di Max Del Papa
Mi hanno criticato, chi garbatamente, amichevolmente, chi in tono più aspro e magari fanatico, per avere io criticato la performance cancerologa di Giovanni Allevi a Sanremo. Perché è stata una performance. Eh, ma devi capirlo, Giovanni è così, lui è un poeta, un puro. Sono un puro anche io ma la mia poesia è più ruvida e non ci sto a prendermi per il culo da solo. Perché quello che ci hanno fatto è pura eugenetica di regime e qualcuno lo deve pur dire, qualcuno che ci sta dentro. Io me li ricordo i tweettini di Allevi, il vaccino è l’unica cura, è l’unica soluzione, l’unica speranza, minuscolo, io mi vaccino, io mi faccio le trenta dosi, fatevele anche voi. Sua sorella è morta, lui è quasi morto e anch’io non mi sento troppo bene. Lui un mieloma multiplo, io un linfoma al quarto stadio che ha consumato l’80% del midollo osseo.
Ma io non mi abbandono a quei minuetti, quei contorcimenti, quelle smorfie estatiche per il male che ti fa bene, che ti rende migliore. No, io non sono migliore, sono diventato più duro, più cattivo. Sto giocando per la vita, la mia vita, dannazione. Forse con Allevi sono stati più pucciosi: a me hanno semplicemente detto che avevo un cancro in ospedale, ci spiace, tanti saluti, e sono rimasto tramortito, volevo buttarmi dalla finestra, ma non potevo aprirla perché nel frattempo mi avevano operato ad una spalla disintegrata e la morfina mi dava il tormento, tossivo, convulsi di singhiozzo, un dolore che neanche all’inferno.
E’ una notizia talmente imbarazzante che la BBC non la nomina nemmeno. Se fate una ricerca sul sito della BBC, cercando “King Charles Doctor Dixon”, non esce nulla.
Ma la notizia è vera: il dottor Michael Dixon, un grande sostenitore dell’omeopatia e delle cure alternative, è il capo dei medici della famiglia reale inglese, ed è stato scelto lo scorso dicembre da Re Carlo in persona.
Dal 2006 Dixon è presidente del College of Medicine, una organizzazione che chiede che l’omeopatia e la medicina alternativa siano finanziate con i soldi pubblici. Alla nomina di Dixon alla casa reale uno dei suoi avversari, il prof. Edzard Ernst, ha dichiarato stizzito : «Chiunque promuova l’omeopatia sta minando la medicina basata sull’evidenza e il pensiero razionale. Non si può avere una medicina alternativa solo perché piace al principe Carlo. Io e altri abbiamo dimostrato che l’omeopatia non è una terapia efficace, cosa che oggi è diventata un consenso accettato.”
Replica dell’oncologa Gentilini: “Ecco perché c’è correlazione”
di Antonio Oliverio
È in uso, da un paio d’anni circa, un termine angosciante e disturbante in sé: “turbo-cancro”. Una definizione, peraltro, alquanto vaga. È piuttosto evidente che qualcosa non quadri, e non possiamo accettare che divenga una formula di uso comune, come i famigerati “malori improvvisi”, senza che si studino le ragioni di questo exploit. E, attenzione, non lo diciamo noi, ma i numeri: negli ultimi 24-36 mesi si è registrata una vera esplosione di casi, come vedremo in seguito. Ora, veniamo al punto. Anche noi ci siamo occupati dei dati comunicati da Roberto Burioni nelle scorse settimane: negli ultimi venti anni si è registrato un netto aumento dell’incidenza di alcuni gravi tumori tra i più giovani, secondo i dati racchiusi in un articolo del Wall Street Journal. “E non sappiamo ancora il perché“, ha detto il virologo da salotto televisivo. Ecco, dunque, che ci vengono in soccorso i latini, che parlavano di excusatio non petita, accusatio manifesta. Spieghiamoci meglio: è come dire che il vaccino non c’entra. Fine del discorso? Assolutamente no, sicché l’oncologa Patrizia Gentilini ha detto la sua in una lettera riportata sul sito della emittente Byoblu.
Nel 2005 vivevo a Los Angeles. Luogocomune era nato da appena un anno. Un giorno mi contattò un amico dall’Italia, Federico (sul sito “Fefochip”). Mi voleva parlare di una cura straordinaria per il tumore: aveva conosciuto un dottore che curava il cancro con il bicarbonato. Io istintivamente mi misi a ridere. Mio padre era morto di tumore, quando era ancora giovane, e avevo visto da vicino quale tipo di odissea rappresenti quella malattia, da tutti considerata inguaribile. L’idea che una malattia del genere si potesse curare col bicarbonato mi sembrava una barzelletta. Dissi a Federico che la cosa non mi interessava, perchè semplicemente non ci credevo. Dopo qualche giorno – fortunatamente – Federico tornò alla carica. Insisteva nel dirmi che il metodo funzionava, e mi chiese almeno di parlare con questo dottore, prima di scartare del tutto questa possibilità.
Uno studio peer-reviewed lancia l’allarme su una crisi in atto negli Stati Uniti, che gli scienziati descrivono come uno “tsunami autistico”. I ricercatori hanno iniziato a lanciare l’allarme sui futuri casi di autismo già nel 2021.
Essi prevedono che il costo per il trattamento di questa crisi vertiginosa ammonterà a milioni di miliardi di dollari all’anno, la maggior parte dei quali andrà all’industria farmaceutica.
Tuttavia, l’aumento dei tassi di prevalenza e la mancanza di servizi pubblici dimostrano che la crisi prevista è già in corso.
Secondo uno studio pubblicato il mese scorso si prevede che il costo sociale del disturbo dello spettro autistico (ASD) negli Stati Uniti raggiungerà i 589 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, 1,36 trilioni di dollari all’anno entro il 2040 e 5,54 trilioni di dollari all’anno entro il 2060, se non si interverrà per prevenire questi disturbi.
Ospite di Tucker Carlson, il Dottor Joseph A. Ladapo (attuale Ministro della Salute dello Stato della Florida ), ha fatto luce su una questione cruciale che, i cosiddetti esperti, hanno apparentemente trascurato: ovvero il rischio che DNA estraneo contamini gli individui che ricevono le iniezioni di mRNA anti COVID. Nonostante sia stato etichettato come vaccino, il preparato sperimentale sviluppato dall'industria farmaceutica per combattere il COVID-19 ha da subito comportato rischi, molto spesso nascosti al grande pubblico.
I decreti che regolano l’etichettatura di alimenti che contengono farine di larve di insetto e locuste sono andati in gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2023.
Alla fine, nessuno stop in Italia all’uso di farine animali ricavate da insetti per la produzione di cibi destinati all’alimentazione umana.
Lo scorso 29 dicembre, senza particolare clamore mediatico, sono stati pubblicati in gazzetta ufficiale i decreti che regolano la commercializzazione di quattro diversi ingredienti a base di insetti, tre larve e un tipo di locusta, per la produzione di prodotti alimentari.
I decreti, datati 6 aprile 2023 ma promulgati in Gazzetta Ufficiale solo pochi giorni fa nel pieno delle festività, si occupano nello specifico di:
Secondo l’Istuituto Superiore di Sanità, il “long covid” è “un mancato recupero completo, con lo sviluppo di un’ampia gamma di danni a lungo termine su organi del sistema respiratorio, cardiovascolare, nervoso, gastrointestinale, ematologico, endocrino, dell’apparato otorinolaringoiatrico, sulla cute e sui reni.” Praticamente, secondo la medicina ufficiale, i postumi del covid si possono estendere per molti mesi dopo l’insorgere dell’infezione.
Ora, qui non vogliamo aprire una discussione sul “covid che esiste o non esiste”. Questa l’abbiamo già fatta, e ognuno è rimasto della sua opinione. Qui vorrei suggerire invece che esiste anche un covid diverso, di tipo psicologico, che estende le sue nefaste conseguenze fino ai giorni nostri.
Questo long covid si chiama “paura”.
di Ahmbar
Quando vidi a suo tempo il documentario di Massimo Mazzucco “Cancro-- Le cure proibite”, una delle parti che avevo sottovalutato nella sua enorme importanza è stata il capitolo “La vittoria dell’industria. Come i banchieri si impadronirono della salute del mondo. Big Pharma, un monopolio incontrastato.”
Non mi resi pienamente conto allora di quanto questa metastasi avesse iniziato ad avvelenare la medicina tutta , non solo la parte oncologica come ampiamente documentato nel film, ed è stato un risveglio per me traumatico quando, con il primo nipote in arrivo, decisi di dare alla figlia di mio fratello le migliori informazioni possibili riguardo alle vaccinazioni, se farle o non farle, andandomi a leggere tutta la storia di questa pratica medicinale dai tempi di Pasteur ad oggi.
Il vaso di Pandora che ho scoperchiato con questa ricerca mi ha profondamente colpito, perchè non solo ho scoperto quante menzogne sono state raccontate da sempre riguardo alla più che presunta efficacia di queste terapie e quanto siano state nascoste le controindicazioni che hanno da subito accompagnato la loro diffusione, ma anche come questo “modus-operandi” sia diventato la norma per l'industria farmaceutica.
Il primo ministro slovacco si oppone fermamente alla dittatura dell'OMS: Bratislava rifiuta il "trattato sulle pandemie"
Da quando è tornato primo ministro della Slovacchia, qualche settimana fa, Robert Fico ha dato filo da torcere ai suoi partner occidentali. Prima ha dichiarato che il suo Paese non avrebbe più partecipato al sostegno occidentale all'Ucraina e non avrebbe più inviato armi.
Poi è arrivato il colpo di scena: Fico ha annunciato che il suo governo non avrebbe firmato il trattato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) voleva imporre sulle pandemie. Anche i deputati dello SMER, il partito di Fico, hanno votato contro la ratifica in Parlamento. Fico, che ha formato una coalizione con il partito di centro-sinistra HLAS e il partito di destra Slovenská Národná Strana, durante il suo discorso di un'ora si è opposto fermamente a qualsiasi rafforzamento dei poteri dell'OMS a spese della sovranità nazionale.
Il sindacato di Polizia Osa lancia l'allarme: «Troppi decessi e malori in Polizia, abbiamo chiesto alla direzione generale i dati. Tantissimi agenti ci dicono che dopo la vaccinazione stanno male». E a Catanzaro il Pm autorizza la ricerca della correlazione su una poliziotta di 29 anni deceduta.
Malori e morti improvvise in Polizia stanno mettendo in allarme gli agenti. Il 17 novembre scorso, il sindacato Osa (Organizzazione Sindacale Autonoma) ha ufficialmente avviato uno studio sulle cause dei decessi da suicidio o da malore improvviso determinatisi tra gli operatori in divisa.
Antonio Porto, segretario nazionale Osa, da tempo si batte per far uscire allo scoperto il problema degli eventi avversi da vaccino tra gli agenti di Polizia. Una battaglia che ha pagato sulla sua pelle subendo anche un paio di sospensioni per la causa vaccinale anche se comminate all’interno della sua attività sindacale.
Leggi tutto: Io, Allevi e il cancro. Ma perché anche tu taci, fai teatro, e non dici le cose come stanno?