(riceviamo e pubblichiamo)
di Nadia De Velo
Mi chiamo Nadia, ho 26 anni ed oggi voglio raccontare come sono guarita dall'artrite. Ho deciso di farlo perché spero che la mia storia possa essere di supporto a qualcuno che sta vivendo una malattia autoimmune come la mia, e si sente perso.
Nel 2020 mi viene diagnosticata l'artrite, malattia autoimmune che comporta che gli anticorpi attacchino le articolazioni del tuo stesso corpo. All'epoca avevo problemi ad un ginocchio che mi portava a zoppicare, indossare un tutore e talvolta ad aiutarmi con le stampelle, e problemi ad un gomito, che riuscivo ad articolare per circa il 50% della sua mobilità originale.
Il dottore mi prescrive un immunosoppressore e mi assicura che se l'avessi preso in pochi mesi sarei stata bene, ma a me questo farmaco non ispira alcuna fiducia e soprattutto voglio sapere cosa possa aver causato tutto ciò. Lui risponde che mi devo fidare, che sono al sicuro e che non è importante sapere quale sia la causa dell'artrite, non si sa, ma l'importante e iniziare subito a curarsi.
Diverse ricerche scientifiche stanno confermando la validità dell’ivermectina per combattere i tumori. Eccone alcune:
L’IVERMECTINA INIBISCE LE METASTASI DEL CANCRO
"Le metastasi tumorali sono la causa principale di mortalità per cancro; pertanto, è fondamentale scoprire farmaci terapeutici efficaci per la terapia anti-metastasi. Nello studio attuale, abbiamo studiato se l'ivermectina (IVM), un farmaco antiparassitario approvato dalla FDA, potesse prevenire le metastasi tumorali. … I nostri risultati hanno mostrato che l'IVM ha inibito significativamente la motilità delle cellule tumorali in vitro e le metastasi tumorali in vivo…. I nostri risultati hanno indicato che l'IVM era in grado di sopprimere le metastasi tumorali, il che ha fornito la motivazione per esplorare la potenziale applicazione clinica dell'IVM nella prevenzione e nel trattamento delle metastasi tumorali."
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di Costantino Rover
Come si crea un piano Marshall per salvare l’Europa da un lento e inesorabile declino? Un’idea potrebbe essere quella di sperimentare per trentacinque anni le ricette che servono a smantellare uno Stato e impoverire intere generazioni di cittadini, vedere l’effetto che fa e poi proporre di fare l’esatto contrario su scala maggiore. Dev’essere ciò che può aver pensato Mario Draghi quando la Commissione europea gli ha richiesto un piano dettagliato per portare fuori l’Europa dall’avvitamento verso un declino ormai certo.
L’economia europea è in una crisi spaventosa che ora coinvolge anche la sua locomotiva che è la Germania. L’esempio più eclatante è la sequela di notizie pubblicate da Volkswagen negli ultimi tempi. Dal rischio di chiusure di interi stabilimenti, fino alla lista di 15 mila licenziamenti sempre più imminenti e al taglio dei contratti a tempo indeterminato.
Migliaia di cercapersone che esplodono alla stessa ora in diverse parti del Libano e della Siria. Oltre duemila feriti e 8 morti, fra cui una bambina. Questa è l’ultima operazione di vigliacca provocazione da parte di Israele, che sta cercando in tutti i modi di trascinare gli USA in una guerra totale contro i suoi nemici arabi.
E i nostri governi – quello italiano in particolare, e quelli occidentali in generale – che si “dimenticano” curiosamente di condannare un atto vile e indiscriminato di questo tipo.
Non ho mai avuto simpatia per Salvini. Lo trovo grezzo, ignorante, e spesso decisamente ipocrita. Ma sul caso Open Arms non riesco a dargli torto.
I PM di Palermo hanno chiesto 6 anni di reclusione per Salvini per “sequestro di persona”. Ma dove starebbe questo sequestro di persona? All’articolo 605, il Codice Penale recita: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.” Ma dove starebbe la “privazione di libertà” nei confronti dei migranti che stavano sulla nave? Quei migranti – che stavano su una nave spagnola, oltretutto - erano liberi di andare dove volevano. Quindi, a meno che mi si dica che esiste un diritto divino e inalienabile per chiunque di entrare in Italia quando lo desidera, mi si vuole spiegare dove starebbe il “sequestro di persona”?
di Fabrizio Poggi
Al punto in cui le jene sanguinarie USA-NATO hanno portato il mondo, alla soglia di una guerra per la distruzione (come minimo) del continente europeo, la situazione demografica della popolazione ucraina riveste un puro valore statistico.
Ciononostante, si tratta di un significativo indicatore delle “cure” prodigate dai padrini occidentali alla creatura cui tanta attenzione hanno prestato dopo il 1991 (qui non consideriamo i piani antisovietici post-1945 che prevedevano interventi bellicisti proprio a partire dalla RSS ucraina) e ancora nel 2004-2005 e, ca va sans dire, dopo il 2013-2014.
Una situazione demografica che negli ultimissimi mesi ha ricevuto un ulteriore e grave impulso negativo, che si manifesta in atti cui forse la junta nazigolpista non era del tutto preparata. Nikolaj Knjažitskij, deputato della Rada per “Solidarietà europea” (frazione parlamentare dell'ex presidente Petro Porošenko) afferma che le ambasciate ucraine in vari paesi hanno ricevuto centinaia di migliaia di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza, da parte di emigrati ucraini.
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Oggi Bordernights sarà alle 9.00
L'ex premier francese Dominique De Villepin ha lanciato una dura invettiva contro il suo paese (soprattutto i media) sul genocidio in corso in Palestina. "Devo cercare su Google un rapporto che mi dia notizie sul numero di morti a Gaza. È un vero scandalo per la democrazia." E ancora: "A Gaza i corpi sono a pezzi, i cuori sono a pezzi, le anime sono a pezzi, le teste sono a pezzi. E non ne parla nessuno".
Leggi tutto: Come ho curato la mia artrite