JFK, RFK, MLK: cosa possiamo aspettarci

Ha fatto molto rumore la notizia che Donald Trump abbia chiesto di desecretare tutti i documenti rimanenti su tre dei più importanti assassinii del secolo scorso: quello di John Kennedy, quello di suo fratello Robert, e quello di Martin Luther King.

Tutti assassinii, curiosamente, avvenuti nell’arco di soli cinque anni - dal ‘63 al ‘68 – proprio nel periodo in cui il sogno della “nuova frontiera” di John Kennedy si sgretolava, mentre salivano alla ribalta gli anni bui targati Richard Nixon.

Ma di cosa si tratta esattamente? Quanti e quali sono i documenti ancora mancanti, e quali possono essere i segreti che nascondono? Vediamo i tre casi, uno per uno.

JFK – Restano da desecretare 3-4000 documenti circa, molti dei quali sono già stati pubblicati in forma “redatta” (con le coperture di penarello nero sulle parti più sensibili, o anche pagine completamente nere). Teoricamente ora dovrebbero essere resi pubblici senza la coperture, tutte in chiaro. Sono documenti interni delle varie agenzie (CIA ed FBI) che riguardano soprattutto le indagini sull’assassinio. Ovviamente, essendo – con tutta probabilità - le stesse CIA ed FBI implicate nell’assassinio, è da ingenui pensare che fra quei documenti si trovi qualche ammissione diretta di colpevolezza da parte loro.

C’è però un gruppo di documenti che, secondo i ricercatori, potrebbe riservare qualche sorpresa: si tratta di una cinquantina di documenti che riguardano l’agente della CIA George Joannides. Uomo della CIA a Miami, Joannides è sospettato di essere lui ad aver costruito la falsa relazione fra Lee Harvey Oswald e il comitato pro-Castro in Florida. In altre parole, Joannides sarebbe l’uomo che ha costruito artificialmente l’immagine dell’Oswald “comunista”, che sarebbe poi servita a giustificare le azioni del presunto killer nella versione ufficiale.

Già nel 2022 la Fondazione Mary Ferrel, che si è occupata in modo approfondito dell’omicidio Kennedy, aveva chiesto la desecretazione completa di tutti i documenti riguardanti Joannides. Anche Oliver Stone ha più volte chiesto la stessa cosa.

Forse da questi documenti potrebbe emergere l’anello mancante che collega in modo chiaro Oswald alla CIA, distruggendo così alla radice la versione ufficiale (secondo la quale invece Oswald e la CIA sarebbero totalmente estranei fra loro). Altri ricercatori sostengono che i documenti su Joannides potrebbero addirittura dimostrare una pre-conoscenza dell’attentato da parte della CIA.

RFK – Nel corso degli anni la CIA ha sempre fatto molta resistenza di fronte alle richieste di desecretare la documentazione relativa all’omicidio di Robert Kennedy, avvenuto nel giugno ‘68 all’Hotel Ambassador di Los Angeles. Questo è comprensibile, visto che proprio la CIA è la maggiore sospettata di avere organizzato l’omicidio. Ad oggi non è chiaro quanti siano i documenti ancora secretati sul caso di Robert Kennedy, ma ci si aspetta sicuramente di trovare qualcosa che confermi la presenza di alcuni uomini CIA sulla scena dell’omicidio. Già da tempo infatti Shane O'Sullivan, un ricercatore indipendente, analizzando i filmati sostiene di avere individuato fra il pubblico presente nel salone della Ambassador Hotel alcuni uomini della CIA, fra cui David Morales (già presente anche a Dallas, cinque anni prima), Gordon Campbell e lo stesso George Joannides. Speriamo davvero che il rilascio dei documenti sull’omicidio di Robert Kennedy sia “totale e completo”, come lo ha richiesto Trump nel suo ordine esecutivo.

MLK – Nel caso di Martin Luther King invece la CIA non c’entra. I sospetti ricadono tutti sull’FBI. E’ nota infatti l’ossessione da parte di Edgar J. Hoover (il capo dell’FBI all’epoca) verso Martin Luther King, che Hoover considerava “uno sporco comunista” da togliere di mezzo. I documenti che verranno rilasciati quindi, riguarderanno soprattutto i file secretati della sorveglianza di MLK da parte dell’FBI, che facevano parte del progetto COINTELPRO. Non dovrebbero quindi emergere documenti che rivelano l’identità dello sparatore (l’omicidio fu attribuito a James Earl Ray, ma ci sono molti dubbi in proposito), ma sicuramente qualcosa di esplosivo ci deve essere, visto che nel 1977 un giudice americano aveva ordinato che tutta la documentazione dell’FBI sull’omicidio di MLK restasse secretata per almeno cinquant’anni, ovvero fino a 2027.

In conclusione, suggerisco di non farsi illusioni rispetto a possibili rivelazioni sui veri killer di JFK, RFK e MLK nè sui mandanti diretti, mentre è possibile che qualcosa di sorprendente ed esplosivo – riguardo la CIA e l’FBI – possa uscire all’improvviso da un processo di descretazione così ampio e generalizzato come lo ha richiesto Donald Trump.  Che cosa ci sarà nell'uovo di Pasqua?

Massimo Mazzucco