La vicenda della “famiglia nel bosco” apre una discussione su una tematica più ampia: è davvero pensabile oggi “uscire dal sistema” e vivere solo di quello che offre la natura, e del lavoro delle proprie mani? La storia di questa coppia sembra confermarlo in pieno.
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Bisogna avere una natura che consenta di capire la situazione da giovanissimi, altrimenti si tratterà di una ribellione quando si è già plasmati, e la ribellione continua trasforma in adepti di un "sistema" speculare e altrettanto alienante di quello al quale ci si vuole sottrarre, o del sospetto di essere inadatti o addirittura dei falliti.
Ho conosciuto un poeta anarchico (circondato dall'affetto dei concittadini) che viveva di piccoli lavori, e si era costruito una minuscola casetta abusiva sulla riva demaniale di un fiume, convocato in tribunale dichiarò, lo seppi dal magistrato, che sì, si era appropriato di quel terreno ma provvisoriamente, solo fino alla sua morte poi sarebbe ritornato al demanio.
... si!...
... ma non è facile perché siamo come la mucca che non sa più allattare il vitello...
... abbiamo perso la capacità di vivere nella semplicità della natura, nella mancanza di schemi preordinati, nella serenità dei gesti spontanei, innati, ancestrali...
... e come la mucca che scalcia il vitello, dobbiamo reimparare a vivere in armonia con la natura, stando in mezzo alla natura, vicini a... noi stessi...
... "THE PILLOW" lo sa raccontare sempre in modo magistrale, delicato, poetico...
... ma oltre a questo esempio ce ne sono tantissimi altri, e tutti diversi, tutti unici...
... "è davvero pensabile oggi “uscire dal sistema” e vivere solo di quello che offre la natura, e del lavoro delle proprie mani?"...
... certamente è possibile, e comunque ci sono anche altre modalità meno estreme per cominciare questo percorso iniziatico, metodi graduali, parziali, progressivi...
... la coppia nel video lo dice chiaramente: compriamo la farina perché non è possibile fare tutto da soli... questo è il punto... infatti se esistessero solo coppie come loro chi farebbe l'abbigliamento?... e tutto ciò che è indispensabile?...
... il sistema è talmente radicato che non permette alcuna via di fuga... senza lo smartphone, la tv, la lavastoviglie e tutto il resto come potremmo mai andare su marte?...
... quindi questa possibilità di fuga non è per tutti... è solo per gli "eletti" (Matrix)... e gli eletti non sempre sono pronti, prima devono capire come "piegare il cucchiaio"...
... la vera domanda allora è: perché desiderare di uscire dal sistema?...
... non sarà forse che trascorrere la nostra esistenza nel sistema non è vivere ma solo alienazione?... schiavitù, egoismo, violenza, ignoranza, superficialità?...
... la vicenda della "famiglia nel bosco" mostra anche quanto il sistema sia violento e feroce con chi prova ad uscire dai suoi labirinti mentali...
... affacciarsi alla ricerca di se stessi e proseguire verso il vero senso della vita è un'atto rivoluzionario, rifiutare il sistema è difficile ma doveroso...
... pillola rossa o pillola blu?...
Se ci si trova dentro e si fugge, Esso ti darà la caccia.
Se ci si trova dentro e lo si combatte, Esso tenterà di nascondersi
facebook.com/.../...
Io per 5 anni sono stato iscritto al Wwoof e ho fatto parecchi mesi in giro a dare una mano nell'agricultura e nell'allevamento biologico dalle piccole aziende a famiglie che cercano l'autosufficenza, solo quando lo fai ti rendi conto di quanto è faticoso e piu sei in la con gli anni piu ci vuole tempo per abituarsi, comunque è una realtà che esiste.
Si puo anche optare per una via di mezzo, staccarsi dalla rete avere qualche gallina e un orto senza impazzire, poi farina e riso lo si puo anche comprare magari direttamente dal produttore.
Il sistema però non vuole che le persone diventino indipendenti, come le controlli altrimenti!?
Per chi vuole approfondire questo è il sito di Wwoof italia
wwoof.it/it/
Consiglio anche questo film che trovo meraviglioso, si trova anche in italiano.
www.dailymotion.com/video/x9ngn7q
Insomma si può fare una vita più tranquilla di una vita intrepida e vivere bene ugualmente. Vivere in un bosco, si certo, la natura è meravigliosa ma poi occorre fare i conti con la sua durezza, basta saperlo, si può vivere coltivando il proprio orto, raccogliendo bacche e legna secca e poi magari andare a teatro la sera. In conclusione, ognuno dovrebbe essere libero di fare le proprie scelte di vita, purtroppo capita poi a volte che una multinazionale decida di impiantare (come nel nostro caso?), un bell’ impianto fotovoltaico proprio dove si trova la tua casetta nel bosco e decida di sloggiarti, ma tu ti opponi aspramente, prova a indovinare chi vincerà la prova di forza?
Conosco un paio di persone che lo fanno.
Non sono certamente nella stessa situazione di questa coppia.
Perchè non hanno una tale casetta come questa coppia, che poi sono due a due piani ( ci vengono fuori 4 appartamenti spaziosi).
Vivono in una vera e propria cascina di 50mq (solo piano terra intendiamoci).
E non hanno neanche i pannelli solari, per ora.
Insomma, il punto è un'altro.
Lo puoi fare, si certo, ma ci vogliono un bel gruzzoletto di soldi per iniziare, per continuare e per finire l'avventura!
Infatti, vivrebbero esclusivamente di quello che gli da la terra?
E dove cavolo percepiscono il denaro per comprarsi quello che la terra non può dargli
(es: bestiame, attrezzi, pannelli solari ecc...)
E' ora di scendere dalle nuvole e rimanere coi piedi per terra.
Chi vuole fare una vita del genere ha sicuramente una stabilità economica tale da permetterglielo!
ma davvero si arriva a credere che senza i soldi si possa fare, davvero?
Sveglia.
e' tornato a vivere in citta' nella casa che avrebbe venduto una volta superata la prova.
In quelle condizioni per lui e' stato impossibile superare i 3 anni, io non sarei andato oltre i 7 giorni.
Ci si può avvicinare. Si arriva alla semilibertà. Ma l'uscita, l'abbandono totale del sistema, è pressoché impossibile. Dato che siamo abituati ad una serie di comodità che sono diventate irrinunciabili.
Considerate anche che la natura in inverno è più avara. Ci vogliono una serie di attività, poste in essere con largo anticipo, per superare i mesi freddi.
Inoltre se tutti iniziassero a sognare questa vita, che nella realtà è meno semplice di come la descrivono su you tube, chi già è nel percorso verrebbe catturato, a strascico, in questo gruppo di nuovi naturisti survivalisti, ed immediatamente rieducato alla ruota del criceto.
Quindi è meglio che le cose restino così, e che il fenomeno non prenda piede.
Pochi, a vivere allo stato semi brado, con qualche comodità, ma un piede fuori dal sistema, e gli altri dentro, ad inseguire i propri sogni, il comfort, la carriera, gli aggiornamenti, il lavoro al computer, a qualsiasi altro similare lavoro sedentario.
Aspettando con pazienza, finché lo stato amorevole premierà i suoi cittadini più fedeli con la pensione ed il dolce far nulla della vecchiaia.
Peccato che gli ammansiti, di quella ritrovata libertà, non sapranno poi che farsene, vista l'età avanzata, e la incapacità di fare altro che non sia girare la comoda ruota del cricetino.
Quindi per favore lasciamo tutto come è. La comodità ai comodisti, e la semilibertà ai pochi che, ogni giorno, cercano di restare con un piede fuori dal sistema amorevole.
The pillow è un bel canale, ma enfatizza la parte like della vita di chi ha scelto un suo percorso di semilibertà. C'è un lungo non detto, che solo chi vive realmente in natura, impara a conoscere nel corso degli anni.
La difficoltà di portare a compimento semplici operazioni quotidiane, quali per esempio scaldarsi, o semplicemente cucinare un pasto caldo, aumenta man mano che ci si allontana dagli attrezzi e dalle comodità che la modernità ed il consumismo offrono.
Speriamo che questo caso non crei nuove masse di emulatori naturisti.
Restate in città, state comodi, accendete il pc e smart lavorate, alle 18 apericena con gli amici, o calcetto, alle 21 la finale di champions su dazon, e via andare.
Se la massa critica aumentasse troppo, il vivere in campagna isolati, verrà ostacolato con ogni mezzo. Il semplice gesto di accendere il fuoco verrà bandito per via della troppa CO² generata. Restate dove siete e divertitevi. Grazie.
Avete considerato che potrebbe essere diverso dal punto di vista di questa famiglia?
Quello che ad alcuni sembra faticoso, per altri potrebbe essere stimolante.
Quello che noi riteniamo essenziale, per altri potrebbe essere trascurabile.
Ecc. ecc.
Certamente la questione è molto complicata per il fatto che nella faccenda sono coinvolti i figli.
Ma non ci dimentichiamo che l'umanità ha vissuto in questo modo fino ad una manciata di decenni fa.
EDIT: tra l'altro, fattore non trascurabile, le famiglie come quella di cui stiamo scrivendo e che vivono in quella zona, sono circa 30. I bambini si incontrano regolamente con altri ragazzi della loro età per socializzare e giocare insieme. Gli adulti si sostengono a vicenda quando l'impegno richiesto va oltre le capacità individuali.
Anche gli Amish vivono così.
Buttarsi allo sbaraglio non ha senso, perchè non si riesce a guardare oltre uno striminzito orizzonte temporale. Qui sono stati necessari anni per organizzare il tutto, partendo dal concetto che l'unica certezza fosse l'idea. L'idea di mandare a quel paese il "sistema" e vivere quanto più ai margini in modo da potersi difendere agevolmente da ogni eventuale velleità di "conquista". Per assurdo è costato più il viaggiare alla ricerca del luogo ideale e l'imparare a gestirlo e viverlo che il comprare e riadattare. Naturalmente senza una base finanziaria solida i problemi sarebbero stati insormontabili o quasi, e comunque spalmati su un orizzonte temporale superiore agli anni e alle forze ancora disponibili. L'investimento iniziale in euro è rientrato dopo 1618 giorni, quello in salute è rientrato dopo 26 giorni. L'istinto di abbandonare l'avventura c'è stato fin da subito, e dopo l'ennesima catastrofe c'è mancato davvero poco per mandare all'aria tutto. Non fosse stato per i vicini (i cui consigli e gli infiniti "checcazzostaifacendo?"), per la tribù e per il supporto immediato e spensierato dei vecchi "brothers in arms"...
Dal sistema non ci si può staccare definitivamente, ripeto. La valuta è necessaria, principalmente per difendersi dal sistema stesso e dallo stato, ma anche per l'acquisto di strumenti e materiali indispensabili per manuternere e migliorare il tutto. La corrente elettrica della rete è necessaria, nonostante i sistemi di backup, e poi serve per poter vendere l'energia prodotta in eccesso. L'approvigionamento idrico è indispensabile perchè un sistema di potabilizzazione privato ha un costo elevato e, comunque, non garantirà mai di funzionare SEMPRE, specie quando accadono eventi ingestibili, per quanto temporanei, che spingono proliferazioni di batteri e il deposito abnorme di minerali nella falda e nei vasconi. Oltre al fatto che un allaccio al sistema fognario e di depurazione è un obbligo morale vista la quantità di detersivi e detergenti di cui si fa uso e non si può sostituire.
Lavorando in smart working dal bosco???
Si così si può.
Poi ovviamente sono scelte di vita
Io personalmente amerei vivere in un bosco , ma ho l'età per decidere.
Ma se devo decidere anche per dei bambini non lo so piu !!!
Anche se sono i miei figli .
Non c'è niente di male nel vivere nella natura ma ovviamente se ne paga poi il prezzo .
Se un giorno stufi di questa vita i 3 piccoli Mowgli decidessero di cambiare vita e tornare nella società, sarebbero utili solo a spalare la neve.
Io ovviamente intendo realmente fuori dalla società
Quindi niente medicine, lavoro, scuole , notizie , amici etc .
Altrimenti e solo una presa per il culo e hanno fatto bene a separarli permettendogli di scegliere piu avanti cosa fare della loro vita in totale.autonomia
La domanda successiva è:
i figli addomesticati, ed istruiti dal sistema ministeriale scolastico, dei cittadini sociali a cosa saranno utili in un futuro non troppo lontano?
"...La valuta è necessaria, principalmente per difendersi dal sistema stesso e dallo stato..."
Invidiabile sintesi di uno stratega.
quelli di cui si parla, in rapido aumento e abbassamento di età, sono minori cresciuti dentro il sistema, casa famiglia scuola sport di squadra, con donazione organi finale: www.youtube.com/watch?v=OuZAOn-x4ME
Quello che ho concepito è che è impossibile farlo, a meno di andare a vivere in mezzo alla giungla e tornare a vivere come i primitivi.
Quello che si può fare sicuramente è lavorare sulla consapevolezza, cercare di limitare i consumi, spingere sulla collaborazione e l'aiuto reciproco e rivedere le antiche fonti sapienzali (saggi, maestri, anziani, libri, proverbi, ...).
La certezza è che siamo arrivati come specie alla possibilità di lavorare davvero poco per sostenere uno stile di vita moderato. Se eliminassimo sprechi, corruzione, guerre e consumismo sfrenato potremmo davvero pensare di lavorare un'ora al giorno e dedicare il resto del tempo per la nostra crescita personale
NO!
Riporto quanto ho scritto in un altro thread:
Ogni stato fa parte di sistemi più ampi e ogni stato ha al suo interno un proprio sistema, e tutti questi sistemi cambiano costantemente nel tempo.
Chiunque nasca in uno Stato è alla mercé di quello Stato ed è obbligato a seguirne le regole e le leggi.
Oserei dire che un cittadino è proprietà dello Stato e che lo Stato può letteralmente fare di lui quello che vuole, può persino togliergli qualsiasi diritto gli sia stato concesso.
Le persone non hanno la possibilità di uscire dal sistema.
Ma anche se fosse possibile, la prima domanda che sorge spontanea è: dove vivrebbe una persona che ha appena lasciato il sistema quando la terra è di proprietà dello Stato?
E anche se lo Stato permettesse a qualcuno di vivere al di fuori del sistema e sul suo territorio, quella persona non avrebbe il diritto di usare il denaro, che è anch'esso di proprietà dello Stato, e in primo luogo, non potrebbe godere dell'assistenza medica.
Ma abbandonare il sistema non è come trasferirsi in culo al mondo e vivere da soli o in una comunità, vivendo in modo diverso dalla maggioranza.
E limitarsi nell'uso di ciò che il sistema offre non significa nulla, è una scelta e una questione personale, ma questo comportamento non esonera nessuno dagli obblighi verso lo Stato o la società.
Non si può fare a meno dello Stato quando si vive nello Stato.
www.youtube.com/watch?v=yplJuet6ETk
Eremiti c'è ne sono e nessuno li ha mai toccati in nessuna parte del mondo .
Ma in questo caso ci sono di mezzo 3 bambini piccoli che ovviamente non hanno scelta e quindi la storia cambia.
Poi vivere fuori dal sistema lavorando in smart working dalla capanna è una barzelletta .
Entrambi questi individui hanno avuto comparizione televisive, il contadino cerca moglie ed anche Uomini e Donne, sono ex membri politici del M5S non sto dicendo che la storia non sia genuina, ma la politica italiana vive una profonda crisi, non ci sono leader politici o volti della politica che attirano la gente alle urne...e questo è un problema in vista delle elezioni del 2027, quando termina il governo attuale.
I servizi segreti e le agenzie di marketing sioniste sono alacremente al lavoro per riportare la gente alle urne e così legittimare almeno le future elezioni politiche di governo con un minimo 48%/52%, degli aventi diritto. Vedremo se prossimamente useranno questa coppia con la scusa che si batteranno per i diritti della famiglia accanto al PD od altri partiti sinistrorsi.
Una cosa è certa questo GOSSIP ha fatto dimenticare il ricordo del 22 novembre 1963 e a mio avviso, c'è chi si sta strofinando le mani...
Ecco perché invito tutti a RICORDARE CHI HA PRESO DI PETTO IL COMPLESSO MILITARE, E IL GOVERNO OMBRA, badate non sto dicendo che JFK fosse un Santo,
La Libertà è Responsabilità...e non è per tutti!
www.youtube.com/watch?v=4hzyqTy-QIs
Ci ho provato tre volte e ho fallito tutte e tre le volte, sempre per motivi diversi; si può fare ma è complicato.
Sono approdato a Genova come profugo - a quei tempi ci chiamavano sfollati - avevo 3 mesi, la camiciola da neonato era stata ricavata dal paracadute di mio padre - i paracadutisti si comperavano da soli il paracadute - ; siamo andati a Genova perché mio nonno, ufficiale della Regia Marina Militare, era di stanza a Genova e poteva quindi dare, all'occorrenza, un aiuto; una sistemazione temporanea, ma Genova e i Genovesi si hanno accolto talmente bene che ci siamo rimasti 25 anni; il ritorno a Roma è stato complicato, si trattava di conciliare le necessità di tre famiglie, ormai ingranditesi; il primo a trasferirsi sono stato io; prendere in affitto una casetta ? sono sempre stato circondato da tante donne, che mi hanno amato, coccolato, viziato ... non sapevo fare niente; affittare una stanza in una famiglia, mai con degli estranei ! allora mio padre mi affittò una cella in un monastero benedettino; 2.5 metri per 3 metri; un letto, una sedia, un armadio, un tavolino, un lavello senza acqua calda; nessun termosifone; una enorme finestra da cui si vedevano le chiome degli alberi e il cielo;
servizi in comune, uno scaldabagno elettrico, se volevi farti un bagno caldo ti dovevi alzare alle 4:30 per essere il primo, gli altri si facevano il bagno con l'acqua fredda; niente telefono, solo uno fisso in segreteria per le emergenze, se dovevi comunicare con l'esterno scrivevi una lettera; niente televisione. Ci sono rimasto 2 anni, e ho imparato a vivere di nulla.
I motivi dei fallimenti sono già stati evidenziati, inutile ripeterli, fatta eccezione per uno: si deve produrre per se stessi, si può vendere quello che eccede; nel secondo tentativo avevo deciso di produrre piante officinali, avevo fatto un corso di erboristeria a Subiaco, Santa Scolastica; avevo individuato delle piante officinali che vengono acquistate all'estero e che potevo produrre meglio, in modo certificato; per pianificare la produzione avevo cercato dati statistici, avevo trovato solo informazioni provenienti dalla Spagna; mi sono rivolto alle industrie di medicinali per capire cosa e quanto produrre, la risposta è stata sempre: tu produci; quando il prodotto è pronto ce lo proponi; se ci piace ne acquistiamo quanto ce ne serve.
la vita che fate in campagna coi vostri genitori, è di vostro gradimento? siete, o vi sentite costretti? In caso affermativo, basta dirlo, e vi portiamo nel recinto dei figli social.
Mi sembrava doverosa la risposta. Ma se dovesse assomigliare ad un inizio di battibecco, e per me non lo è, e un semplice confronto di idee, la cancello subito. Basta dirlo.
Adesso vado che devo tagliar la legna per accendere il fuoco. Saluti.
Chi vive fuori dal sistema non usufruisce dei diritti del sistema .
Non paghi le tasse , non produci nulla quindi niente aiuti, niente sevizi niente soldi.
Cazzi tuoi e buona fortuna.
Ovviamente questo vale per gli adulti , per I bambini che invece possono essere recuperati e diventare utili al sistema si muove la giostra .
Lupi , orsi ,vipere, vedove nere e cinghiali permettendo
Oppure li abbattiamo tutti perché c'è la nuova casa nella prateria???
io non ci riuscirei. E non lo consiglierei neanche.
Io sono vicino alle posizioni di Kent12, nel senso che puoi vivere fuori dal sistema se il sistema te lo lascia fare. Noi viviamo in un sistema molto invadente, che considera illegali molte cose che non dovrebbero esserlo, e non sembra che abbia nessuna intenzione di fare marcia indietro, se non per le corporation.
Quindi lo Stato può tranquillamente decidere che tu non ti puoi più scaldare a legna, che non puoi più estrarre acqua dal pozzo, che non puoi più mangiare la roba che coltivi, allevare gli animali, o macellarli, o mangiarli. Ma anche, vivere nella casa in cui abiti, allevare i tuoi figli e altro (tutte cose che sono successe)
Questo si aggiunge alle difficoltá che giá avresti.
In questi termini, l'ovvia risposta e' NO.
Ma il discorso e' meramente accademico.
Da un punto di vista pratico, io la guarderei in questi termini:
Quali parti del sistema si possono "evitare", e per quali e' effettivamente ragionevole farlo
Ragionare sul come. C'e' chi lo fa, imparare da loro
Come si puo' rallentare l'avanzata del sistema ovvero la continua erosione di liberta' individuale
Inoltre, anche se non e' propriamente "vivere fuori dal sistema", vale la pena impegnarsi un po' per essere preparati ad una eventuale emergenza. Scorte di viveri, alternative energetiche ecc.
Ovviamente ognuno ha risposte individuali a tutte queste domande.
il personaggio verrà ripagato come merita prima o poi ... il karma non dimentica nessuno ....
per chi avesse voglia di vomitare
Hanno rifiutato anche un alloggio .
Innanzitutto partiamo dal presupposto che ogni individuo è libero di vivere come vuole purchè rispetti le leggi dello stato e non crei danno agli altri.
Già in questa frase ci sono degli impedimenti.
Il primo è capire dove arrivano le leggi dello stato e se sono fatte per il bene della popolazione o meno, in alcuni stati lasciano totalmente agli individui il controllo della vita ed in altri li limitano.
Questa situazione rischia di essere molto più mediatica che pratica, e mi pongo la prima domanda:
A chi davano fastidio?
Sono stati intervistati da blogger, hanno girato il mondo ed hanno deciso di vivere in maniera semplice e lontano dalla massa, senza chiudere i rapporti con le istituzioni ( vedi quando sono andati al prontosoccorso per i figli) e che utilizzano il metodo dell' istruzione da casa facendo fare gli esami finali ai figli per attestare il grado di istruzione.
Perchè dimostrare che si può vivere senza il superfluo è così negativo?
Ci sono molte realtà che rincorrono questo stile di vita, alcune sono sane altre sono un business fatto sulle spalle di chi non riesce più a resistere in questa società malata.
La mia analisi personale è che sarebbe possibile vivere fuori dal sistema ma si rischia di essere presi come capri espiatori per bloccare questa esternazione di una società malata da cui sempre di più si vuole fuggire, ed allora voglia concludere con una domanda:
perchè non riprendere una vera e sana partecipazione per cercare di fare qualcosa per cambiare la nostra società?
Sto parlando del principio, di come funzionano realmente le cose, e questo è il principio.
I funzionari governativi non si sporcano le mani con chi vive nelle fogne e mangia vermi perché le loro vite valgono meno di un proiettile.
Ma nel momento in cui qualcuno decide di vivere come una persona "normale" e di avere una casa, anche se fatiscente, con il minimo comfort, per non parlare dei figli, allora la storia cambia completamente.
Puoi scappare quanto vuoi, ma prima o poi il sistema ti raggiungerà e son cazzi.
Non è possibile utilizzare il sistema, i suoi prodotti e i suoi vantaggi senza pagare le tasse o scegliere di vivere al di sotto dei suoi standard e non rispettare le sue normative/leggi.
Lavorare in smart working dalla capanna non è come vivere fuori dal sistema!
Limitarsi nell'uso di ciò che il sistema offre o vivere in modo diverso dalla maggior parte delle persone non è la stessa cosa che vivere al di fuori del sistema!
E ancora: evitare “parti” del sistema non è la stessa cosa che vivere al di fuori del sistema!
Se sia possibile vivere al di fuori del sistema non è un discorso meramente accademico - perché no, non è possibile - ed è un dato di fatto basato sulla realtà oggettiva.
E non è un caso che esista qualcosa chiamato censimento (conta del bestiame) e che esista per ragioni specifiche e da molto tempo.
Il potere non è stupido e ha migliaia di anni di esperienza.
Se fossi giovane ci penserei seriamente...
I soldi non sono tutto miei cari... è un problema enorme per chi lo pensa e non cresce interiormente...
... poniamoci qualche domanda:
... la tecnologia può essere posta a servizio di una vita "diversa", per renderla meno scomoda?... oppure deve essere per forza militare?...
... quanto di tutto ciò che ci viene proposto nel consumismo è davvero indispensabile?... a cosa siamo davvero disposti a rinunciare?...
... quale è il reale peso della fatica e delle difficoltà che dovremmo affrontare?... avete mai provato ad uscire dalle false "paure indotte"?...
... siete davvero sicuri che aiutereste qualcuno che ci vuole provare, oppure inconsciamente vorreste affossarne il tentativo per timore di affrontare le proprie paure?... nel timore di scoprire che una vita diversa e migliore è possibile ma non avete mai avuto il coraggio di provarci?...
Non puoi vivere fuori dal sistema al massimo ai margini.
E un utopia
Usare corrente elettrica o comperare alimenti o medicine nel paese piu vicino e già una sconfitta.
Dico solo che queste decisioni vanno prese in età adulta e solo per se stessi .
I bimbi non c'entrano nulla .
Per quanto possa essere affascinante una vita distaccata dal mondo, in realtà questa coppietta che afferma di avere 1 solo iPhone, ha anche un canale sul tubo di successo.
Tutto bello ma sono connessi col mondo esterno, molto più di quanto vogliano far credere.
Vivere in semplicità, a contatto con la natura e gli animali è bellissimo; con alimenti auto-prodotti e salutari che trovano radici nella cultura contadina....
ma mi sembra tutta una forzatura!
Preferisco i dottori universitari nel barese che non trovano sbocchi nel circuto lavorativo in cui sono specializzati e mettono su un consorzio di "volenterosi", comprano terreni, si mettono a fare gli agricoltori e pastori,
producono frutti, cereali, olio, vino, uova, conserve e prodotti caseari genuini
e si costruiscono una reddito dignitoso,
pur restando connessi col mondo esterno.
Tutto bello l'aspetto psicologico che rafforza l'animo e lo spirito, vivendo una vita semplice che inizia all'alba e finisce al tramonto al di fuori degli schemi imposti.... cmq sugli edifici della cascina ci sono i pannelli solari.
... l'unica cosa che cambierei nella frase, per essere più chiari:
... per vivere fuori dal sistema imposto bisogna creare un altro sistema umanizzato... (che non è "dalla padella alle braci")...
P.S. ... mi piaci quando non è colpa dell'auto elettrica, se avessi la disponibilità te ne regalerei una...
... vado a mettere un po' di legna sul fuoco, sennò mi congelo e non alzo la CO2...
Come hai detto tu: se lo facciamo solo per noi stessi, è una cosa, ma se coinvolgiamo i nostri figli, allora è irresponsabile e ben lontano dall'essere un buon esempio da seguire.
Quando tu, da adulto, decidi di usare il sistema il meno possibile, devi essere pienamente consapevole di ciò in cui ti stai cacciando e non puoi sorprenderti se un giorno lo Stato manda una ruspa a demolire la tua casa abusiva o fatiscente e a portarti via i tuoi figli.
Vivere uno stile di vita alternativo, ma non al di fuori del sistema, è possibile, ma richiede molta determinazione ed energia e, soprattutto, una buona conoscenza delle leggi per evitare problemi.
Il fatto che 2 genitori
decidano di partire all'avventura portando 3 bambini in un bosco per me non ha senso ed è molto rischioso
Diranno che i figli sono i loro e ci fanno quello che vogliono.
Certo ,ma se siete rintronati e mio dovere intervenire.
Ma alla fine tutto finira bene
Riavranno i loro figli , un po' di audience, qualche soldo per interviste e pubblicità
Magari un libro
Chissà, magari questa storia dell'allontanamento era stata messa in conto.
Tutto è possibile. Vedremo...
Non è un argomento semplice e non esistono soluzioni semplici.
Su due piedi penserei ad un sistema parallelo alternativo, fatto di scambio/baratto, di supporto, assistenza e collaborazione.
Mi sembra talmente evidente il tuo ragionamento, che non si possa uscire dal sistema completamente, ma c'è chi ragiona in termini di bianco e nero, ognuno arriverà fin dove può dal vaso di pomodori sul balcone ad autoprodursi tutto... poi ogni tanto guardo nudi e crudi e capisci come ci siamo disadattati alla natura, basta un taglietto o una puntura d'insetto... tra l'altro anche loro partono con machete, acciarino e pentolino per l'acqua.
sarebbe già una sconfitta.
Secondo me è un modo di ragionare sbagliato...
Se tu decidi di vivere in un bosco , vivi nel bosco.
Come i primitivi , ossia il mondo esterno non esiste e rinneghi ogni cosa che lo rappresenta
Ma se invece vuoi stare con 2 piedi in una staffa , e cioè vivere fuori dal sistema usando pero il sistema quando ti serve allora le cose cambiano.
Sei libero di farlo, ma allora lo fai come si deve, non da barbone e con tre bimbi da crescere .
Puoi vivere nel bosco, ma in una struttura adeguata, con i servizi necessari , garantendo ai tuoi figli anche un istruzione e magari un futuro.
Cosa mi rappresenta una persona che non ha l'acqua per lavarsi ma il pc per gestire il web.
Un furbone!!!!
Si può dipendere un po' meno dal sistema, o meglio ancora cavalcarlo, ma uscirne no. E poi diciamocelo, chi vorrebbe mai uscire davvero dal sistema? Cambiarlo in tanti, uscirne nessuno.
Esistono Paesi falliti senza regole, senza burocrazia, senza tasse, senza polizia, senza nulla, e la gente da lì scappa. Somalia, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, ecc.
E già c'era qualcosa di simile nei primi anni del dopoguerra, quando si viveva nella casa con l'orto, l'industrializzazione non era ancora insinuata in ogni angolo, lo Stato era occupato a leccarsi le ferite e i superuomini se ne stavano a cuccia con la coda tra le gambe.
PS - È anche importante tenere presente che ciò che è oggetto di scelta per qualcuno, può essere una necessità profonda per qualcun altro.
Bene la pianificazione finché si considera per quel che è, un modo semplice per non procedere a tentoni e non procrastinare, ma non garantisce il risultato, non protegge dagli eventi imprevisti.
Manco quando siamo d'accordo ti va bene
Poi, e' un discorso accademico perche' non ha alcun risvolto pratico. Volendo, uno puo' farsi un viaggetto mentale pur conoscendo gia' la risposta, tutto li'.
Poi ho aggiunto che si possono fare altre cose, in un qualche modo assimilabili al concetto.
Richiamo anche qui il caso degli Amish che qualche spunto utile a mio avviso lo offre.
#46 Venusia
Quote
In piu di un post ho scritto che il mio sogno è finire la mia vita in una baita sperduta in montagna.
Ma in quella baita vorrei un tv, un telefono, un pc , acqua ,corrente, cibo da mangiare, vestiti, riscaldamento etc .
Sono lontano dal mondo e immerso nella battuta per quanto mi è possibile ma non rinnego il mio passato , e quando ne ho voglia butto un occhio.
Di andare a vivere come Robinson Crusoe non mi interessa.
Morirei di fame, di sete , di freddo o sbranato dopo pochi giorni .
E di sicuro non metterei al mondo 3 figli per proporgli una vita simile nel 2025
Non puoi ricordarti del sistema solo quando il sistema ti fa comodo, e fare a meno del sistema quando il sistema non ti serve.
La rete elettrica nazionale è parte del sistema, non l'abbiamo ereditata dall'uomo di Neanderthal, così come il SSN, dove la prima "S" sta proprio per "sistema" manco a farlo a posta.
Cominciavo a pormi domande grandi sulla mia comunicazione
Se quello che prendo lo pago, saranno poi fatti miei riguardo a quello a cui rinuncio, no?
Tra parentesi, se fosse il 90% a rinunciare alla scuola per fare istruzione in casa, forse qualche aggiustamento il sistema scuola lo farebbe...
Cosa mi rappresenta una persona che non ha l'acqua per lavarsi ma il pc per gestire il web.
Mi sembra evidente che chi parte con un certo tipo di progetto non voglia stare comunque a razzolare nella propria merda, quindi partirà dai bisogni più essenziali e magari lascerà quelli meno essenziali. La sconfitta o la vittoria, il tenere i piedi in due scarpe sono il retaggio di un indottrinamento. Per dire quelli dei tre figli avevano comunque pannelli e altre "comodità" acqua, legna, cibo, etc. Anche la storia dei tre figli che devono andare, fare, vaccinarsi per il loro bene, non la capisco, ovvero la capisco dal punto di vista di chi vuole il controllo, come dire che se ho il contatore dell'acqua devo vaccinarmi...
Bonviste
Non puoi ricordarti del sistema solo quando il sistema ti fa comodo, e fare a meno del sistema quando il sistema non ti serve.
La rete elettrica nazionale è parte del sistema, non l'abbiamo ereditata dall'uomo di Neanderthal, così come il SSN, dove la prima "S" sta proprio per "sistema" manco a farlo a posta.
Quindi andiamo a fare tutti la dodicesima dose pfizer perchè sennò fai solo quello che ti fa comodo!?
Tu ti ritiri in una baita in montagna ma ti porti la città dietro.
Grande Peter
Se un domani uno dei 3 bambini si ammala gravemente che fa la coppia ???
Cerca aiuto o lo lascia morire??
Di regola dovrebbe lasciarlo morire, o almeno la vita fuori dal sistema non prevede medici e ospedali.
Cosa fai , metti i tuoi figli in pericolo tutti i giorni nel bosco e poi chiami mamma ambulanza o 113 ???
Non funziona così
Ovviamente non mi sto riferendo alla coppia che non conosco ma agli utenti che pensano sia giusto far vivere 3 bambini ( di altri, ovvio ) in un bosco
Charlie
Non è proprio così
Diciamo che mi piacerebbe staccare ogni volta che ne ho voglia .
In città non si può fare
Sai che bello durante il lockdown vedere in tv tutti chiusi in casa mentre tu apri la porta e sei in mezzo ai pascoli .
Può bastare per me
Tuttavia gli imprevisti si possono affrontare e risolvere.
Non so se vale la pena rispondere in quanto do per scontato che tu stesso sappia che la tua risposta è fuori contesto e non pertinente.
Ma lo faccio lo stesso.
Io non vivo fuori sistema perché come tutti voi pago una caterva di tasse e bollette, fra le quali anche il SSN.
Quindi, se permetti, mi rivolgo al SSN ogni qual volta che mi pare o che lo ritenga necessario.
La cosiddetta dittatura sanitaria è un'altra cosa. Devo essere libero, come nel caso del vaccino COVID, di poter dire legittimamente "NO grazie, questo non mi serve". Contrariamente invece, qualora avessi mal di testa, posso essere libero anche di poter dire "Oki? Si grazie".
... in tali casi la sovversione popolare diviene spontanea e inarrestabile...
... si spera che avvenga prima che ti impediscano anche di respirare...
... a differenza del nostro Luogocomunista Kent, che da vero nichilista vede il cittadino come proprietà dello stato, io affermo che lo stato è proprietà dei cittadini, e quando lo stato non agisce più per il bene comunitario va rivoluzionato anche in modo sedizioso e sovversivo perché questo rientra nel diritto del popolo a difendere la libertà...
Ma cosa significa creare un altro sistema alternativo e parallelo, il baratto?
Assolutamente no!
Creare un altro sistema significa creare un'altra normativa e un altro sistema monetario, il che implica la partizione del territorio e quindi la creazione di un altro stato.
Non è possibile avere uno stato che abbia al suo interno due sistemi.
#51 BonviSte
Il pensiero in bianco e nero non c'entra nulla, perché in questo caso non ci sono colori intermedi: quindi o è nero o è bianco.
Rimanere nel sistema, ma limitarsi a usarlo e a vivere in modo alternativo o trasgressivo, è nero; uscire dal sistema è bianco. Punto.
#58 bandit
Quindi sono una comunità privilegiata, una reliquia del passato.
Ma loro non vivono al di fuori del sistema.
Gli Amish sono obbligati a osservare le leggi degli Stati Uniti, in quanto sono cittadini statunitensi soggetti alla giurisdizione civile e penale del paese, fatte salve alcune eccezioni legali e accomodamenti specifici.
Di certo si può vivere del proprio, per esempio coltivando un orto, ma non ci si può sottrarre a eventuali imposizioni tiranniche e totalmente discrezionali applicate anche con la forza bruta.
La vicenda della povera famiglia del bosco, come altre, lo testimonia in maniera inequivocabile.
Li ci sono territori sterminati e senza un anima viva
Solo serpenti, ragni e scorpioni
Potrebbero vivere o morire e nessuno lo saprebbe .
L'automobile ce l'hanno.
Non erano allacciati alla rete elettrica ma hanno i pannelli fotovoltaici.
Non erano allacciati alla rete idrica ma probabilmente hanno una sorgente nelle vicinanze.
I genitori sono istruiti quindi possono fare scuola parentale.
Mi sembra di capire che almeno uno dei due genitori ha un lavoro quindi possono acquistare ciò che non possono produrre.
Ripeto.
Sono andati a un Pronto Soccorso per una intossicazione da funghi, quindi non hanno mai previsto di escludere medici e ospedali.
Non erano in mezzo alla giungla a centinaia di chilometri dal primo villaggio bantù.
Vivevano nell'equivalente di una casa di campagna.
Da come parli sembra che sei convinto che vivessero in una caverna nutrendosi di carne cruda cacciata con la clava.
I diritti di cui parli sono concessioni temporanee, cioè con una data di scadenza che potrebbe scadere anche adesso, se solo qualcuno lo volesse.
Mi piacerebbe vedere la tua espressione quando te li toglieranno e cosa faresti al riguardo. Sarebbe impagabile.
E riempirsi la bocca di cose scritte su carta da chi detiene il potere è il segno distintivo dei veri esperti del funzionamento del mondo.
Nonostante tutto ciò, è una grandissima stupidaggine pensare che per vivere "fuori dal sistema" sia necessario andare a vivere sperduti nei boschi o nelle campagne rinunciando a servizi, energia, e tecnologia per autoprodursi tutto: quella è una cosa che fai se ti piace vivere in natura, coltivare, allevare, mangiare cibo sano e nutriente, stare lontano dal caos delle città e dalla loro folla di abitanti sempre affannati a rincorrere uno stile di vita artificiale e nocivo...
ma non lo fai per "vivere fuori dal sistema".
Per vivere fuori dal sistema non è importante il luogo in cui si vive, bisogna semplicemente non obbedire al sistema, dovunque tu sia. Io lo facevo anche quando abitavo a Torino, magari vicino alla tipa del video, e invece di seguire il modello di vita "ufficiale", in cui devi lavorare come uno schiavo per correre dietro a tutti gli stupidissimi obbiettivi promossi dal sistema, vivevo in funzione dei miei, di obbiettivi: tempo libero, cultura, arte, amicizie, famiglia... non ho mai lavorato come dipendente per nessuno, ma mi sono sempre inventato un sacco di attività libere che mi hanno sempre permesso di restare padrone della mia vita.
Ma è stupidissimo pensare che per restare indipendenti dal sistema sia necessario rinunciare anche a tutti i lati positivi che la nostra società può offrirci, come energia a basso costo (provate a tagliare un albero a mano o con la motosega, e vi renderete conto di quanta energia è contenuta in poche gocce di benzina...), beni di prima necessità, servizi, e tanto altro: queste cose non rappresentano "il sistema", ma i frutti positivi e benefici delle nostre società.
In ogni caso per dei bimbi così piccoli non mi sembra una vita adeguata .
Noto però che in alcuni commenti precedenti si rimarchi il fatto che questa storia dimostri di non essere liberi di fare quello che si vuole.
Ora io non so in che mondo viviate o che mondo osserviate ma l'erba voglio cresce solo nel giardino del re .
Nel 2025 nessuno fa quello che vuole
in nessuna parte del mondo
Nemmeno Trump
Al massimo si fa quello che si può. .
Mettetevelo in testa
Si può discutere di come fregarlo o di come combatterlo, ma di sicuro non con la favola della famiglia nel bosco insieme alle fate e agli gnomi.
Per quanto mi riguarda più importante della pianificazione e delle soluzioni è la capacità di non perdere l'equilibrio di fronte agli "imprevisti". Sangue freddo. Imperturbabilità. Distacco emotivo. Tranquillità stoica. Più facile a dirsi che a farsi.
Comodità a cui si rinuncerebbe:
- Elettricità (ed elettrodomestici: lavatrice, frigorifero, scaldabagno, tv, pc, ecc.)
- Internet (informazioni, acquisti online, vendite online, soluzioni, sapere, guadagni, ecc)
- Cellulare (comunicazione rapida con i tuoi cari e i tuoi simili che distano a centinaia o migliaia di chilometri)
- Servizi sanitari
- Trasporti (equini esclusi)
Vulnerabilità a cui ci si esporrebbe:
- isolamento sociale, alienazione, emarginazione e problemi di salute mentale (ma vale anche e soprattutto nella società liquida e consumistica attuale)
- Problemi di salute aggravati dalla ridotta accessibilità immediata a cure mediche o emergenze
- Difficoltà in caso di guasti tecnici o malfunzionamenti delle tecnologie di autoproduzione (es. blackout fotovoltaico)
- Fragilità economica o materiale dovuta a dipendenza da risorse limitate e mancanza di supporti esterni
- Maggior esposizione a condizioni climatiche o ambientali senza protezioni o servizi
Uscire dal sistema utilizzando i beni e i servizi che il sistema produce...no sense.
Molto più sensato ricavarsi delle nicchie di tranquillità, benessere, consapevolezza, risparmi, verità in questo maremagnum di caos. Un pesce non può sopravvivere fuori dall'acqua; l'essere umano non può vivere bene lontano dalla civiltà per molto tempo. La natura non è nostra amica; le tenta tutte per farci fuori. Mai visto Nudi e crudi?
Non vivono nella giungla tra serpenti e bestie feroci.
Hanno tutto ciò che gli necessita: acqua, luce, un tetto sopra la testa, cibo, riscaldamento.
Per muoversi hanno l'automobile.
In caso di necessità possono chiamare un medico (se hanno l'auto è evidente che ci arriva una strada) oppure chiamare un ambulanza: penso che un cellulare per telefonare lo abbiano.
Ho visto persone in case di campagna vivere in condizioni peggiori.
Io stesso, anni fa, passavo le vacanze, con mio fratello e i miei genitori, sulle alture di Genova in roulotte, in uno spiazzo a fianco a una strada.
Il posto più civilizzato era una trattoria a un paio di chilometri.
Avevamo solo la corrente elettrica che gentilmente ci concedeva(per una modica cifra) la proprietaria di una casa vicina.
L'acqua era di sorgente.
Cucinavamo a gas con la bombola della roulotte.
I servizi igienici per lavarci erano nella roulotte mentre il water (per ragioni di puzza) lo aveva realizzato mio padre nel bosco in una piccola baracca sopra un torrente.
D'inverno avevamo ci scaldavamo con una stufa a gas appositamente realizzata per roulotte.
A differenza dei due coniugi con figli noi non non avevamo l'orto, perché ci passavamo solo qualche settimana all'anno, d'estate e d'inverno.
Assieme a noi c'erano altre due roulotte di nostri amici.
Nessuno dei nostri parenti, amici o conoscenti si è mai preoccupato di come vivessero quei bambini in quelle "miserrime" condizioni e di denunciare alle autorità i nostri "scapestrati" genitori.
Anzi. Alcuni miei parenti hanno mandato per diversi giorni dei miei cugini a passare dei giorni con noi.
Il Sistema si è talmente radicalizzato in noi che è impossibile staccarsi completamente.
Per fare acquisti siamo obbligati ad avere un conto corrente.
La casa sicuramente è censita al Catasto quindi deve pagare l'ICI e la tassa sui rifiuti.
Hanno l'automobile che significa benzina, bollo e assicurazione.
Ci si può staccare dal Sistema per la maggior parte delle cose, ma non per tutto.
cercare di limitare i consumi
Sarebbe già tanto, per tutti.
... bisognerebbe chiarire cosa si intende per vivere fuori dal sistema...
... e chiarire cosa si intende per creare un'altro sistema di vita...
... sarebbe più appropriato dire:
... vivere in modo alternativo da quello proposto-imposto...
... vivere una vita più semplice, ma che ti permette di non essere schiavo, di non essere obbligato a seguire una vita che non ti appartiene... una non vita, fatta di alienazioni e aberrazioni disumanizzanti...
... non dover seguire per forza mode o ritualità quotidiane superficiali, eseguire ordini senza senso o addirittura contrarie ai propri principi...
... poter stare immerso nella natura, lontano dalla distopia cittadina di polli da allevamento...
... senza tv ma con la rete "libera" senza i ceppi in cui cercano di bloccarla..
... autoproducendo il nostro cibo con gli orti...
... con tecnologia dedicata ad agevolare e ridurre le fatiche di questo stile di vita, che in fondo è la nostra storia millenaria, ma oggi può essere vissuto con metodi moderni che semplificano di molto il lavoro... così da renderlo accessibile a chiunque, anche ai diversamente abili...
... questo ed altro io intendo per vivere fuori dal sistema opprimente, quel sistema che ti dice sempre cosa devi fare e come puoi vivere, e dove non ti devi preoccupare perché penserà a tutto lui per te...
... l'importante è che tu esegua sempre gli "ordini" come un bravo soldatino obbediente, senza etica né morale per evitare di entrare in contrasto con i comandi calati sempre dall'alto...
... una esistenza facile, ma tutta dentro la matrix...
... ecco, quella non è vita... quello è il sitema da cui uscire...
La faccia, la facciata, guai a perderla, si va dai pacchetti di sigarette in continuo rincaro, che evidenziano con tanto di teschio che fanno male fino ad ucciderti, a consigliare un dentifricio presentato da una ragazza sorridente in mutande, a far pubblicità a prodotti pro colesterolo e che fanno ingrassare, ma allo stesso tempo di stare attenti alla dieta e alle calorie che producono massa grassa.
Fanno finta di censurare certe TV per non far dire (ripetere) parolacce ai bambini. Ecc ecc ecc ecc. Si può davvero uscire da tutto questo? NO!
E naturalmente per colpire scelgono sempre le famiglie più in difficoltà o come in questo caso più indifese a causa del loro isolamento... un sistema che invece di aiutare i più deboli li attacca come un branco di iene.
la legna scoppietta
e mi sento fuori dal sistema un sacco
In due parole, vivere fuori dal sistema significa vivere secondo la propria volontà invece che secondo la volontà del sistema. Maa non è facile, tanto per iniziare bisogna avercela una propria volontà...
Forse non eri presente in quel momento.
Il titolo dell'articolo, formulato come una domanda, era:
Si può vivere fuori dal sistema?
La risposta secca è NO, perché il sistema stesso non lo consente per mille ragioni.
Ora occhio alle virgolette:
E' davvero pensabile oggi “uscire dal sistema”?
La risposta secca è SI'.
Andate a vivere in una cascina o in un bosco, non allacciatevi alla rete elettrica ma spendete un sacco di soldi in quella robaccia sotto forma di pannelli solari prodotti da qualche multinazionale che odiate tanto, non allacciatevi alla rete idrica ma scavate un pozzo (se ve lo permettono) nella speranza che l'acqua del pozzo non sia più inquinata di quella del rubinetto, non allacciatevi alla rete fognaria ma buttate tutto nel fiume o in giardino, bruciate i vostri rifiuti, andate a raccogliere legna da ardere nel bosco finché ve lo permettono, non comprate frutta e verdura al supermercato ma coltivatela voi stessi, non mandate i vostri figli alla scuola pubblica ma educateli a casa, ecc.
E' davvero pensabile oggi uscire dal sistema? (senza le virgolette)
Vale a dire, è possibile smettere del tutto di usare il sistema, ignorare le leggi umane e semplicemente seguire le leggi della natura, ovunque si scelga di vivere?
Fate voi.
... quale data porta questa notizia?...
... il progetto del parco eolico è precedente alla vicenda dei tre bambini?...
... la loro casa rientra nell'area del parco eolico?...
... i genitori sono attivisti contrari al progetto del parco?...
... all'acquisto dell'immobile il progetto del parco era già pubblico?...
... esistono ipotesi di conflitto d'interesse con qualche attore coinvolto nella vicenda?...
Quoto, sono d'accordo, per me il sistema non è tutto sbagliato quindi non ha senso uscirne completamente e credo che non lo fosse nemmeno la famiglia del bosco o gli altri che mettono video su youtube..
Venusia Sam
Per me fuori dal sistema come ho già detto non esiste (tranne rarissime eccezioni almeno in Italia). Giustamente il titolo dice " vivere fuori dal sistema" voi avete fatto i vostri ragionamenti su questo titolo io l'ho interpretato.
Certo non e' un rifiuto del sistema in toto, ma e' un caso in cui la rinuncia (a "pezzetti" del sistema) ha un obiettivo nobile, e si usano i mezzi del sistema "contro se' stesso".
In effetti accanto all'intenzione di prendere le distanze dal sistema, un altro obiettivo valido puo' essere quello di dare al sistema segnali di aggiustamento.
Piu' sopra ho accennato all'home schooling in questo senso.
Anche il boicottaggio puo' rientrare in questa categoria.
Ovviamente, son cose che devono avere un minimo di diffusione per avere efficacia.
Se si dice che voglio vivere al di fuori del sistema, vuol dire che ciò che per me è "sistema" non va bene.
Allora dovrei però costruire un altro "sistema" .
Se il mio "sistema" ideale è la vita agreste, bene, ma difficilmente si riesce ad essere completamente indipendenti, ed un "sistema" a cui aggrapparsi ogni tanto serve comunque.
Io sono anni che cerco di capire quale potrebbe essere un "sistema" ideale, ma non ho ancora capito quale potrebbe essere.
Mentre la società è il risultato della convivenza tra esseri umani nel corso della propria storia ed evoluzione, il "sistema" è una struttura di controllo della società.
Disobbedire e opporsi al sistema non ha nulla a che vedere con il rifiutare la società in generale e tutti i frutti del suo sviluppo plurimillenario, che siano tecnologici, culturali, o sociali. Usare oggetti industriali, usufruire di servizi, lavorare insieme ad altre persone significa vivere all'interno di una società civile e coglierne le opportunità a proprio vantaggio, non significa essere dipendenti dal sistema.
Si diventa schiavi del sistema quando le cose non si fanno più per propria volontà, ma perchè, direttamente o indirettamente ci vengono imposte e finiscono sempre per andare a nostro svantaggio e a vantaggio del sistema.
Comprarsi un'auto perchè è realmente utile è un atto di indipendenza, comprarsi un'auto di lusso, elettrica o alla moda, per sentirci apprezzati dagli altri è un atto di dipendenza dal sistema, che attraverso le trappole del consumismo ci ha indotti a sprecare un sacco di soldi e di vita che abbiamo investito per guadagnarli.
Nel primo caso seguiamo le nostre vere esigenze comprando un'auto che ci permetta di muoverci liberamente al minor costo possibile, nel secondo case seguiamo le esigenze imposte dal sistema comprando stupidamente un prodotto con cui identificare il nostro status sociale. Sempre un'auto compriamo, ma possiamo farlo liberamente per nostra scelta, oppure possiamo farlo perchè ce lo chiede il sistema.
@Cassandro #70
Hai ragione. Uno Stato dovrebbe permettere a tutti di vivere dignitosamente secondo i propri principi. Se lo permette solo ad un'infima minoranza, allora c'é qualcosa da rimettere a posto.
Energetica, alimentare, ecc.
Sempre sapendo che rimane un concetto relativo: devo sempre acquistare gli strumenti ecc.
Oppure, il discettare ognuno su quello che devono fare gli altri per essere socievoli, un significato ce l'ha: non voler riconoscere la gravità e l'illegittimità, per tutti noi che viviamo qui, di un atto del genere.
Né vaccini, né hippies, né bambini non socializzati, né condizioni fatiscenti.
Un parco eólico. Nient'altro.
ilcentro.it/.../...
... praticata dai paladini della democrazia e dalla cecità della magistratura...
Si sta guardando al tema di vivere in modo "alternativo" piu' in generale.
Si é gridato allo scandalo per un bagno secco, porco giuda. E son dieci giorni che ora mai non si parla di altro.
Questa famiglia non vive fuori dal sistema. Manco per niente. E non credo che fosse la loro ambizione. Li stanno solo "invitando" ad andarsene e non proprio con le buone.
E comunque per fare una vita in autosufficienza minimo devi avere una buona salute e una buona schiena...
C'è molta gente "fuori" dal sistema
vm.tiktok.com/ZNRJaf4Pw/
Scusate ma il video merita,non si può non postarlo.
imolaoggi.it/.../...
Tutto il resto è un dettaglio.
Non c'entra niente la stufa per scaldarsi e l'orto per sfamarsi... e le galline che fanno l'ovetto da qualche parte.
Togliere i bambini dalla scuola pubblica è stata la vera causa della reazione isterica dei servizi sociali e compari di merende ( ovviamente tutto gira intorno al PD locale ).
In un paese troppo socialista-statalista vessatorio ed asfissiante perdere il controllo sui bambini è un affronto che non si può tollerare.
Volendo trovare l'espressione piu' appropriata, forse si dovrebbe parlare di indipendenza.
Energetica, alimentare, ecc.
Sempre sapendo che rimane un concetto relativo: devo sempre acquistare gli strumenti ecc.
Esattamente e puoi averne una certa percentuale, per come la vedo io un distacco totale è quasi impossibile.
E ma vuoi mettere come staranno bene adesso senza vedere i genitori (non ho capito se sono con la mamma, ma tanto il padre non conta un cazzo... con il patriarcato che c'è in giro...).
Famiglia nel bosco, Ministero: rispettato l’obbligo scolastico
Ah erano a posto anche con questo, direi a sto punto che il parco eolico citato da Peonia è la questione più rilevante, ma probabilmente salterà fuori anche la questione vax.
L'imposizione di vaccinazioni obbligatorie con annessa repressione o l'intera faccenda delle siringate e della prodigiosa pandemia con tanto si segregazione e annesso sistema mediatico e caccia al no vax con le Istituzioni preposte che lasciavano liberamente dire che i no vax andavano torturati e uccisi e braccati casa per casa. Sottolineo: Istituzioni preposte che consideravano legittimo quanto sopra.
Il tutto con torme di zombie e kapo' alias gente comune estasiata e plaudente.
Può bastare?
Se non basta si può aggiungere la chiusura dei conti (vedere Visione TV) per chi manifesta posizioni non conformi alla narrativa. Anche in questo caso con il pieno avallo delle Istituzioni preposte e media annessi.
Poi è chiaro che in tempo di tirannia, di qualsiasi tipo e sotto qualsiasi scusa, gli amichetti dei tiranni, d'alto bordo o gente comune, stanno benissimo e gli va benissimo e sono contenti.
E tenendo sempre presente che dei diritti umani, civili e politici a qualche milionata di persone, ammesso che sappiano cosa sono, non gliene può importar di meno.
Almeno fino a quando gli specialisti antropologi sono atterrati, col loro elicottero, per spiegargli cosa è giusto e cosa è sbagliato.
@Bandit
Se invece è una battuta, per sottolineare che usare il fuoco per scaldarsi o cucinare, è poca roba, rispetto alla voglia di fuga dal sistema sociale, è sempre meglio che cercare il più conveniente gestore energia, gas, assicurazione, telefonia mobile, becchino (dato che oramai tutti vendono tutto).
Sminuendo un aspetto che è fondamentale per evitare di dargliela sempre vinta. Sappiamo tutti il perchè le fonti energetiche oggi costano uno sproposito. Non c'è bisogno che lo spieghi.
Ed il fatto di poter dire: No grazie, è un piccolo gesto, ma da grande soddisfazione. In più, come insegna l'Airone, tieni il bosco pulito.
IN GENERALE:
in condizioni normali, a meno che tu non viva in alasaka, nell'outback australiano, in qualche parco italiano, nel bosco non ci sono vedove nere, ne lupi, ne orsi, che ti vogliono mangiare.
Ci sono cinghiali, maiali selvatici, bisce, zecche, rospi, volatili vari, cani randagi/pastore, volpi, istrici, conigli, etc..Ma nulla che ha voglia di ucciderti, o perdere tempo con te. E' chiaro che se rompi i cogli##i al cinghiale/maiale con prole, potresti crepare. Soprattutto se non hai un buon fucile da caccia. Io evito di rompergli le pałłe e non mi hanno mai dato fastidio.
- ricevere "lettere" da compagnie energetiche (gas, energia elettrica ecc), dove ti estorcono denaro in cambio della possibilità di accendere la TV e la luce del cesso,
- essere rintracciabili da chiunque dato che le nostre generalità ed il nostro indirizzo di residenza sono merce di scambio a scopo di marketing,
- essere in possesso del documento d'identità, della patente di guida, della tessera sanitaria, del bancomat e relativo conto corrente,
- utilizzare lo smartphone e qualunque altra diavoleria tecnologica che i padroni del discorso ti propinano così insistentemente (e logisticamente) che di fatto diventa un'imposizione,
-.....potrei continuare...
vuol dire essere parte del sistema dal quale diventa complesso e complicato (se non impossibile) uscirne.
Si è davvero fuori dal sistema solo diventando estranei alle istituzione e/o alle autorità. Un fantasma irrintracciabile senza nome, senza utenze, senza documenti, e senza dimora (riconosciuta).
Condivido alcuni spunti offerti da Airone, sulla possibilità di provare almeno a difendersi ed a rendersi il più possibile auto sufficienti. Più di questo non credo sia possibile fare.
Se abbandoni la matrioska più grande, abbandoni automaticamente anche quelle più piccole.
Quindi "se abbandoni il sistema, abbandoni la società". Occhio alle virgolette.
Non è un caso che chi vuole "fuggire dal sistema" non cerchi alloggio in condomini o grattacieli del centro città, ma cerchi rifugio in campagna, nei boschi, lontano dalla civiltà e dal caos delle grandi città, per molteplici ragioni, e questo è sempre stato così nel corso della storia.
Ma proprio come non si può abbandonare completamente il sistema, non si può abbandonare completamente la società, anche perché le persone sono ormai ovunque e quindi anche il sistema è ovunque.
Si dice che la famiglia non si sceglie, ci si nasce, ma questo vale anche per la società.
La società è come i pezzi di una scacchiera e il sistema è ciò che li muove.
La società non è altro che un gruppo di persone programmate in un certo modo da un sistema fin dall'infanzia, costrette a vivere insieme e che, a parte la loro programmazione naturale, non hanno nulla di proprio, perché è il sistema che mostra loro la strada e cosa devono fare e pensare.
Il sistema consente, richiede e indica la strada da seguire: crea leggi, definisce cosa è attualmente morale o immorale, quali tecnologie produrre/utilizzare, ma anche quali non produrre e non utilizzare, ecc.
Mi fermo qui perché credo di essermi spiegato abbastanza.
Per me il sistema è l'etere dentro il quale il potere si manifesta.
Sistema e potere hanno un legame imprescindibile come le nubi con la pioggia.
Il sistema in cui viviamo e il potere che ci governa sono praticamente la stessa cosa perché il potere controlla e sviluppa il sistema.
Sono strettamente interconnessi e si influenzano reciprocamente in modi significativi.
Il sistema nasce dal potere: come è il potere, così è il sistema.
Può sinceramente levare dei dubbi a chi vuole intraprendere una vera uscita dal sistema, buona visione
www.ecodellarete.it/.../
dal min. 12,10 circa del video dal quale inizia questa discussione: "mi sono sempre definito un disadattato, una persona che non è riuscita ad adattarsi ad un modello, ci ho provato per tanti anni non ci sono riuscito..." Il contadino del video affronta il tema in modo più profondo e autentico, non ne fa una questione di zucchine sì zucchine no.
Dice che lo sforzo di adattarsi gli costava una sofferenza da alienazione di sè che ha deciso di non subire. Vediamo se chi non riesce ad adattarsi è "sbagliato", o se è sbagliato chi si adatta, si tratti di zucchine o di accettare complicità con prigionie, dittature sanitarie, censure, genocidi, torture, tso ...
Si può anche dare un'occhiata a che prezzi tanti pagano per il proprio "adattamento", o il prezzo che fanno pagare ad altri, la valanga di psicofarmaci o droghe che vengono consumate in questo paese da adulti che insistono ad adattarsi e propinate ai minori per "adattarli". O le forme di violenza e perversione che prendono piede quando manca qualunque autenticità del vivere. Di sicuro prendere in considerazione le parole della coppia del video, ha più senso dell'interminabile predica del "consumate meno" che a questo punto, decennio dopo decennio, è diventata proprio una predica dal solito pulpito.
Il sistema siamo noi dal primo all'ultimo.
Il sistema non ha potere e non controlla nessuno .
"Il sistema non è un entità
Il sistema siamo noi dal primo all'ultimo.
Il sistema non ha potere e non controlla nessuno ."
Il "sistema" è determinato da un insieme di regole scritte, e non scritte ma tramandate dalla tradizione, a cui ci si deve attenere e che determinano, quindi, il modo in cui si può vivere e ci si deve comportare nell'ambito dello spazio in cui il potere lì prevalente sia in grado di imporre la sua volontà, come recitano, fin dalle prime righe, i codici in vigore.
Totalmente d'accordo. Scelte come queste non provengono dal cervello razionale, non sono soppesate a tavolino, in realtà non riguardano davvero la CO2, il consumo del pianeta ecc.: riguardano il desiderio di riuscire a conservare la propria umanità (la propria anima), senza i compromessi forse obbligatori per poter far parte a pieno titolo di questa nostra società decadente.
Così come non c'è nulla di razionale nella persecuzione da parte degli sgherri e dei burocrati di turno anche se trovano poi sempre qualche giustificazione legalmente plausibile.
Un sistema non è altro che un modo di fare le cose, e si basa anche su un'ideologia.
Naturalmente, gli unici a fare le cose siamo noi, ma c'è qualcuno che ci dirige, pianifica tutto e ci dice cosa fare e come farlo, ed è il potere che prende le decisioni e ci dirige attraverso i suoi rappresentanti: i politici.
imolaoggi.it/.../...
Leggiamola così,
come una sorta di provocazione, non nei tuoi confronti, ma solo come spunto di riflessione:
I rom se vogliamo sono quelli che -fra noi- più di tutti si avvicinano al concetto di vivere fuori dal sistema: niente utenze, nessun domicilio ufficiale, nessuna residenza, per lo più in possesso di documenti scaduti da decenni, nessun bene intestato (almeno ufficialmente), nessun lavoro regolare riconosciuto.
Dal nostro punto di vista i rom vivono come parassiti attaccati alle costole di quella che noi definiamo società regolata dal sistema (che molto spesso critichiamo e detestiamo).
Dal loro punto di vista invece vivono da clandestini in un sistema altrimenti complesso da sostenere e per nulla vantaggioso, rendendosi il più possibile autonomi e indipendenti da esso, e attingendo -al bisogno- anche dai beni della popolazione (che siano pubblici o privati).
Secondo loro commettere un furto non vuol dire commettere reato (per loro la parola reato esprime un concetto astratto, innaturale e privo di significato), bensì vorrebbe semplicemente dire ricavare o prelevare risorse indebitamente da altro soggetto che riesce a ricavarle e prelevarle debitamente in quanto facente parte del sistema.
Denunciando il furto di un rom non facciamo altro che denunciare al sistema un clandestino del sistema.
Il fatto che le toghe in un certo senso riconoscano lo status dei rom (non impongano ai rom di vivere nel sistema: no violenza, no degrado, si alla scuola ecc), ma allo stesso tempo non lo riconoscano alla famiglia nel bosco, è curiosa come cosa (ironico).
Saranno brutti, sporchi, ladri e cattivi, almeno così vengono percepiti dai pollazzi, che girano per le stazioni delle grandi e bellissime (non degradate) città italiane.
Però una cosa la hanno compresa, ogni volta che vi è una necessità improrogabile, per es. auto, casa, passaggi di proprietà, energia, etc etc, l'amorevole stato/sistema ci mette le manine in tasca e prende la sua parte. Sullo stesso bene lo fa più e più volte, in forme sempre nuove.
Quindi, per quanto ci possa dar fastidio, loro hanno scelto di vivere senza esporsi al ricatto. ROM 1 - REM 0
Nessuno tocchi i Rom. Li vedo ogni tanto in giro col passeggino, e tutti sono accomunati da uno strano chiassoso abbigliamento, fatto di magliette sgargianti con lettere grandi (tipo D&G, Ck, LV, TH) quindi non si può dire che non tengano alla moda, obbrobriosa, ma sempre moda è
Viva i ROM.
Non si va in ospedale quando si sta male.
Ho sentito che uno dei figli si era gravemente intossicato dopo aver mangiato qualcosa ( funghi ) e lo hanno portato, giustamente, d'urgenza al pronto soccorso per le cure. Rifiutano quello che fa più comodo per dare una parvenza di credibilità ai loro ideali.. e nel momento cruciale.. si affidano alla poco "naturale" scienza e tecnologia ospedaliera.. Vorrei vedere come faranno con le carie.. Se andranno dal dentista.. se rifiuteranno l'anestesia locale.. ecc ecc..
Bel modo di uscire dal sistema.. per andare di corsa all'ospedale quando non c'è alternativa..
Se invece il movente è il discorso economico, del tipo:
se non partecipi delle spese non sei degno di andare nei tuguri ospedalieri, mi corre l'obbligo di far presente che anche il barbone, che vive di carità, paga per esempio sulla latta di cibo per cani o gatti che lo aiutano nella colletta, il 22% di IVA allo stato. Tasse.
Allo stesso modo i due nuovi hippy inglesi, per comprare il tugurio in cui vivono hanno pagato: Notaio, imposte (registro ed ipotecaria) ed il 12% di registro sul prezzo del terreno (minimo 1.000 euro) per acquirenti non agricoltori , compresa la connessione internet che usano per spargere al mondo il loro verbo. Sempre l'IVA paghi. Tassa.
Quindi per me sono degni di andare in qualsiasi tugurio ospedaliero del regno.
Il sospetto che ho, è che il focus su questi scappati dall'inghilterra, serva a dare una ulteriore regolata, e quindi costrizione, a chi con fatica cerca di minimizzare l'estorsione quotidiana, decidendo di vivere ai margini della "civiltà" in una casa isolata di campagna.
Occhio che l'invidia è uno dei motori principali di cui si alimenta il sistema della coercizione.
Anni fa, in epoca covid, mi è capitato di assistere alla telefonata fra un mio, allora, cliente , ed il suo capo reparto, il quale lamentava il fatto che qualche dipendente non si era ancora benedetto col sacro siero.
Gli intimava, con fare brusco, di chiedere ad ognuno dei suoi operai il certificato di avvenuta benedizione, oppure di rimandarli subito a casa.
Finita la telefonata, con un ghigno a metà fra il malefico ed il soddisfatto, si gira verso di me, cosa non richiesta, e mi dice:
e che pensano che solo io sono un cogli°°e che si deve fare il vaccino e loro no??
Questi inglesi iniziano a puzzare come il pesce dopo 3 giorni. Vedremo. Dimenticavo.
La tassa di registro per i terreni agricoli, prima, per i non coltivatori iscritti negli appositi registri, era del 9%.
La ratio della norma che giustifica l'aumento è quella di evitare che i terreni finiscano in mano a persone che nulla hanno a che fare con la agricoltura,e che quindi potrebbero contribuire a rendere incolto, disinteressandosene, il terreno.
APPLAUSI per la giustificazione trovata ad aumentare il +3% del dovuto.
La realtà è che lo stato, amorevole, vuole sempre di più.
Quando capiremo questo, potremmo iniziare a discutere. Fino ad allora sarà un dialogo fatto di automatiche simpatie/antipatie e reciproche questioni contrapposte.
Sono odiati in tutta Europa, soprattutto nell'Europa orientale. Ma per quale motivo?
Dopo la seconda guerra mondiale, i Rom divennero una minoranza protetta per le stesse ragioni degli ebrei.
Per questo motivo, fanno quello che vogliono, ma sono i primi ad abusare del sistema prendendo sussidi, quindi sono sostenuti dalle tasse di tutti.
Vivono in appartamenti e hanno un mare di figli, tutti mantenuti dallo Stato perché spesso i loro genitori non lavorano.
Sono discriminati nei paesi in cui vivono? Sì, ma non è razzismo (a causa del colore della pelle).
Non hanno mai voluto integrarsi, nemmeno durante l'era comunista, anche se allora era un po' diverso da oggi, e per di più danneggiano la società con la criminalità.
Ecco perché la gente li odia.
www.youtube.com/watch?v=8IXAEUomKVc
A parte il fatto che la mia voleva essere una provocazione quasi metaforica, i rom non sono tutti uguali, in Italia ne esistono almeno venti gruppi diversi e non tutti prendono sussidi o vivono in appartamenti, molti vivono in campi abusivi (e non), insediamenti, roulotte e baracche (baraccopoli).
E poi non ho mai detto che i rom vivono fuori dal sistema , ma che -testualmente- più di tutti si avvicinano al concetto di vivere fuori dal sistema.
cosa ne pensate?
www.youtube.com/watch?v=_BMsIOe2ryI
... avrei pensato che un Mazzucco per esempio, visto che stiamo discutendo qui, è un esempio di "fuori dal sistema" ... è vero che, almeno in apparenza, sembra bello lavato e stirato ... probabilmente frequenta un barbiere ... non è provata la sua abilità di borseggiatore nei mercati rionali ... nessuno è perfetto!
chi sono i "brutti & cattivi"?
"Bibbiano" docet.
La cosa che mi lascia sgomento è che abbiamo centinaia di migliaia (di Cittadini Italiani sfollati dalle loro abitazioni per ogni disastro naturale che ci ha accompagnato dalla nostra nascita ad oggi (praticamente dal terremoto dell'Irpinia all'ultimo in Emilia Romagna) e di questi non ne parla nessuno.
Questa gente non avrebbe più bisogno di essere tutelata da questo stato (minuscolo intenzionele)? Cos'è questa discriminazione?
O tutti o nessuno
@Airone
Il Sistema ti Sistema.
Questa famiglia non sono cavernicoli.
Semplicemente non sono allacciati alla rete elettrica (hanno i pannelli fotovoltaici), idrica (hanno probabilmente una sorgente), il riscaldamento e la cucina sono a legna e i figli seguono la scuola parentale.
Coltivano un orto e hanno degli animali da cortile.
Per tutto il resto sono equivalenti a una famiglia che vive in una casa di campagna.
Hanno l'automobile, fanno la spesa per quello che non possono autoprodursi, probabilmente hanno pure un telefono cellulare e quando si è reso necessario si sono rivolti a un ospedale.
Chi è che ha detto che sono antisistema? Chi è che ha detto che sono fuori dal sistema?
Dove vivo in campagna (nei weekend, durante la settimana abito in città) ci sono persone che vivono allo stesso modo.
Hanno i pannelli fotovoltaici sul tetto e usano una stufa a legna per scaldarsi e cucinare.
Tutti hanno un orto.
La differenza è che abitano in case e che mandano i figli alla scuola di Stato, ma per il resto sono perfettamente uguali.
Questa famiglia fa tanto scalpore solo per il fatto che vengono descritti come "persone che vivono in un bosco" come se fossero dei selvaggi, quando in realtà vivono nelle condizioni di altre famiglie che hanno scelto di vivere in campagna.
Concordo.
Anch'io vivo in aperta campagna, in collina, isolato dal centro cittadino di paese. L'abitazione più vicina alla mia (isolata anch'essa) dista circa un chilometro.
Ho un termocamino a legna, non sono collegato alla rete del gas (tuttavia ho un bombolone GPL). Ho pannelli fotovoltaici ma sono comunque collegato alla rete elettrica. Anzi, proprio il fatto che io abbia installato dei pannelli fotovoltaici fa di me un conformista e cittadino modello per eccellenza
Certo, ho mandato i miei figli a scuola, ma anche se non l'avessi fatto sarei comunque parte del sistema come tutti.
L'uomo ha sempre modificato l'ambiente circostante per renderlo più comfortevole e adatto alle proprie esigenze, utilizzando le competenze tecnologiche per modellarlo a proprio vantaggio. Le strade sterrate sono diventate distese d'asfalto che semplificano la mobilità;
Le capanne sono diventate casette, e infine costruzioni spesso in grado di resistere per un secolo, a fronte di un ragionevole grado di manutenzione;
Il pozzo d'acqua da raggiungere ogni giorno a piedi è stato sostituito da un rubinetto, la caccia e la raccolta da comodi scaffali dei supermercati, e mano mano che le persone venivano liberate dal peso di dover stare nei campi per sopravvivere, si sono formati centri urbani capaci di soddisfare le esigenze delle persone in modo sempre più efficace.
Ovviamente, attorno ad ogni sistema si generano delle storture, ma alla fine si tratta di scegliere fra un numero finito di potenziali opzioni. E, nello stile di vita in questione, non vedo nulla di virtuoso.
Al netto di frasi suggestive come "riavvicinarsi alla natura", che cosa abbiamo?
Bambini che si lavano nelle taniche e fanno i bisogni in terra, socialmente isolati e in condizioni igieniche apparentemente "sub-ottimali"?
Ma cosa ci sarebbe di particolarmente nobile, in tutto questo (ammesso che il racconto sia attendibile)?
Perché sarebbe "meglio" rispetto ad andare a vivere in uno degli innumerevoli paesini e piccoli borghi immersi nel verde, dove potersi "riconnettere con la natura" ma dando alla propria famiglia delle condizioni di vita meno provanti? Mi pare un po' estremista.
La comodità non è un male. E' ciò che tutti aneliamo, e ne godiamo a piene mani, nella misura in cui possiamo farlo.
Per parte mia, anelo all'abolizione dei ricoveri coatti in "casa famiglia". Anche delle "case famiglia" magari.
Finché ci sarà qualcuno che pretenderà di sapere cosa è giusto per gli altri, esisteranno le imposizioni e le sopraffazioni.
... bisognerebbe chiedere alla famiglia che vive nel bosco se, avendo la possibilità economica di aggiungere maggiori comfort, sceglierebbe comunque di non cambiare nulla...
... "io so, ed ho le prove" che alcune famiglie che io conosco vivono in situazioni di leggero degrado (che è già tutto discutibile stabilire dove inizia il degrado) perché di più non se lo possono permettere...
... io stesso, che vivo con mia moglie in una antica fattoria che ho acquistato, non posso permettermi il lusso di avere più di 12 gradi nella camera da letto e nell'unico bagno al primo piano... se potessi averne 18 preferirei... ma semplicemente mi devo accontentare di quello che ci può dare la stufa-cucina economica a legna... viviamo con circa 600€ al mese e tolte tutte le gabelle, tassazioni, vessazioni e obblighi assicurativi, ci restano meno della metà per vivere... e non siamo più di primo pelo... e non abbiamo nemmeno la pensione... ci arrangiamo, con un po' di autoproduzione dall'orto...
... nella misura in cui possiamo farlo... facciamo il possibile per migliorare la nostra condizione... ma non mi lamento... si impara a fare di necessità virtù...
...e così penso che possa essere anche per la famiglia nel bosco e per tanti altri che hanno scelto di affrontare maggiori difficoltà, minori comfort, pur di essere più liberi, più indipendenti...
... chi fa queste scelte, non vuole più vivere in città come polli di allevamento... per contro, se non hai disponibilità economica, fatica, fame e freddo tornano a bussare alla porta come un tempo...
... ecco perché dico che questa scelta non è per tutti... conosco troppe persone che ti giudicano folle, e non abbandonerebbero mai la caverna di Platone... pillola rossa o pillola blu?...
Per esempio:
• fino a poco fa io non sapevo che esistesse una TASSA per poter far pascolare gli animali!! (ma roba da matti!!).
Se non paghi la tassa... non hai il diritto di far pascolare gli animali.
Far brucare loro l'erba è un "servizio offerto dallo Stato" e quindi lo devi pagare! (giustamente!).
Inoltre, ci sono un sacco di altre leggi (in arrivo nel prossimo futuro, o già in vigore!), europee e/o nazionali, in base alle quali:
• Un privato, dovrà denunciare alle istituzioni quante galline possiede (se superano le 10 unità?)
• Se hai un' arnia (per fare il miele) devi denunciare anche quella!!
• I semi che semini dovranno essere quelli che ti danno le multinazionali (non puoi ri-seminare quello che raccogli! ...Vietato!!).
• Gli irrigatori dovranno essere "smart"... per non sprecare neppure una goccia d'acqua.
• si devono usare i "droni" per controllare i campi dall'alto e spargere "insetti amici" (anti-parassitari) in maniera "smart" (dev'essere tutto "smart" !! ... guai a te se non sei "smart"!!).
• la "cultura idroponica" (senza terra)... per essere ancora più "smart".
• per non parlare poi delle "condizioni degli animali" (che devono rispettare un sacco di norme rigorosissime).
• se una mucca "fa uno starnuto" lo devi denunciare,
• Ispezione del veterinario obbligatoria una volta ogni "tot mesi".
• Le mucche non possono scorreggiare (altrimenti inquinano)... quindi: "tassa sull'inquinamento" per i possessori di mucche.
• ecc.
Insomma: DUE PALLE!!! ... fai prima a spararti!
Tra un po' ci vorrà la Laurea anche per fare il contadino e/o l'eremita (e non è un'iperbole questa!!).
Quindi, se uno decidesse di fare queste scelte "eremitiche" con l'intento di estraniarsi dalle vessazioni dello Stato, direi che non ne vale la pena (un'utopia nobile, ma che non si realizzerà ... anzi! tutto al contrario!): vedrete che continuerete ad avere magagne e scocciature comunque (ispezioni, ASL, controlli, ecc.); dovrete comunque versare un sacco di soldi allo Stato; stare sotto a decine di normative stringenti e farragginose; compilare decine di moduli, carte, permessi, autorizzazioni, certificazioni; ecc. (altrimenti multe a tutto spiano e/o confisca degli animali o dei beni!).
... e state pur certi che le cose non miglioreranno, anzi: si andrà sempre peggio (con leggi sempre più stringenti!!), per far desistere chiunque dall'idea di intraprendere questo percorso.
Tutto ciò - appunto - per impedire alla gente di rendersi autonoma dal Sistema Sociale Dominante, consolidatosi (soprattutto in ambito alimentare).
Esatto, ne parlano e basta come è sempre stato, il punto è proprio questo.
Abbiamo ancora gli sfollati dal terremoto dell'Irpinia (1980) che vivono in container _che ormai si sgretolano al sol guardarli_ pieni di eternit a fianco di una discarica/inceneritore.
Ridomando, questi (e tutti gl'altri) non hanno il diritto di essere tutelati dallo stato, lo stesso stato che s'impone come mamma dove non serve & dove serve invece che fare i fatti ciancia e basta?
So che è una domanda retorica ma volevo evidenziare qualcosa di più reale che seguire la narrazione del media anche qui su LC
Detto ciò, ormai non se ne parla già più, nemmeno qui, quello che dovevano imprintare nelle menti deboli è stato fatto ora avanti con la prossima storia...
e voi con loro
www.youtube.com/watch?v=hWUYhtwcRAY
www.lantidiplomatico.it/.../39602_63863