Franco Fracassi presenta la sua collana in 12 volumi intitolata “Nei secoli brevi”. Uno sguardo a volo d’uccello sugli ultimi 120 anni della storia mondiale.

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Comments  
Bravissimo giornalista. Qualita' rara nel suo ambiente (e non solo).
Ormai per me è diventato un punto di riferimento. Qualunque dubbio storico io abbia, lo chiamo e lui mi spiega. Sa tutto.
Un grande Franco , anche se lo vediamo sempre parlare dalla sua stanzetta, ricordo che Fracassi ha girato parecchi posti e scenari di guerra tipo Somalia, Bosnia, Kossovo, Angola, Afghanistan, in Ucraina nel Donbass fu messo sotto stato di fermo per parecchie ore e fu rilasciato grazie all' intervento della ambasciata
contropiano.org/.../...
Grazie Massimo, con i tuoi interventi, sei riuscito a trattenere bene il fiume in piena Fracassi :-)

Tante informazioni di cui non ero a consoscenza, alcuni dubbi mi rimangono, ma è giusto così, altrimenti penderei dalle labbra di qualcuno e questo non va mai bene.
Ora sta a me verificare e diradare i dubbi, ma intanto grazie per i tanti nuovi mondi aperti.
Nei giorni in cui fa scalpore la protesta della redazione de "La Stampa" e "Repubblica" per la cessione dei quotidiani da parte di GEDI, onore a Franco, uno dei pochi giornalisti rimasti in circolazione.
Chiedo a Fracassi se nel libro del periodo nazifascista, ha parlato anche della HAAVARA'
... ci sono cose che ho studiato a scuola che non corrispondono...
... ci sono cose che ho vissuto negli anni che non corrispondono...

... come hanno potuto mentirci così tanto?...
... chi ha contribuito alla costruzione di questa menzogna globale?...

... quanto peso ha in questa distopia, l'informazione venduta al potere, la comunicazione globale al guinzaglio del sistema?...



... solo la vera informazione ci rende liberi...
... grazie Franco e Massimo...
un'ora e mezza e non accorgersene !

COMPLIMENTI ad entrambi.
Moderatore e Autore.

Fracassi sei un vero leone di giornalista e Massimo(in questo caso), il perfetto domatore!

GRAZIE
Riguardo all'interessantissime e articolate guerre anglo-boere (quella descritta è la seconda) e il "Grande Trek", la grande migrazione, la parola Trek (viaggio, migrazione in Afrikaans) deriva dall'olandese Trekken, “tirare, muoversi, camminare, spostarsi”, non mi risulta che ci sia un deserto di Trek :-).

Controllando non risulta neanche che la parola boera per i campi di concentramento fosse "lager", nei diari dei boeri si parla genericamente di "campi". La parola lager, dal verbo tedesco lagern che indicava genericamente in tedesco "depositare, accampare", effettivamente entrò in uso nel periodo nazi con i Konzentrationslager, lager per brevità.
Dettagli eh, a meno che non ci siano fonti alternative.

La cronologia degli eventi invece è importante.
La migrazione (Grande Trek) per sfuggire al dominio e all'oppressione Britannica -che era iniziato con l'annessione della colonia del Capo, sottratta ai coloni boeri definitivamente nel 1806 con la battaglia di Blaauwberg- avvenne intorno al 1830-1840. e fu una scelta obbligata per i boeri che volevano autonomia politica ed economica, liberi dal giogo imposto dalle regole britanniche cercavano nuove terre a nord-est. Non ci fu quindi nessuna deportazione coatta.

I campi di concentramento ci furono molto dopo, appunto con la seconda guerra anglo-boera (1899-1902) dopo che i Boeri avevano faticosamente conquistato le aree Transvaal, Orange Free State, Natal combattendo contro la resistenza dei gruppi locali, gli Zulu i più tosti, contro cui pure gli inglesi successivamente faticarono non poco prima di averne ragione.
Sempre gli inglesi una volta scoperte (intorno al 1870 le grandi risorse di oro e diamanti di quelle aree, (Kimberley – Orange Free State e Witwatersrand – Transvaal) intrapresero successivamente le guerre contro i Boeri che avevano inizialmente sottovalutato e le cui abilità nella guerriglia (contadini sì, ma pure cacciatori e ottimi tiratori) portò poi gli inglesi ad adottare la "Scorched Earth", prendersela con i civili (che davano supporto ai guerriglieri boeri) adottando la strategia della "terra bruciata", campi di concentramento, etc...
L'internamento quindi interessò i discendenti dei "Voortrekkers".
Cronologicamente i fatti sono questi e non andrebbero mischiati.

Curiosità, tra le file britanniche oltre a Churchill c'era, in qualità di supporto medico logistico (Indian Ambulance Corps), anche un giovane Ghandi :-).
Per non parlare dell'ipocrita abolizione formale della schiavitù da parte dei britannici per togliere manodopera ai boeri, per poi sfruttare loro i locals.
La storia del Sud Africa è molto interessante e articolata e ci sono tutti i semi -oltre che i protagonisti- delle "strategie" e anche errori, che hanno caratterizzato la Storia e i conflitti del '900, per arrivare fino a giorni nostri.

Non si possono non notare tutti i parallelismi con gli accadimenti contemporanei e sulla sintesi finale non si può che concordare.
ETRNLCHILD: Grazie per le info. Io purtroppo non so niente della storia del Sud Africa, quindi non ero in grado di fare domande precise sull'argomento (a parte chiedere "chi cacchio erano i boeri?" :-D ).