Secondo un’analisi di un database giapponese di 18 milioni di persone, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 hanno avuto un rischio di morte significativamente più elevato nel primo anno dopo la vaccinazione rispetto ai non vaccinati, e il rischio è aumentato con ogni dose aggiuntiva.
Il commentatore medico John Campbell, Ph.D., ha esaminato i dati nel suo show su YouTube questa settimana. I dati sono stati originariamente pubblicati a giugno nell’ambito di una tavola rotonda, trasmessa in streaming online e guidata da Yasufumi Murakami, Ph.D., vicedirettore del Centro di Ricerca per la Scienza dell’RNA presso la Tokyo University of Science.
«Più dosi si assumono, più è probabile che si muoia prima, e in un periodo di tempo più breve», ha affermato Murakami durante la tavola rotonda.
Nella sua analisi, Campbell ha affermato che i decessi nel gruppo vaccinato erano fino a quattro volte e mezzo più alti rispetto al gruppo non vaccinato. I dati hanno anche mostrato che i decessi tra i vaccinati hanno raggiunto il picco tra 90 e 120 giorni dopo la vaccinazione, con un picco che si è verificato prima con l’aumento del numero di dosi.
«Se qualcuno avesse ricevuto tre dosi, il picco potrebbe verificarsi dopo circa… 120 giorni», ha detto Campbell. «Ma se ne avesse ricevute quattro o cinque, il picco di decessi si sarebbe verificato prima, forse circa 90 giorni».
Il rischio di morte nelle persone vaccinate è rimasto elevato per il primo anno successivo alla vaccinazione, «in modo significativo per i primi 240 giorni», mentre per le persone non vaccinate «non si è verificato alcun picco, che è il risultato previsto», ha affermato Campbell.
I dati giapponesi indicano un legame causale tra vaccinazioni e decessi in eccesso
Nella sua presentazione, Murakami ha affermato che i dati mostrano un chiaro nesso causale tra vaccinazioni e decessi in eccesso. Campbell ha concordato, osservando che i decessi in eccesso erano «probabilmente dovuti all’influenza del vaccino, con reazioni avverse che hanno portato alla morte».
«Se il vaccino non avesse tossicità o non inducesse la morte, non ci sarebbe un picco. Questo è il punto», ha detto Campbell.
Secondo l’immunologa e biochimica Jessica Rose, Ph.D., la proteina spike nei vaccini mRNA contro il COVID-19, come quelli prodotti da Pfizer e Moderna, è probabilmente un fattore che contribuisce all’elevato tasso di mortalità tra i vaccinati.
«La proteina spike è altamente infiammatoria e induce potenti reazioni immunitarie contro le cellule colpite. Le cellule trasfettate e produttrici di proteina spike vengono distrutte e, poiché le nanoparticelle lipidiche assicurano che qualsiasi cellula possa essere produttrice di spike, comprese le cellule cardiache, ciò spiega gran parte dei decessi correlati a patologie cardiache». ha detto.
Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso Children’s Health Defense, è d’accordo.
«La proteina spike è una componente tossica del SARS-CoV-2 e, all’unanimità, l’antigene di scelta per tutti i vaccini a mRNA», ha affermato. «La tecnologia a mRNA ha molti componenti che potrebbero essere la forza trainante dell’aumento dei decessi in eccesso».
Secondo Rose, le nanoparticelle lipidiche, che contribuiscono a trasportare l’mRNA in tutto il corpo, possono anche causare la coagulazione del sangue, contribuendo a eventi avversi per la salute e decessi.
«Molti componenti della piattaforma mRNA possono facilitare malattie e morte», ha affermato Jablonowski. Tra questi, i contaminanti del DNA identificati nei vaccini mRNA contro il COVID-19, che, a suo dire, «possono innescare una risposta immunitaria deleteria».
Jablonowski ha affermato che il set di dati giapponese, che non è ancora stato pubblicato su una rivista sottoposta a revisione paritaria, necessita di ulteriori analisi:
«Sebbene 18 milioni sia un numero impressionante, la dimensione del set di dati non lo rende valido dal punto di vista scientifico, ma il controllo sì. Senza dati dettagliati, è impossibile distinguere tra la morte indotta dalla vaccinazione e la morte di coloro che hanno maggiori probabilità di essere vaccinati».
Ma se il set di dati include dati per «milioni di persone all’interno della stessa ristretta fascia d’età, lo stesso gruppo di comorbilità e nessuna differenza nei fattori confondenti» e mostra tassi di mortalità elevati per questi gruppi, allora i dati giapponesi sarebbero sufficienti per «affondare la piattaforma mRNA in tutto il mondo», ha affermato Jablonowski.
Qui l'articolo completo, tradotto da Renovatio21





“While numerous events occurred in Japan during the pandemic, it is difficult to draw associations on their impact on excess mortality, and it is likely highly multifactorial,” the authors wrote. “Urban and rural prefectures may exhibit different patterns as identified, and the interaction with other infectious diseases, such as influenza, likely plays a role.”
Forse, anche, possibile, numeroso, probabile.... e vai con la ScienzaH EsattaH!
reuters.com/.../...
È tutto lì, avevamo ragione su tutto e non sanno come nasconderlo, e solo il sistema che compre se stesso fa in modo che siano ancora a piede libero.
A titolo di esempio:
«Avanti tutta con Astrazeneca». Il video di Speranza al CTS mentre Camilla sta agonizzando:
www.laverita.info/.../
Ci sono altri video del CTS, come quello "Il fuorionda di Palù al Cts: «Pressioni del ministero per il siero ai giovani»".
Menomale che quella merda non è in me.
Interessa a noi, ma i complici del Sistema ti direbbero che è aria fritta anche se ci fosse già revisione paritaria: lo abbiamo visto per le foto sotterranee del radar ad apertura sintetica di Biondi e Malanga, lo abbiamo visto per la nanothermite inesplosa trovata nelle polveri del WTC da Niels Harris, figuriamoci per una cosa ancora più grossa come il Covid
Usarlo con la maggioranza de pluridosati per confronto, per metterli davanti alla situazione o per avere ragione, non ha nessun senso, è come parlare alla maggior parte degli israeliani (e non solo) di genocidio pianificato a Gaza.
La storia, da sempre, ha una piccola parte di persone più o meno coscienti di cosa sta realmente accadendo, poi ci sono le pecore con i loro pastori, amen
Visto che è scritto:
"Jablonowski ha affermato che il set di dati giapponese, che non è ancora stato pubblicato su una rivista sottoposta a revisione paritaria, necessita di ulteriori analisi.... "
Per la Scienzah questo studio non esiste.
PS1: se poi dovessero pubblicarlo ci sono sempre mille modi per renderlo inefficace (wakefield insegna)
PS2: i risultati dello studio giapponese erano noti a "noi" già da diversi anni. Bastava parlare con amici e conoscenti e leggere le cronache locali.....
PS3: che poi sarebbe uno studio di una banalità statistica sconcertante: prendi X. vaccinati ed Y non vaccinati, campioni rilevanti e coerenti come numero e tipologia, verifichi la mortalità dal 2020 ad oggi. Se siero non ha fatto nulla NON ci deve essere differenza, viceversa ......
Il grafico presentato nel video di Campbell al minuto 4.30 non è presente nella ricerca linkata da reuters.
Il dott. Murakami non è presente tra i firmatari della stessa ricerca, ma questo non vuol dire niente. Può semplicemente essere un suo commento a una ricerca, ma il grafico?
- ma ci sono sempre stati!
Aggiungerei anche molti casi di diverticolite e incremento di tumori
Non affermano di per sé una verità.
Come esempio il linfoma non Hodgkin che colpì i militari italiani operanti dopo la guerra nell'ex Jugoslavia: venne riconosciuta loro l'indennità solo dopo la dimostrazione della causalità delle polveri di uranio impoverito.
Chi fabbricava i vax in Italia ai miei tempi?
Maurizio Blondet 25 Agosto 2025
"Io fui vaccinato in età scolastica contro il vaiolo – che è stato infattti eradicato – quando andavo alle elementari, col sistema immunitario ben solido, e a fabbricare i vaccini non era una o più aziende private, ma un ente morale cattolico, che si diede come patrono San Luca, l’evangelista medico: l’Istituto Sieroterapico Italiano, che aveva sede a Milano.
... Dall’aprile 1896, il Sieroterapico si era costituito in ente morale e fu uno dei primi istituti di ricerca medica sui vaccini in Europa e, a inizio secolo, il primo produttore di vaccini in Italia (in particolare di siero antidifterico).
... Lo stato fece fallire l’Istituto facendogli mancare i fondi pubblici dovuti. Complimenti. Ora abbiamo plurimi vaccini inoculati ai neonati. Autismo? Nessuna correlazione."
www.maurizioblondet.it/.../
Senza contare le milionate di zombie, che abbiamo visto di cosa sono capaci in fatto di passività, conformismo e anche fanatismo, a cui la narrativa e destinata.
In compenso, data l'elevata sicurezza del siero, le case farmaceutiche hanno avuto lo scudo penale contro ogni forma di denuncia, i medici sono stati minacciati di essere radiati se non inoculavano, le vaccinazioni sono state estese alle future madri senza alcun studio e contro le indicazioni delle stesse case farmaceutiche che lo hanno prodotto e i no vax portatori di morte, chiusi in casa e tolti dalla società.
Tutto questo ci ha portato alla conclusione che il siero ci ha salvato! Poi perché torni proprio tutto si devono escludere le morti improvvise, i danneggiati, i licenziati, le generazioni disturbate psicologicamente, la sperimentazione di massa e il gioco è fatto.
-ZR-
Aggiungo: dopo aver sfondato i timpani a rete unificate e H 24 col dogma: "il vaccino è efficace e sicuro", però i siringatori volevano la firmetta di assoluzione preventiva da parte di chi se lo faceva iniettare...
A proposito da X di oggi:
Ripostato da Alberto Contri.
… per me siamo già troppo oltre e (come già disse pertepan), anch’io sono ormai in altre faccende affacendato e riterrei molto più efficace dello scrivere una conclusione... col botto...
il medico quando prescrive un farmaco valuta che il rischio di effetti indesiderati è minore del rischio della malattia.
Nel caso dei vaccini dunque abbiamo sempre un farmaco che può essere correttamente definito sicuro ma che come tutti gli altri non è esente da rischi.
Esattamente come le automobili o gli aerei possono essere definiti sicuri nonostante l'esistenza degli incidenti che si cerca di evitare appunto con le vari misure di sicurezza.
La perplessità quindi sta nel fatto di somministrare farmaci a persone sane sottoponendole ad un rischio senza una corretta valutazione del rapporto con il beneficio.
Questo imporrebbe una discussione seria su tutti i vaccini (e su tutti i farmaci).
La mia opinione è che sia una truffa far credere alla gente che la sicurezza dei vaccini sia assoluta, questo è molto grave, la gente doveva essere correttamente informata e lasciata libera di decidere.
Su questo punto andrebbe fatta la battaglia, poi anche sulla origine del virus e sulle responsabilità della sua diffusione, ma credo che sarà difficile.