La camera vota la separazione delle carriere. La destra esulta, la sinistra insorge. E io continuo a non capire esattamente dove stia il problema.
La destra dice che è meglio separare il percorso professionale di procuratori e giudici, affinchè i secondi siano più liberi di esercitare la propria funzione “imparziale”, senza subire pressioni da parte dei primi. Ciò è teoricamente una buona cosa per tutti, e non si comprende perchè la sinistra debba essere contraria.
La sinistra sostiene invece che la separazione porterebbe ad “avvicinare” di più i procuratori all’esecutivo, togliendo quindi loro una parte della loro indipendenza.
Finalmente ho trovato il leader politico con cui identificarmi in pieno. Ho trovato l’uomo che rappresenta alla perfezione il mio pensiero. Lo voterò sempre, ad ogni elezione, ogni volta ed ovunque si candiderà.
Il suo nome è Matteo Salvini.
Già quest’uomo aveva iniziato a piacermi quando ha dichiarato la sua guerra totale alle “droghe” – facendo intenzionalmente confusione fra droghe leggere e droghe pesanti, come un ignorantello qualunque – e rendendo estremamente difficile procurarsi la cannabis medica per decine di migliaia di pazienti che ne avrebbero un estremo bisogno. Un uomo del genere, uscito direttamente dal buio del Medio Evo, è proprio quello che fa per noi.
di Riccardo Pizzirani (Sertes)
Partiamo da una considerazione: i 4 referendum sul lavoro sono sacrosanti.
Prendiamo ad esempio il primo quesito, per abolire i contratti a tutele crescenti di Renzi (sarebbe meglio chiamarli “contratti a fregature calanti”) e reistituire invece l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Cosa c’è di più naturale? Se un lavoratore viene licenziato senza giusta causa, semplicemente il licenziamento viene annullato. Chi vuole rimettere l’articolo 18 vota sì al primo referendum, chi vuole essere complice di Renzi si astiene.
Referendum numero due: quando un dipendente di una piccola azienda viene licenziato senza giusta causa, si può ancora fare, ma il risarcimento che il datore di lavoro deve versare non si limita a 6 mensilità, ma interviene un giudice per valutare se il datore di lavoro sta abusando di questa sua facoltà di licenziamento facilitato e quindi debba risarcire il dipendente con con un importo maggiore. Anche qui, quanti sono i casi nel mondo reale in cui una norma del genere non sia di totale e completo buonsenso?
"Il fuoco è vivo, non si è spento ed e ancora dentro di noi. Il M5s non sarà mai una timida brezza, un soffio di vento, ma un vento fortissimo. Il nostro obiettivo è quello di cambiare il Paese, rimuovere gli ostacoli al cambiamento".
Lo ha detto veramente. Sono parole pronunciate ieri da Giuseppe Conte alla “costituente” dei 5 Stelle.
"Saremo un muro, una diga, insuperabile e indistruttibile. Non siamo fatti per stare in una torre d'avorio, ma la coerenza per noi è irrinunciabile".
Lo ha detto ieri Giuseppe Conte. Giuro che parlava seriamente.
Non ho mai avuto simpatia per Salvini. Lo trovo grezzo, ignorante, e spesso decisamente ipocrita. Ma sul caso Open Arms non riesco a dargli torto.
I PM di Palermo hanno chiesto 6 anni di reclusione per Salvini per “sequestro di persona”. Ma dove starebbe questo sequestro di persona? All’articolo 605, il Codice Penale recita: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.” Ma dove starebbe la “privazione di libertà” nei confronti dei migranti che stavano sulla nave? Quei migranti – che stavano su una nave spagnola, oltretutto - erano liberi di andare dove volevano. Quindi, a meno che mi si dica che esiste un diritto divino e inalienabile per chiunque di entrare in Italia quando lo desidera, mi si vuole spiegare dove starebbe il “sequestro di persona”?
Lettera dei detenuti del carcere di Canton Mombello al Presidente della Repubblica
Fa caldo, il sudore scivola sulla pelle, e si appiccica con i vestiti addosso, sono madido, e si sono ormai impregnati lenzuola e materasso, anch’essi di sudore come i miei panni e le nostre membra.
Si boccheggia, in cella, e l’acqua che ci trasciniamo dietro, dopo la tanto sofferta e agognata doccia, evaporando riempie d’umidità l’angusto luogo. L’aria satura d’umidità, sudore, miasmi, la puoi tagliare con un coltello, in verità, farlo è impossibile, i coltelli sono di plastica riciclata, e si rompono anche solo a guardarli. Devo andare in bagno, ma è occupato, altri 15 sono in fila davanti a me. Un anziano di circa 74 anni ha il mio stesso problema, purtroppo per lui, e per noi, non fa in tempo a dire che gli occorre con urgenza il bagno. Ha una scarica di dissenteria, mentre dimenandosi cerca di alzarsi a fatica dalla branda con il materasso vecchissimo in gomma piuma.
Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa.
Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid.
Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.”
A proposito di elezioni e democrazia, mi ero dimenticato di questo ottimo video, che abbiamo realizzato tre anni fa.
Senso di tradimento, differenze minime tra i partiti, una diffusa sensazione di inutilità del voto: sono alcuni fattori che hanno fatto crollare il numero di votanti alle elezioni. E tutto lascia pensare che per le Europee il trend continuerà.
Articolo di Roberto Marchesini
L’affluenza alle elezioni, in Italia, è crollata da oltre il 90% a sotto il 50 (in alcuni casi anche meno); e tutto fa pensare che sarà molto bassa anche alle prossime elezioni europee. Cerchiamo di capire quali potrebbero essere le cause di questo astensionismo sempre più diffuso.
Come al solito, “stupisce lo stupore”.
Di fronte al caso Toti, come al caso Emiliano, come al caso del Piemonte, e come è sempre accaduto nel corso della storia, ogni volta che si scopre un caso di corruzione da parte di un politico si casca dalla nuvole e si finge di scoprire – ohibò - che il tale dei tali non era quella persona integra e pulita che tutti pensavano che fosse.
In realtà, tutti noi sappiamo benissimo che potere e denaro sono inestricabilmente legati, in forma esponenziale. Più si sale nella scala del potere, più tale potere diventa appetibile per chi può trarne un vantaggio personale. Oggi è il proprietario della catena di supermercati che ha bisogno delle autorizzazioni, ieri era l’imprenditore miliardario che vuole aprire l’ennesima clinica privata, domani sarà la cordata internazionale che vuole acquistare un intero sistema di telecomunicazioni.
Per chi vuole discutere di 25 aprile, di fascismo, di liberazione, di antifascismo, del caso Scurati ecc. lo spazio è a vostra disposizione.
Io mi scuso, ma sull’argomento non ho molto da dire.
M.M.
Nell'arco di pochi minuti, Youtube ha già censurato il video. Se volete farlo girare, questo è il link diretto:
https://www.youtube.com/watch?v=It_l1A8JRaI
Grazie.
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