Franco Fracassi presenta la sua collana in 12 volumi intitolata “Nei secoli brevi”. Uno sguardo a volo d’uccello sugli ultimi 120 anni della storia mondiale.
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Franco Fracassi presenta la sua collana in 12 volumi intitolata “Nei secoli brevi”. Uno sguardo a volo d’uccello sugli ultimi 120 anni della storia mondiale.
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contropiano.org/.../...
Tante informazioni di cui non ero a consoscenza, alcuni dubbi mi rimangono, ma è giusto così, altrimenti penderei dalle labbra di qualcuno e questo non va mai bene.
Ora sta a me verificare e diradare i dubbi, ma intanto grazie per i tanti nuovi mondi aperti.
... ci sono cose che ho vissuto negli anni che non corrispondono...
... come hanno potuto mentirci così tanto?...
... chi ha contribuito alla costruzione di questa menzogna globale?...
... quanto peso ha in questa distopia, l'informazione venduta al potere, la comunicazione globale al guinzaglio del sistema?...
... solo la vera informazione ci rende liberi...
... grazie Franco e Massimo...
COMPLIMENTI ad entrambi.
Moderatore e Autore.
Fracassi sei un vero leone di giornalista e Massimo(in questo caso), il perfetto domatore!
GRAZIE
Controllando non risulta neanche che la parola boera per i campi di concentramento fosse "lager", nei diari dei boeri si parla genericamente di "campi". La parola lager, dal verbo tedesco lagern che indicava genericamente in tedesco "depositare, accampare", effettivamente entrò in uso nel periodo nazi con i Konzentrationslager, lager per brevità.
Dettagli eh, a meno che non ci siano fonti alternative.
La cronologia degli eventi invece è importante.
La migrazione (Grande Trek) per sfuggire al dominio e all'oppressione Britannica -che era iniziato con l'annessione della colonia del Capo, sottratta ai coloni boeri definitivamente nel 1806 con la battaglia di Blaauwberg- avvenne intorno al 1830-1840. e fu una scelta obbligata per i boeri che volevano autonomia politica ed economica, liberi dal giogo imposto dalle regole britanniche cercavano nuove terre a nord-est. Non ci fu quindi nessuna deportazione coatta.
I campi di concentramento ci furono molto dopo, appunto con la seconda guerra anglo-boera (1899-1902) dopo che i Boeri avevano faticosamente conquistato le aree Transvaal, Orange Free State, Natal combattendo contro la resistenza dei gruppi locali, gli Zulu i più tosti, contro cui pure gli inglesi successivamente faticarono non poco prima di averne ragione.
Sempre gli inglesi una volta scoperte (intorno al 1870 le grandi risorse di oro e diamanti di quelle aree, (Kimberley – Orange Free State e Witwatersrand – Transvaal) intrapresero successivamente le guerre contro i Boeri che avevano inizialmente sottovalutato e le cui abilità nella guerriglia (contadini sì, ma pure cacciatori e ottimi tiratori) portò poi gli inglesi ad adottare la "Scorched Earth", prendersela con i civili (che davano supporto ai guerriglieri boeri) adottando la strategia della "terra bruciata", campi di concentramento, etc...
L'internamento quindi interessò i discendenti dei "Voortrekkers".
Cronologicamente i fatti sono questi e non andrebbero mischiati.
Curiosità, tra le file britanniche oltre a Churchill c'era, in qualità di supporto medico logistico (Indian Ambulance Corps), anche un giovane Ghandi :-).
Per non parlare dell'ipocrita abolizione formale della schiavitù da parte dei britannici per togliere manodopera ai boeri, per poi sfruttare loro i locals.
La storia del Sud Africa è molto interessante e articolata e ci sono tutti i semi -oltre che i protagonisti- delle "strategie" e anche errori, che hanno caratterizzato la Storia e i conflitti del '900, per arrivare fino a giorni nostri.
Non si possono non notare tutti i parallelismi con gli accadimenti contemporanei e sulla sintesi finale non si può che concordare.