Migliaia di cercapersone che esplodono alla stessa ora in diverse parti del Libano e della Siria. Oltre duemila feriti e 8 morti, fra cui una bambina. Questa è l’ultima operazione di vigliacca provocazione da parte di Israele, che sta cercando in tutti i modi di trascinare gli USA in una guerra totale contro i suoi nemici arabi.
E i nostri governi – quello italiano in particolare, e quelli occidentali in generale – che si “dimenticano” curiosamente di condannare un atto vile e indiscriminato di questo tipo.
Non ho mai avuto simpatia per Salvini. Lo trovo grezzo, ignorante, e spesso decisamente ipocrita. Ma sul caso Open Arms non riesco a dargli torto.
I PM di Palermo hanno chiesto 6 anni di reclusione per Salvini per “sequestro di persona”. Ma dove starebbe questo sequestro di persona? All’articolo 605, il Codice Penale recita: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.” Ma dove starebbe la “privazione di libertà” nei confronti dei migranti che stavano sulla nave? Quei migranti – che stavano su una nave spagnola, oltretutto - erano liberi di andare dove volevano. Quindi, a meno che mi si dica che esiste un diritto divino e inalienabile per chiunque di entrare in Italia quando lo desidera, mi si vuole spiegare dove starebbe il “sequestro di persona”?
di Fabrizio Poggi
Al punto in cui le jene sanguinarie USA-NATO hanno portato il mondo, alla soglia di una guerra per la distruzione (come minimo) del continente europeo, la situazione demografica della popolazione ucraina riveste un puro valore statistico.
Ciononostante, si tratta di un significativo indicatore delle “cure” prodigate dai padrini occidentali alla creatura cui tanta attenzione hanno prestato dopo il 1991 (qui non consideriamo i piani antisovietici post-1945 che prevedevano interventi bellicisti proprio a partire dalla RSS ucraina) e ancora nel 2004-2005 e, ca va sans dire, dopo il 2013-2014.
Una situazione demografica che negli ultimissimi mesi ha ricevuto un ulteriore e grave impulso negativo, che si manifesta in atti cui forse la junta nazigolpista non era del tutto preparata. Nikolaj Knjažitskij, deputato della Rada per “Solidarietà europea” (frazione parlamentare dell'ex presidente Petro Porošenko) afferma che le ambasciate ucraine in vari paesi hanno ricevuto centinaia di migliaia di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza, da parte di emigrati ucraini.
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Oggi Bordernights sarà alle 9.00
L'ex premier francese Dominique De Villepin ha lanciato una dura invettiva contro il suo paese (soprattutto i media) sul genocidio in corso in Palestina. "Devo cercare su Google un rapporto che mi dia notizie sul numero di morti a Gaza. È un vero scandalo per la democrazia." E ancora: "A Gaza i corpi sono a pezzi, i cuori sono a pezzi, le anime sono a pezzi, le teste sono a pezzi. E non ne parla nessuno".
50 DOMANDE AI DIFENSORI DELLA VERSIONE UFFICIALE - Tratte dal film "11 settembre - La nuova Pearl Harbor"
AVVISO: Queste non sono domande "a sè stanti", ma fanno riferimento a ciò che viene detto e mostrato nel film. E’ quindi perfettamente inutile cercare di rispondere, se prima non si guarda il relativo capitolo del film.
Per il nostro futuro possiamo stare tranquilli. I nostri bambini impareranno le “verità scientifiche” direttamente dalla case farmaceutiche. Non ci sarà più bisogno delle virostar e dei giornalisti al soldo di Big Pharma, che decantano dal piccolo schermo le proprietà miracolose dei nuovi vaccini genici, ora i ragazzi impareranno queste cose direttamente dalla bocca dei loro produttori.
Ha iniziato infatti a girare per gli Stati Uniti il primo “bus scientifico” della Pfizer. Al suo interno, gli studenti posso fare un percorso guidato, che li porterà dalla identificazione di una “strana malattia” allo studio di un rimedio appropriato, che si conclude naturalmente con la produzione di un nuovo vaccino per debellare quella malattia.
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(Oggi Bordernighs non ci sarà. Ci vediamo la prossima settimana).
A cosa serve veramente la ISS? Davvero vogliamo credere che da 25 anni lì dentro facciano degli esperimenti per far crescere l'insalata nella microgravità?
di Guido Dalla Casa
Premesse
Nel 1927 il fisico tedesco Werner Heisenberg (Fisica e Filosofia, Natura e Fisica Moderna) formulò il suo famoso principio di indeterminazione con il quale veniva introdotta inevitabilmente l’osservazione (cioè la mente) in tutti i fenomeni e in tutti i processi. Negli studi e nei comportamenti successivi si sarebbe dovuto tener conto che si stava trattando sempre con entità miste di mente-materia, ormai inscindibili. Niels Bohr mise ordine nell’intuizione-dimostrazione di Heisenberg codificandola nell’interpretazione di Copenhagen.
Inizialmente alcuni interpretarono le conseguenze del principio di indeterminazione come una riproposta di mettere al centro l’osservatore umano, ma questa interpretazione ebbe breve durata: infatti l’”osservatore” poteva benissimo essere qualcos’altro, qualcosa di non-umano.
Oggi possiamo sintetizzare la situazione con queste parole del fisico italiano Carlo Rovelli: “Il problema dell’interpretazione di Copenaghen è proprio questo: cioè non si dice mai cosa si intenda per osservatore. È per questo che è stata poi formulata la cosiddetta interpretazione relazionale, una versione moderna e più completa di quella di Copenaghen, che cerca di ripulirla dai suoi aspetti confusi e chiarirne le conseguenze. Nell’interpretazione relazionale, qualunque sistema fisico – anche un fotone, dunque – può essere considerato come osservatore. … Tutte le quantità fisiche, in questo senso, sono relazionali”.
Insomma, non esistono oggetti permanenti e autonomi, ma esistono solo relazioni (psicofisiche).
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