Il problema delle visite mediche, ormai impossibili da prenotare, è forse la piaga più evidente del nostro fallimentare sistema sanitario.
Da molti anni ormai chi si rivolge ad una struttura pubblica con la richiesta di una vista medica si sente rispondere “fra tre mesi”, “fra sei mesi”, oppure addirittura “riprovi più avanti, perchè non abbiamo date disponibili”.
Questo naturalmente non è casuale: è il risultato di una lenta e cinica manovra di distruzione del nostro sistema pubblico, operata con la complicità di tutti i recenti governi, per favorire progressivamente la sanità privata.
Mentre infatti chi vuole fare una TAC a spese dello stato deve aspettare sei mesi o un anno, se si rivolge ad una struttura privata scopre che con 100 o 200 euro la può fare immediatamente. Peccato che quel cittadino abbia già pagato le tasse, per cui la TAC gli spetterebbe di diritto, senza dover pagare più niente.
A questo problema Mario Giordano ha dedicato alcune puntate di Fuori dal Coro. E nell’ultima, quella di ieri sera, ha rivelato una cosa che quasi nessuno sapeva: esiste una legge che impone allo stato di rimborsare il cittadino che abbia dovuto rivolgersi ad una struttura privata, quando quella pubblica non fosse stata in grado di soddisfare le sue esigenze entro i tempi previsti.
In altre parole, se un paziente si reca alla struttura pubblica con una ricetta che richiede una TAC “entro dieci giorni”, ove la struttura pubblica non fosse in grado di eseguire gli esami nei tempi previsti, il paziente può farli privatamente, e poi farsi rimborsare dall’ospedale la spesa sostenuta.
Ma questo, naturalmente, ai pazienti nessuno lo dice.
Nella trasmissione di ieri sera hanno mostrato una giornalista che si fingeva una paziente, e cercava di prenotare una vistita. Di fronte alla solita risposta “non abbiamo posti disponibili”, lei ha chiesto allora quale fosse la procedura da seguire per ottenere il rimborso della visita privata. A quel punto, magicamente, si è scoperto che la disponibilità c’era, e le hanno detto che sarebbe stata richiamata presto per avere l’appuntamento richiesto.
In trasmissione hanno anche mostrato le interviste a due persone che hanno fatto le visite privatamente e che hanno poi richiesto il rimborso. In un caso sono passati tre mesi, nell’altro sei, ma il rimborso è stato comunque ottenuto.
Se questo tipo di informazione si diffondesse rapidamente, e tutti gli italiani sapessero che esiste questa legge, presumo che il nostro sistema sanitario diventerebbe, di colpo, molto più efficiente.
Massimo Mazzucco
Qui la puntata di ieri sera di Fuori dal Coro. Il segmento inizia intorno al minuto 20. (Occhio che Infinity permette di vedere solo un certo numero di minuti, poi scatta la richiesta di abbonamento).
Decreto legislativo del 29/04/1998 n. 124
def.finanze.it/.../...
Mi viene naturale una sola considerazione: le istituzioni sono le prime a non dare il buon esempio (e qeusto è un caso lampante) il cittadino, allora, è più che giustificato a trovare mezzi e mezzucci per fregale.
Mi domando se ci sia un modo per uscire da questo circolo vizioso oppure sarà sempre a chi frega per primo e di più (dato il livello del sito mi sono limitato ad usare termini urbani).
N.O.
Ennesimo modo per taglieggiare il contribuente...la cosa comica (o tragica) è quando cerchi di prenotare un esame, non si riesce col pubblico, e privatamente lo fa lo stesso dottore, nella stessa struttura il giorno dopo.
@Redazione: quando mi loggo, mi esce un messaggio relativo alla sicurezza...l'altro giorno ho postato sul forum ma il msg non è comparso, c'è qualche problema sul mio account? grazie
Il Sig. mario giordano lo prenderei a testate perché insulta quelli che la pensano come me; io non mi permetto di insultarlo.
A parte questo "piccolo particolare" egli una volta tanto ha fatto un servizio molto utile alla Comunità, a quanto pare e sarebbe il caso di provarci tutti; anche se qualcuno non sarà rimborsato, nella mischia si può comunque ottenere un interessamento maggiore che risollevi la nostra Sanità Pubblica, che ne ha tanto tanto bisogno.
L'unico problema e' che non credo siano previsti rimborsi...
Immaginate, come dice Massimo, che il suo pubblico (di Giordano), 1 o 2 milioni di persone?, cominciasse ad adottare questa procedura e, man mano, informasse famigliari, parenti, amici ecc ecc... La cosa potrebbe allargarsi a macchia d'olio.
Io, personalmente, lo farò!! (cioè parlarne con più persone possibile)
Ovviamente sono tra la schiera degli ignoranti, non sapevo minimamente, fino a pochi minuti fa, di questa procedura di rimborso.
PS: porto all'attenzione una cosa: il digitale. Ossia: come ha fatto l'inviata, ha finto di voler prenoare una visita, le è stato risposto che non c'è disponibilità, l'inviata chiede della procedura e magicamente compare un posto; ecco, questo con la prenotazione dal fascicolo sanitario elettronico non è possibile farlo.
In oltre il personale va ripartito in due turni da 6 ore od in un turno da 9 ore.
La volontà di uccidere il SSN per sfruttare la "gallina dalle uova" della sanità privata é fin troppo chiara
La privatizzazione creata dal sistema capitalista imposto in italia.
E la colpa è solamente degli italiani ce hanno voluto e votato questo sistema negli anni.
Il sistema capitalista in pieno stile turbo-capitalista proveniente dai fottuti usacanaglia.
Non vedete cosa stanno facendo?
Stanno portando l'italia ad essere con le stesse regole e politiche sociali degli usacanaglia.
Dove se hai i soldi ti curi altrimenti muori.
Dove solamente chi ha i soldi può fare qualcosa, può sopravvivere.
Dove si paga tutto quanto, la sanità, l'istruzione, i trasporti ecc... insomma tutto, paghi tutto!
Avete voluto questo sistema?
Avete voluto il capitalismo?
E allora prendetevelo tutto quanto!
COGLIONI
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Come?
Semplicemente, il medico non richiede la TAC con la dicitura "entro 10 giorni".
Fateci caso, non ti mettono nemmeno "urgenza".
I motivi sono poi fantastici, si noti come cercano di arrampicarsi sugli specchi.
Usano spesso la frase: "non posso mettere l'urgenza perchè il suo caso non è così urgente".
Sarebbe quindi essenziale conoscere i parametri dei criteri che stabiliscono i livelli di gravità che determinano il grado di "urgenza"
che il proprio medico stabilisce.
Perchè quì entra anche in gioco la "prevenzione" che, così facendo, non viene attuata!
(diventi "urgente" quando sei ormai da ricovero)
Quindi non viene quasi mai messa l'urgenza e nemmeno un termine di tempo in giorni.
Ecco quindi che la richiesta rimborso non può avere valore!
Quindi significa che i medici sono consapevoli e soprattutto complici nell bloccare la possibilità di richiedere il rimborso!
E specifico che sono contrario alla sanità privata e sarei molto più felice di vivere in un uno Stato ove il pubblico si fa carico di tutto, per tutti i cittadini e pagando religiosamente e lautamente chi fa quel fondamentale mestiere per la collettività.
E' proprio a causa dell'attuale sistema sanitario (pseudo-pubblico) che si creano le lunghe liste d'attesa.
E i medici sono costretti a non mettere l'urgenza con la scusante di non intasare il sistema.
La prevenzione quindi può andare a farsi fottere.
I medici sono quindi consapevoli e anche involontariamente complici.
Questo è più che un "tentativo":
La maggior parte di loro non si accontenta di 3.500 € netti al mese.
Ne vogliono il doppio o il triplo..e quelli di base ci riescono benissimo tra un ECC e un certificato medico RIGOROSAMENTE PAGATI IN NERO.
Un medico dirigente in OSPEDALE costa 170.00 all'anno come minimo...Un luminare il doppio...
Il PD molti anni fa disse ai medici: Chi vuole lavorare nel pubblico e solo nel pubblico riceverà un extra oltre contratto... e gli altri vadano tutto il giorno nel privato..
Risultato ?
I medici del pubblico, non contenti dell'extra, cominciarono a lamentarsi pochi anni dopo e il Pd con Rosy Bindi, per accalappiare il voto dei medici, arrivarono all'orrore dell'intramoenia (L’attività libero-professionale effettuata all'interno delle strutture pubbliche ), per la quale lo stesso medico ti dice che la visita si può fare tra 3 mesi.. ma se la fai "privatamente" si può anticipare al giorno dopo o anche 5 minuti dopo le 17.00, quando il medico "timbra" ( ? lo timbrano ? ) la fine del suo turno e magicamente TAC e risonanze si trovano subito.
Io avrei proposto questo al medico che sceglie il privato..
Ok.. ma ora paghi metà del costo dei tuoi studi universitari pari a 400.000 €... ( 6 anni + specializzazione ecc ecc)
Fai un mutuo se i soldi non li hai.
Per par condicio anche gli altri laureati dovrebbero pagare molto di più il loro costo universitario..
Ci rendiamo conto che ci sono medici che vanno in pensione oggi con pensioni molto alte e che hanno pagato "niente" i 5/6 anni di riscatto universitari quando anni fa costavano poco ?
PS.. L'Italia è uno dei paesi con più medici per abitante..
Ricordo a tutti che dovrebbe esistere una norma per la quale se hai una impegnativa con priorità e le strutture del territorio non sono in grado di effettuare la prestazione puoi imporre alle stesse un termine per adempiere
In caso di inadempienza puoi rivolgerti in intramoenia o privatamente facendoti rimborsare.
A Padova se devi aspettare 3 mesi per un TAC è perché di solito chi la deve fare non vuole andare a Mestre o Vicenza o Piove ( dove trovano i "buchi ") e vuole farla solo a Padova vicino casa.. al massimo 5 minuti di auto o di BUS....
Per una coronarografia all'ospedale universitario di PD mi fu detto di aspettare 2 mesi..
Avevo urgenza e mi hanno fatto la coronarografia all'Angelo di Mestre 5 giorni dopo perché non era un problema per me spostarmi o l'orario.
Giustamente non si accontentano! Tu hai mai lavorato di notte? Hai la loro responsabilità? Mettiti in testa che se lo stipendio medio è 1600, un medico o un giudice devono prendere almeno il triplo. Non appartengo a nessuna delle due categorie, ma obiettivamente in tutta Europa siamo quelli che pagano meno i medici.
Il problema che io solleverei, semmai, è che all'interno del sistema sanitario nazionale lo stipendio dei medici non è commisurato alla loro reale responsabilità: un medico di base prende molto più di un chirurgo! Nonostante la sua responsabilità e la sua fatica non siano minimamente paragonabili. Infatti oggigiorno tra i giovani medici non c'è nessuno che vuole fare chirurgia, e la pagheremo tra pochi anni quando arriveremo in pronto soccorso con le gambe rotte non ci sarà nessuno a operarci.
Mi chiedo se c'è un modo per richiedere indietro le tasse che paghiamo anche in altri ambiti.
OK..
Avranno anche le pensioni tedesche DEI MEDICI OSPEDALIERI... che non superano i 1800 € netti in Germania
Un medico Italiano che va in pensione oggi dopo aver lavorato 42 anni e 10 mesi ( con i 6 anni di riscatto universitari ).. prende quasi 3.500 € netti in Italia.
Se un medico in ospedale fa 5 o 6 notti per mese.. E' GIA' TANTO.
PS Ho dato un occhiato in internet e nei vari forum i medici tedeschi pubblicano i loro stipendi.. mediamente sono intorno ai 4.300-4.800 € netti al mese, non certamente il doppio di quelli Italiani..
Invece le pensioni sono esattamente la metà di quelle dei medici Italiani..
FILOSOFIE DI VITA DIVERSE..
Sul discorso responsabilità non posso negare che ci sia un problema.
I medici sono penalmente e civilmente responsabili del loro operato..E CI MANCHEREBBE !!
Mi chiedo se c'è un modo per richiedere indietro le tasse che paghiamo anche in altri ambiti.
Mai visto restituire il maltolto.
C'è chi si distacca e sceglie una condizione di "Sovranità Individuale".
E' un po' complicato però. In teoria così lo stato non sarebbe più il tuo padrone, il padrone dei tuoi figli (adesso lo è e anche pesantemente) e della tua casa. Inoltre potresti in questo caso non pagare le tasse senza subire ritorsioni.
Rischi: l'inosservanza delle regole con l'aggiunta di regole fasulle dell'ultim'ora, istituite a piacere secondo necessità, così come abbiamo ben visto nel periodo pandemico, potrebbe portare lo stato a ripetere il gesto (visto il successo...) a non rispettare altri accordi, regole, diritti.
Ma forse vale lo stesso la pena di fare un tentativo, almeno di informarsi bene, di approfondire.
Se si chiede una prestazione medico-specialistica o un accertamento diagnostico leggere sulla ricetta quale priorità della prestazione il medico ha barrato: U, B, D o P. Per ogni sigla, il piano nazionale delle liste d'attesa prevede i tempi massimi di attesa, ovvero:
U, entro 72 ore;
B, entro 10 giorni;
D, entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
P, entro 120 giorni.
Se alla prenotazione i tempi comunicati dall'operatore superano quelli indicati dalla regione o quelli sopra scritti, ossia i termini massimi dettati dal piano nazionale di governo, potete chiedere che la prestazione vi venga fornita, rispettando i tempi, in attività libero-professionale intramuraria, pagando il solo ticket.
L'operatore é tenuto a comunicare il tempo massimo che può intercorrere tra la data della richiesta della prestazione e l'erogazione della stessa, ai sensi dell'art. 3, comma 10, decreto legislativo 124/1998: "... il tempo massimo che può intercorrere tra la data della richiesta delle prestazioni ... e l'erogazione della stessa. Di tale termine è data comunicazione all'assistito al momento della presentazione della domanda della prestazione, nonché idonea pubblicità a cura delle aziende unità sanitarie locali ed ospedaliere".
Può anche accadere che la lista d'attesa sia bloccata e che la prestazione non possa essere garantita entro i termini massimi stabiliti. La legge 266/2005, all'art. 1, comma 282 recita: "282. Alle aziende sanitarie ed ospedaliere è vietato sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni...", il comma 284: "284. Ai soggetti responsabili delle violazioni al divieto di cui al comma 282 è applicata la sanzione amministrativa da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 6.000 euro...".
Il comma 13 del decreto legislativo 124/1998 ci informa che:
"13... qualora l'attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi dei commi 10 e 11, l'assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell'ambito dell'attività liberoprofessionale intramuraria, ponendo a carico dell'azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell'azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l'effettivo costo di quest'ultima ...".
Per ottenere in tempi ragionevoli la prestazione privata a costo del ticket occorre presentare un'istanza al direttore generale dell'azienda sanitaria o dell'azienda ospedaliera, a mezzo pec/racc. AR o raccomandata a mani, in tal caso farsi firmare una copia per ricevuta.
Fac-simile istanza:
(luogo)...., (data: giorno/mese/anno)...
Al direttore generale dell'Azienda Sanitaria ...
Oggetto: lista d'attesa per ... (indicare tipologia di prestazione)
Il sottoscritto ... nato a ... e residente in ... via... n. ..., CF n. ...
premesso che
- in data ... il medico dott. ... mi ha prescritto la seguente visita specialistica/prestazione diagnostica ...;
- in data ..., dopo aver tentato di prenotare il predetto accertamento, mi è stata comunicata l'impossibilità di procedere alla prenotazione prima del ...;
- la prestazione in oggetto mi é stata prescritta con il codice urgenza ... (U/B/D/P);
- il Piano Nazionale di Governo delle liste d'attesa stabilisce per le prenotazioni erogate dal SSN tempi massimi di erogazione.
Tutto ciò premesso,
chiedo
- che la prestazione sia erogata entro i tempi massimi stabiliti dal Piano Nazionale di Governo delle liste d'attesa;
- che la ASL provveda ad individuare una struttura pubblica o accreditata che eroghi la prestazione entro i tempi massimi stabiliti;
- che in caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate che possano erogare la prestazione secondo la prescrizione, la ASL provveda all'erogazione della prestazione intramoenia, senza oneri aggiuntivi da parte mia, ai sensi del decreto legislativo 124/1998, art. 1, comma 13;
domando inoltre
una risposta formale alla presente comunicazione, come da normativa vigente, al seguente riferimento ... (indicare dove si vuole ricevere la risposta: indirizzo/e-mail/pec ...).
In fede
..........................(firma)
(nome e cognome)
Allegati:
- copia prescrizione medica.
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Link che possono servire:
- decreto legislativo 124/1998 normattiva.it/.../...
- piano nazionale di governo delle liste di attesa salute.gov.it/.../...
- legge 724/1994, articolo 3, comma 8: "... le unità sanitarie locali, i presidi ospedalieri e le aziende ospedaliere devono tenere, sotto la personale responsabilità del direttore sanitario, il registro delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio e dei ricoveri ospedalieri ordinari. Tale registro sarà soggetto a verifiche ed ispezioni da parte dei soggetti abilitati ai sensi delle vigenti disposizioni. Tutti i cittadini che vi abbiano interesse possono richiedere alle direzioni sanitarie notizie sulle prenotazioni e sui relativi tempi di attesa, con la salvaguardia della riservatezza delle persone". normattiva.it/.../...
Mi informerò su questa cosa. In verità, fino a quando le nostre tasse finanziano tutto tranne che l'Italia, gli Italiani dovrebbero trovare un modo per non pagare le tasse anche se dipendenti, visto che vengono detratte in automatico. Non credo sia possibile, ma bisognerà trovare un modo, perché se si vanno a toccare il "LORO" soldi, che poi sono nostri, allora di solito le cose si muovono
"Le prestazioni erogate in regime di intramoenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medico a cui rivolgersi per una prestazione".
Avete visto come sono gentili? Lo fanno per noi, ci danno addirittura il "diritto" di scegliere a chi regalare i soldi che non dovremmo mai sborsare in primo luogo.
salute.gov.it/.../...
E secondo te stare in piedi 6 notti al mese, magari a 50 anni, è poco? Ma hai mai lavorato una notte in vita tua? Senza offesa.
Considera poi che non è lavoro d'ufficio: è un lavoro che può essere stressante e mica poco. Sai come funziona, magari ti arriva quello che sta morendo e lo devi aprire di corsa, con il rischio che i parenti (maledetti) ti denuncino perché non hai salvato la nonnina di 90 anni che sarebbe morta lo stesso...
Io per fare quella vita vorrei come minimo 5.000 € al mese. Sinceramente sarei più contento di darli a loro che ai nostri politici, o ad altri impiegati dello Stato che in pratica sono li prendere il reddito di cittadinanza.
Si certo, sono d'accordo. Però quando vengono assolti bisognerebbe anche "tagliare le palle" a chi ha denunciato per sport...
Ad oggi non esiste alcuna conseguenza per chi ha fatto una denuncia contro un medico che poi risulta infondata. E anche questo non mi pare per nulla giusto: come minimo gli paghi un bel risarcimento.
Questo perché sono entrato in un nuovo partito (scusatemi, ma io sono uno di quelli convinto che "la politica è un dovere") e ho presenziato a una relazione della commissione sanità.
Morale, ciò di cui si lamentavano i relatori (due di essi erano chirurghi) era la distruzione della figura del medico di base.
Infatti
La prevenzione strumentale (tramite screaning) oltre a produrre falsi positivi ed essere statisticamente molto poco efficace non è in grado di sostituire la vecchia figura del medico di famiglia che conoscendo il paziente e la sua storia capiva subito quando c'era da preoccuparsi e quando no.
Il sovraffollamento dei pronto-soccorso è un'altra conseguenza dell'assenza della figura del medico di base.
cause della demolizione di questa figura sono state individuate in
-eccessiva burocratizzazione (che toglie tempo alla pratica medica)
-mancata depenalizzazione dell'atto terapeutico (che renderebbe possibile curare in scienza e coscienza e non in base ai protocolli)
-bassa paga per paziente, che induce i medici a prendere troppi pazienti (per poi non seguirne bene nessuno).
Come scrisse un articolo del "inchiesta"( già parecchi anni fa dunque oggi immagino sia pure peggio) il 10% dei medici ovvero 40mila medici fanno uso di droga e alcool. Dalla sala operatoria al pronto soccorso. Le categorie più colpite dalle dipendenze sono chirurghi, anestesisti, medici di pronto soccorso, psichiatri, ostetriche e ginecologi. Servizi “di frontiera”, alle prese con le emergenze, che comportano forte stress emotivo e scariche adrenaliniche continue,il 10 per cento dei medici ha problemi di droga e alcol. La fatica e i turni più lunghi aggravano il problema. Le sostanze stupefacenti più usate dai camici bianchi sono cocaina e stimolanti di vario tipo. Aggiungo io a quanto pare c' e un Depp state Malaise inteso come "stato profondo di malessere" nella sanità.
Mentre parlava sparando puttanate come "putin ha intenzione di formare l'impero russo" giordano non ha detto "a", muto e pippa.
Neanche ha provato ad interromperla con un "What???".
Ha in qualche modo contribuito alla propaganda vergognosa di questi personaggi e per me è imperdonabile.
E' un vero peccato, dato che Giordano si era già speso molto su diverse questioni delicate, ma questo passo falso non avrebbe dovuto farlo.
Giordano è un giornalista Mediaset, rete delle famiglia Berlusconi che ha in mano Forza Italia, partito di governo. Penso sia normale che gli abbiano detto di non mettere in difficoltà la Premier.
Comunque Mario Giordano è sempre stato il Rè delle polemiche inutili: mi ricordo di quando nel 2019, in una sua trasmissione, fece a pezzi delle zucche di Halloween con un mazza da baseball (colorata con i colori del tricolore), il tutto girando "Io Halloween non lo voglio festeggiare". Ma va bene, cazzi suoi! Cosa è obbligatorio festeggiare!?
E questa non è nemmeno l'uscita peggiore in cui si è dilettato. Salvo solo quel piccolo barlume di luce durante il Covid, dove ha almeno provato a dare voce alla minoranza, anche se secondo me per mero interesse "politico" di consenso...
Senti, non ho nulla contro chi fa notare che le cose non funzionano. Ci mancherebbe.
Io contesto il modo e le parole del post di Massimo, che ho trovato davvero fuori luogo. Da come è stato posto il problema, sembra che la colpa delle liste d'attesa sia dei medici. Il sottinteso è che fanno finta di non avere posto in ospedale per obbligare la gente a farsi curare (da loro) privatamente.
Non metto in dubbio che esistano anche medici disonesti, sarebbe folle: ci sono persone scorrette in tutte le aggregazioni umane. Io però ne conosco diversi, alcuni sono miei amici, altri addirittura miei parenti, e sono brave persone. Trovo che questo post getti discredito su un'intera categoria e non lo trovo affatto giusto.
Comunque sono appena arrivato sul sito, non voglio mettermi a litigare.
Ricorda le vecchia e mai dimenticata Pubblicita' Progresso, quando l'educazione civica contava eccome.
Il fiume karma e' sempre li' con le sue rive comode-comode.
Per rinfrescarti la memoria, ti linko questo:
odysee.com/.../appello-ai-medici-non-restate-in:0
Lo stipendio medio di un chirurgo è superiore del 245% rispetto al salario medio in Italia, aggirandosi intorno ai € 125.000 annui (circa € 5.300 netti al mese).
Un cardiochirurgo MEDIO guadagna all'incirca 5.800/6.000 € netti al mese.
Quelli un po' bravini ( cioè almeno il 50% dei chirurghi ) raddoppiano tranquillamente tali cifre.
eccellenzamedica.it/.../....
Ovviamente le visite intramoenia sono a parte. E non sono mai inferiori ai 150-200 € alla volta.
Con una sola visita intramoenia al giorno ( 30 minuti ? ) e alla paga base si aggiungono 2.000-3.000 €
Comunque lavorare di notte una volta alla settimana non è uno sforzo così immane.
Cosa centra questo con il discorso che stavamo facendo? Sulle case farmaceutiche la penso come te, e tra i medici che conosco in tanti sanno che il sistema è drogato. Del resto, non è che ci voglia un genio per capirlo. Dietro al tuo post c'è il livore per quello che è accaduto durante il covid ?
Asserire che il medico scelga di non curare i pazienti in ospedale perché vuole curarli a pagamento nel suo studio è diffamatorio. Lo dico davvero nel tuo interesse: attento perché ci sono anche gli estremi per una querela.
No, era davvero un consiglio. Non sono un medico, quindi nemmeno volendo potrei essere un pericolo: non essendo parte offesa, non avrei alcun potere di querelare e nemmeno mi interesserebbe farlo. Ho esposto il mio pensiero qui sotto: chi è d'accordo come me bene, chi non lo è pace. Servono a questo i forum online.
Tuttavia, secondo te, se questo post arrivasse all'ordine dei medici nazionale, se ne starebbe zitti di fronte a una insinuazione di questa gravità?
Si diventa medico per tre motivi. Per soldi, perché non puoi fare altrimenti e per passione. Chi lo fa per soldi, o perché obbligato dalla famiglia, è più facile che fotta entrambi, sia il paziente che il ministero della salute, che prenda soldi in nero, che agevoli le case farmaceutiche, che si nasconda dietro a protocolli, o che scarichi le proprie colpe su altri...etc.
Logicamente non è detto che un medico che sia diventato tale non per passione, ma per altri motivi, debba per forza essere un disonesto, ma i disonesti li puoi trovare in una di queste due categorie.
Poi non dimentichiamo l'andazzo, i partiti politici, i protocolli, l'albo e tutte quelle pressioni che i medici subiscono e che stimolano l' omertà e la paura di perdere uno status raggiunto e che in definitiva sono tutte le pressioni con cui qualunque umano inserito in un contesto piramidale deve fare i conti.. Quella dei medici è ancora comunque una casta.
Come spiegheresti il fatto che PRIMA ti dicono che il primo appuntamento disponibile è dopo 6 mesi e quando chiedi il rimborso per la visita privata MAGICAMENTE ci sono giorni liberi a breve?
Non si tratta di disonestà ma anche di vigliaccheria.
Come ha detto più volte Massimo (ma ricordo anche un video della dott.sa Silvana De Mari che diceva le stesse cose) ci sono i medici che hanno seguito pedissequamente il protocollo governativo, quelli che hanno abbassato la testa anteponendo se stessi ai pazienti, e quelli che sono stati zitti quando i loro colleghi, che si sono ribellati al Sistema, curando con scienza e coscienza, fottendosene dei protocolli governativi criminali, sono stati sospesi e radiati.
Chiedi ai tuoi amici e parenti a quale di queste categorie appartengono.
Quanto alla querela da parte dell'Ordine dei Medici, lasciamo stare.
L'Ordine ha perseguito tutti quei medici che hanno fatto il vero mestiere di medico. Querelare chi mette in piazza la verità, per loro, è un attimo.
Si vede.
No. Stiamo parlando dei medici come se parlassimo di quelle persone che hanno scelto questo mestiere primariamente per curare gli altri.
Per soldi: queste persone avrebbero dovuto fare un'altro mestiere. I pazienti non sono un business.
perché non puoi fare altrimenti: infatti io ne ho conosciuto molti che mi hanno detto: "Sai, o facevo il medico o andavo a rubare."
per passione: gli unici che hanno capito cosa vuol dire fare il medico.
... ma è più probabile che lo sia o lo diventi, dato che non mette in primo piano la salute del paziente.
Non stiamo parlando di negozianti di frutta e verdura che devono pagare il pizzo dalla mafia.
Stiamo parlando di persone che hanno avrebbero scelto, come obiettivo primario, quello di curare le persone, financo di salvare delle vite. Il loro status dovrebbe passare in secondo piano.
Non per niente nel Giuramento di Ippocrate, che dovrebbero (penso) fare TUTTI i medici, si recita:
"Primum non nocere"
vabbè charlie, quando scendi dal pero, fai un fischio.
credevo si parlasse di come è, non di come dovrebbe essere.
Senza offesa, ce lo hai un minimo di pensiero critico su quello che leggi?
Cosa gliene frega al medico ospedaliero se, dopo essere stato in visita da lui privatamente, ottieni il rimborso da parte dello Stato? Mica te lo deve pagare lui!
Questa è diffamazione, e pure una diffamazione stupida perché non è neppure conforme alle regole della logica...
Se c'è un interesse dietro a queste cose non è quello dei singoli medici. Al massimo di chi vuole spostare la sanità del pubblico al privato, quindi persone più pericolose e scaltre
Nessuno fa un lavoro solo per passione.
A me il mio piace, ma pretendo di essere pagato per quello che faccio in modo commisurato alla qualità/difficoltà del mio lavoro
Prima di tutto, che siano "i medici" a non voler dare gli appuntamenti me lo hai messo in bocca tu. Io nell'articolo parlo di un sistema (la "struttura pubblica"), non "dei medici" in particolare. Quindi stai molto attento in futuro a non ripetere questo errore. A nessuno piace che gli si mettano in bocca cosa che non ha detto, e a me men che meno.
In secundis, non è certo da te che ho bisogno di avvisi per le querele per diffamazione. Tu preoccupati di quello che dici tu, a quello che dico io ci penso io.
Infine, non hai risposto alla mia domanda: ti ho chiesto se i "bravi medici che conosci tu" sono gli stessi che stavano zitti e giravano lo sguardo dall'altra parte, mentre i loro colleghi venivano sistematicamente radiati solo per aver curato i propri pazienti "in scienza e coscienza"?
Non me ne frega un cazzo se "non è quello di cui parlavi tu". Visto che sei qui per difendere la categoria fallo fino in fondo, invece di scappare.
Rispondi alla domanda.
Va bene, recepito il messaggio.
No, non sono le persone che pensi tu. Cosa abbiano fatto di preciso sul posto di lavoro in merito al punto da te sollevato non lo so: li conosco, ma non ci vivo ansime. Posso però dire che sanno benissimo le mie posizioni sul Covid (che certo non sono in linea con quello di Parenzo, per intenderci) e non mi sono mai sentito giudicato da loro. Anzi, su molte cose hanno condiviso.
Sono brave persone, questo posso dirlo al di la di ogni dubbio. Poi, lo ripeto, non capisco il senso della tua domanda; anzi, mi sembra a dir poco indiscreta. È poi una domanda fuori luogo in ogni caso, perché anche se (per assurdo) i miei amici medici fossero i più accaniti fan del green pass, questo non implicherebbe che siano anche persone disoneste che vogliono lucrare sulla salute dei loro pazienti. Ma non è questo il caso, te lo posso garantire.
No, non ho voglia di litigare. Non ho insultato e non mi permetterei mai di farlo, voglio solo portare liberamente il mio punto di vista. Se non mi è consentito, va benissimo, occorre solo dirlo e la prossima volta saprò come comportarmi.
Non si tratta di difendere la categoria. Sarebbe come "difendere" i magistrati o i pompieri o i falegnami, e cosa vuol dire? Ci sono quelli bravi, quelli meno bravi e quelli pessimi. Come sempre!
Questa frase che hai scritto dimostra invece che sei tu, all'opposto, che molto probabilmente sostieni DAVVERO quello che avevo capito io... (nonostante il tentativo di smentita).
Se non c'è altro, io chiuderei il discorso. Non ho davvero alcuna voglia di scannarmi in discussioni inutili. Ho detto come la penso e tanto mi basta
La libera professione intramoenia ha proprio lo scopo di permettere al paziente di scegliere tra gli specialisti che lavorano in ospedale, è prevista per legge e le modalità sono concordate con i sindacati.
Si può efficientare il sistema? Certo, ma la domanda continuerà sempre a superare l’offerta se le risorse non vengono incrementate.
Ma ti mancano alcuni elementi.
Anche io ho amici medici, anzi, parenti (stretti).
Ti suggerirei di chiedere a questi tuoi amici medici, in ispecial modo se non sono ospedalieri (cioè dipendenti dello stato), che cosa pensano della propria categoria, nonchè degli Ordini (il maiuscolo lo metto con ribrezzo) che li rappresentano.
Io credo che raccoglierai una bufera di improperi, se si tratta di persone etiche. (e così dovrebbe essere, visto il mestiere che hanno scelto).
La riforma della sanità italiana ha completamente snaturato la figura. Li ha resi tutti dirigenti, molto ben stipendiati, subordinati (ordini...) come pecore ai direttori sanitari (che spesso non sono neppure medici), li ha espropriati dei propri Ordini (sempre maiuscolo ribrezzoso) che sono diventati casse di risonanza della politica. La quale è serva degli interessi di chi sappiamo.
E, sai... quando ti sei abituato a prendere un ottimo stipendio, più gli incerti del mestiere, leggasi non solo le visite extra moenia, ma anche gli incentivetti delle farmaceutiche, dopo un certo tempo ti viene naturale la frase, quella vigliacca con cui ce lo hanno messo nel culo con la pandeminchia. "tengo famiglia".
I medici veramente onesti che conosco io sanno benissimo, e non da ieri nè da quattro anni fa, che la loro categoria fa generalmente schifo. E' stata disintegrata da un punto di vista etico. (questo, facendo ovviamente salve le innumerevoli eccezioni, che forse sono persino la maggioranza, ma si tratta di una maggioranza spossessata da qualsiasi potere, i veri eroi che hanno combattuto pagando con sospensioni, radiazioni, vessazioni di ogni tipo l'inumana disonestà del "protocollo". Tachipirina e vigile attesa.)
Mi tengo per me la mia opinione su come sia potuto succedere, perchè è fondata su di una profonda diffidenza nei confronti dello Stato (maiuscolo etc etc...).
Che dovrebbe vigilare sull'etica della fornitura al cittadino del servizio sanitario. Si è visto, come ha vigilato
Non esiste un solo medico che abbia avuto il coraggio di protestare, quando i suoi colleghi venivano radiati semplicemente per aver agito in scienza e coscienza.
Quindi, quelli che tu definisci "persone perbene" sono solo dei vigliacchi egoisti che hanno pensato a difendere i propri privilegi, invece di difendere la loro professione e la professionalità dei loro colleghi.
Certo ci sono i bravi e i meno bravi.
Peccato che in questo caso i meno bravi hanno superato di gran lunga in numero i bravi.
No non è stata una questione solo di lucro.
È stata proprio una questione di deontologia professionale.
Ancora più grave.
La questione è stata semplice.
Non rischio la radiazione dall albo per salvare tu ignaro cittadino.
Il sistema medico si fonda su questo.
Seguendo i protocolli non rischio nulla.
Sono protetto da papà stato.
Io non ci perderei un attimo a difendere questa catogoria che ha mostrato il peggio Dell essere umano.
Ma se c è chi ha voglia ancora di difenderli. Faccia pure.
Disonesti lo sono. Perché dal. Momento che sai che il vaccino non protegge dal contagio. E lo sapevamo tutti.
Bisogna essere disonesti a difenderlo come misura sanitaria necessaria.
Hanno una certa influenza, potere e sono molto benestanti, fattori destinati ad aumentare nei prossimi anni poiché un vero El Dorado è in serbo per loro.
Quasi 400 anni fa, un certo Molière aveva un’idea molto precisa di chi fossero i medici.
Molière insiste sul medico come professionista di scarsa qualità che agisce solo in funzione dei propri interessi. In particolare, tutti i dottori di Molière sono profondamente legati al denaro; i medici dimenticano del tutto il loro ruolo positivo e vengono dipinti in atteggiamenti arrivisti che hanno il solo scopo di "far fruttare la malattia, con la frode, con l'inganno".
Mi interesserebbe sapere, dunque, quanti medici (non il numero, ma la percentuale) abbiano avuto il coraggio di agire semplicemente in scienza e coscienza e protestare o difendere i propri colleghi per poi farsi radiare.
(130 dovrebbero essere circa lo 0,1 per cento dei medici, senza contare gli infermieri, che sono il doppio.)
No, lo scorretto sei tu che hai tirato fuori questo discorso che non centra NULLA né con il tuo post né con quello che ho scritto io. Il tutto solo per sviare l'attenzione dalla questione che ho sollevato io, ovvero che non si può accusare tutti i medici d'Italia di fare parte di un sistema che vuole lucrare sulla salute dei cittadini. È un'affermazione riprovevole.
Le liste d'attesa non sono una colpa dei medici, o almeno non sono certo loro i primi responsabili. Banalmente il sistema sanitario è al collasso perché non ci sono più soldi e la politica è fatta da ignavi, incapaci di affrontare i problemi del paese. Tra pochi anni non ci saranno nemmeno chirurghi e tutto sommato, visto che l'Italiano medio pensa che il medico sia una specie di schiavo al suo servizio, è quello che merita di avere... nulla.
Certo. Sono d'accordo su tutto al 100%.
A questo si aggiunge il diritto penale, che per espressa previsione esonera dalla responsabilità il medico che si attiene alle linee guida (politiche) e condanna quello che se ne discosta. Quindi puoi essere un completo inetto, ma seguire le sacre linee guida scritte con i piedi, e venire assolto. Dall'altra parte c'è quello che ha scelto in scienza e coscienza (certo, magari anche sbagliando, come può succedere a tutti) che viene condannato.
Ah... le linee guida, ovviamente, spesso sono dettate da chi ha interessi. È una cosa schifosa e questo i miei conoscenti medici me lo hanno sempre detto, anche se sono ospedalieri.
L'oceano è fatto di gocce.
Se mio padre lavora in una fabbrica che produce componenti per armi, allora è anche colpa sua se il mondo è pieno di guerre.
Quindi il medico può non essere la causa del problema, ma visto che partecipa è anche colpa sua.
Errato al quadrato: sulla Costituzione è scritto altro.
Ah beh! allora stiamo a posto!
Non credo sia colpa dei medici in servizio se le strutture ospedaliere non hanno abbastanza risorse umane per garantire i servizi a tutti.
Che colpa ne ha il mio amico cardiologo se l'ospedale non riesce a offrire un servizio a tutti gli utenti? Lui fa le sue 40 ore alle quali è tenuto per contratto, ed è normale che se sceglie di farne di più per questo si faccia pagare dal paziente. E che cazzo, cosa deve lavorare gratis il povero medico?
In USA Giappone Singapore Corea Australia sono decisamente molto meno i medici per abitante.
I medici che scelsero il pubblico ebbero un buon riconoscimento economico ( una delle tante voci che fanno aumentare lo stipendio).. ma in pochi anni cominciano a chiedere qualcosa di meglio ( Le visite intramoenia )..
Volevano mantenere i vantaggi del posto pubblico con i guadagni del privato senza averne i rischi E CI SONO RIUSCITI.
Furbi vero ?
Comunque il costo di un medico Italiano ( stipendi + 20 anni di pensione erogata ) è pari al costo di un medico tedesco ( meno pensione ma stipendio più alto ).. ma in altre fasce lavorative non c'è questa equivalenza.
Quelli che vanno a DUBAI guadagnano 12.000-15.000 euro.. ma in quel posto le tasse sono ZERO ed non esistono tutele di nessun tipo.
www.youtube.com/.../
Le visite intramoenia il medico le fa al di fuori del suo orario di servizio, quindi mi sembra ovvio che tu lo debba pagare. Che poi, su 100 euro, lui ne intasca forse 40 (tasse e quello che deve all'ospedale per usufruire degli ambulatori).
"Furbi"
Io mi faccio pagare per il mio lavoro: cosa pretendi, che chi ti cura lo faccia a gratis? Semmai sono polli, se fossi io nei loro panni mi imporrei per dettare IO le condizioni. Visto che senza i medici non possiamo stare, il loro potere di "ricatto" sarebbe mille volte superiore a quello di qualsiasi categoria.
Poi fa un po' vomitare sentire gli italiani fare i conti in tasca ai medici, quando il paese pullula di dipendenti pubblici che non fanno un CAZZO dalla mattina alla sera a nostre spese: su di loro, nulla da dire?
Purtroppo quello che è successo negli ultimi 4 anni ha fatto crollare la mia fiducia nella classe medica, già vacillante, ai minimi storici. Il silenzio connivente che li ha caratterizzati nella questione vaccini (in particolare) è qualcosa di imperdonabile, ai miei occhi. Perché il medico non è un mestiere come un altro:l'essere medico é una vocazione (dovrebbe esserlo). Quindi mi aspetto da un medico un'etica e una condotta morale degne del ruolo importantissimo che rivestono all'interno della comunità. Aspettative vane, a quanto pare
oops, dimenticavo però:...me lo vedo stasera a casa in libertà con calma.