Nell'anniversario dell'omicidio Kennedy riproponiamo il video su Roger Craig, il vice-sceriffo di Dallas la cui testimonianza, da sola, demolisce integralmente la versione ufficiale del caso Kennedy.
Ieri è atterrato a Darwin, Australia, un volo partito da Buenos Aires 17 ore prima, coprendo una distanza di circa 15.000 Km senza scalo. Si trattava, per la precisione, di un volo di rimpatrio (QF14) per cittadini australiani che erano rimasti bloccati in Argentina a causa del Covid.
Da sola questa notizia non basterà certamente a scalfire le convinzioni di chi crede che la terra sia piatta, ma almeno dovrebbe aiutarci a separare quelli che sostengono la teoria in modo cieco e fideistico da quelli dotati di una certa onestà intellettuale.
Chiacchierata con Emanuele Palmieri e Riccardo Pizzirani (Sertes) sul documento relativo agli UFO pubblicato di recente dal Pentagono.
A 90 anni se n’è andato Michael Collins, il terzo astronauta della missione Apollo 11, insieme a Neil Armstrong e Buzz Aldrin. (Armstrong è morto una decina di anni fa, Aldrin è ancora in vita).
Collins è stato soprannominato anche “l’astronauta dimenticato”, poiché fu l’unico dei tre – secondo la narrazione ufficiale – a non mettere mai piede sulla luna. Mentre Armstrong e Aldrin sgambettavano allegramente sulla superficie del nostro satellite – ci dice la NASA - al buon Collins era stato riservato il compito di restare nel modulo di comando, in orbita attorno alla luna, in attesa che i due “moonwalkers” ne facessero ritorno.
Passò circa 24 ore in completa solitudine. Il suo ruolo era quello di gestire le comunicazioni con la terra, oltre che di tenere d’occhio gli strumenti di bordo, e assicurarsi che tutto funzionasse regolarmente.
Ebbene, fra le tante incongruenze di questi presunti “viaggi lunari” ce n’è una in particolare che mi ha sempre colpito, e che riguarda proprio Collins. Perché quest’uomo non ha scattato una serie di fotografie delle stelle e delle galassie lontane?
Il sito di Beatrice Silenzi
Riprendiamo la discussione a distanza con Polidoro sul vice-sceriffo Roger Craig, un personaggio fondamentale della storia del caso Kennedy che da solo, con la sua testimonianza, mette in crisi l'intera versione ufficiale.
A prima vista, la notizia è di quelle succulente. Il Nuovo Ordine Mondiale getta la maschera, e apre addirittura una pagina Web con sede alle stesse Nazioni Unite. Il logo dice chiaramente Nazioni Unite - Nuovo Ordine Mondiale.
La pagina di apertura ti accoglie con la scritta “riprendiamoci il pianeta”, e più sotto compare la scritta: “Il Progetto del Nuovo Ordine Mondiale delle Nazioni Unite è una iniziativa globale di alto livello fondata nel 2008 per promuovere un nuovo paradigma economico, un nuovo ordine politico, e più ampiamente un nuovo ordine mondiale per l’umanità, che raggiunga gli scopi globali delle Nazioni Unite per uno Sviluppo Sostenibile entro il 2030, e la felicità, il benessere e la libertà di ogni forma di vita sulla terra entro il 2050."
Sembrerebbe la classica mascheratura di buone intenzioni, utilizzata per “sbatterti in faccia” una realtà innominabile, di cui tutti sospettano l’esistenza. Di fronte ad una pagina del genere, la prima reazione che viene è quella di dire: “guarda questi bastardi, hanno addirittura la sfacciataggine di fondare un sito chiamato in questo modo, e proprio sotto l’egida delle Nazioni Unite”.
Prima e seconda parte del video trasmesso su contro.tv
Devo pubblicare un chiarimento, relativo alla questione Carcano/Mauser: NON ESISTONO immagini del ritrovamento del Mauser. Nella clip che ho utilizzato io, presa da “Evidence of Revision”, il montatore ha usato le immagini del ritrovamento del Carcano per sovrapporle alla testimonianza di Roger Craig. Ma quello che conta è la testimonianza di Craig, e non le immagini video (che ovviamente non corrispondono).
Leggi tutto: La vera storia di Roger Craig