La scorsa settimana è morto Adolfo Di Bella, figlio del dott. Luigi Di Bella (scopritore del metodo omonimo) e fratello del dott. Giuseppe Di Bella, che ha proseguito il lavoro del padre. Pur non essendo medico, Adolfo ha sempre collaborato con il fratello per sostenere, difendere e diffondere il Metodo Di Bella.
Questo è un messaggio scritto da Giuseppe Di Bella:
Ringrazio con grande e profonda gratitudine quanti sono intervenuti a dare l’estremo saluto a mio fratello Adolfo. La vostra partecipazione, è testimonianza di affetto, stima, condivisione degli stessi valori, è incoraggiamento a raggiungere gli obiettivi per cui con Adolfo abbiamo condotto, e adesso condurrò, non solo, ma con la vostra alleanza, una battaglia contro un potere globale corrotto e corruttore, degenerato e degenerante, criminale nella sua intima essenza, satanico nelle inconfessabili finalità.
Il Dott. Massimo Citro, in questo video messaggio, parla a nome dei 1000 medici firmatari delle 50 domande rivolte oramai quasi un anno fa, alle agenzie regolatorie e di controllo dell'imposta campagna vaccinale degli ultimi anni.
Al grande, liberalissimo “filantropo” Bill Gates la satira dà fastidio. Secondo questo articolo, pubblicato sul sito della Gavi Alliance (finanziata da Bill Gates), i meme sono “super-diffusori di disinformazione sanitaria”.
Dall’articolo leggiamo. “Se pensate che i meme siano semplicemente immagini online di gatti carini e celebrità con didascalie divertenti, potresti essere sorpresi nell’ apprendere che possono avere una funzione più sinistra. La nostra ricerca mostra che i meme fanno parte di una strategia altamente sofisticata per diffondere e monetizzare la disinformazione sanitaria. I meme possono sembrare banali, ma dovrebbero essere presi seriamente. Considerarli scherzi innocui significa sottostimare grossolanamente la loro influenza e rafforzare il loro potere di diffondere messaggi potenzialmente dannosi per la salute.”
di Alberto Medici
Nell’ambito della vasta schiera di voci critiche alla gestione della recente “pandemia” esiste una divisione fra quelli che, pur contestando le politiche messe in atto, credono comunque all’esistenza del virus, il Sars-Cov2 in questo caso, e quelli che invece ritengono la teoria virale, in questo come in altri casi, una costruzione priva di fondamenti scientifici.
Sottolineo qui come la mia posizione, che vado a spiegare, non sia quella di “non esistenza del virus”, ma di “assenza di evidenze scientifiche dell’esistenza del virus”. Questo perché, in generale, è molto difficile provare scientificamente una assenza: ad esempio, se si volesse provare che io non sono mai stato in Belgio, bisognerebbe avere un archivio storico di tutte le mie giornate, con tutti i miei spostamenti, e questo archivio dovrebbe essere certificato, non manomissibile, ecc.; viceversa, per provare che ci sono stato, basterebbe una prova che, in un dato giorno, di un dato anno, ero lì, con magari prove fotografiche, testimonianze, ecc.
In questa live di ieri abbiamo trattato del Piano Pandemico OMS. Visto che il voto all’ONU sarà il 24 maggio, ho lanciato l’idea di “ricattare” in qualche modo i partiti di governo prima delle europee, chiedendo espressamente una rinuncia dell’Italia ad approvare il trattato, in cambio del nostro voto. Ho scoperto in trasmissione che Leonardo Guerra aveva pensato di fare una cosa simile. Secondo voi quale sarebbe il metodo migliore per portare avanti una campagna di questo tipo? (Ne parliamo nello specifico a 18.29, 26.00, 49.54. Ma tutta la puntata è interessante, soprattutto l'intervento iniziale di Sarzi Amadè).
di Max Del Papa
Mi hanno criticato, chi garbatamente, amichevolmente, chi in tono più aspro e magari fanatico, per avere io criticato la performance cancerologa di Giovanni Allevi a Sanremo. Perché è stata una performance. Eh, ma devi capirlo, Giovanni è così, lui è un poeta, un puro. Sono un puro anche io ma la mia poesia è più ruvida e non ci sto a prendermi per il culo da solo. Perché quello che ci hanno fatto è pura eugenetica di regime e qualcuno lo deve pur dire, qualcuno che ci sta dentro. Io me li ricordo i tweettini di Allevi, il vaccino è l’unica cura, è l’unica soluzione, l’unica speranza, minuscolo, io mi vaccino, io mi faccio le trenta dosi, fatevele anche voi. Sua sorella è morta, lui è quasi morto e anch’io non mi sento troppo bene. Lui un mieloma multiplo, io un linfoma al quarto stadio che ha consumato l’80% del midollo osseo.
Ma io non mi abbandono a quei minuetti, quei contorcimenti, quelle smorfie estatiche per il male che ti fa bene, che ti rende migliore. No, io non sono migliore, sono diventato più duro, più cattivo. Sto giocando per la vita, la mia vita, dannazione. Forse con Allevi sono stati più pucciosi: a me hanno semplicemente detto che avevo un cancro in ospedale, ci spiace, tanti saluti, e sono rimasto tramortito, volevo buttarmi dalla finestra, ma non potevo aprirla perché nel frattempo mi avevano operato ad una spalla disintegrata e la morfina mi dava il tormento, tossivo, convulsi di singhiozzo, un dolore che neanche all’inferno.
E’ una notizia talmente imbarazzante che la BBC non la nomina nemmeno. Se fate una ricerca sul sito della BBC, cercando “King Charles Doctor Dixon”, non esce nulla.
Ma la notizia è vera: il dottor Michael Dixon, un grande sostenitore dell’omeopatia e delle cure alternative, è il capo dei medici della famiglia reale inglese, ed è stato scelto lo scorso dicembre da Re Carlo in persona.
Dal 2006 Dixon è presidente del College of Medicine, una organizzazione che chiede che l’omeopatia e la medicina alternativa siano finanziate con i soldi pubblici. Alla nomina di Dixon alla casa reale uno dei suoi avversari, il prof. Edzard Ernst, ha dichiarato stizzito : «Chiunque promuova l’omeopatia sta minando la medicina basata sull’evidenza e il pensiero razionale. Non si può avere una medicina alternativa solo perché piace al principe Carlo. Io e altri abbiamo dimostrato che l’omeopatia non è una terapia efficace, cosa che oggi è diventata un consenso accettato.”
Replica dell’oncologa Gentilini: “Ecco perché c’è correlazione”
di Antonio Oliverio
È in uso, da un paio d’anni circa, un termine angosciante e disturbante in sé: “turbo-cancro”. Una definizione, peraltro, alquanto vaga. È piuttosto evidente che qualcosa non quadri, e non possiamo accettare che divenga una formula di uso comune, come i famigerati “malori improvvisi”, senza che si studino le ragioni di questo exploit. E, attenzione, non lo diciamo noi, ma i numeri: negli ultimi 24-36 mesi si è registrata una vera esplosione di casi, come vedremo in seguito. Ora, veniamo al punto. Anche noi ci siamo occupati dei dati comunicati da Roberto Burioni nelle scorse settimane: negli ultimi venti anni si è registrato un netto aumento dell’incidenza di alcuni gravi tumori tra i più giovani, secondo i dati racchiusi in un articolo del Wall Street Journal. “E non sappiamo ancora il perché“, ha detto il virologo da salotto televisivo. Ecco, dunque, che ci vengono in soccorso i latini, che parlavano di excusatio non petita, accusatio manifesta. Spieghiamoci meglio: è come dire che il vaccino non c’entra. Fine del discorso? Assolutamente no, sicché l’oncologa Patrizia Gentilini ha detto la sua in una lettera riportata sul sito della emittente Byoblu.
Nel 2005 vivevo a Los Angeles. Luogocomune era nato da appena un anno. Un giorno mi contattò un amico dall’Italia, Federico (sul sito “Fefochip”). Mi voleva parlare di una cura straordinaria per il tumore: aveva conosciuto un dottore che curava il cancro con il bicarbonato. Io istintivamente mi misi a ridere. Mio padre era morto di tumore, quando era ancora giovane, e avevo visto da vicino quale tipo di odissea rappresenti quella malattia, da tutti considerata inguaribile. L’idea che una malattia del genere si potesse curare col bicarbonato mi sembrava una barzelletta. Dissi a Federico che la cosa non mi interessava, perchè semplicemente non ci credevo. Dopo qualche giorno – fortunatamente – Federico tornò alla carica. Insisteva nel dirmi che il metodo funzionava, e mi chiese almeno di parlare con questo dottore, prima di scartare del tutto questa possibilità.
Uno studio peer-reviewed lancia l’allarme su una crisi in atto negli Stati Uniti, che gli scienziati descrivono come uno “tsunami autistico”. I ricercatori hanno iniziato a lanciare l’allarme sui futuri casi di autismo già nel 2021.
Essi prevedono che il costo per il trattamento di questa crisi vertiginosa ammonterà a milioni di miliardi di dollari all’anno, la maggior parte dei quali andrà all’industria farmaceutica.
Tuttavia, l’aumento dei tassi di prevalenza e la mancanza di servizi pubblici dimostrano che la crisi prevista è già in corso.
Secondo uno studio pubblicato il mese scorso si prevede che il costo sociale del disturbo dello spettro autistico (ASD) negli Stati Uniti raggiungerà i 589 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, 1,36 trilioni di dollari all’anno entro il 2040 e 5,54 trilioni di dollari all’anno entro il 2060, se non si interverrà per prevenire questi disturbi.
Ospite di Tucker Carlson, il Dottor Joseph A. Ladapo (attuale Ministro della Salute dello Stato della Florida ), ha fatto luce su una questione cruciale che, i cosiddetti esperti, hanno apparentemente trascurato: ovvero il rischio che DNA estraneo contamini gli individui che ricevono le iniezioni di mRNA anti COVID. Nonostante sia stato etichettato come vaccino, il preparato sperimentale sviluppato dall'industria farmaceutica per combattere il COVID-19 ha da subito comportato rischi, molto spesso nascosti al grande pubblico.
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