50 DOMANDE AI DIFENSORI DELLA VERSIONE UFFICIALE - Tratte dal film "11 settembre - La nuova Pearl Harbor"
AVVISO: Queste non sono domande "a sè stanti", ma fanno riferimento a ciò che viene detto e mostrato nel film. E’ quindi perfettamente inutile cercare di rispondere, se prima non si guarda il relativo capitolo del film.
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ChatGPT è la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un poderoso chat-box, ovvero una piattaforma tramite la quale puoi dialogare con l’intelligenza artificiale praticamente su qualunque argomento.
Un nostro utente, Davide Viscusi, ha provato a interrogare l’intelligenza artificiale sui fatti dell’11 settembre, cercando di farle ammettere che il crollo delle torri gemelle è stato causato da una demolizione controllata. Come direbbe un mio amico americano, good luck!
Interroghiamo Chat GPT sull’11 settembre:
DV: Ciao
ChatGPT: Ciao! How can I help you today?
DV: Parli italiano?
ChatGPT: Sì, parlo italiano. Come posso aiutarti?
DV: Voglio farti delle domande
ChatGPT: Va bene, chiedi pure. Sarò felice di aiutarti.
DV: Conta fino a 10
ChatGPT: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.
Da Elizabeth Woodworth, collega di David Ray Griffin, ho ricevuto questa mail:
Cari amici nel Movimento per la verità sull'11 settembre, David mi ha chiesto di informare la comunità che i suoi giorni di convivenza con il cancro alla prostata sono ora contati:
“Vi informo che sono stato ricoverato in una casa di riposo - ha scritto David - ho circa sei mesi di vita. Sono davvero felice del verdetto. Temevo che il mio oncologo avrebbe allungato la mia vita oltre il punto in cui mia moglie, Ann, sarebbe morta per prima... sono fortunato di poter morire a casa".
Ci saranno molti nel Movimento per la Verità che vorranno esprimere la loro gratitudine per l'enorme contributo che David ha dato. Sfortunatamente, la sua mobilità è compromessa, e ha dei problemi nel rispondere alle e-mail.
Tuttavia, i messaggi di apprezzamento e sostegno alla sua pagina Facebook possono essere letti per lui, e sono sicura che sarebbero molto graditi: https://www.facebook.com/profile.php?id=100006370783810
[Questo post è stato pubblicato su Facebook]
Caro Mentana, nel tuo recente post sui “no-vax” hai definito - fra le altre cose – “controfattuali” le tesi di chi come me contesta la versione ufficiale dell’11 settembre. In altre parole, queste tesi sarebbero pura fantasia, e non supportate dai fatti. Immagino che un giornalista serio come te abbia fatto personalmente tutte le verifiche del caso, prima di fare una affermazione del genere.
Ti sfido quindi ad un confronto diretto con me sulla questione 11 settembre. Scegli tu l’arena (TV, radio, web, altro, per me non fa differenza), per chiarire una volta per tutte questa faccenda.
Non era bastato che Spike Lee venisse obbligato a tagliare i 30 minuti del suo documentario sull’11 settembre dedicati alla teoria alternativa sulle demolizioni del World Trade Center. Adesso Richard Gage è stato anche obbligato a dare le dimissioni da presidente di Architechts & Engineers for 9/11 Truth, l’associazione da lui creata nel lontano 2006, che conta a tutt’oggi oltre 3000 professionisti del settore che contestano, dati alla mano, la versione ufficiale dell’11 settembre.
Nel documentario di Spike Lee, infatti, erano stati intervistati proprio alcuni membri di Architechts & Engineers for 9/11 Truth, i quali portavano le loro argomentazioni contro la versione ufficiale. Queste argomentazioni evidentemente erano così convincenti da aver suggerito alla produzione (HBO) di segare per intero il segmento a loro dedicato. Al contadin non far sapere...
Ma qualcuno ha voluto andare oltre, e ha chiesto anche la testa di Richard Gage, presidente di A&E. Ma come è stato possibile ottenerla?
Aveva fatto un certo scalpore, nei giorni scorsi, la notizia che il regista Spike Lee avesse “espresso dei dubbi” sulla verità ufficiale dell’11 settembre. Per quanto con notevole ritardo, era ora che qualcuno, anche nel mondo dorato di Hollywood, cominciasse a svegliarsi.
Ma evidentemente questo non si può ancora fare.
Spike Lee infatti ha realizzato una docu-serie di quattro puntate sull’11 settembre, per il canale americano HBO. La quarta di queste puntate, che è programmata proprio per l’11 settembre prossimo, conteneva anche una mezz’ora circa dedicata al dibattito sul crollo delle torri gemelle. In questi 30 minuti, Spike Lee aveva dato la parola agli ingegneri dell’associazione Architects & Engineers for 9/11 Truth, che sostengono - ormai da 15 anni, e con prove scientifiche alla mano - che il crollo delle torri gemelle sarebbe stato impossibile a causa dei soli impatti aerei e degli incendi che ne sono conseguiti, e che fosse stata necessaria una demolizione controllata per abbattere quegli edifici nel modo in cui sono crollati. Insomma, nel suo dpocumentario Lee aveva dato spazio anche alla teoria alternativa, quella che i mainstream media amano definire “la teoria del complotto”.
Ma apparentemente la voce di questa “mezz’ora maledetta” si è sparsa troppo in anticipo, e questo ha suscitato abbastanza proteste, nella stampa mainstream, da obbligare il regista a tagliarla integralmente.
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