di Alessio Mannino
Giù le mani da Pier Paolo Pasolini. Come tutti gli anniversari di personaggi che hanno lasciato un segno, questo cinquantennale della morte è stata l’occasione per ammazzarlo di nuovo, a furia di retorica ipocrita e strumentalizzazione di parte. A sinistra, limitandosi al compitino del ritratto agiografico, con le solite formulette dell’intellettuale “irregolare”, “scandaloso” e via veltroneggiando.
Pasolini, prima di tutto un artista
A destra, dopo che la Meloni ci aveva già provato nel 2021 definendolo artefice di un “manifesto politico, conservatore” e di un pensiero “profondo e diffuso che innerva la destra italiana” (Io sono Giorgia), tal Federico Mollicone presidente della Commissione Cultura è tornato alla carica, arrivando a etichettarlo come “fascista”. Del resto, si sa: i morti non possono più difendersi.
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Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.
Francesca Albanese ha presentato all’ONU il suo rapporto intitolato “Genocidio a Gaza: un crimine collettivo”, accusando gli stati occidentali di complicità nel genocidio. Il rapporto è stato criticato non solo – ovviamente – da Israele, ma anche dal nostro stesso ambasciatore all’ONU, Massari, che lo ha definito “totalmente privo di credibilità”
COSA DICE IL RAPPORTO
Israele, ha detto Albanese, ha lasciato Gaza “soffocata, affamata e distrutta”. Il suo rapporto, che esamina il ruolo di 63 Stati nelle azioni di Israele (sia a Gaza che in Cisgiordania), denuncia un ordine mondiale coloniale, sostenuto da un sistema globale di complicità.
“Attraverso azioni illegali e omissioni deliberate, troppi Stati hanno danneggiato, fondato e protetto l’apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale di trasformarsi in genocidio, il crimine supremo contro il popolo indigeno della Palestina”.
Ricordate Bill Gates? Quello che il cambiamento climatico sarà la più grande sfida dell’umanità di questo secolo? Quello che se non riduciamo drasticamente l’effetto serra siamo destinati a una catastrofe planetaria? Quello che l’aumento delle temperature porterà il mondo sull’orlo della distruzione? Quello che ha scritto addirittura un libro intitolato “Come evitare un disastro climatico”?
Ebbene, non è più così. Da ieri il cambiamento climatico non è più un problema grave. Lo ha detto lui, Bill Gates, in un lungo post intitolato “Tre dure verità sul clima: un modo nuovo di guardare il problema”.
“Mentre il cambiamento climatico continuerà a causare conseguenze – ha detto Gates – ciò non porterà alla scomparsa dell’umanità”. “La razza umana è molto resiliente, e comunque gli sforzi recenti per ridurre le emissioni hanno dato ottimi risultati”.
di DanieleSpace
Negli ultimi anni il paradigma sugli UFO/UAP è cambiato radicalmente, soprattutto dopo lo "sdoganamento" di alcuni filmati (1) da parte del Pentagono e dopo una serie di sorprendenti udienze senatoriali negli USA (2) che hanno dato voce ad insider d'alto rango come David Grusch. La maggior parte della comunità accademica e scientifica però, si cela ancora dietro un laconico "Mostrateci i dati!", alludendo al fatto che non esistano evidenze scientifiche accettate sulla presenza di veicoli e manufatti alieni. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo e sempre più studiosi trovano il coraggio di esporsi, scavalcando lo stigma (costruito ad arte) (3) e producendo sempre più letteratura di qualità sul tema.
Il 20 ottobre 2025 è stata una data storica, perché il blasonato gruppo editoriale Nature (Scientific Reports) ha pubblicato lo studio peer reviewed Transients in the Palomar Observatory Sky Survey (POSS-I) may be associated with nuclear testing and reports of unidentified anomalous phenomena (4) di Beatriz Villarroel (astrofisica) e Stephen Bruehl (medicina e metodologia statistica).
In Palestina continua il teatrino delle illusioni.
Dieci giorni fa abbiamo avuto gli “accordi di pace” fra Israele e Hamas, che sono stati firmati da mezzo mondo, ma non da Israele nè da Hamas. E non è certo un caso che Hamas abbia appena dichiarato che “senza il ritiro totale dell’IDF da Gaza non deporremo le armi”, mentre Netanyahu ha dichiarato che “a Gaza ci siamo per restare. Dobbiamo garantire la sicurezza di Israele”.
Quindi, in sostanza, nulla di fatto. Hamas rimane, l’IDF pure, e presto troveranno un pretesto per ricominciare a combattere. Con la differenza che ora Israele avrà le mani completamente libere, perchè gli ostaggi vivi sono tutti tornati a casa.
Però al mondo è stata servita la bugia della “pace in Palestina”, perchè era necessario far scendere un pò il livello di indignazione nel mondo, prima che andasse fuori controllo. E’ stata una grande operazione di ipnosi di massa, che grazie alla connivenza dei media mainstream ha funzionato alla perfezione.
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Da Fanpage, pubblichiamo senza commentare:
I vaccini anti Covid mostrano potenti effetti contro i tumori: studio rileva forte aumento della sopravvivenza.
I ricercatori hanno osservato un sensibile aumento della sopravvivenza nelle persone malate di cancro trattate con l'immunoterapia che hanno ricevuto il vaccino anti Covid a mRNA (RNA messaggero). Più nello specifico, i pazienti cui era stato somministrato il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech o lo Spikevax di Moderna entro 100 giorni dall'inizio del trattamento immunoterapico contro i tumori – con farmaci chiamati inibitori dei checkpoint immunitari – avevano probabilità più che doppie di essere vivi (a tre anni di distanza) rispetto a chi il vaccino non lo aveva fatto.
Nello studio sono stati coinvolti circa mille partecipanti con melanoma (un aggressivo tumore della pelle) allo stadio avanzato e tumori ai polmoni. Si tratta di un risultato sorprendente che, se confermato da indagini più ampie e approfondite, potrebbe rendere il vaccino anti Covid un preziosissimo alleato anche in oncologia, pur essendo progettato per far sviluppare una risposta immunitaria contro la proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2.
Questo è un articolo del Corriere della Sera. Pone un problema molto delicato: la responsabilità dei genitori nello scegliere un percorso medico alternativo. L’articolo ovviamente è tutto distorto a favore della “scienza”, ma ritengo che la questione Hamer meriti uno spazio di discussione.
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Per Martina Binotto e Luigi Gianello, oggi, 21 ottobre inizia in corte d’Assise al tribunale di Vicenza il processo per omicidio. Del figlio Francesco, morto a 14 anni, a causa di un tumore. Il reato ipotizzato dal pm Paolo Fietta è omicidio con dolo eventuale: il decesso del figlio sarebbe stato causato o accelerato dai loro ritardi nella diagnosi e nelle terapie.
Di certo, si sono affidati a un medico veneto, iscritto all’ordine, e a due terapisti che diffondono la dottrina Hamer. Ovvero la teoria dell’ex dottore tedesco Geerd Hamer, il cui metodo prescrive di non contrastare la malattia, ma di assecondarla, in quanto sintomo della risoluzione di un conflitto biologico innescato da un trauma.
Come ha raccontato da Becciolini, Franco Fracassi e la sua collaboratrice sono stati minacciati riguardo alle ricerche che stanno facendo sulla vicenda del 7 ottobre.
Leggi tutto: Pasolini 50 anni dopo