In tutta Italia si apprestano a riunirsi attorno a un tavolo madri, padri, fratelli, sorelle, figli, nipoti, zii e cugini per celebrare il Natale.
Ma spesso attorno a quel tavolo ci sarà anche un posto vuoto. Il posto, drammaticamente vuoto, di chi è venuto a mancare di recente.
Non è affatto difficile, infatti, trovare una famiglia in cui sia venuto a mancare da poco un parente stretto, e la sua mancanza si fa sentire a Natale più che in qualunque altro giorno dell’anno. Di solito ad andarsene sono i più anziani, quando la natura segue il proprio corso. Ma spesso capita che, per malattie o incidenti, se ne vada anche chi non aveva ancora compiuto il ciclo naturale della sua vita. E in quel caso il dolore di chi resta si fa ancora più acuto, perchè alla mancanza fisica della persona scomparsa si aggiunge anche quel senso di ingiustizia per chi non ha potuto realizzare fino in fondo la sua missione terrena.
Uno studio peer-reviewed rivela che i non vaccinati hanno un'incidenza di malattie croniche infinitamente più bassa rispetto ai vaccinati.
di Andrea Cavalleri (Stolypin)
La leggenda narra che Mitridate, re del Ponto, nel timore di essere avvelenato avesse escogitato un metodo per immunizzarsi, assumendo costantemente piccole dosi di veleno in quantità crescente. Questa narrativa fu tramandata da molteplici storici e scrittori e ha "convinto" milioni di lettori sorridenti, che non si sono mai preoccupati della veridicità di questa storia, in quanto essendo affascinante e carica di suggestioni della fantasia è stata accettata così com'era.
Ma si trattava di una leggenda e, ovviamente, la tossicologia moderna ne ha dimostrato la falsità, in particolare classificando molteplici veleni che hanno effetto cumulativo, ovvero sommano i loro effetti tossici assunzione dopo assunzione, portando la vittima alla malattia grave e alla morte (tra questi possiamo citare il veleno delle vespe, che il nostro organismo non riesce mai ad espellere completamente, nemmeno dopo anni dall'esposizione).
Ebbene, sembra che alla base della fiducia nei vaccini vi sia una credenza analoga, perché studi seri, effettuati con un rigoroso metodo scientifico, riguardo ai vaccini ve ne sono pochi, pochissimi.
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Bordernights oggi ore 9.00
Ormai lo chiamano così: President Musk. Ci sono addirittura i meme che lo mostrano mentre porta al guinzaglio Donald Trump.
Fino all’altro ieri questa poteva sembrare una semplice battuta, ma da ieri il potere di Elon Musk sulla politica americana si è palesato in tutta la sua concretezza. Musk infatti, senza mettere piede in Parlamento, e senza parlare con un solo deputato o senatore, è riuscito da solo a far saltare l’accordo sul tetto del debito che era stato faticosamente raggiunto fra democratici e repubblicani.
Mentre infatti stava per essere approvato al Senato l'accordo che avrebbe dovuto evitare la chiusura di tutte le attività governative, Elon Musk ha deciso che questo accordo sarebbe stato troppo costoso per la borsa degli americani, e si è messo a twittare furiosamente per cercare di farlo saltare.
di B17tv
"Black Money" è un documentario del 2009 realizzato in un periodo in cui la crisi del sistema finanziario occidentale si stava diffondendo a livello globale. Quel lavoro emergeva come un'eccezione in un contesto informativo altrimenti desolante e, purtroppo, attualmente non si notano segnali di progresso in questa situazione. Il docufilm, prodotto e scritto dal premio Pulitzer Lowell Bergman, analizzava la corruzione internazionale perpetrata dalle aziende del settore armamenti, mettendo in luce come la corruzione politica e il fenomeno dello shadow banking erano diventati una realtà consolidata.
Dal New Jersey all’Ohio alla Pennsylvania al Connecticut al Maryland al Massachussets, ormai sono dappertutto.
La autorità continuano a dire che “non sappiamo cosa siano, ma non c’è motivo di allarmarsi”. La qual cosa è una contraddizione in termini, fatta apposta per far infuriare i governatori dei vari stati, che vogliono chiarezza dal governo federale.
Le teorie si accavallano, da quella della “disclosure” imminente al “Progetto Blue Beam”, ormai le teorie si fondono senza soluzione di continuità, aumentando la confusione invece di fare chiarezza.
Joe Biden è riuscito a fare un altro dispetto a Donald Trump, prima di andarsene definitivamente dalla Casa Bianca.
Ha fatto estendere lo scudo penale per i produttori e i somministratori di vaccino Covid fino al 2029.
Questa mossa è stata giustificata dal HHS (il ministero della salute americano) dicendo che “il Covid presenta un rischio credibile per la salute collettiva, ora e nel futuro”.
Se ricordiamo infatti, lo scudo penale speciale era stato concesso ai produttori/somministratori di vaccino Covid in via eccezionale a causa dell’ ”emergenza sanitaria” del 2020. Ora questa emergenza sanitaria sembra diventare permanente, e così anche lo scudo penale viene prorogato a babbo morto.
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Il Governo cancella le multe ai 50enni non vaccinati e la narrazione pandemista si straccia le vesti. Ma chi parla di condono vuole fare polemica politica: in tutt'Italia sono centinaia se non migliaia le sentenze dei giudici di pace, che le hanno annullate dando ragione ai cittadini. La Bussola ne ha lette una ventina. Ora, provate a dare dei "no vax" ad un numero così elevato di giudici.
Non c’è nessun condono, non si vede all’orizzonte nessuna «fregatura per i cittadini onesti che hanno pagato le multe». E di conseguenza non esiste nemmeno l’immagine di un Governo che la dà vinta ai no vax. Perché i no vax, se per no vax intendiamo quei cittadini ultra 50enni che non si sono vaccinati e non hanno pagato le sanzioni di 100 euro previste dall’articolo 4 comma 6 del DL 44/2021, la loro vittoria l’hanno già portata a casa nelle aule di tribunale e non negli studi televisivi dove i Bassetti, i Pregliasco, i Cartabellotta e i Burioni ancora pontificano su una narrazione pandemista smentita dai fatti e dalla storia.
di Gideon Levy - Haaretz
Cos'altro deve accadere prima che i cittadini israeliani si scrollino di dosso la loro paralizzante apatia? Quali altri orrori devono verificarsi affinché i media nostrani si degnino di svolgere il loro ruolo e di denunciare questi orrori? Cosa potrebbe mai incrinare la narrazione del 7 ottobre in cui si è impantanato Israele, con la sconvolgente convinzione che sulla scia di quell’evento tutto è lecito, e che Israele è l’unica vittima?
In questo momento sembra che nulla possa servire. Nulla infrangerà la cupola di cristallo che Israele ha costruito per sé stesso, per evitare di guardare in faccia la realtà. E la realtà ci sta venendo incontro, accompagnata da prove inconfutabili: Israele sta perpetrando crimini di guerra barbarici a Gaza. Non come eccezione, ma come regola.
Non come anomalia, ma come routine. Non si può più negare questo concetto, anche se Israele ci sta ancora provando. Altri diecimila bambini morti basteranno a sconvolgere questo paese? Altri mille video di morte violenta toccheranno qualcuno? Forse l'esecuzione di mille uomini ammanettati di fronte a un muro? Questo è molto dubbio.
C’è qualcosa di anomalo nell’omicidio di Brian Thompson, il superboss delle assicurazioni sanitarie che è stato ucciso la scorsa settimana da un attentatore incappucciato su un marciapiede di Manhattan.
L’anomalia sta nel fatto che si fatica a trovare, in rete, una sincera compassione per la vittima, mentre si sente circolare silenziosamente una specie di tacita approvazione verso l’assassino che ha commesso quel gesto.
Il motivo è molto semplice: Brian Thompson rappresentava, sintetizzato nella sua persona, tutto il male dell’America delle grandi corporation, quelle che si approfittano sistematicamente della debolezza del singolo cittadino, incapace di far valere i propri diritti di fronte alla potenza economica di queste corporation.
Mister Smith contro Big Money. Perde sempre lui.
Leggi tutto: Il Natale di chi non c'è