di fare tutto quello che vuole quando è piccolo, poi da grande ti sputerà in faccia e non rispetterà più la tua autorità, perchè nel frattempo è diventato grande e grosso e non ha più paura di nessuno.
Questo è esattamente quello che è successo con Israele.
Siamo partiti cento anni fa dal “dateci un pezzettino di terra dove nessuno ci possa perseguitare” e siamo arrivati ad un Israele che bombarda a destra e a manca, che ammazza impunemente donne e bambini, che continua a prendersi terre non sue, e che addirittura intima all’ONU di andarsene da una nazione che non è nemmeno la loro.
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(Bordernights è stato registrato ieri sera, venerdì).
Dopo l’attacco di Israele alla base UNIFIL in Libano, il ministro Crosetto ha tenuto una conferenza stampa, nella quale ha detto che le azioni di Israele “potrebbero costituire crimini di guerra, e sicuramente rappresentano delle gravissime violazioni alle norme del diritto internazionale umanitario.”
Crosetto ha poi aggiunto che il comportamento di Israele è “inaccettabile”, e ha detto che noi “non prendiamo ordini da Israele”. Infine, riguardo all’attacco, Crosetto ha detto che “Non si tratta di un errore nè di un incidente, quindi vogliamo da Israele della spigazioni formali”.
Di Richard Boylan
Nel 1982 un’équipe di ricerca dell’Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del ventesimo secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein – che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce – è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.
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di B17tv
Il 24 settembre scorso, il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergej Lavrov, ha preso la parola durante la 79ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Quest'assemblea rappresenta l'organo politico principale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, comprendente tutti gli Stati membri, e funge da forum esclusivo per il dibattito multilaterale su una vasta gamma di questioni internazionali, come delineato nella Carta delle Nazioni Unite.
Nel suo intervento, Lavrov ha formulato una critica incisiva nei confronti dell'operato e della composizione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU negli ultimi trent'anni.
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