Secondo una descrizione classica (Wikipedia) “Le caratteristiche peculiari del teatro dell'assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene pertanto rigettata e sostituita da una successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell'assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.”
E’ esattamente quello che prova il cittadino italiano, di fronte alla pietosa messinscena della cosiddetta “crisi di governo” attualmente in atto.
Negli ultimi 10 giorni non si è fatto che parlare del documento, che avrebbero dovuto presentare oggi i 5 stelle, che impegnava il governo a sospendere le forniture di armi all’Ucraina. Tale documento è stato addirittura la goccia che ha fatto traboccare il vaso fra Di Maio (contrario) e Conte (favorevole).
Oggi la seduta in senato c’è stata, ma di questo documento non si è più sentito parlare. Anzi, andando a leggere il punto 4 del documento congiunto, firmato da tutte le forze di maggioranza, si legge quanto segue:
Mi sto divertendo come un pazzo ad assistere alla deflagrazione definitiva dei cinque stelle. Da una parte di Maio, che si è ormai talmente venduto al potere che recita per conto della Nato le frasi di minaccia verso gli italiani: “ se usciremo dall’allineamento con la Nato, l’Italia corre rischi per la propria sicurezza”.
Classico messaggio mafioso, della serie “stiamo attenti che se non ubbidiamo agli americani ci ritroveremo con qualche bomba nelle nostre piazze”. Pezzente, infame traditore, che ci ha venduto ai poteri dai quali avrebbe dovuto difenderci.
Dall’altra parte, non meno ridicolo, il presuntuoso Conte che, dopo averlo votato, propone oggi di fermare l’invio di armi all’Ucraina, illudendosi di poter rifare una verginità al movimento a tempo ormai scaduto. Un po’ come se Cicciolina chiedesse oggi di entrare nel convento delle carmelitane.
di Riccardo Pizzirani
Clamoroso alla Procura di Roma: in data 28 marzo, gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati gli ancora ministri della Salute Roberto Speranza e degli Esteri, Luigi Di Maio, dell’Interno Luciana Lamorgese e della Difesa Lorenzo Guerini, e gli ex titolari dell’Economia Roberto Gualtieri, della Giustizia Alfonso Bonafede, delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, dell’Istruzione Lucia Azzolina e dell’Ambiente Sergio Costa. Mezzo governo Conte bis è dunque al momento sotto inchiesta, accusato di fatti criminosi legati all’emergenza Covid e ai vari lockdown. Come riporta Patrizia Floder Reitter su La Verità, “le ipotesi di reato vanno dall’usurpazione di potere politico all’abuso di ufficio aggravato, dal sequestro di persona al procurato allarme, dalla violenza privata alla pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”. Roba pesantissima. Roba che anche noi denunciamo fin dallo scoppio di questa emergenza.
di Matteo Tocchi
Quello che era nell’aria oggi diventa magicamente realtà, dopo l’infelice uscita di ieri di Draghi sulla scelta tra la pace e i condizionatori, l’Europa vara definitivamente l’embargo al petrolio e al gas russo. D’altro canto come avevamo scritto nei precedenti articoli c’era un motivo evidente del perchè tutta questa propaganda proucraina, ed il motivo è che era già tutto deciso a tavolino fin dall’inizio. La propaganda era propedeutica e necessaria per convincere l’opinione pubblica a morirsi di freddo gaudenti nel prossimo inverno, fieri di farlo per fare un dispetto a Putin. Moriamoci di freddo per i nostri fratelli ucraini (che fino al mese scorso volevamo buttare nei campi di sterminio perchè non vaccinati ndr) is the new muriamoci in casa vivi per salvare i nonni”.
Premetto che per azzeccare questa previsione non è necessaria la palla di vetro perchè ormai lo schema di plagio dell’opinione pubblica è tanto scontato quanto consolidato. Il primo passo è creare il pericolo, prima il covid ora la guerra, poi bisogna creare il nemico, prima i negazionisti no vax e ora i russi e alla fine immancabilmente arriva il dessert, prima le segregazioni razziali oggi l’inverno senza acqua calda e termosifoni.
Riceviamo dal "Comitato NO ALLA GUERRA" e rilanciamo, invitando alla massima diffusione possibile!
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NEGOZIATI, NON ARMI: APPELLO ALL'AZIONE!
UNA PIOGGIA DI EMAIL A TUTTI I SENATORI PRIMA CHE LO SCIAGURATO DECRETO GOVERNATIVO "ARMI ALL'UCRAINA" DIVENTI LEGGE
Dopo l'approvazione della Camera, il decreto “Armi all'Ucraina” approda questa settimana in Senato, pronto per l'approvazione. È il momento di far sapere alle istituzioni che non siamo d'accordo. Che la maggioranza del popolo italiano è contro tutto questo. Possiamo e dobbiamo farlo. Il Comitato "NO ALLA GUERRA" invita tutti i cittadini ad aderire alla presente campagna:
Potranno tornare a percepire regolarmente lo stipendio. Standosene però lontani dalle aule e dagli studenti, senza di fatto svolgere la propria professione. A partire dal 1 aprile, le decisioni del governo sul fronte vaccini si trasformeranno in un clamoroso boomerang, con gli insegnanti che ancora rifiutano di sottoporsi alla somministrazione dei farmaci anti-Covid di nuovo retribuiti: l’ultimo decreto approdato in Gazzetta Ufficiale, infatti, conferma che per il personale della scuola permane fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale, con tanto di multa fino a 100 euro. Da aprile, però, decadono tutte le sanzioni.
Non sarà più in vigore, quindi, nemmeno il divieto di recarsi a lavoro con conseguente sospensione dello stipendio. Tutto come previsto, si potrebbe pensare. Ma come rivelato da Paolo Russo sul Corriere della Sera, all’articolo 4 del decreto si legge: “La vaccinazione costituisce requisito essenziale per poter svolgere l’attività didattica a contatto con gli alunni”. Chi non ha ancora ricevuto le dosi, dunque, potrà sì tornare a scuola, ma senza insegnare. Un clamoroso pasticcio, l’ennesimo firmato dal governo Draghi.
Mi piacerebbe tantissimo poter rispondere personalmente al presidente Draghi rispetto al suo discorso di stamattina in parlamento. Se ne avessi la possibilità, questo è quello che gli direi.
[Draghi] “A nome del Governo e mio personale, voglio ringraziare il Presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza. Dall’inizio della guerra, l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del Presidente Zelensky e dei cittadini ucraini.“
Io non ho ammirato nulla di tutto ciò. Ho invece rilevato una profonda ingenuità nel presidente Zelensky, che si è fatto usare dagli americani per fare da esca all’invasione russa, mettendo inutilmente a repentaglio la sicurezza e le vite dei suoi concittadini. Invasione chiaramente voluta e provocata da Washington, che prima ha incoraggiato Zelensky a rifiutare ogni compromesso con Mosca, e ora lo ha sostanzialmente abbandonato al proprio destino. Come fanno sempre gli americani, d’altronde: basterebbe conoscere un pò di storia per sapere come si sarebbero comportati anche in questo caso.
[Draghi] “L’arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all’esercito invasore.”
Non ci sono mai state “mire espansionistiche” da parte di Mosca, se non nella nauseabonda propaganda dell’Occidente. Putin ha sempre detto chiaramente che interveniva solo a) per difendere i russofoni del Donbass, massacrati dai nazisti di Kiev e b) per impedire un futuro ingresso dell’Ucraina nella Nato.
Da parte dell'avv. Lillo Massimiliano Musso riceviamo con richiesta di pubblicazione:
L’Avv. Lillo Massimiliano Musso, responsabile di Mille Avvocati per la Costituzione, collegio difensivo nazionale delle libertà costituzionali, ha presentato una denuncia alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo diretta dal procuratore Nazionale Federico Cafiero de Raho contro il Governo Draghi per Eversione dell’Ordine democratico e dell’Ordinamento costituzionale, per gli effetti degli articoli 270, 270 bis, 270 sexies e 287 del Codice Penale. La contestuale petizione a favore della denuncia ha raccolto in meno di una settimana quasi 250 mila firme.
di Aldo Maria Valli
Qualche giorno fa, nel tentativo di capire qualcosa in quel guazzabuglio che sta diventando la scelta del nuovo presidente della Repubblica, abbiamo consigliato di dare un’occhiata a che cosa si dice al di là dell’oceano, negli Usa, perché, che ci piaccia o no, l’Amico americano ha sempre una certa influenza (eufemismo) sulle cose italiane.
E la soluzione prospettata dall’Amico americano è piuttosto chiara: l’ideale sarebbe avere mister Mario Draghi sia a palazzo Chigi sia al Quirinale, perché solo Super Mario può garantire la stabilità politica e la credibilità necessarie all’Italia per rassicurare gli investitori e portare a termine il lavoro di attuazione del Recovery Plan.
Tuttavia, siccome clonare Draghi non si può, ecco l’idea: lasciare mister Mattarella al Quirinale ancora per un paio d’anni, per traghettare poi mister Draghi sul Colle più alto una volta stabilizzata la situazione politica.
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