Caso Yara Gambirasio

Avvertenza:
Posto in questa sede, perchè non ho trovato una collocazione idonea nei vari gruppi.

Buongiorno a tutti,
Volevo chiedere se su Luogocomune c'è qualcuno interessato al caso Yara Gambirasio, specialmente alla luce dell'ordinanza di archiviazione emessa dal GIP del Tribunale di Venezia a favore della PM Letizia Ruggeri (Procura della Repubblica di Bergamo) per il reato di frode processuale, nonostante il grave comportamento (distruzione prove processuali) emerso in udienza.
Sull'argomento "Yara Gambirasio" Vi segnalo la meritoria opera di Federico Liguori, giovane documentarista che sta rileggendo su Youtube gli atti processuali (cosa ormai desueta) e di cui Vi lascio il collegamento al relativo canale.
Grazie per l'attenzione

Federico Liguori - Canale Youtube
 

Io sono interessato ma non ne so abbastanza per parlarne.

Dovrebbe andare bene qui poiché non c'è una categoria sulla cronaca nera, e la macro dei misteri, sembra incentrata in altri misteri più misteriosi.

Quindi si, per me è più che giusto.

Vi ringrazio per le risposte. e vedrò di spiegare, utilizzando un linguaggio semplice, l'intera vicenda.

Innanzitutto, Vi consiglio il canale di Federico Liguori , partendo dal primissimo video:  Yara Gambirasio - Un caso irrisolto - Introduzione al canale

La vicenda in sè è abbastanza nota: la sera del 26 novembre 2010, Yara Gambirasio, una ragazza di 13 anni, scompare dal proprio paese (Brembate Sopra - BG), dopo essersi recata nella locale palestra. Il cadavere viene rinvenuto il 26 febbraio 2011 a pochi chilometri di distanza dal luogo di residenza, e precisamente a Chignolo d'Isola, presso un campo in zona industriale.
Dopo un'indagine a tutto campo, il 16 giugno 2014 venne arrestato un muratore bergamasco incensurato, di nome Massimo Giuseppe Bossetti: tale arresto avvenne perchè vi era corrispondenza tra due tracce rinvenute sul corpo della povera Yara e il DNA del sospettato.
Bossetti venne condannato in primo grado, in Appello e infine in Cassazione. 

Intanto come inizio è più che ottimo.
Prima però che si venga a parlarne in modo e proprio, vorrei che si scelga quale da utilizzare come spazio per la discussione, perché altrimenti una persona che vedendo due argomenti uguali si confonde non poco in quale dovere leggere e/o scrivere.

Preferisco ribadirlo sempre prima che poi dopo si arrivi in un punto di biforcazione netta tra i due.

Direi di rimanere qui, cancellando l'altro thread, previo avviso.
Grazie

Bene. Allora è importante prima di eliminare l'altra copia di far sapere anche a Escape, Dante ed a Aigor, così da di "spostare" i loro commenti in questo qua.

Il mio dubbio principale è: che certificazione deve avere un laboratorio di analisi affinché i suoi referti abbiano valore processuale?
Perché DEVE avere una certificazione apposita, vero?

E già che ci siamo, viene mai effettuato un test pubblico attestante l'affidabilità di tali laboratori?

Copio qui i messaggi messi sull'altro thread

PS: non riesco ad editare il post... pertanto ne scrivo uno in risposta.

Se siete interessati ai vari scritti/video di Franceschetti il suo sito è petalidiloto.com/
Sezione "Delitti": il sito di adesso è una vera m... era molto migliore il blog di prima, ma evidentemente è una maledizione comune ai blog (vedi questo forum) che nonostante tutti gli sforzi di Massimo resta comunque di difficile uso e gestione

Alcuni spunti di riflessione, Franceschetti ha scritto diverse cose sull'omicidio rituale, possono essere discutibili, ma sicuramente sono piene di spunti di riflessione.

avanguardiaberghem.blogspot.com/2017/07/...fosse-innocente.html

In realtà non esiste solo una certificazione, ma anche una serie di buone pratiche, che certificano il risultato.
Nel caso del DNA (o meglio dei DNA) rinvenuti sul corpo della povera Yara, la catena di conservazione dei campioni di materiale genetico non è stata rispettata già nelle fasi precedenti all'identificazione di Massimo Giuseppe Bossetti.
Qui Andrea Lombardi intervista Marzio Capra (consulente della Difesa, ma soprattutto ex comandante dei RIS di Parma) su ciò che non è andato bene nel processo.

Su Franceschetti (ex avvocato, figlio di avvocato, tra i fondatori di Altalex) ci sarebbe da dire un mondo e non solo per il caso di Yara Gambirasio.
Sulla questione delle ferite "rituali", la D.ssa Ranalletta (CTP della Difesa) ha suggerito questa spiegazione, che a me ricorda sinistramente Doctor Sleep (film che è uscito 8 anni dopo l'omicidio), ma a tutt'oggi l'unica certezza è che la ragazza sia stata colpita ancora in vita, ma che per qualche ragione, non abbia reagito.
Indubbiamente la dinamica in sentenza rimane molto fumosa: per accusare con successo Bossetti, quest'ultimo avrebbe dovuto sequestrare Yara a Brembate Sopra, portarla al campo di Chignolo d'Isola (al confine con Madone) e dopo averla inseguita in un campo fangoso e pieno di rovi - peraltro senza illuminazione - l'ha uccisa e colpita con perizia per infliggerle quelle ferite.
Troppi punti oscuri.

Beh, come sempre non conta il messaggero, ma il messaggio e Franceschetti in molti dei casi top di omicidio nazionali, ci ha sempre visto parecchio lungo.
A mio modesto parere ovviamente.

Aigor ti consiglio di condividere la tua risposta ad Escape, che hai fatto nell'altro Thread.
Era molto interessante.

(modifica: vabbé li ricopio io)

Aigor risponde alla domanda di Escape:

Provo a risponderti, anche se non è la mia materia, mi intendo più di civile che di penale, ma le cose dovrebbero essere simili.
Le analisi vengono chieste dal P.M. che indaga sul reato.
Se ciò che ottiene è ritenuto non soddisfacente da parte indagata, l'avvocato della difesa (perché secondo la legge un imputato deve avere un avvocato) può chiedere una CTP (consulenza tecnica di parte) che verifica se le analisi sono state fatte correttamente e/o chiede nuove analisi.
In assenza di precisa richiesta come sopra le analisi fatte vengono messe agli atti e entrano a far parte del corpo delle prove (possono ovviamente essere prove a favore dell'accusa o contrarie).

Escape replica ad Aigor:

Grazie per l'intervento, molto specifico.

Io però punto l'indice in modo deciso su qualcosa che esula dalle contorte procedure giuridiche ossia su

1) quale è la CERTIFICAZIONE che PRESUMO debba avere un laboratorio affinché i suoi referti siano considerati prova avente valore non solo legale ma addirittura giudiziale.

2) Di più: vengono mai fatte delle verifiche periodiche e sufficientemente obiettive sull'affidabilità di questi laboratori, ammesso che abbiano la certificazione di cui al punto 1?

Domande difficili, lo so.
Prima di girarle all'avvocato di Bossetti, Salvagni, faccio un tentativo qui sul forum.

A parte l'ossessione per la "rosa" e il nome proprio di persona "Rosa", su Erba ha visto la mano di assassini ben addestrati e in ciò mi trova perfettamente d'accordo, già ab ovo.
Sul movente specifico le nostre opinioni divergono, banalmente perchè lui non è di quelle parti (Lombardia) e non conosce certi meccanismi.
Tornando all'Isola bergamasca, mi inquieta parecchio la connessione tra l'omicidio di Yara e il caso Hacking Team, il cui dominus David Vicenzetti (bel personaggio con una nutrita collezione di armi bianche e di qualche denuncia) si pavoneggiava nelle e-mail aziendali del ruolo della propria impresa.

segnalo l'analisi delle ferite del corpo effettuata da Carpeoro. La simbologia utilizzata rimanda alla loggia Concordia.

-1- Le indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio

-2- Il ritrovamento di Yara Gambirasio

-3- L'inizio del processo

-4- The Hacking Team

-5- -6- Come hanno incastrato Massimo Bossetti

-7- -8- -9-  Chi ha ucciso veramente Yara Gambirasio? 


 

Conosco il caso da semplice curioso, pur se con qualche approfondimento (e non mi perdo un video di Federico Liguori), ma questa mi era sfuggita: questore di Bergamo e comandante provinciale dei carabinieri visitano casa Gambirasio a 2/3 giorni dalla scomparsa. Gianluca Spina, ex poliziotto, rimarca quanto inusuale sia stato questo evento:



Una possibile conclusione: alte sfere avevano da subito avviato un percorso di preservazione dei propri interessi intorno a questo caso e si sono esposti per uno di due motivi: 1) ignari della verità, hanno accostato il sig. Gambirasio per via delle sue frequentazioni lavorative a stretto contatto con realtà mafiosette (anche solo per capire che aria tirava, non sapendone nulla); oppure 2) consci della verità, hanno accostato il sig. Gambirasio per capire come far cadere il piatto della bilancia in favore degli interessi (superiori, o collaterali) da difendere. Sono ipotesi, ma quando si mettono insieme tanti pezzi, non sono poi tanto implausibili. Chi segue il caso di Garlasco si sta facendo il callo su certe simili dinamiche.

 

TUTTI I MISTERI e le DOMANDE SENZA RISPOSTA

<strong>Il ruolo di Hacking Team</strong>

<code>Per esempio l’email ID 68332 (codice Wikileaks) che ha come titolo:<strong><em>Re: Diamoci una pacca sulla spalla Inviata da Alberto Ornaghi di HT il giorno 19/06/2014 ad Alessandro Scarafile sempre di HT ed allo staff, è in risposta alla domanda di Scarafile se <strong><em>“stiamo lavorando anche al modulo DNA?”</em></strong> e recita:<strong><em>‘dovresti agganciarlo all’evento “on etilometro”‘</em></strong>Il tutto in risposta all’email di Marco Valleri HT del 17 giugno: <strong><em>“Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo wink”</em></strong>E’ bene specificare che:– il 16 giugno sera tutti i TG hanno dato come prima notizia l’arresto di Bossetti;– a fugare qualsiasi dubbio che stessero parlando del caso Yara e di Bossetti vi è l’email ID 66879 inviata da Vincenzetti a Chiodini, che probabilmente non sapeva ancora cosa fosse successo, dove scrive: <strong><em>“Il caso Yara e’ stato risolto, Massimo.David” (sempre nello stesso scambio di email generato da quella di Marco Valleri).</code>




Naturalmente ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. _____________________________________________________________________________________________________________________________________
Immaginiamo una storia in cui un potente boss mafioso decide di mandare un messaggio di avvertimento ad un certo Signor. FG. Per farlo, ordina ai suoi uomini di aggredire una delle figlie di FG, assicurandosi che torni a casa tagliuzzata e malmenata. Ma qualcosa va storto: l’azione sfugge di mano e la ragazza muore ed il corpo viene nascosto per 3 mesi. Il boss sà perfettamente quando e dove far ritrovare il corpo, e dispone dei contatti necessari per orientare l’indagine lontano dal proprio ambiente. Sotto minaccia, una parte della procura intimidita o forse collusa lo rassicura: “Forniteci un nome e ce ne occuperemo noi. Quando avremo qualcuno da incolpare il caso si chiuderà con la sua condanna.” Il piano è semplice: quando dopo 3 mesi verrà ritrovato il corpo, gli investigatori rinverranno sicuramente qualche traccia biologica. La procura, per evitare problemi con il clan, cercherà in anticipo un soggetto “adatto” su cui far ricadere le responsabilità. Al momento del ritrovamento, i RIS identificano diverse tracce di DNA negli indumenti della vittima, tra cui un profilo nucleare completo. In laboratorio, un biologo ignaro inserisce come di routine il campione nella macchina di analisi. L’apparecchiatura elabora tabelle, elettroferogrammi e invia tutto il profilo al server centrale. Ed è proprio lì che, nella storia, avviene la parte decisiva: qualcuno si introduce nel sistema informatico e sostituisce i files del DNA nucleare con quelli di un profilo diverso, preparato appositamente per coinvolgere il prescelto Signor MGB. Il DNA mitocondriale, invece, non viene elaborato in quanto non identifica un soggetto ma durante le udienze si cercherà di spiegare la strana presenza di un profilo mitocondriale non coincidente con MGB. Un DNA nucleare senza la parte mitocondriale è scientificamente impossibile a meno che lo si crei sinteticamente in laboratorio. Creare un DNA sintetico richiederebbe la complicità di un laboratorio, quindi l’alterazione dei dati informatici risulta più semplice e soprattutto invisibile e silenziosa: non coinvolge nessuno che un giorno possa avere uno scrupolo di coscienza e parlare. Per fortuna il diavolo fà le pentole e non i coperchi e gli Hackers della società HT vengono a loro volta Hackerati e tutti i files e le emails vengono pubblicati su Wikileaks Le email interne del gruppo HT che ha fornito gli strumenti per l’intrusione mostrano messaggi di avvenuto ringraziamento, discussioni tecniche sull’implementazione di moduli DNA+ etilometro e persino riferimenti criptici al successo di un’operazione, celebrata in un telegiornale della sera precedente che annuciava l'arresto del Sig. MGB. Il tempo per orchestrare tutto questo non mancava: tre mesi di occultamento del corpo e quasi tre anni di “regia” per costruire la colpevolezza del malcapitato Sig. MGB

Wolf ha scritto:

Vizzini, alte sfere avevano da subito avviato un percorso di preservazione dei propri interessi............

Vero

Nel percorso di preservazione hanno inserito la HackingTeam
 

Vizzini ha scritto:

......................................

Una possibile conclusione: alte sfere avevano da subito avviato un percorso di preservazione dei propri interessi intorno a questo caso e si sono esposti per uno di due motivi: 1) ignari della verità, hanno accostato il sig. Gambirasio per via delle sue frequentazioni lavorative a stretto contatto con realtà mafiosette (anche solo per capire che aria tirava, non sapendone nulla); oppure 2) consci della verità, hanno accostato il sig. Gambirasio per capire come far cadere il piatto della bilancia in favore degli interessi (superiori, o collaterali) da difendere. Sono ipotesi, ma quando si mettono insieme tanti pezzi, non sono poi tanto implausibili. Chi segue il caso di Garlasco si sta facendo il callo su certe simili dinamiche.


 

Ho guardato il tuo filmato, non ho mai approfondito il caso Yara ma non mancherò di vedere i documentari di cui sopra; per contro conosco a menadito Erba e Garlasco. Devo dire che l'idea di una parte di magistratura collusa con le forze dell'ordine per comuni interessi e relazioni con l'alta imprenditoria, sembra davvero il filo comune che lega queste 3 vicende (non a caso la recente rivisitazione del caso Garlasco + inchieste Clean stanno portando a parlare di una nuova vera e propria mani pulite, con certi magistrati al posto dei politici corrotti).

Che sia per interessi spiccioli (acquisti/vendite di immobili, autovetture etc a prezzi di favore come tangenti) per "fratellanza massonica" (autoprotezione della loggia stile P2) o semplicemente per motivi di carriera (il magistrato che insieme a CC/Polizia individua un colpevole e risolve brillantemente il caso) il cittadino resta giustamente spaventato di fronte a queste possibili dinamiche chiedendosi...e se fosse toccato a me?

In questo filo conduttore vorrei aggiungere una perlina della quale ancora non ho sentito parlare nel mainstream (magari vale anche per il caso di Yara). Nel caso Garlasco è ormai noto che l'ipotesi della nuova procura sia quella della connivenza fra chi fa le intercettazioni e chi le dispone (parti di registrazione mancanti, trascrizioni grossolane e talvolta sospettosamente fuorvianti degli audio intercettati).
Questo nell'ipotesi di corruzione delle istituzioni giudiziarie potrebbo essere l'uovo di Colombo (se io procuratore o magistrato avessi qualcosa da nascondere e questo venisse fuori da una telefonata fra le parti coinvolte potrei sempre agire sui raw data audio cancellando/inquinando le prove)

Nessuno ha dato il corretto peso imo quando nel caso di Erba venne fuori che la società di intercettazione (unica per tutte le indagini del tempo e scelta senza un bando) non poteva essere riferita a nessun proprietario noto in quanto società fiduciaria residente in Svizzera (quindi completamente anonima). Monteleone, giornalista delle Iene al tempo parlò con un ex carabiniere che rivelò (a suo dire...ma non venne ritenuto attendibile) i rapporti estremamente amicali intercorsi fra procuratori/magistrati e referente in Italia della stessa società di intercettazione....anche in questo caso l'ipotesi di un tremendo conflitto di interessi è terribile perché nel caso di un procuratore/magistrato corrotto cadrebbe l'attendibilità della più affilata arma a disposizione degli inquirenti per scoprire questo tipo di reati complessi, ovvero proprio le intercettazioni!

Non so se ciò di cui sopra possa essere ricondotto anche al caso Gambirasio ma credo in generale che per pilotare/depistare un'indagine sia estremamente semplice tagliare/cucire/cancellare gli audio a proprio piacimento;

sarebbe un po' come se in una partita di calcio si avesse a disposizione dell'arbitro una sala VAR truccata che mistifichi i replay e scelga le inquadrature da mandare in onda, facendo sembrare le decisioni del direttore di gara sempre corrette e boicottando così l'ipotesi corruttoria. 

Non so se ciò di cui sopra possa essere ricondotto anche al caso Gambirasio ma credo in generale che per pilotare/depistare un'indagine sia estremamente semplice tagliare/cucire/cancellare gli audio a proprio piacimento;
sarebbe un po' come se in una partita di calcio si avesse a disposizione dell'arbitro una sala VAR truccata che mistifichi i replay e scelga le inquadrature da mandare in onda, facendo sembrare le decisioni del direttore di gara sempre corrette e boicottando così l'ipotesi corruttoria.

E' quello che hanno fatto con tutti (TUTTI) i filmati video che riguardavano il Ponte Morandi