Interessante ricostruzione del caso Sigonella da parte di Giovanni Minoli (a partire da 6:48). Se avete poco tempo, consiglio di vedere comunque l’intervista a Craxi a partire da 59:30.
Per i debunker la questione 11 settembre rappresenta un muro invalicabile. Non c’è modo di sostenere che la versione ufficiale stia in piedi. Non appena il debunker si approccia alla questione 11 settembre con l’intento di sostenere la versione ufficiale, prende regolarmente una badilata sui denti ed è costretto a ritirarsi in buon ordine.
Ne abbiamo avuto la riprova di recente sul nostro forum. Diversi debunker - più o meno noti, più o meno agguerriti, più o meno preparati - hanno voluto misurarsi con la madre di tutti i complotti, illudendosi in qualche modo di riuscire a tenere in piedi la versione ufficiale del governo americano. Ovvero che gli edifici del World Trade Center sarebbero crollati a causa dei semplici impatti e degli incendi.
Ma non c’è stato niente da fare: dopo avere inutilmente cercato di ridare vita a teorie già smontate 10 anni fa, una volta messi di fronte alla questione centrale dei crolli del World Trade Center – ovvero la questione della caduta libera – tutti costoro sono miseramente crollati e hanno fatto un mesto ritorno nel buio da cui erano emersi.
di Andrea Muratore
Le spedizioni di armi americane all’Ucraina riprenderanno presto, finanziate dai contributi dei Paesi alleati nella Nato (il Canada e diversi Stati europei), la Russia potrebbe esser colpita da sanzioni secondarie fino al 100%, i colloqui tra la Casa Bianca e il Cremlino rischiano di interrompersi, Mosca ha 50 giorni per fare la pace con il Paese invaso: Donald Trump è un fiume in piena nel suo confronto alla Casa Bianca col Segretario generale della Nato Mark Rutte, suo stretto alleato, e lancia un monito diretto a Vladimir Putin annunciando il ritorno in campo di Washington nel sostegno a Kiev.
di Alessandro Volpi
La lettera che Trump ha inviato ai paesi dell'Unione europea in cui annuncia dazi al 30%, con la minaccia di un aumento ulteriore in caso di reazioni negative, è il risultato più chiaro di un incredibile servilismo.
Fin dalla sua elezione Trump ha insultato gli europei in tutti i modi, li ha accusati apertamente di aver impoverito gli Stati Uniti, di essere dei parassiti, ed ha attuato politiche conseguenti con ondate di dazi che sono progressivamente cresciuti.
A fronte di ciò, l'Unione europea non solo non ha reagito, ma ha blandito, omaggiato e in alcuni casi, a partire dal governo Meloni, ha esaltato il super presidente americano. Trump ha così ottenuto tutto quello che voleva, dal riarmo a spese degli europei, al finanziamento europeo della guerra in Ucraina, alle dichiarazioni anti cinesi, ad una vera e propria dichiarazione di guerra alla Russia, finalizzata a rendere gli europei ancora più dipendenti dal gas americano.
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(Bordernights è in pausa estiva. Le trasmissioni riprenderanno a fine luglio).
Attaccata in ogni modo possibile da Israele, ora è stata colpita da sanzioni personali direttamente dal governo degli Stati Uniti.
di Greta Regant (moglie di Enrico Gianini)
Siamo reduci da 2 visite ad Enrico Gianini a fine Giugno.
Enrico è sempre sedato, ciondolante, cammina con l'andatura di un tossicodipendente o un alcolista, sembra perennemente sotto effetto di stupefacenti, neppure si accorge più di questo. Parla rallentato, emotivamente è sempre spento, rosso in viso, screpolato... Spesso piange di commozione quando mi vede e quando gli parlo di tutto quello che gli amici e le persone che seguono a distanza stanno facendo per sostenerci...
Verso fine Giugno ha fatto una semplice gita in montagna di un piccolo gruppo e alcuni operatori, fanno parte dei protocolli, un iter previsto per valutare la capacità di stare in gruppo, un iter previsto. Mediamente nella struttura c'è una gita ogni 2 mesi circa, ma dopo 4 mesi di reclusione sotto osservazione e sedati... Credo che quella gita gli abbia fatto bene, lui ama la natura, il giorno dopo ha accennato due sorrisi e riusciva a guardarmi negli occhi, era più presente e più vitale. Poi spesso il nulla, fissa il vuoto con gli occhi lucidi, nessuna espressione facciale come a guardare un immagine interna del girone dell'inferno in cui si trova e in cui da lì a poco dovrà tornare a forza.
Si fa molta fatica a mantenere il senso di ciò che è giusto, quando leggi la notizia che Netanyahu “ha candidato Donald Trump al Nobel per la pace”.
Sarebbe come se Totò Riina proponesse di fare santo Al Capone.
Anzi, non solo lo proponesse, ma lo nominasse lui direttamente. Perchè è proprio quello che è successo: alla cena di gala di ieri sera, alla Casa Bianca, Netanyahu ha consegnato a Trump una lettera nella quale lui (Netanyahu) “nomina” Trump per il premio Nobel. Come se fosse una cosa fra di loro.
Il caso Combs è già la terza bolla di sapone che ci ha regalato l’anno in corso. Le prime due sono stata la “riapertura” del caso Kennedy e le “rivelazioni” sulla famosa lista di Epstein.
Presentata con gran fanfara dall’amministrazione Trump, la desecretazione di tutti i documenti rimanenti sul caso Kennedy ha partorito un topolino. Certo, questi documenti hanno permesso di confermare e chiarire meglio i già sospettati legami fra Oswald e la CIA, oppure fra la CIA e la mafia, ma nulla di veramente eclatante è emerso da questa nuova ondata di rivelazioni. Chi si aspettava la pistola fumante sull’omicidio Kennedy è rimasto deluso.
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Tramite la rete è possibile contattare e aiutare direttamente la gente di Gaza.
Leggi tutto: Craxi: eroe o delinquente?