In seguito alla “lettera di appello” di Melania Trump a Putin per i bambini ucraini, ripubblichiamo questo articolo di Vincenzo Lorusso (Donbass Italia) del 3 giugno 2025
Nell’ambito dei colloqui russo-ucraini a Istanbul del 2 giugno è stata consegnata una lista di 339 bambini che si troverebbero nel territorio russo, quelli che l’Ucraina definisce “bambini rapiti”. Non vogliamo entrare nel merito dell’accusa di bambini rapiti, oppure contesi o ancora salvati dalle bombe, a seconda ovviamente dei punti di vista. La delegazione ucraina ha finalmente inviato alla parte russa la lista con i nominativi di questi bambini.
Per anni abbiamo sentito parlare di ventimila, trentamila, magari milioni, ma oggi abbiamo saputo ufficialmente dalla parte ucraina che questi bambini sarebbero 339. Qualcosa che noi abbiamo sempre saputo, abbiamo sempre parlato di bambini salvati dalle bombe, al limite contesi (casi di bambini con un genitore a Kiev e l’altro a Donetsk, ad esempio); ma certamente non rapiti.
Il 13 Marzo 2023 Zelensky incontrava Papa Francesco e gli parlava dei 19.393 bambini deportati dai russi: “Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa”, gli ha detto.Il 21 Novembre 2024 il duo Iacopo Scaramuzzi e Fabio Tonacci in una intervista pubblicata su “La Repubblica” domandavano alla first lady ucraina: "Quanti bambini ucraini deportati in Russia siete riusciti a riportare a casa?"
“Al momento 388, ma ce ne sono 19.500 ancora in Russia. Il programma presidenziale Bring kids back coinvolge molti Paesi. È una procedura complicata, ogni volta ci sono degli ostacoli. I 388 bambini non sono certo tornati perché c’è un vero processo funzionante. Quando parte una missione speciale vengono interessate migliaia di persone, le associazioni umanitarie e anche un “avvocato speciale” come il cardinale Zuppi”.
Vince il premio come migliore sceneggiatura l’articolo comparso su “La Repubblica” il 17 Marzo 2023 firmato dalla scrittrice horror fantasy Brunella Giovara: “C’è qualcosa di argentino, e anche di nazista, in questo sistema russo del furto di bambini. Un sistema applicato con scrupolo nei territori occupati e in quelli da cui l’esercito si è poi ritirato, dove si saccheggia tutto il possibile, tutto quanto può essere utile al singolo soldato, e anche alla Madre Russia. I bambini sono come un televisore, un telefono, le mutande che i buriati rubarono a Bucha, un oggetto che servirà, un souvenir dall’Ucraina, un aiuto per la patria. Gli orfani vanno dritti nelle famiglie che non hanno figli, come succedeva sotto il regime di Videla. Le donne che avevano appena partorito volavano dagli aerei nell’oceano, i loro neonati finivano subito tra le braccia di altre donne infelici, e spesso erano mogli di ufficiali che avevano contribuito a organizzare quei voli. Così è successo a Mariupol, e a Kherson. Gli assassini che rapiscono i figli delle loro vittime, e li fanno propri. Impareranno presto ad essere russi, un giorno dimenticheranno di essere stati ucraini."
Il 4 Aprile 2025 Lorenzo Cremonesi su “Il Corriere della Sera” ci informava: "I numeri forniti dagli ucraini sono coerenti ormai da parecchio tempo e confermano le voci dal campo. Secondo la sociologa Kateryna Rashevska, del Centro Regionale per i Diritti Umani a Kiev, sono stati identificati ad oggi 19.546 bambini di età compresa tra i pochi mesi e 17 anni rapiti nelle zone occupate e deportati in Russia. Tra questi 1.243 sono poi stati rimpatriati dopo lunghe ricerche e immense difficoltà, cui si aggiungono gli 11 delle ultime ore. «Quelli più difficili da recuperare si trovano nei cosiddetti campi di rieducazione, organizzati dal governo di Mosca con l’obbiettivo specifico di russificarli», ci ha detto la sociologa il 28 marzo durante una conferenza stampa al Media Center di Kiev." Sono coerenti con cosa caro Lorenzo Cremonesi? Con la valanghe di fake news che hai scritto in questi tre anni e che il tuo splendido giornale ha avvallato? Si in questo senso sono coerenti.
Sono invece 20mila questi bambini ucraini sottratti alle proprie famiglie secondo Sofia Li Crasti che il 23 Novembre 2023 scriveva su: “La Stampa”: “L’adozione, che ha chiaramente un percorso irregolare e si configura come una vera e propria cancellazione dell’identità della bambina, non è un caso isolato: i 48 bambini rapiti dall’orfanotrofio regionale di Kherson rientrano tra gli oltre ventimila che, secondo il governo ucraino, sarebbero stati rapiti dalle forze russe dall’inizio del conflitto”.
Mentre sempre su “La Stampa” Francesca Mannocchi il 17 Marzo 2025 rendeva noto che: “Le autorità ucraine stimano che circa 20.000 bambini siano stati portati con la forza dai territori occupati in Russia da quando è iniziata la sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022”. Probabilmente io ho una concezione un po’ diversa del giornalismo, magari domanderei al mio interlocutore su quali basi venga affermata una simile quantità. Comprendo però che ciò presupponga un’altra tipologia di giornalismo, che non è contemplata nel modus operandi de “La Stampa”.
Il 20 Marzo 2025 Michele Farina su “Il Corriere della Sera” scriveva: “Per anni i ricercatori dello Humanitarian Research Lab dell’Università di Yale hanno seguito a distanza 30 mila bambini ucraini deportati e spediti in 21 regioni della Russia. Hanno usato mezzi di intelligence, immagini satellitari, strumenti di geolocalizzazio-ne, documenti russi e dritte ucraine. Hanno inviato report alla Corte Penale Internazionale dell’Aia, che nel marzo 2023 ha emesso mandati di cattura per Vladimir Putin e per il braccio destro Maria Lvova-Belova, per il loro ruolo nella deportazione di minori ucraini dalle aree conquistate. Portati via da famiglie, istituti, orfanotrofi, caricati su pullman e aerei militari, dati in adozione a famiglie o affidati a centri di rieducazione”. Michele Farina avrà certamente una lista aggiornata di questi bambini, sicuramente non avrà riportato una notizia dandola per scontata, senza aver verificato in precedenza.
Ma la chicca non poteva non fornircela Paolo Mieli, il quale il 17 Settembre 2023 realizzava lo scoop del secolo: “I minori «trasferiti» in Russia dall’Ucraina sarebbero ben settecentomila. Un’entità di proporzioni scandalose resa nota, ai primi di luglio, da un personaggio russo non irrilevante: Grigory Karasin, responsabile del comitato internazionale della Camera alta del Parlamento di Mosca. Karasin ha specificato che i settecentomila piccoli avrebbero «trovato rifugio» in Russia «negli ultimi anni». Probabilmente, cioè, da assai prima del 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione putiniana. Quasi sicuramente dal 2014, allorché la Russia occupò la Crimea e, per interposte milizie, una parte considerevole del Donbass. Ha sostenuto Karasin che questi bambini, orfani o abbandonati, sarebbero stati portati in Russia al fine di «proteggerli dai bombardamenti». La clamorosa ammissione è stata pubblicata dal Guardian (che l’aveva tratta dal canale Telegram dell’esponente politico moscovita). Per essere poi rilanciata dai media di tutto il mondo. E mai smentita, né rettificata.
In modi più circostanziati, gli Stati Uniti hanno valutato che, dal momento d’inizio di quella che il Cremlino definisce «operazione militare speciale», i bambini «deportati con la forza» dall’Ucraina alla Russia siano 260.000. Di circa ventimila (19.492 per l’esattezza) si sa anche che sono ancora in vita e si conosce il luogo in cui «hanno trovato rifugio». Il rapimento di quei bimbi è una evidente mostruosità. Ed è uno dei crimini che hanno indotto la Corte penale internazionale ad emettere un mandato di arresto nei confronti del presidente russo. Un secondo mandato dello stesso genere è stato spiccato contro Maria Lvova-Belova, commissario della Federazione per i «diritti dei bambini». Quella Lvova-Belova che — come si è detto — il presidente della Cei incontrò nel precedente viaggio a Mosca a fine giugno. Sembra che Zuppi le abbia strappato la promessa di riconsegnare all’Ucraina una parte (non si sa quanto consistente) dei bambini rapiti. Un impegno, beninteso, che dovrebbe essere stato autorizzato da Putin. Ma qui siamo nel campo delle voci.





Quindi questa lettera di Melania che funzione ha?
Diversamente, non saprei.
E per stabilire la polarità mancante rispetto ai bambini di Gaza.
I romani li esponevano a beneficio dei mercanti di schiavi che li davano a balia in attesa di poterli vendere, gli indiani eliminavano le femmine, gli inglesi hanno spedito gli orfani delle guerre in tutto il commonwealth alle famiglie che avevano bisogno di braccia, in Spagna, ai tempi di Franco, le suore cattoliche sottraevano i nati alle madri in odore di comunismo e li assegnavano a famiglie fedeli alla dittatura, gli zingari li rapivano e li storpiavano per adibirli alla questua (ne ho visti di recente).
Chi facesse delle ricerche scoprirebbe cifre importanti.
Oggi ne spariscono a migliaia.
Poi penso che qui non si ha ne la necessità e ne la mentalità per rapire bambini. Proprio no. Malgrado i dati demografici negativi che affliggono anche la Russia potrebbero suggerire il contrario. So che ci sono programmi statali che incentivano e poi proteggono le famiglie con prole. Qui è radicato specie nei villaggi il rischio per il padre morire anzi tempo per alcolismo. Ebbene in questi casi la madre con prole viene assistita fino alla maggiore età dei figli con sussidi statali e comunali. Alla donna le viene trovata una occupazione stabile, se non ce la ha già. In Bielorussia per incentivare la crescita demografica... al primo figlio danno tot ogni mese. sino al terzo figlio. al quarto figlio, lo Stato dà oltre al sussidio, un appartamento di nuova costruzione di proprietà. In Russia ci sono incentivi simili. Per esempio una figlia di mia moglie sposata, al compimento del quinto anno di lavoro nello stesso luogo, avrà dallo Stato 1 milione di rubli da scontare sul prezzo dell'immobile che hanno comprato.
Come ha detto Massimo in un video precedente, Trump sceglie ,come collaboratori, quelli che gli danno ragione, non quelli che gli dicono la verità. Vedi la capa dell' ufficio statistiche.sull'occupazione.
audelmar
18-08-2025 10:04
I russi hanno mangiato 19.197 bambini!
Però funziona sempre. E' perfetta per l'enorme platea zombificata.
Nei bar e sui divani di tutta Italia e del pianeta sarà dato per certo che sono stati davvero rapiti e che sono ventimila o duecentomila.
I mali più grandi della nostra società sono la corruzione e la propaganda, poiché creano ipocrisia e caos mentale fornendo dati errati e fuorvianti e minando quel poco che resta della nostra morale e del nostro buon senso.
L'uomo è egoista e le persone amano schierarsi, esultare, fare il tifo, vincere, avere ragione, appartenere alla maggioranza o, al contrario, alla minoranza che può fare ciò che gli altri non possono, e persino vantarsene.
Ho dedicato dieci secondi alla lettura di questo articolo e potete solo immaginare cosa ne penso. Non voglio commentarlo.
Lorusso non è un bugiardo, almeno questo non lo so e non mi interessa, ma è un puro propagandista, quindi per me la sua parola vale quanto quella di Open o di qualsiasi altro giornale mainstream.
Per principio, tendo a non credere a ciò che dice la gente perché mente sempre per i motivi più disperati ed è molto difficile capire se ciò che dice è la verità, una bugia, o cosa è vero e cosa è una bugia. Ma spesso si tratta di mezze verità.
Ho letto più volte che i russi hanno dimostrato che la storia dei ventimila bambini è una bugia.
Qualcuno può spiegarmi come i russi o gli ucraini possano dimostrare una cosa del genere? (è una domanda retorica e non voglio saperlo perché voglio evitare di avere l'orticaria).
Non voglio polemizzare su nulla, ma vorrei dire alcune cose, ma ciò che sto per dire non dovrebbe avere connotazioni morali.
Queste sono solo osservazioni e non mi interessa cosa dicono Lorusso o Melania Romanov-Trump perché sono solo due propagande che si scontrano.
Gli stessi russi hanno dichiarato che 5.000.000 di persone sono immigrate in Russia dall'Ucraina.
Sappiamo tutti che la tratta di esseri umani è una delle più diffuse e redditizie al mondo e lo è sempre stata, e i bambini sono sempre stati una risorsa preziosa per tutti, per molteplici ragioni.
È quindi così difficile immaginare che anche i russi possano fare qualcosa di simile? Beati coloro che non hanno dubbi.
Oppure in Russia non c'è corruzione, mafia, droga o traffico illegale di alcun tipo, compreso il traffico di esseri umani?
Per me è possibile e persino plausibile, date le condizioni demografiche della Russia: basso tasso di natalità, ingenti perdite di vite umane in guerra...
Anche se così fosse, i russi hanno salvato quei bambini dalle bombe.
Che stupida scusa! Cazzo, mi piacerebbe vedervi davanti a un giudice mentre gli spiegate che avete portato via un bambino alla sua famiglia per puro altruismo, perché volevate proteggerlo dai suoi genitori violenti.
Gli ucraini bombardarono il Donbass per sette anni, uccidendo 15.000 persone.
Solo 15.000?
Vi ricordo che cento anni fa i russi organizzarono una rivoluzione colorata che durò sei anni e in cui morirono 2.000.000 di persone. Credete che in quell'occasione non sia morto nemmeno un bambino?
Quando i russi affrontarono i terroristi/ separatisti/ ribelli georgiani, uccisero forse 200.000 persone, compresi i bambini. E questo non accadde durante l'era di Stalin.
Per non parlare poi del milione di morti negli ultimi tre anni, di cui chissà quante migliaia erano civili, come effetto collaterale.
I più svegli direbbero: E' la guerra, bellezza. E potrebbero anche avere ragione.
Per condannare gli ucraini per ciò che hanno fatto in quei sette anni, bisognerebbe prima dimostrare in qualche modo che i “buoni” (come i BRICS, per citarne alcuni) non hanno mai fatto nulla del genere e non lo farebbero mai.
Personalmente, non ho mai sentito parlare di una Costituzione che non preservi l'integrità territoriale, che consenta la separazione delle regioni e quindi il separatismo e la ribellione contro lo Stato, e che non punisca severamente tali azioni.
"The children were on a list of 339 Ukraine to gave Russia during peace talks."
La credibilità di Lorusso qui c’entra poco.
Va bene, posso anche crederci, ma per me la quantità non ha importanza e, come ho spiegato, qui si tratta di molte altre cose.
Comunque, 300 o 30.000... questo è quello che raccontano i giornali e se uno vuole, ci crede.
Il punto è che una cosa del genere è impossibile da dimostrare. Ma se qualcuno la pensa diversamente...
Non dimentichiamo che i bambini ucraini non accompagnati vengono distribuiti anche in tutta Europa.
Che è poi il senso dell'articolo.
Ok, sembra una cosa lodevole, ma nessuno gli ha dato il diritto di farlo.
Ma va bene così, sono dei conquistatori e hanno fatto ciò che si erano prefissati di fare. Sono loro a dettare la legge e ci sta.
Come fa intendere qualche saggio, quando tutto era confuso era più facile distinguere la preda dal cacciatore.
stessa cifra la da vaticannews vaticannews.va/.../...
Ogni giorno si uccidono
Ogni giorno se ne uccide qualcuno.
Si chiudono in bagno la mattina presto
Quando ancora dormono quelli che possono dormire.
Lui non dormiva più da qualche tempo.
Il capitano Yosef-Haim Ashraf, ventottenne in servizio attivo
In un esercito di aguzzini addestrati ad uccidere
ragazzetti affamati che tendono la mano,
non aveva dormito quella notte.
Si è alzato dal letto appena il sole è comparso
dietro il colle che chiude l’orizzonte
del lago Tiberiade, è andato in bagno,
si è guardato allo specchio
poi si è sparato un colpo nella tempia.
Per l’orrore per la vergogna. Per non aver osato disertare.
Franco Berardi
h
Buongiorno, signora Trump! Io sono una di quei bambini della guerra...
Alla first lady degli Stati Uniti d’America Melania Trump. Buongiorno, signora Trump! Mi chiamo Faina Savenkova. Io sono una di quei bambini della guerra, dei quali Lei scrive nella Sua lettera al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
So che Lei, come il presidente della Russia, Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, vuole che da noi giunga la pace, e che i bambini non si addormentino più pregando di non morire e di svegliarsi la mattina dopo. Ma io, bambina che vive già da 11 anni sotto i bombardamenti dell’esercito ucraino, voglio dirLe, che per fermare la guerra e salvare i bambini del Donbass e dell’Ucraina, bisogna per prima cosa rivolgersi al presidente dell’Ucraina Zelenskij. A Doneck e Lugansk ci sono i monumenti commemorativi, dedicati ai bambini morti del Donbass, le cui vite sono state spezzate a causa dei bombardamenti ucraini.
I bambini muoiono anche adesso a causa della guerra, scatenata dall'Europa e dall'ex presidente degli Stati Uniti Biden. Nel 2021, mi sono rivolta alle Nazioni Unite con un videomessaggio in cui sostenevo che i bambini del Donbass hanno diritto a vivere in pace, dopodiché il sito web nazionalista ucraino “Mirotvorec” ha reso pubblici i miei dati personali e quelli della mia famiglia, e a causa di ciò hanno cominciato a minacciarmi e insultarmi. Solo per il fatto che ho chiesto alle potenze mondiali di aiutare i bambini del Donbass a vivere in pace e in serenità come è dovuto ai bambini. Adesso su questo sito ci sono i dati sensibili di quasi 400 bambini, messi in tal modo in grande pericolo. Basterebbe un solo colpo di penna del presidente Zelenskij per bloccare questo sito e restituire ai bambini la serenità, ma egli continua a non farlo. Lei può aiutare a influire sull’Ucraina, in modo che essa osservi non solo le leggi internazionali, ma rispetti anche quelle proprie, proteggendo i bambini dai criminali. Credo che ciò sia in Suo potere! Noi, bambini del Donbass, delle regioni di Belgorod e Kursk, non abbiamo iniziato questa guerra, e io ho sempre sostenuto che i bambini devono vivere in pace e non devono aver paura di chiudere gli occhi e di addormentarsi. Come persona che lotta per il diritto dei bambini alla vita pacifica, penso che Lei mi comprenda. Abbiamo cercato di sopravvivere sotto i bombardamenti ucraini per troppo, lungo tempo, e ora il nostro sogno è semplice: ci aiuti a vedere un cielo sereno sopra le nostre teste! La ringrazio anticipatamente, signora Trump!
Faina Savenkova.
www.lantidiplomatico.it/.../40832_62367
06:03 19 Agosto
Ursula von der Leyen: “La Russia restituisca i bambini a Kiev. Il costo umano di questa guerra deve finire”
La Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha twittato per sostenere gli appelli già espressi oggi per il ritorno dei bambini scomparsi in Ucraina. “Il costo umano di questa guerra deve finire”, ha scritto. “E questo significa che ogni singolo bambino ucraino rapito dalla Russia deve essere restituito alle proprie famiglie”. Von der Leyen ha risposto a un tweet di Donald Trump, il quale affermava che i bambini scomparsi e rapiti in tutto il mondo sono una questione di particolare importanza per la First Lady Melania Trump. Nel fine settimana, la Casa Bianca ha condiviso una lettera scritta da Melania al Presidente russo Putin, implorandolo di proteggere i bambini. “Signor Putin, lei può da solo restituire loro la loro melodiosa risata” ha scritto Melania.
Brava UrSSulina...
attendiamo che l'Ucraina firmi il trattato di Resa e i 20.000-700.000 bambini russi, rapiti e deportati in Russia, potranno ricongiungersi ai familiari russi e tornare nelle nuove case russe, delle nuove Repubbliche russe!
Mah!
tass.com/world/2005355
Commissario per i diritti dei bambini presso il Presidente della Federazione Russa Maria Lvova-Belova
La Russia, attraverso la mediazione del Qatar, ha riconsegnato tre bambini ucraini alle loro famiglie
Oggi su Tass sono apparsi diversi articoli in proposito:
Fonte: tass.ru/obschestvo/24838471
Fonte: tass.ru/politika/24737159
Fonte: tass.ru/politika/24592019
ma anche in direzione opposta cioè situazioni che riguardano il ricongiungimento dei bambini in Ucraina e nell'UE con i loro genitori in Russia.
Fonte: tass.ru/obschestvo/24603577
Emine Erdogan ha inviato a Melania Trump una lettera sulla crisi umanitaria a Gaza:
"Confido che mostrerete la stessa forte sensibilità che avete dimostrato per i 648 bambini ucraini uccisi in guerra, nei confronti di Gaza, dove 62.000 civili innocenti, di cui 18.000 bambini, sono stati brutalmente assassinati in due anni.
Sarebbe molto significativo se inviaste anche una lettera al Primo Ministro israeliano Netanyahu chiedendo la fine della crisi umanitaria a Gaza."