Come annunciato dalla Associated Press, la Danimarca sarà il primo paese al mondo ad imporre ai suoi allevatori una tassa per le “emissioni di metano” dei loro animali (peti e rutti di mucche, pecore e maiali, sostanzialmente).
A partire dal 2030, gli allevatori danesi saranno tenuti a pagare una tassa di 300 corone (circa 40 euro) per tonnellata di anidride carbonica equivalente prodotta dai loro animali.
La misura naturalmente viene fatta passare sotto l’ombrello della “lotta al cambiamento climatico”, nel nome della quale ormai si può autorizzare praticamente qualunque cosa. Poco importa che la discussione scientifica sulle vere cause dell’aumento di CO2 sia tutt’altro che conclusa. Il mainstream ha già deciso che la colpa è del metano prodotto dalle mucche, e quindi si mettono nel mirino gli allevatori del settore.
Una notizia pubblicata dal quotidiano israeliano Haaretz costituisce la prova più significativa che Israele ha ucciso i propri cittadini nel tentativo di impedire ai combattenti di Hamas di tornare a Gaza dopo l'operazione armata del gruppo palestinese.
La "direttiva Hannibal" è stata emanata già alle 7:18 del mattino del 7 ottobre, e ordinava alle forze israeliane di uccidere i propri soldati e civili, se necessario, trasformando il proprio territorio in una "zona di sterminio". Lo ha riferito, ieri, il quotidiano israeliano Haaretz.
"I documenti ottenuti da Haaretz, insieme alle testimonianze di soldati e ufficiali di alto e medio grado dell'esercito [israeliano], rivelano una serie di ordini e procedure ricevute dalla Divisione Gaza, dal Comando Sud e dallo Stato Maggiore fino al pomeriggio del 7 ottobre - dettagli che rivelano quanto sia stato esteso l'uso della procedura Hannibal durante le prime ore dell'attacco di Hamas, e in vari punti dell'area circostante", ha spiegato il media ebraico.
Secondo una nuova ricerca peer-reviewed, che ha analizzato i dati del sistema sanitario nazionale italiano, i vaccini contro il COVID-19 risultano collegati ad un aumento della mortalità generica (“per tutte le cause”).
Sulla base della loro analisi, un team di ricercatori italiani ha verificato quello che hanno definito “il reale impatto della campagna di vaccinazione”, confrontando il rischio di morte tra i residenti vaccinati e non vaccinati della provincia italiana di Pescara.
Nella loro analisi univariata, i ricercatori hanno scoperto che il rischio di morte per tutte le cause era superiore di oltre il 20% per i soggetti vaccinati con due o più dosi di vaccino COVID-19, rispetto ai non vaccinati.
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di Bet17
Durante la conferenza di martedì 25 Giugno 2024, tenutasi all'Hyatt Hotel di Canberra (Australia), Tucker Carlson si è complimentato con gli australiani per la liberazione di Julian Assange.
Nel corso della conferenza, Carlson ha affrontato diversi temi di attualità, tra cui la questione di Assange stessa, la guerra in Ucraina, la "Putin Fobia", l'immigrazione illegale, la vaccinazione di massa e i problemi della democrazia derivanti dalla corruzione dei media.
Nel video vengono presentati alcuni punti salienti del suo intervento tradotti in Italiano.
Fonte: La Liberazione di Assange: Il Pensiero di Tucker Carlson
Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa.
Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid.
Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.”
In queste ore sta prendendo piede sui social una curiosa analogia: Spalletti come Biden. Esattamente come al presidente USA, dopo una performance deludente, viene chiesto a gran voce di dimettersi, così oggi a Luciano Spalletti, dopo la figura pietosa fatta agli europei dalla nostra nazionale, viene chiesto di andarsene a casa.
Ed esattamente come Biden, che ha detto “no, io rimango”, ora anche Spalletti dice "responsabilità mia, ma vado avanti". Non lo trovate fantastico? Da una parte un presidente degli Stati Uniti, ormai bollito e chiaramente incapace di comandare, che si interstardisce a restare comunque allla guida della nazione, dall’altra un tecnico che riesce ad ammettere, nella stessa frase, che la responsabilità della figuraccia è sua, ma che lui resta comunque a guidare la nazionale. Come se le due cose non fossero minimamente collegate.
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(Oggi non ci sarà Bordernights. Fabio è impegnato nella festa del canale).
É da un anno che lo diciamo: Biden era sempre riuscito a cavarsela, fino a quando faceva i discorsi leggendo dal gobbo, ma nel momento in cui avesse dovuto affrontare un dibattito live, senza "aiuti" di alcun tipo, sarebbe crollato miseramente.
Ed è esattamente quello che è successo ieri sera, nel primo confronto in live con Donald Trump. Senza dover fare sforzi particolari, Trump ha semplicemente aspettato che Biden inciampasse, rallentasse, dimenticasse, andasse fuori tema. Per poi trafiggerlo con una frase semplicissima: "Non ho capito l’ultima cosa che ha detto. E forse non lo sa neanche lui".
Leggi tutto: Danimarca: carbon tax sulle mucche