In seguito alla “lettera di appello” di Melania Trump a Putin per i bambini ucraini, ripubblichiamo questo articolo di Vincenzo Lorusso (Donbass Italia) del 3 giugno 2025
Nell’ambito dei colloqui russo-ucraini a Istanbul del 2 giugno è stata consegnata una lista di 339 bambini che si troverebbero nel territorio russo, quelli che l’Ucraina definisce “bambini rapiti”. Non vogliamo entrare nel merito dell’accusa di bambini rapiti, oppure contesi o ancora salvati dalle bombe, a seconda ovviamente dei punti di vista. La delegazione ucraina ha finalmente inviato alla parte russa la lista con i nominativi di questi bambini.
Per anni abbiamo sentito parlare di ventimila, trentamila, magari milioni, ma oggi abbiamo saputo ufficialmente dalla parte ucraina che questi bambini sarebbero 339. Qualcosa che noi abbiamo sempre saputo, abbiamo sempre parlato di bambini salvati dalle bombe, al limite contesi (casi di bambini con un genitore a Kiev e l’altro a Donetsk, ad esempio); ma certamente non rapiti.
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Dopo oltre vent’anni di ricoveri, interventi e farmaci senza risultati, una donna di 54 anni affetta da pancreatite cronica è tornata a vivere grazie alla cannabis terapeutica. La sua storia è stata raccontata in un articolo pubblicato dal Journal of Cannabis Research, il primo case report clinico italiano su questo tipo di trattamento per la pancreatite cronica con dolore severo e refrattario.
La paziente, colpita da una forma grave e recidivante della malattia, ha vissuto per decenni tra dolori addominali lancinanti, perdita di peso fino a 36 chili, amenorrea e un drastico peggioramento della qualità della vita. Nessun farmaco tradizionale ha mai portato benefici duraturi, e nemmeno un intervento chirurgico con impianto di endoprotesi – poi rimosso per infezione – aveva risolto il problema.
Adoro la sintesi.
di Simona Mattes-Melilli
La truffa della storia: come hanno costruito un passato falso per controllare il tuo presente
La storia non è ciò che pensi che sia. La versione che ti è stata insegnata a scuola non è una registrazione neutrale degli eventi umani. È una narrazione attentamente curata e altamente selettiva, progettata per plasmare il tuo modo di pensare, ciò in cui credi e, soprattutto, il tuo comportamento. Non è un caso. È il risultato di secoli di manipolazione deliberata da parte di coloro che detengono il potere e vogliono mantenerlo. Non controllano solo il futuro controllando il presente. Controllano il presente controllando il passato.
L'espressione "La storia è scritta dai vincitori" suona poetica, ma è in realtà una confessione. Significa che quando un conflitto finisce, la parte vincitrice non si prende solo la terra, le risorse e il potere politico. Si prende la storia. Decide cosa viene ricordato, cosa viene dimenticato e come vengono inquadrati gli eventi. Brucia i documenti degli sconfitti, vieta la loro lingua, mette fuori legge la loro cultura e ridefinisce la loro identità. I perdenti vengono dipinti come selvaggi, aggressori o sciocchi. I vincitori diventano eroi, liberatori o visionari. La verità viene sepolta insieme ai cadaveri.
di Francesco Galgani
Il genocidio a Gaza ha una colonna portante invisibile: l’infrastruttura digitale di Microsoft che rende possibile sorvegliare un’intera popolazione e trasformare i suoi dati in obiettivi. Ambienti cloud dedicati e un supporto ingegneristico continuo hanno integrato Azure (il cloud di Microsoft) nell’apparato militare israeliano come una componente di fatto interna.
L’Unità 8200 dell'Intelligence d'Élite, l'equivalente israeliano della National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti, ha spostato su Azure archivi di intercettazioni di dimensioni industriali – “un milione di chiamate l’ora” – conservando e interrogando le conversazioni di palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Fonti dell’intelligence descrivono un uso diretto, continuo e sistematico di queste banche dati per la preparazione di attacchi, soprattutto in aree densamente abitate.
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Finalmente ho trovato il leader politico con cui identificarmi in pieno. Ho trovato l’uomo che rappresenta alla perfezione il mio pensiero. Lo voterò sempre, ad ogni elezione, ogni volta ed ovunque si candiderà.
Il suo nome è Matteo Salvini.
Già quest’uomo aveva iniziato a piacermi quando ha dichiarato la sua guerra totale alle “droghe” – facendo intenzionalmente confusione fra droghe leggere e droghe pesanti, come un ignorantello qualunque – e rendendo estremamente difficile procurarsi la cannabis medica per decine di migliaia di pazienti che ne avrebbero un estremo bisogno. Un uomo del genere, uscito direttamente dal buio del Medio Evo, è proprio quello che fa per noi.
Era una mattina tersa e luminosa. Un venticello leggero rendeva piacevole la giornata estiva. Lungo il ponte camminava una donna. Teneva per mano la sua bambina, che saltellava allegra al suo fianco. La bambina chiese: “Mamma, me lo compri il cappellino?” “Certo che te lo compro. Ma non oggi, lo prendiamo per il tuo compleanno”. “E quand’è il mio compleanno?” chiese la bambina. “E’ fra dieci giorni”. La bambina tacque per un attimo, poi disse: “E quanti sono dieci giorni, mamma?” La mamma paziente rispose “Dieci giorni sono domani, poi domani, poi ancora domani, così per dieci volte”. La bambina sorrise soddisfatta. Poco più avanti camminava un uomo ricurvo. Era già avanti negli anni. Stava andando al mercato rionale. Nelle sua testa, ripassava la lista delle cose da comperare: pane, mele, un pò di carote, forse un bel pesce da cucinare in famiglia. In quel momento passò una signora in bicicletta, che salutò l’anziano signore. L’uomo rispose con un sorriso gentile e con un gesto della mano. Chiaramente si conoscevano.
Intervistato da Tucker Carlson, l’ex-Berretto Verde Tenente Colonnello Anthony Aguilar, racconta come funzionano i centri di distribuzione “umanitari” nella Striscia di Gaza.
Difficile da credere, ma la notizia sta in bella vista su Fanpage:

Questo il testo dell’articolo: “Una cornacchia muore in volo e cade nel cortile dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) a Portici, in provincia di Napoli. Precipita proprio davanti all'ingresso del laboratorio di virologia dell’istituto. I tecnici di laboratorio l'hanno trovata questa mattina stecchita davanti alla porta d'ingresso.”
Leggi tutto: La Fake News sui bambini rapiti dalla Russia