Dal New Jersey all’Ohio alla Pennsylvania al Connecticut al Maryland al Massachussets, ormai sono dappertutto.
La autorità continuano a dire che “non sappiamo cosa siano, ma non c’è motivo di allarmarsi”. La qual cosa è una contraddizione in termini, fatta apposta per far infuriare i governatori dei vari stati, che vogliono chiarezza dal governo federale.
Le teorie si accavallano, da quella della “disclosure” imminente al “Progetto Blue Beam”, ormai le teorie si fondono senza soluzione di continuità, aumentando la confusione invece di fare chiarezza.
Se c’è una cosa che Donald Trump ritroverà intatta sulla sua scrivania, tornando alla Casa Bianca dopo 4 anni, sarà il famoso progetto Artemis per “tornare” sulla luna.
Siamo infatti di fronte all’ennesimo rinvio – ormai non si contano più – del famigerato progetto lunare voluto da Trump durante il suo primo mandato. Da allora c’è stata solo la missione Artemis I, nel 2022, che ha mandato una capsula senza astronauti a girare intorno alla luna. Ma da allora Artemis II, il volo che dovrebbe portare 4 astronauti a circumnavigare il nostro satellite, è stato rimandato sistematicamente da un anno all’altro. E ieri la NASA ha annunciato un altro rinvio, spostando questa missione al 2026. Di conseguenza, anche il primo volo con allunaggio di esseri umani – Artemis III – slitta almeno al 2027.
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di Matteo Montù (matthew99)
Il 13 novembre 2024 si è svolta una storica udienza presso il Congresso degli Stati Uniti, incentrata sui Fenomeni Aerei Non Identificati (UAP). L’evento, intitolato “Fenomeni Aerei Non Identificati: Rivelare la Verità”, ha visto testimonianze di figure chiave provenienti dal settore militare e scientifico, portando alla luce informazioni che potrebbero ridefinire il nostro rapporto con l’universo. La sessione è stata promossa dal Comitato per la Supervisione e la Responsabilità della Camera dei Rappresentanti, un organo sempre più aperto a indagare su questioni che fino a pochi anni fa erano considerate tabù.
Chi ha testimoniato e perché sono importanti:
1. Luis Elizondo: Ex ufficiale dell’intelligence americana e leader del programma segreto AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program) del Pentagono, ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti (ma anche quelli ''avversari'') ha nascosto per decenni informazioni sugli UAP. Ha rivelato che vi sono programmi di recupero e reverse engineering di veicoli non identificati precipitati, finanziati con fondi pubblici. Elizondo ha richiesto una maggiore trasparenza e una strategia globale per affrontare il fenomeno, mettendo in guardia contro i rischi di una “corsa agli armamenti” segreta.
di B17tv
Il docufilm "Il Complotto Capitalista" (The Capitalist Conspiracy - 1971) esplora l'ascesa delle principali dinastie bancarie globali, rivelando cospirazioni e intrighi che si sono sviluppati nel corso dei secoli, con l'obiettivo di esercitare un controllo sulla politica mondiale. Nonostante sia stato realizzato oltre cinquant'anni fa, il suo contenuto rimane di grande rilevanza, poiché indaga sulle origini di quello che oggi chiamiamo "Deep State".
A cosa serve veramente la ISS? Davvero vogliamo credere che da 25 anni lì dentro facciano degli esperimenti per far crescere l'insalata nella microgravità?
La PREFAZIONE del libro (di Massimo Mazzucco):
Io sono nato il 20 di luglio. E la sera del 20 luglio 1969, quella del mio 15° compleanno, è sempre stata per me una data memorabile, perchè quella sera, per la prima volta, ho baciato una ragazza. E mentre emergevo da questa emozionante esperienza, abbarbicato sul muraglione di un piccolo paesino ligure, vedevo là sotto la gente assiepata davanti al bar, che seguiva con gli occhi incollati al televisore lo sbarco sulla luna. Ricordo di aver pensato che l’Universo avesse voluto dedicare a me quella serata memorabile, in cui si combinavano una forte esperienza personale e un evento storico di portata epocale.
Poi sono diventato fotografo professionista, e lì è cambiato tutto.
Come dice il proverbio, il tempo è galantuomo. Con il tempo tutte le bugie vengono a galla, tutti i torti vengono riconosciuti, tutti gli inganni vengono smascherati.
Ma ci vuole, appunto, del tempo. Il tempo necessario per abituare la gente all’idea di essere stata ingannata. Bisogna dirglielo piano piano, introducendo i concetti in modo soft, senza traumatizzarli. E quale modo migliore per fare questo che non la fiction cinematografica, dove realtà e finzione si confondono in maniera così impercettibile che l’una può essere fatta passare per l’altra, e viceversa?
Lo abbiamo detto tante volte: le cosiddette “teorie del complotto” vengono inizialmente ignorate o derise, ma poi, quando diventa impossibile negare l’evidenza dei fatti, il sistema cerca di metabolizzarle per renderle innocue. Le trasforma in qualcosa di “digeribile”.
Era successo, ad esempio, con le scie chimiche. Inizialmente veniva negata la loro esistenza, poi quando divenne impossibile tenerle nascoste, ecco che vennero metabolizzate con un piccolo trucco semantico: bastò chiamarle “geoingegneria”, e di colpo tutto ciò di strano che appariva nel cielo diventava accettabile.
Oggi tocca al “Deep State”, il famoso “swamp” (lo stagno) che Donald Trump si era ripromesso di prosciugare, durante la sua presidenza. Per “Deep State” s’intende quell’intricato groviglio di poteri oscuri che coinvolge media mainstream, poteri finanziari, Pentagono, C.I.A., FBI, NSA, ecc., tutte agenzie che restano invariate nel tempo, nonostante i presidenti cambino ogni quattro anni.
E indovinate chi è stato a lanciare lo sdoganamento del “Deep State”? Proprio il New York Times, la testata numero uno dei media mainstream nel mondo.
Analizzando le foto "marziane", Corrado Malanga ha trovato delle anomalie grossolane (rottami, strumenti meccanici, un'intera "macchinina" volante, manipolazioni digitali), che la NASA riesce a spiegare solo coprendosi di ridicolo.
Lo scorso 11 marzo ho partecipato alla “maratona live” per il 1° Giorno della Memoria dell’Olocausto Sanitario, organizzato da Massimo Citro sul canale 9mq. Nel mio intervento di 15 minuti ho cercato di riassumere quella che è la mia visione di insieme dell’operazione Covid, e di come questa si inserisca nel più ampio tentativo di condurre l’intera popolazione occidentale allo stato di schiavitù digitale.
Qui trovate il video completo, di circa 9 ore, con tutti gli interventi.
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