Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.



Mi perdoneranno i cattolici che reputano “santo” tutto ciò che accade fra le mura vaticane, ma a me, più leggo del toto-papa in corso sui nostri media nazionali, più vengono in mente le settimane che precedono Sanremo: chi sono i concorrenti più quotati? Chi sarà il vincitore? Sarà un nome già noto, oppure emergerà uno sconosciuto?
di Riccardo Pizzirani
Per Alfie Evans il Papa si è battuto quasi come se fosse suo figlio. Ha ricevuto i genitori, ha buttato il suo peso da mille nel dibattito internazionale, ed è persino arrivato a dichiarare, durante un'omelia, che "Dio ci dà la vita, e solo Dio la può togliere".


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