Quando morì mio padre, andai avanti per molti anni a sognare che lui in realtà fosse vivo, e non fosse mai morto. Lo vedevo in sogno, e gli chiedevo dove fosse stato ultimamente. Lui mi dava delle risposte vaghe, e mi provocava un senso di confusione il fatto che avesse un volto diverso da quello che avevo sempre conosciuto, ma ricordo comunque chiaramente il senso di consolazione che mi davano quei sogni, nel sapere che lui non fosse morto davvero. Salvo poi risvegliarmi, e rendermi conto che invece era tutto vero, e che lui non c’era più.
Ora la stessa cosa sta iniziando a succedermi con mia moglie. Di recente ho sognato che lei era viva, e che si era semplicemente allontanata da casa. L’avevano ritrovata in un ospedale, ma ora stava bene e potevamo tornare assieme.
La domanda che mi pongo è questa: si tratta semplicemente di un processo di autoconsolazione, che il cervello mette in modo a livello subconscio per lenire il dolore della mancanza, oppure sono le anime dei defunti che cercano in qualche modo di farci sapere che loro continuano a vivere, anche se in uno stato diverso dal nostro?
Voi cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili?
Massimo Mazzucco





a me capita a volte di sognare i miei genitori, spesso in situazioni dove io sono piccolo assieme a mio fratello.
Non posso dire se capita spesso oppure no perchè i sogni solitamente si dimenticano al mattino a meno che, al risveglio, non si cerca di ricostruirli mentalmente in modo da spostarli in un area del cervello più duratura.
(La labilità dei sogni è una protezione del cervello).
Come ben sai io non credo a spiritismi o misticismi vari per cui dubito molto che possano essere le anime dei defunti che ritornano.
Ci sarebbe da domandarsi allora, come mai non fanno in modo di darci informazioni più precise tipo dove stanno, cosa accade dopo la morte o più materiali tipo dove hanno nascosto oggetti o come risolvere dei problemi.
(P.es. Mia moglie sogna spesso suo padre e le piacerebbe che le desse dei consigli su come tenere l'orto ma lui solitamente non comunica e si limita a osservare in silenzio.)
Avevo letto tanti anni fa "L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud (ma è passato tanto di quel tempo che il ricordo è ormai effimero), e ricordo che affermava che i sogni sono principalmente la realizzazione inconscia dei desideri.
Il fatto di vedere un defunto, o come nel mio caso di rivedere la mia famiglia ricostruita come era decenni fa, è, secondo lui, il desiderio di tornare a una situazione familiare piacevole e appagante.
Ovviamente la spiegazione non è così semplicistica ma in linea di principio il senso è quello.
Ricordo di avere letto nel libro del caso di una sua paziente che raccontava di sognare spesso il funerale di una sua cara amica ancora in vita e non si capacitava del fatto che, secondo la spiegazione di Freud, ne desiderasse la morte.
Durante le diverse sedute si è scoperto che al funerale (reale) della sorella dell'amica della paziente era presente un uomo sconosciuto che aveva fatto colpo su di lei e quindi, nel suo inconscio, desiderava il funerale dell'amica per poterlo rincontrare.
La mente umana lavora in modi bizzarri.
Non voglio smontare la tua speranza che il rivedere in sogno i tuoi cari sia le loro anime che vengono a farti visita, ognuno DEVE avere la libertà di credere quello che vuole e gli fa piacere, ma personalmente lo ritengo molto improbabile.
E' interessante notare come abbia cominciato a sognarli non immediatamente dopo gli eventi, ma solo ultimamente, probabilmente la mia testa ha messo qualche tempo per assimilare il fatto che non vi siano effettivamente più.
Per quanto possa essere consolatorio pensare i sogni come porte per dimensioni differenti purtroppo sono per quanto affascinanti fenomeni del tutto fisici legati al funzionamento della mente, nulla di più e nulla di meno.
Anche a me capita di sognare mia madre scomparsa nel 2018, ma ritengo che quello che sognamo è perchè, nonostante i numerosi impegni quotidiani, una parte di noi stessi sia cmq orientata costantemente verso chi vogliamo bene, soprattutto se non c' è più ed il cervello 'reagisce' poi in questo modo.
In fondo quanto sappiamo di concreto dei meccanismi della nostra mente soprattutto quando la notte 'stacchiamo la spina?'
A questo andrebbe aggiunto un altra questione ovvero il tema della reincarnazione, un defunto che si reincarna sotto un altro corpo e quindi un altra vita ( per chi ci crede ovviamente ) è in grado di restare al tempo stesso spirito e parlare con i suoi cari della vita precedente?
A logica direi no ma chi lo sa?
Poi se ascoltiamo Franceschetti quando con Fabio sono venuti a trovarti in Calabria, ha detto che per alcune reincarnazioni possono volerci anche centinaia di anni e questo apre nuovi scenari...
Per quanto mi riguarda è tutto un gran casino e al di là di dove sia e quale sia la verità ritengo che una serenità interiore nonostante le dolorose perdite sia ciò che dobbiamo ottenere, poi quando anche noi chiuderemo gli occhi, avremmo FORSE tutte le risposte che vorremmo e che abbiamo cercato.
Consola la nostra capacita' di accettarci senza loro.
L'esperienza personale riguardo la morte di mio padre e' abbastanza traumatica. E' morto tra le mie mani mentre tentavo di praticargli un massaggio cardiaco. Non avrebbe vissuto ancora a lungo per carita' ma, per chi accudisce, la speranza e' fino alla fine.
In quella situazione ho provato sulla mia pelle cosa succede ad un corpo che cerca, con le forze rimaste, di sopravvivere, di cercare ancora un respiro, ancora uno e poi l'ultimo. Nel giro di qualche minuto, al tatto, era gia' freddo.
Sono passati anni ma al pensiero di quella notte mi vengono ancora lacrime e brividi.
Negli anni successivi ho sognato tante volte la sua figura, sempre quando era piu' giovane e mai da malato ma non abbiamo mai interagito, in qualche modo lo vedevo e basta. Questo almeno e' il ricordo che ho. Col passare del tempo mi rendo conto che non faccio piu sogni con la sua presenza e un po' mi dispiace perche' era l'unico modo per "rivederlo".
Personalmente non credo al palesarsi dei morti in sogno, il nostro cervello durante il sonno fa quello che gli pare e non abbiamo nessun modo di controllarlo e forse va bene cosi'. Solo in sogno possono succedere cose che nella vita cosciente non potrebbero mai accadere.
Qualche anno fa ho subito un lutto molto pesante, una persona giovane, nemmeno cinquant'anni che per me era come un padre.
Prima di allora avevo subito altri lutti, ero convinto quindi che avrei superato anche questo, ma così non è stato.
Nel tentativo di cercare delle risposte ho approfondito varie visioni spirituali sul "passaggio dall'altra parte" e credo che i sogni, per quanto certamente attingano dal nostro subconscio, siano una sorta di ponte tra due mondi.
D'altronde molte persone sperimentano "situazioni alterate di coscienza", come OBE, proprio durante il sonno. La vita di Federico Faggin è cambiata proprio mentre stava dormendo.
Ne deduco che lo stato di rilassatezza che si raggiunge durante il sonno possa aiutare a "vibrare" in maniera diversa, come una sorta di stato meditativo.
Tornando al discorso sogni, alcuni mesi dopo la dipartita di questa persona essa mi apparve in sogno.
abbracciandomi mi diceva andrà tutto bene, non disse altro, non rispose alle mie domande su come stesse. Disse solo quello.
zero anima solo cibo per vermi ....
Però io stesso posso smentirmi, nel raccontare una cosa che mi è successa personalmente ( forse già raccontata).
Riguarda mio zio da parte di madre e sua madre (mia nonna), la nonna è morta circa 20 giorni prima di mio zio, il quale si trovava in ospedale in coma farmacologico per un inutile intervento di by-pass al cuore (che il suo corpo aveva già fatto di sua sponte), bene lui non sapeva della morte della madre e del funerale che si era tenuto un paio di settimane prima.
Al suo risveglio, ci chiese a noi che eravamo lì attorno al suo letto, "dov'è la mamma? l'ho sognata", noi abbiamo tergiversato per non dire a sto uomo, appena svegliato che sua madre era morta serenamente nel suo letto....
Mia madre allora gli ha chiesto; "e che sogno hai fatto?", lo zio: "eravamo io e la mamma, ma lei era molto più avanti di me ed io la volevo raggiungere, ma lei mi diceva che non era il momento dovevo aver pazienza", poi nel racconto ci rivelò un paio di dettagli, la sognò esattamente con il vestito blu scuro (comprato all'agenzia funebre) e la catenina col crocifisso d'oro (quella della sua comunione che metteva mai mai mai odiava preti chiesa ecc..) con cui l'abbiamo seppellita.
questi dettagli che mio zio ha sognato e quindi visto nel suo piano onirico, non me li so spiegare.
poi lo zio di Mantova è stato messo in isolamento per un virus sconosciuto e non lo abbiamo più visto e sentito era il febbraio 2020
ho sognato tutti i miei parenti - genitori, nonni, zie - (e anche due gatti e un cane); sogno molto, sogni colorati, certe volte con colori più belli di quelli reali, molto realistici, mai paurosi o angoscianti (o quanto meno questi non li ricordo).
Te ne racconto due che non fanno parte della categoria consolatoria; il primo molto semplice: mia madre ed io abbiamo fatto, la stessa notte, lo stesso sogno: la sorella di mia madre, e quindi mia zia, morta in seguito ad un incidente, ci è apparsa radiosa, sorridente, più giovane e bella (era una siciliana normanna: occhi azzurri, capelli biondo platino), ci ha detto che stava bene; l'altro è più complesso, inspiegabile; sto dormendo, sento un telefono squillare con un suono triste, penso (nel sonno) "è morto qualcuno", sento la voce di mio nonno - morto alcuni anni prima - che mi dice: "è morto sciusciullo" (una parola in dialetto siciliano che non avevo mai sentito); mi sveglio, guardo la sveglia, sono le 4 del mattino; mi metto nuovamente a dormire; la mattina chiamo mia madre e le racconto il sogno; anche lei non ha mai sentito quella parola, non sa che dirmi; l'indomani ci arriva la comunicazione che è morto nel sonno (alle 4 ?) il fratello della moglie di mio nonno; erano amici e la parola "sciusciullo" era il soprannome che mio nonno gli aveva dato, soprannome che solo mio nonno, mia nonna e il fratello conoscevano.
Ci sarebbe anche un altro sogno ma non del tipo che hai indicato tu perchè il morto ero io; un po' OT ma è interessante e te lo racconto; è Natale, sono a Barcellona da solo, mi scoppia un febbre violenta, c'è solo una cameriera al piano che un paio di volte al giorno viene a vedere come sto e mi porta qualcosa da mangiare; nessuna medicina, nessun medico, tutti sono occupati a festeggiare; ad un certo punto galleggio in una nebbia fittissima; vedo il mio corpo dal di fuori, deliravo ? stavo per morire ? ero morto ? boh ... poi lontano compare un puntino, si ingrandisce, è una persona che cammina verso di me; lo riconosco è Cristo che sta nella navata a sinistra della chiesa del Buon Consiglio a Genova, dove andavo a pregare da ragazzo; mi raggiunge, mi passa sotto la schiena (sto galleggiando nel vuoto, nella nebbia), mi supera e se ne va; l'indomani ero guarito.
Non è un caso che abbia detto "mi sono venuti a trovare" perchè è la senzazione precisa che avevo.
La prima che venne a trovarmi su mia madre, dopo la sua dipartita, ma avvenne molti anni dopo e in un contesto davvero strano: nel sogno mi passo a fianco in bicicletta con un aspetto da trentenne che io quasi neanche conoscevo (sono stato l'ultimogenito a quasi 40 anni di età) scambiandoci solo una sguardo, e un leggero sorriso, nessuna parola. Da quel punto, nel mio profondo, capì che di tutte le preoccupazioni la morte doveva essere l'ultima.
Poi a seguire moltra altra gente: amici, parenti o semplici conoscenti anche solo per ribadire un punto in una discussione o opinione lasciate in sospeso.
Detto tutto questo consiglio sempre a tutti, vivamente, di fare uno studio approfondito sulle N.D.E.perchè i casi di "miracoli" ce ne sono parecchi, e di testimonianze immani: gente che ha capito cosa fosse vedere e cosa fossero i colori, quando erano nati con la retina non formata perchè prmaturi. Artisti che hanno composto musiche sentite dopo il velo, che hanno iniziato a ricevere telefonate e messaggio da tutto il mondo "dove hai sentito quella musica? perchè io lo sentita quando sono morta" o veri e propri miracoli (c'è una testimonianza su un documentario anche su netflix...cosa assai strana) di una donna rimasta sott'acqua nelle rapide per un'ora, persone morte da 1, 2 fino a tre giorni, tra cui un russo rimasto in cella frigorifera tre giorni, un uomo il cui corpo già puzzava e si è rialzato sulla pira funeraria in myanmar, ecc ecc ecc.
...e se Dio esisteva prima dell'universo... che aspetto ha? Il tentativo di rispondere a queste domande mi ha fatto capire quanta conoscenza "perduta" è stata tramandata attraverso le varie religioni (non ultima quella cristiana).
Provo a spiegarmi. Se Dio esisteva prima della materia allora Dio non può essere altro che un essere "energetico SENZIENTE" che un giorno (volendo dare un senso al concetto di tempo) decise di trasformare parte di se stesso in materia. Infatti la materia altro non è che un "serbatoio" di energia. Anche noi umani (come tutte le forme di vita su questo pianeta) altro non siamo che contenitori di energia. A differenza di ciò che accade in una pietra, in noi (involucri materiali) l'energia scorre, si rinnova e diventa "senziente". Ma se Dio è l'insieme dell'energia universale sotto ogni sua forma, allora noi siamo una "particella di Dio" (e non mi riferisco al famoso bosone). Altro non siamo che una parte del Dio stesso che si è dotato di un corpo e che vive esperienze "sensoriali" altrimenti impossibili. Quando la nostra vita cessa, l'energia in noi contenuta smette di fluire all'interno del corpo e si ricongiunge al sistema universale (Dio appunto). Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza... In questo modo si capisce quanto sarebbe vero se la mia teoria fosse corretta. Inoltre con la morte ci ricongiungiamo a Dio. Anche questa affermazione risulta coerente. Resta il nodo della rinascita. Ma se ammettiamo che l'energia primordiale ha deciso di trasformarsi in materia, una volta che (dopo la morte) la nostra energia torna nel sistema, cosa le impedisce di reinserirsi in una futura forma di vita? Addirittura l'energia vitale dei tuoi cari potrebbe prima disperdersi poi reintrodursi in innumerevoli altre forme di vita in ogni parte dell'universo. Non subito certo! Ma considerando il tempo come infinito, prima o poi accadrà. Fino a quel momento però parte di quell'energia si aggirerà nel sistema universo (forse conservando memoria di se). Ecco! Mi piace pensare che il sogno dei nostri cari possa in alcuni casi coincidere con l'attraversamento del nostro corpo a riposo da parte di un frammento di quell'energia a cui tanto siamo stati legati. Un pò come una carezza che ci coglie nel sonno e ci regala frammenti di un passato spesso bello da ricordare.
Io a volte li sogno malati, sfumati e mai in quello che erano realmente
Non so il perché
Comunque più passa il tempo è più è raro che succeda.
Bella discussione, grazie
Leggendo il posi di massimo, mi sono fatto l'idea che le due esperienze fossero le due possibilità da lui citate: in un caso un "prodotto" della mente che ha bisogno o piacere di coccolarsi nei ricordi delle persone amate, mentre nel secondo caso secondo me c'è qualcosa di più che ancora non afferro..
Sempre in sogno mi è capitata un'altra esperienza che chiamare lucida è riduttivo e che farebbe la gioia di Red Ronnie e di Piergiorgio Caria, ma qui andiamo off topic
Ogni "tot" mi sogno le mie nonne e mio nonno materno, ai quali ero particolarmente legato; in questi sogni, per la verità, a differenza tua Massimo, non hanno volti diversi, sono loro al 100% e parliamo di "cose di tutti i giorni" mentre facciamo "cose di tutti i giorni".
Ho sempre pensato dentro di me che quello è il loro modo per farmi sapere che stanno alla grande.
Non nego che al risveglio ci rimango ancora un po' di cacca, ma sapere che loro ci sono, mi guardano, vegliano su di me e, soprattutto stanno bene, dopo un po' il dispiacere lascia strada a un filo di sollievo.
Di seguito il mio sproloquio al riguardo
Sono abbastanza in linea con De La Vega, anche se non ho ancora definito in modo "accettabile" come ha fatto lui questa questione, dubito di riuscirci, ma chissà, per ora ho solo un pensiero più o meno definito, ma con molte lacune.
Il sonno è un momento particolare e straordinario.
Non solo restituisce forze all'organismo e ripara eventuali danni fisici, e nel farlo abbassa le difese immunitarie rendendosi contemporaneamente suscettibile di "assalti" fisici (e non), ma collega il nostro essere a piani diversi di esistenza, tutti compenetrati costantemente, uno dentro l'altro, solo inavvertibili da coscienti (a meno di non essere un "illuminato", nel senso buddistico del termine).
In questo "mondo" si sognano cose finte e si sognano cose vere. Si accede appunto a dimensioni dove il tempo è un piano unico formato da tanti punti che possono essere collegati fra loro come una rete, non è una sequenza lineare, ma uno stato planare (ho sempre avuto questa convinzione e ho letto di esperimenti esoterici al riguardo che lo hanno confermato, viaggiando all'indietro nel tempo: il passato è uno il futuro è infinite possibilità).
E' per questo che si possono avere informazioni su ciò che può avvenire in un probabile futuro.
E nel sonno, ne sono ormai certo, si accede ad una dimensione dove è possibile avere contatti con le forme di energia che una volta sono state in un corpo.
Ovviamente la forma che si sogna è quella scelta dal nostro cervello per definire ciò che un corpo più non ha, è per quello che la visione può essere anche di età diverse: con questo non voglio dire che il contatto è sempre con un caro estinto, ma che a volte lo è.
Ovviamente il vivere con e provare sentimenti per una persona "sincronizza" il proprio stato energetico con quello dell'altro rendendo possibili sincronismi, in vita, a volte incredibili.
Credo che chiunque abbia vissuto abbastanza a lungo con una persona che ama abbia avuto più di una esperienza al riguardo, spesso etichettata come "coincidenza" (non credo più alle coincidenze).
In questi casi ciò che conta credo sia il messaggio, se si riesce a capire: anche solo un senso di pace può essere un messaggio.
Ho sognato e sogno ogni tanto mio padre, in vita costretto su una carrozzella per 30 anni, emiplegico e afasico (non parlava, solo pochissime parole affannate, lo capivamo a gesti e ad "amore").
Quando lo sogno sta bene, è nella forma adulta di quando era malato ma non è malato, parla e cammina e fa le cose che faceva quando stava bene.
Non credo che tutte le volte che lo sogno siano contatti, ma mi piace pensare che qualcuna di queste lo sia.
Lascio per ultima la mia esperienza extrasensoriale notturna, non vissuta in prima persona.
Nel 2002 ho avuto un brutto incidente in auto, mi sono addormentato a 130 Km orari in autostrada e per fortuna si è demolita l'auto ma io e la mia ex moglie siamo usciti illesi.
Tornati a casa dopo una notte di carri attrezzi ecc. ecc. (eravamo a 100 km da casa), la mattina, ci telefona la sorella di mia moglie (persona particolarmente "sensibile") e la prima cosa che dice è: state bene? Stanotte ho sognato che avevate avuto un incidente in auto.
PS: ho provato ad essere il più chiaro possibile, ma l'argomento è davvero complicato da spiegare con una tastiera
Bel post
Thanks
Penso proprio sia un sistema nostro di autoprotezione. Non esistono rimedi o conforto a queste angosce... solo il tempo Massimo, solo il tempo....
Per le altre notizie ci sono i commenti liberi.
M.M.
E' successo in alcuni sogni che sapevo che lui/ lei "non c'erano piu in questa terra" , allora io andavo da mia madre e l'abbracciavo e le davo baci sulle guancie e la salutavo, ringraziandola di essere venuta a trovarmi, mentre lei mi sorrideva di ricambio e mi parlava.
Sogno anche il cane, il miglior cane che abbia mai avuto (se ne è andato dopo i miei genitori ma mi ha tenuto compagnia per diversi anni).
Anche li a volte non mi rendo conto che non c'è piu, tipo che lo chiamo mentre lui è in mezzo al giardino, e quando lui sta per venire lo blocco e gli dico " ma tu non ci sei più!!" per poi svegliarmi di botto.. Oppure capita che nel sogno ne approfitti e mi faccia fare mille coccole , per poi salutarlo, facendo mille versi.
Al risveglio mi sento molto nostalgico quando penso che nel sogno siano ancora vivi, ovvimente anche un po di tristezza; al contrario quando sogno lucido, quei sogni mi danno bellissime sensazioni al risveglio e capisco che "mi sono venuti a trovare" :) Sono passati a salutarmi e a farmi gli incoraggiamenti perchè c'è tanto da fare in questa vita, e anche se ci sono momenti tristi bisogna tirarsi su e continuare a combattere, che le cose buone arrivano, ne vale la pena :)
#22 Vercingetorige 16-10-2025 11:01
tass.com/
Fine OT
CG Jung e MLVonFranz
Padri della psicologia e studiosi di sogni come voci del l’inconscio e quindi della nostra parte più profonda e vera
Dicono che le persone che ci colpiscono nei nostri sogni rappresentano quella parte di noi che per noi loro rappresentano. Per es, se una persona rappresenta per te la forza e la determinazione e la sogni, lei è la voce della tua forza e determinazione… sto semplificando ovviamente, ma sarebbe da capire cosa rappresenta per te tua moglie, riportarlo su di te e come sta tua moglie nel sogno rappresenta come sta dentro di te quella “forza”.
Secondo me è verosimile funzioni così
Un abbraccio
Silvia
Sono convinto perché ne ho constatato la veridicità, che tutti noi, chi più chi meno, riceviamo, come strumenti, messaggi da mondi trascendenti. Il sogno è un mezzo, proprio perché libero dalle pastoie degli impegni quotidiani, di espandere la coscienza oltre la pura materialità, fino a concepire/percepire "brandelli" di altre dimensioni. Spesso in visione di simbologia onirica.
Come sempre inquadro queste situazioni in ambito Paranormale. Una mia amica ha recentemente perso (2 luglio 2025) il marito. Vivevano in una villa enorme che, alla dipartita del signore in questione, risulta essere troppo grande per lei. Mi aveva accennato l'intenzione di metterla in vendita. Ero completamente all'oscuro che stesse cercando un'abitazione adatta alle sue esigenze. Ebbene domenica 12 c. m., sognai inaspettatamente e per la prima volta il suo defunto marito che, sorridendo, mi disse testuali parole: "Dille (a F.) che quello che ha visitato per ultimo fa al caso suo".
Lunedì 13, di pomeriggio, telefonai a F. comunicandole il messaggio "del marito". La donna per telefono si mise a piangere, confidandomi che negli ultimi tempi stava vagliando alcuni piccoli appartamenti per poi decidersi quale acquistare. Inutile dire che ne ero completamente all'oscuro.
L'informazione dunque, nella sostanza era esatta.
Ma ci sarebbe ben altro, anche in ambito mio e famigliare.
ho approfondito (studiando e praticando) la dimensione pre nascita e post morte, medianità, guarigione. Lo dico solo per farti capire chi sono. Non ho la verità, ovviamente, ma un’esperienza portata vanti con rigore e rispetto.
Quello che descrivi è un aspetto della nostra vita che ha a che fare:
1) con l’inconscio e le emozioni
2) con il funzionamento del cervello
3) con contatti dimensionali
E’ dunque una cosa complessa, e come tale difficile da catalogare con certezza. La scienza non vuole addentrarsi e comunque non ne ha gli strumenti, eppure lentamente si sta aprendo. Purtroppo, al contempo, ci sono moltissimi cialtroni e tante credulonerie che complicano la faccenda.
Noi siamo esseri che usiamo un corpo. Quando lo lasciamo, continuiamo il nostro percorso evolutivo. Per certi versi il contatto con i viventi si interrompe, per altri invece continua. Per la nostra mente duale ciò sembra un assurdo.
Chi “muore” continua a vivere e in genere non occupa di cosa avviene tra i viventi sulla Terra.
Invece a volte, per motivi vari, qualcuno può voler farsi sentire da persone che li ha amati o qualcuno che ritengono sia bene contattare. Uno dei modi che usano è l’energia che noi chiamiamo sogno. Altre volte si fanno sentire con un profumo, o una canzone, o un pensiero che ci appare, oppure con un’emozione speciale che sentiamo dentro di noi, oppure anche con dei fatti che la nostra mente cataloga come assurdi.
Magari li sentiamo una volta e poi basta.
E’ bello, e salutare, se vibriamo in risonanza. Con un pensiero, un gesto, una lacrima, un sorriso, una pernacchia. E’ un modo per dirgli ti voglio bene, siamo in sintonia anche se tu sei in una dimensione e io in un’altra.
E’ bello dialogare, chiacchierare, raccontargli la vostra vita. Sono stati energetici che fanno bene a entrambi. Purchè sia fatto in leggiadria e senza attaccamento, ogni tanto, senza riti o scadenze (lì il tempo non esiste, gli anniversari nemmeno, neanche San Valentino) o posti privilegiati. Perbacco! Ci vuole fantasia e l’afflato del cuore.
Quello che fa male (a loro, prima di tutto) è l’attaccamento, il volerli vicino, il piangere, l’invocarli, il disturbarli con sedute spiritiche.
Amarli vuol dire lasciarli andare. Essendo tristi e sereni allo stesso tempo.
E’ importante ricordarsi che stare bene noi qui, aiuta loro a stare bene lì.
E’ una forma di amore che evolve. Che fa bene: all’altro e a noi.
questo passaggio secondo me è molto importante perchè ci pone di fronte alla questione del nostro stato di Coscienza del nostro io inferiore, la nostra mente incarnata. Noi non siamo cio che siamo abituati a vedere e percepire ogni giorno, il nostro copro, i nostri pensieri le nostre personali preoccupazioni e occupazioni, sono aspetti limitati e a scadenza predefinita, prima o poi si dissolvono, sta a noi attuare un processo di trasformazione della nostra Coscienza incarnata, che possa portarci in dimensioni non comprendibili dal razocinio, e questo processo è doloroso e non semplice da accettare ma è la via stretta che ci trasporta, attraverso le varie incarnazioni, in piani di energia non definibili dalla nostra mente e furoi dal tempo e dallo spazio fisico.
in merito invece a
Condivido una mia esperienza di alcuni mesi fa. Un lunedì o un martedì sognai il padre di un amico. Mi faceva segno col pollice verso l'alto, come a dire "vai tranquillo, va tutto bene". Neanche una parola. Il venerdì successivo il mio amico mi ha comunicato che suo padre era morto. non ho mai chiesto il giorno esatto del decesso (ho frequentato molto poco questa persona negli ultimi anni ma anni prima eravamo molto legati dalla musica) . Non sono mai riuscito a darmi una spiegazione.
PS a causa di problemi di salute insorti alcuni anni fa il defunto negli ultimi anni di vita non poteva più parlare, era muto come nel sogno
Per incontrarlo dobbiamo svuotarci per permettere che Lui ci riempia del suo amore. Che Dio la benedica e dia pace e serenità al suo cuore.
io non sogno mai. Invidio tutti quelli che lo fanno.
Tuttavia posso assicurare che l'idea di una funzione "Autoconsolatoria del cervello" é da scartare.
Il cervello é un'interfaccia tra il corpo e l'anima. Grazie al cervello tu senti fame, sete, freddo ,sonno, etc. Il cervello ti informa che il tuo corpo ha fame, sete, freddo, sonno, etc.
Il tuo cervello é da considerare un essere intelligente indipendente da te, che ti aiuta nel gestire il corpo umano. Tuttavia non parla la tua lingua. Alle volte prova la necessitá di dirti delle cose, ma questo lo fa nella "sua" lingua, e lo fa soprattutto in sogno, ma talvolta anche nel mondo fisico, mostrandoti delle cose che sono immateriali, cosa che in genere non fa. Se lo fa, é per ragioni serie, legate alla sua sopravvivenza. Per esempio, se vedi delle allucinazioni, sono degli avvertimenti. Il tuo cervello ti sta dicendo che stai interferendo con le tue funzioni vitali principali (in genere sono dolori o altre sensazioni spiacevoli peró).
Nei sogni é diverso. In tal caso entri in un piano di realtá intermedio tra il mondo fisico e quello puramente psichico, in cui le leggi del mondo fisico vengono sovvertite. In quel caso vedi cose che, boh?
Poi, il mondo psichico é pieno di esseri, e vi sono dei defunti che hanno ancora dei contatti col mondo. Sono quelli spiritualmente piú elevati, ai quali il Signore ha promesso di prendersi cura dei loro cari dopo la loro morte. Sognarli, se sono loro (il fatto che tua moglie avesse un viso che non ti era familiare mi insospettisce), significa che questa protezione é attiva. Nulla impedisce, peró, che siano altri esseri a proteggerti, e che il cervello li colleghi a tua moglie per informarti che sono affidabili (fa anche questo). Purtroppo vi sono anche altri esseri, da cui bisogna guardarsi, e che compaiono in sogno, e che possono anche "travestirsi" da qualcuno che conosci e ami. Si tratta di un mondo molto complesso, e anche pericoloso, con cui non siamo piú abituati a confrontarci da centinaia, forse migliaia di anni.
Certo al tuo cervello di consolarti non gliene frega niente.
E' un argomento un po' inconsueto per lei, ma che sono contento che abbia trattato. In fondo, anche dai commenti precedenti al mio, è un argomento molto comune e sentito da tanti.
Come molti, anch'io ho sognato i miei genitori (soprattutto mia madre) e mia nonna in vari momenti. Li ho sognati sia com'erano sia con caratteristiche diversissime da come li ricordo. Sogno anche persone presumibilmente ancora vive, che hanno rivestito una certa importanza in un determinato periodo della mia vita, con cui però non ho più alcun tipo di contatto da molti anni.
Io non credo alla reincarnazione. Per me dopo la morte non c'è niente, anche se, in base alla legge di conservazione della materia "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", ritengo che essendo noi essere umani formati da atomi e quindi da energia, questa energia una volta trapassati in qualche modo deve pur trasformarsi: ecco, soprattutto relativamente all'inconscio e ai pensieri, sarei curioso di sapere in cosa e dove vada a finire questa energia.
Saluti
Mauro
premetto che penso esistano vari piani della realtà (per cose che mi sono successe) ma è un discorso lungo.
Io credo che non si possa escludere a priori un contatto fra i diversi piani della realtà, però sognare una persona cara che si è persa non penso sia uno di questi.
In molto molto molto molto molto piccolo, certo non paragonabile al dolore che provi, quando fui lasciato da una mia ex la incominciai a sognare molto spesso e anche a "vederla" in giro.
Penso che sia un'elaborazione della mente che sui ricordi crea una realtà che serve ad attutire il dolore.
Non un'autoconsolazione ma il bisogno della mente di creare una realtà, anche solo nel sogno, che ci faccia sopportare una grandissima mancanza che ha sconvolto la nostra esistenza.
Un abbraccio
Da un certo momento in poi però si è iniziata a verificare una situazione curiosa : nel sogno io mi rendo conto che mio papà in realtà è morto. Ad esempio nell' ultimo sogno che ho fatto di lui, stavamo andando insieme dal dentista... e mentre eravamo in sala d' attesa dentro di me dicevo "Adesso come faccio a dire al dentista che in realtà mio papà è morto?"
Con mia madre, che è morta da tre anni ma con cui avevo un legame meno forte, i sogni sono molto meno frequenti.
Io credo siano loro che indicano che ci sono vicini, ed a volte ci vogliono dare dei messaggi. Di questa vicinanza di mio padre ne ho avuto prove anche in emozionanti esperienze medianiche per cui ne sono certo.
Quanto al fatto che molti testimoniano di sognare i propri cari più giovani dell' età in cui erano trapassati, avendo letto molto sull' argomento posso dire che la maggior parte dei ricercatori del campo confermano che nell' aldilà ritorniamo ad avere l' aspetto di quando eravamo in piena forma fisica.
"Tutto quello che le tue mani trovano da fare, fallo con tutte le tue forze, perché nella Tomba, il luogo in cui andrai, non si lavora né si fanno piani, e non ci sono né conoscenza né sapienza"
Non esiste vita ne luogo dove i morti risiedono se non la tomba il luogo dell'inattivita.
La morte non è affatto naturale come alcuni dicono è l'esatto contrario,difatti l'allontaniamo costantemente dai nostri pensieri e non vorremmo mai morire ne tanto meno pensare di perdere una persona amata,è normale sognare chi ci manca perché pensiamo tutti i giorni alla sua assenza e il vuoto che la morte lascia è una ferita che dura tutta la vita,non avere risposte su cosa accade dopo la morte e dove sono i morti,amplifica il grande punto di domanda,ma la risposta esiste..e con essa anche la speranza certa di rivedere i morti tornare a vivere, ma non certo adesso in questo mondo...
Una sincera vicinanza a chi vive un lutto.
Io sognavo la mia nonna più spesso di altri miei cari defunti.
So che Chi Noi Siamo non muore ma si trasforma e non perde mail contatto con gli intrecci che ha generato e/o costruito in questa realtà, non può farlo.
Il cervello umano, inoltre, è ben consapevole di queste dinamiche che interpreta al fine di rendere la relazione comprensibile a quella che è la nostra cultura, educazione ed esperienza, cucendola addosso ad ogni di noi secondo la propria misura
Quindi Sì! Tua moglie ti è vicino come tuo padre e come coloro con cui hai intrecciato una relazione importante e diametralmente lo è per loro.
Buon proseguimento Massimo
Sei nella "linea funzionale"
Sono convinto che siano vere entrambe le possibilità, cioè sia l'aspetto autoconsolatorio sia la comunicazione da parte dei nostri cari, perché durante il sonno ci distacchiamo dal mondo materiale e ci riconnettiamo a quello sottile, da cui proveniamo e a cui torneremo. Un abbraccio!
Durante il sogno ho consapevolezza della sua morte, dunque ogni volta nel vederlo provo una sensazione di stupore e gioia. Ci casco ogni volta.
Ed ogni volta gli chiedo dove fosse stato in tutto questo tempo, ma è come se già sapessi la risposta.
In qualche modo vengo pervaso dalla motivazione che appare sempre astratta e poco chiara, senza che mio padre apra bocca.
Nel sogno cerco sempre di recuperare il tempo perduto con lui. Se non lo vedo provo a chiamarlo al cellulare (chiedendomi dove avessi preso il numero dato che mi sembra strano anche che avesse un cellulare) apprezzando quella bella sensazione che si prova nel poter rintracciare/rivedere una persona cara ogni volta che se ne abbia bisogno.
Mio padre nei sogni non parla, appare muto, tuttavia riesco sempre a capire cosa vuole dirmi.
Sono premuroso con lui percependolo fragile e vulnerabile, ma credo che sia normale dato che lo credevo morto fino all'istante prima di incontrarlo nel sogno.
Non saprei come descrivere queste esperienze, non saprei neanche valutarle in termini di sensazioni.
E' un'insieme di sentimenti in conflitto tra loro: provo malinconia, inquietudine, gioia, commozione.
E naturalmente provo anche una profonda delusione al momento del risveglio.
Salendo in macchina ho notato un libro sul sedile con la scritto paradiso o qualcosa di simile non ricordo bene.
Per farla breve il libro parla di un bambino piccolo che per 5 minuti è stato dichiarato morto e poi è ritornato.
Qualcuno potrebbe pensare che abbia sognato quello che poi ha raccontato.ma ci sono dei punti inspiegabili.
Il piccolo ricorda cose, persone, o fatti per lui impossibili da ricordare
La precisione con cui le racconta è disarmante.
Ma la cosa più incredibile è la quantità di cose che racconta.
È come se in 5 min avesse vissuto 20 anni!!!
Il mio amico che lo sta leggendo mi ha detto, se fosse vero quello che sto leggendo non abbiamo mai capito niente
Nel rispetto dell'opinione o credenze degli altri utenti e senza avere la verità in tasca, non penso i morti possano interagire con noi. Ma non perché non possano raggiungerci, ma semplicemente perché non esistono più. Proprio come il mondo che ci circonda, con la morte si cessa di esistere. Ciò non toglie che credo fermamente in una parte spirituale, ma che non siamo noi una volta morti, bensì altre entità, (chiamatele Dio, angeli, ecc...) che gestiscono il nostro ricordo. La vita è un esame, un banco di prova e alla fine ognuno riceverà il proprio compenso venendo risvegliato da questo profondo sonno e inattività. La mia speranza è di rivedere i miei cari un giorno, in qualche modo.
Sicuramente abbiamo un sistema che ci aiuta ad elaborare il lutto ma se ci poniamo il dubbio la risposta è lì.
Cerchiamo di razionalizzare e dare una spiegazione ma lo percepiamo che c’è di più ed è così, se lo senti è vero.
Mia mamma è passata a miglior vita nel 2012 una volta la sognai e, nel sogno le chiedevo com’era possibile che la sentissi parlare non avevamo un telefono e non vedevo auricolari
Ti abbraccio forte
Si tratta di esperienze di pre-morte (NDE acronimo inglese)
Ci sono molti libri e molta letteratura a riguardo.
Nonostante io abbia una mente molto razionale sono profondamente affascinato e colpito da queste testimonianze, tanto da avere delle ipotesi a riguardo molto vicine a quella di molti ricercatori.
L'argomento sta sempre più prendendo piede ed essere studiato seriamente, senza particolare scetticismo, anche da quella parte del mondo accademico più ortodossa.
Tuttavia credo che i sogni siano un'altra cosa e che non c'entrino nulla con le esperienze di pre-morte.
L'Anima è immortale, il Corpo è solo l'involucro terreno, ma tanti hanno raccontato che i "defunti" appaiono giovani e sani non a caso, nella Dimensione Spirituale la malattia non esiste!
Io ho sognato tutti i miei cari, mamma, sorelle e figlio, non ricordo papà e fratello
Un consiglio, rileggiti il bellissimo libro che tu mi hai consigliato tanti anni fa:
www.famigliafideus.com/wp-content/uploads/2021/02/IL-VIAGGIO-DELLANIMA-Michael-Newton.pdf
e quando hai tempo guardati
Ti abbraccio forte!
... questo argomento è fondante... siamo noi... sono io... sei tu... è energia... la chiamano Dio... ma ciò che chiamano Dio altro non è che il tutto... e il tutto... è anche il niente...
... stiamo toccando l'archetipo della dimensione umana... il prototipo dell'"essere"... tutto questo è sentimento... tutto questo è "sentire"... e proviamo a riportarlo su LC attraverso un linguaggio comune... per scambiarlo tra di noi...
... la domanda allora sarebbe: perché abbiamo bisogno di questi scambi comunicativi?... cosa ci spinge a indagare in tal senso?... cos'è quel vuoto che morde e quella necessità di capire per non lasciarci travolgere da un sentimento triste?...
... io, da essere spirituale, credo che questa esistenza terrena sia solamente un riflesso di "altro"...
... i sogni sono il "linguaggio" dell'inconscio, che a sua volta è il ponte comunicativo tra "noi qui" e "un'altro piano dell'essere"... tra materiale e spirituale... tra immanente e trascendente...
... le "anime dei defunti" siamo noi, perché noi siamo loro in quanto loro "vivono" in noi... in continuo contatto...
... se spazio e tempo non esistono, allora è possibile che il loro ricordo, in sogno o veglia, li riporti momentaneamente a noi... ma non si sono mai allontanati e sono presenti qui ora...
... oppure è solamente un processo di autoconsolazione per lenire il dolore della mancanza?... quanto è importante saperlo?... vogliamo davvero perdere il fascino dell'incomprensibile?...
... è chiaro che siamo nell'ambito del percepito e non dimostrabile, e discettare di queste cose con Massimo è quasi paradossale... ma io credo che quando questa necessità incombe sia importante ascoltarla per cercare risposte...
... grazie per il tema...
Ho perso mio padre, in modo molto traumatico, a 13 anni, mia nonna a 18 anni; volevo bene a entrambi ma non li ho mai sognati. Evidentemente i bei sentimenti che provavo per loro non fecero in tempo di mettere radici profonde. Ero triste quando sono venuti a mancare, ma all'apparenza metabolizzai entrambi i lutti in un paio di settimane o nemmeno.
Da qualche tempo, nel tentativo di attenuare i potenziali effetti devastanti di un lutto(delle persone che amo), pratico intenzionalmente l'apátheia e cerco di metabolizzare il concetto che le persone che amiamo ci vengono date in prestito dall'universo; presto o tardi le dovremo restituire indietro.
Comunque se ci fermiamo un attimo a riflettere siamo circondati da dolore; un giorno muore la vicina, un altro un parente, un altro ancora un ragazzino viene investito nel comune vicino al nostro, e spesso liquidiamo con leggerezza questi eventi(che non sono oggettivamente né tragici né gioiosi, ma neutri; noi diamo a essi una connotazione) con frasi del tipo "eh, è la vita; bisogna tirare avanti; il tempo allieverà il dolore". Dicevo, siamo circondati dal dolore eppure quando l'universo ci chiede indietro una persona cara la nostra mente, e quindi anche il corpo, viene travolta, turbata, ci coglie impreparati. A farci male non è semplicemente la perdita in sé, piuttosto l'inconsapevolezza, l'inaspettato. Motivo per cui dovremmo farci trovare preparati. Memento mori. Ricordati che devi "morire" (non solo tu, ma soprattutto chi ti sta accanto).
Premesso ciò, dovremmo saperlo tutti che è una questione culturale; in alcuni angoletti di mondo alcune comunità tribali festeggiano il "trapasso" del defunto. Sono consci che quella che chiamiamo morte è in realtà solo un passaggio spirituale. E questa consapevolezza fa loro metabolizzare meglio la perdita.
E pare che la scienza, o almeno così afferma nei suoi saggi Stéphane Allix (autore de La morte non esiste e Dopo), confermi.
La morte sarebbe una trasformazione, non un epilogo. La trasformazione di un'appendice materiale della nostra coscienza "intrappolata" nel tempo e nello spazio, in questa dimensione.
Per capirci, quell'appendice materiale, quella punta di coda, "incastrata" in questa dimensione sarebbe il nostro corpo. Il cervello farebbe da filtro(valvola di riduzione la chiama Allix) tra questa dimensione terrena, dove il nostro corpo vive temporaneamente, e un'altra dimensione ultraterrena (l'universo?) in cui la nostra coscienza risiederebbe.
Stando ad Allix, e alla scienza(?), le coscienze sperimentano la vita materiale, incarnandosi in un corpo, perché considerano l'esperienza terrena, cito, come
Continua
Il corpo non è l'essenza dell'essere, ma un veicolo o uno strumento necessario per questa esperienza materiale necessaria ad acquisire saggezza.
In breve : saremmo alunni spirituali ed eterni; il corpo il bus o il motorino che ci porta a scuola. La Terra la classe, la vita la lezione, la morte il suono della campanella. Finite le lezioni; si ritorna a casa.
la dedico a Massimo, autore del post,
ma anche a tutti noi ed ai nostri cari defunti
Pink Floyd - Wish You Were Here
youtu.be/4K6cvc27_CE?si=N4B9PlkNPvr6TJ8A
Una cosa che di recente, mi ha messo sulla strada della maggiore consapevolezza è stato, (tra le miriadi di altre cose), il lavoro genuino di Franco Battiato, Attraversando il Bardo, che se posso dire, consiglio di seguire. Il film di circa 1 ora realizzato da lui stesso, penso una ventina di anni fa. Come anche un film che io ho visto in lingua portoghese dal titolo Nossa Lar, del 2010. Per quelli che hanno l'orticaria al solo pensiero di cose religiose, avverto che il film non ha nessuna lena di richiamare a qualcosa di quel tipo. io ho l'indirizzo del film secondo yandex: ya.ru/video/preview/5342960839610345538
wiki lo mensiona: en.wikipedia.org/.../...
Ci sarebbe da capire perché la campanella per alcuni suona prima e per altri dopo, e soprattutto ci sarebbe da capire perché per alcuni la campanella suoni prima ancora dell'inizio delle lezioni (in culla, giovanissimi).
La vita non può essere la lezione, altrimenti tutto ciò non avrebbe senso.
Quale saggezza potrebbe mai acquisire un bambino che muore a due anni.
Inoltre assumendo che la coscienza sia energia, una sorta di onda elettromagnetica intercettata/captata dal nostro cervello (inteso come ricevitore biologico), come un segnale radio captato da un'apparecchio radiofonico, si presuppone che essa stessa sia già essenza di saggezza e di sapienza. Dunque quale esperienza dovrebbe acquisire all'interno di un corpo biologico, cosa dovrebbe imparare?!
Quando penso però a mia madre di quei tempi ancora giovane e brillante che racconta quell' evento con una scrollata di spalle alla mia povera mamma colpita nel fisico , ma ancora più nella testa degli ultimi tempi mi sovviene uno sconforto terribile per la nostra vacuità ( Massimo che interrompe il collegamento perché al telefono lo cerca la madre è una situazione che conosco molto bene come la fitta al cuore che mi dava prima di capire che non era nulla di troppo grave e per assurdo ora mi manca, il senso di vuoto di cui parlavo prima ).
qualche anno fa, in pochissimo tempo, ho subito quattro gravi perdite: mio padre, poi mia madre, a distanza di un mese una zia che consideravo una sorta di seconda mamma dal momento che fino all'età di 3 4 anni ho vissuto con lei ed infine mio fratello in un incidente stradale a soli 55 anni.
Anche a me succede la stessa cosa. Continuo a sognarli nonostante siano passati 5 6 anni dalla loro scomparsa.
Specialmente con mio padre ho avuto più o meno la tua stessa esperienza. Sogno tipo che era disperso o che lo credevamo morto e poi dopo un pò tempo lo ritrovavamo in un qualche ospedale sperduto. O comunque situazioni simili. Stranamente però questo tipo di sogno lo faccio solo con mio padre. Con mia madre o con mia zia (in genere, quando le sogno, sono stranamente sempre presenti tutte e due) sogno di contesti normali, quotidiani.
Con mio fratello invece è tutta un'altra storia. Per me è stato il lutto più traumatizzante di tutti (anche perchè, di fatto, era l'ultimo parente diretto rimastomi dal momento che non ho nemmeno figli). Quando sogno di lui sogno sempre situazioni in qualche modo emotivamente estreme. O sogno che ci divertiamo e ridiamo o sogno che siamo molto tristi e piangiamo. Un paio di volte ho sognato finanche il suo incidente benchè io non lo abbia, ovviamente, visto.
Ripeto, sono passati 5 6 anni dalla loro scomparsa eppure continuo a sognarli con regolarità. In una settimana li sogno, fisso, almeno 2 o 3 volte. Non tutti insieme. O almeno non sempre tutti insieme. Anzi, sognarli tutti insieme, è una casistica molto rara.
Ovviamente io non ho risposte nè tanto meno la verità in tasca. Da un lato mi piace pensare che ci sia qualcosa di ultraterreno in tutto questo e che i sogni siano un modo con cui i nostri defunti cercano di mettersi in contatto con noi. Poi c'è però la parte razionale che mi dice che non è possibile e che alla fine è solo una proiezione inconscia del nostro cervello.
Già... il nostro cervello. Considerato che tutti gli studi concordino sul fatto che utilizziamo il nostro cervello solo per il 10% delle sue reali potenzialità mi sono sempre chiesto ma il restante 90% cosa fa??
Da una parte sono contento di continuarli a sognare. Perchè così il loro ricordo rimane ancora più vivo. Anche se a volte mi è capitata la stessa cosa tua: cioè sognarli con una fisicità diversa da quella reale.
Altre volte invece sognarli in qualche modo mi devasta. Soprattutto se è un sogno triste. Perchè oltre al ricordo ravvivano anche, purtroppo, il dolore.
Non sono d'accordo con chi dice che il tempo sana alcune ferite o lenisce il dolore. Affatto! Il dolore c'è e, per quel che mi riguarda, rimarrà sempre. Cambia soltanto modalità.
Il mio corpo seguiva la realtà dei miei sogni e a volte i miei movimenti tubavano il sonno di mia moglie.
A quei tempi avevo un carattere diciamo un po’ “esuberante” che si scaricava sulla vita di tutti i giorni.
Poi la mia “esuberanza” si è scaricata sul mio amato lavoro.
Quasi tutte le notti il mio cervello elaborava nuovi progetti e a volte nel mezzo della notte mi alzavo per disegnare blocchi di circuiti elettronici o righe di software.
Col passare degli anni il mio corpo si è adattato a trascorrere le notti in uno stato che non so se posso definire di dormiveglia, stato di grande preoccupazione dei miei amici medici non entravo mai nello stato rem.
Smentendo la preoccupazione dei miei amici medici il mio stato psicofisico non ha subito traumi nonostante le quasi 80 primavere.
Tutto questo preambolo per sottolineare che questa “anomalia” mi accompagna ancora oggi.
Dunque, tornando alla domanda di Massimo, che poi è anche il nome di mio padre, voglio sottolineare che mio padre è morto nel 2004 e mia madre nel 2010 ed entrambi non si sono mai palesati nei miei sogni, come anche suoceri amici o parenti.
Forse perché non raggiungo mai lo stato rem!
Solo una volta mio padre nel novembre 2010 suppongo con estremi sforzi superando tutte le diversità di “frequenze” è apparso alle ore 03 ai piedi del mio letto e ha attirato la mia attenzione urlando che dovevo andare “devi andare, devi andare”.
Nella mia camera da letto è presente un orologio con proiettore laser con ora e temperatura interna/esterna.
Da buon padre, il mio mi ha sempre esortato al lavoro, quindi io gli ho risposto mancano ancora 4 ore alla sveglia, e ho archiviato il caso con una parolaccia.
Purtroppo, alle ore 04 mio nipote mi ha telefonato comunicandomi che mia sorella è stata ricoverata al policlinico di Milano per un grave ictus.
Voglio sottolineare che mia sorella era sanissima da sempre.
Grazie al nostro egoismo, accanimento e a più interventi chirurgici mia sorella oggi è ancora fra noi, ma non in vita.
Questo contatto con mio padre posso dire che mi ha rasserenato.
Certamente esiste un dopo, un dopo senza sofferenze, possiamo vedere questo mondo, possiamo seguire i nostri cari.
Ho sempre sofferto al pensiero “morto io morto tutto” che senso avrebbe avuto questa vita.
Esagero dicendo che esiste un’anima che sopravvive a prescindere dal credo?
Forse una persona nello stato rem e più facilmente raggiungibile?
Io ho sempre preferito una chiamata a un WA.
Alla mia tenera età mi rimane una sola incertezza sepoltura o cremazione?
Per ora ho girato il problema a mia figlia imponendole di non ritirare le ceneri, perché sicuramente non sono le mie.
L’involucro si degrada e viene rottamato, ma l’anima è per sempre.
Un abbraccio a tutti, grazie per come siete.
Se ti ricordi venni a trovarti un settembre tutto bello e pimpante. Ma nel dicembre dell'anno precedente ero caduto in una seria depressione, per varie concatenanti cause.
Però, in primavera ad Aprile, sognai vividamente mio padre(che era morto nel '96).
Mi disse di stare tranquillo "forza e coraggio che il male è di passaggio".
Era la risposta che attendevo!
Devi sapere che soffriva di Parkinson.
Un giorno andai a trovarlo a Padova. Sembrava impaziente di dirmi qualcosa.
Seduti vicini in terrazzo mi strinse vigorosamente una gamba e mi raccontò.
L'anno precedente aveva subito un intervento chirurgico piuttosto delicato.
"ad un certo punto mi vidi sospeso ad un metro e mezzo o due. mi potevo vedere disteso sul letto operatorio mentre i due chirurghi discutevano animatamente sul da farsi. pensai - ma in che mani mi son messo! - poi volai via e mi risvegliai sul mio letto d'ospedale".
Quel racconto mi sbalordì moltissimo. Mio padre era uomo concretissimo e semplice, alieno da ogni suggestione new age.
Due mesi dopo mi telefonarono che era morto.
Per anni rosicai per non avergli chiesto particolari "emotivi" di quell'esperienza. Se fosse stata negativa o positiva. Bella o brutta.
Fino a quel sogno d'Aprile che mi rispose: " stai tranquillo! forza e coraggio che il male è di passaggio!".
Alberto
Ricordo perfettamente un episodio capitato qualche giorno dopo la morte di mia mamma: una notte ero a letto e dormivo, quando a un tratto mi sono svegliato per la sensazione che ci fosse qualcuno nella stanza. Nella semioscurità ho riconosciuto la fisionomia di mia mamma, la quale si è seduta al mio fianco sul letto e mi ha accarezzato teneramente, fino a che mi sono riaddormentato. Ovviamente la cosa più ovvia è che si sia trattato di un sogno, ma la sensazione fisica della mano di mia mamma sul viso, aver sentito il suo peso quando si è seduta sul letto, erano qualcosa di completamente diverso da qualunque altro sogno che io abbia mai fatto.
Essendo rimasti senza genitori, io e mio fratello, allora ancora ai primi anni dell'università, siamo stati seguiti da mia zia, la sorella di mia mamma, con la quale si creò, per tale situazione un rapporto fortissimo.
Due anni fa anche lei è mancata, a differenza di mia mamma alla veneranda età di 94 anni.
In modo del tutto analogo a quanto successe oltre 30 anni fa, qualche giorno dopo la sua morte mi svegliai e sentii la presenza di mia zia nella stanza. In questo caso fui io ad alzarmi e al buio ad avvicinarmi a lei, carezzandole il viso; lei mi disse poche parole, dicendomi di stare tranquillo. Ritornai a letto e mi rimisi a dormire. Anche in questo caso il ricordo di questo episodio il mattino dopo era completamente diverso dal ricordo di un sogno e la sensazione di fisicità (stavolta mi ero anche alzato), era analogo a quanto avvenuto la prima volta.
Anche in questo caso si potrebbe pensare che sia stato un sogno e anch'io non ho possibilità di escluderlo, ma sono state le uniche volte nella mia vita nelle quali, se si è trattato di un sogno, è stato il sogno nel quale la componente "fisica" è stata completamente identica a quella della realtà di ogni giorno.
Mi rendo conto che è difficile spiegare esattamente cosa intendo, ma spero di essere riuscito per lo meno a farlo intuire.
Su Omega Click in YouTube ci sono alcuni video sui “plasmoidi”, molto attendibili, utilizzabili e chiari per varie valutazioni/considerazioni inerenti “alle nostre energie animistiche”.
Quindi se si mettono insieme la storia/letteratura della cosiddetta “anima” con le informazioni/dati/riscontri scientifici della “sua fisica” (in particolare la teoria Nousym di F.Faggin/D’Ariano) ci si rilevano/svelano varie letture/opzioni/comunicazioni di dimensioni/universi alternativi/paralleli perfettamente comprensibili/accettabili/esperibili (anche per mezzo della nostra limitata materialità del nostro corpo/mente che usa la “nostra fisica attuale” del tutto compatibile con le “altre fisiche a noi ancora sconosciute”).
Milgio
P.S. : ricordo anche molto bene il tuo post dell’incontro fra te, Red Ronny ed il signore tramite/induttore/svelatore del “contatto quantistico” con la tua compagna, attualmente qui non presente e coinvolta.
Ad una sua amica gli morì il figlio, successivamente nelle settimane successive gli capitava spesso di sognarlo ed ogni volta in sogno il figlio gli diceva che si trovava male e/o stava male...
Fatto sta che la donna dopo diversi giorni in questo modo decise di riesumare la bara e scoprirono che quest' ultima era completamente piena d' acqua tanto che fecero fatica a tirarla su da come era pesante.
Non ricordo i particolari del perchè ci fosse dell' acqua nel punto dove era sotterrato, all' epoca del racconto ero un bambino ma il fulcro della faccenda è questo e lo ricordo, ho appena chiesto a mio padre e anche lui ha presente questa storia.
Chi impara prima o sa già tutto(o quasi) salta gli anni di scuola. Chiedere a Malanga, magari può abbozzare un frammento di risposta che noi non riusciamo lontanamente a elaborare.
Noi homo sapiens per esempio guardiamo dall'alto in basso molte creature della Terra, ma non avremo mai la gioia di fare salti 20 volte la nostra altezza come i grilli o volare a 9.000 metri di altezza come le oche.
Comunque sono tutte ipotesi probabilmente distanti miliardi anni luce dalla realtà. Concludo in bellezza con questa frase che calza a pennello:
Volevo condividere quello che mi è successo qualche tempo fa.
Ho raccontato questo sogno e il dopo solo a mia moglie e ai parenti più stretti, ma oggi ho visto il tuo post e allora ecco qua...
“Mi trovo lungo una strada e a un certo punto sento la voce di mio zio morto sei mesi prima a cui ero legatissimo e che era un fratello maggiore per me, che mi chiede di raggiungerlo…mentre cammino mi ritrovo in un cortile di una casa di corte, è molto buio ma intravedo una porta..Busso e mi apre mio zio che mi fa cenno di entrare…Entro , e trovo mia nonna e mio nonno (anche loro deceduti venti anni prima) seduti con un sorriso a 32 denti..Mia nonna mi chiede come sto ed io chiedo invece che ci fanno li..
La mia reazione e di stupore e felicità, ma poi mi arrabbio con loro chiedendogli perché abbiano finto di essere morti se erano tutti li felicemente insieme..
In quel momento la mia attenzione cade su mio nonno..era seduto su una sedia a dondolo con una luce che lo illuminava dall’alto e guardava dietro di me.Mi giro e vedo una specie di valle dell’eden piena di fiori e uccellini con in lontananza il mare”…Rimango estasiato e in quel momento mi sveglio.
Cerco mia moglie nel letto ma era già andata via al lavoro..
Sono abbastanza agitato, perché non avevo mai fatto un sogno cosi reale in vita mia..
Prendo allora il pacchetto con i Kleenex per soffiarmi il naso e rimango così nel letto a pensare un po’..
Dopo una decina di minuti decido di alzarmi dal letto ma non trovo più la confezione con i fazzoletti..guardo sotto la coperta ma niente, sotto le lenzuola.. niente, sotto i cuscini.. niente. A quel punto mi alzo, tiro via tutto coperte lenzuoli cuscini, rimane solo il materasso completamente spoglio ma niente..
Rimango interdetto..non capisco dove siano finiti i fazzoletti..
Mi inginocchio e guardo sotto il letto.. niente.
Mentre mi alzo vedo la confezione dei fazzoletti al centro del materasso....
Sono saltato indietro dalla paura, e sono rimasto li cinque minuti a fissare il materasso.
Ancora oggi non mi so spiegare cosa sia successo..
L'unica cosa che so e che da allora ho meno paura del dopo...
Un abbraccio grande
La coscienza, ammesso esista al di fuori del cervello, personalmente la intendo come un'entità completa, perfetta e universale, è ovunque e nello stesso istante. Solo quando prende in prestito un corpo biologico a tempo determinato è vincolata e limitata nei sensi, nella consapevolezza e nella conoscenza, fintanto che non si disconnetta dal ricevitore (cervello).
Possiamo dunque ipotizzare che "io sono completo, perfetto, universale, ho tutte le risposte, sono ovunque, ma non posso rendermene conto, fintanto che sono intrappolato dentro questo corpo"
Sotto questo punto di vista l'esperienza terrena somiglia tremendamente ad un recinto, alle catene di un prigioniero, ad un uccello in gabbia.
Hai ragione da vendere quando dici che sono risposte che noi non riusciamo lontanamente a elaborare.
Infatti è proprio il caso di dire che lo scopriremo solo morendo,
... ammesso che ci sia qualcosa da scoprire.
Ero rimasto solo a casa ed al lavoro, in estate, mentre moglie e bambino erano in vacanza.
Uno dei miei 3 collaboratori, di ca.35 anni d´etá e nel mio gruppo di lavoro da un paio d´anni, era dall ´ultima primavera morto in un incidente in montagna.
Non avevo avuto col defunto piú di contatti di lavoro e di normale cordialitá, come con il collaboratore piú anziano, chiamato Schmidy, giá verso la cinquantina, da solo un anno alle mie dipendenze, ed una giovane laborante da poco giunta nel mio gruppo di lavoro.
Tornato a casa come al solito, stanco verso sera inoltrata, dopo una cena frugale ed una birra, mi disposi a riposare. perché alle 6 di mattino sarei dovuto totnare ai programmi previsti: Dovevo anche pensare alla sostituione del collaboratore perduto.
Nella notte ebbi un sogno particolare, se cosí si possa definire:
Ero in laboratorio a redigere protocolli, e Schmidy era intento al suo lavoro, quando in laboratorio entró il defunto e venne verso di me chiedendomi se non volessimo seguirlo "Dove sono adesso, c´é necissitá di gente in gamba. Non vorrestee seguirmi?" Salve -gli risposi- ma verró volentieri solo se il Capo dei Capi un giorno mi chiamerá. Piuttosto, continuai, perché non sei in cimitero, dove ti abbiamo lasciato tempo fa? Facevo intanto segni a Schmidy, dietro il defunto che non lo vedeva ed era bianco di paura, perché andasse fuori dal laboratorio a chiamare colleghi, mastri, operai, segretare ed altri, perché venissero a testimoniare ció che stavamo vivendo. Schmidy uscí su un mio cenno e rientrava poco dopo, disperato: Non aveva incontrato bessuno, negli uffici, in sala riunioni, in impianto i macchinari lavoravano e non aveva trovato nessun operaio. "Ascolta, - ripresi quindi la discussione col defunto - non vedi come Schmidy abbia paura? Fammi il piacere di tornare da dove sei venuto, salutami tutti quelli che giá lí si trovino e ci vedremo appunto in futuro, quando saremo in lista. "Va bene, mi rispose, e arrivederci", quindi uscí salutando e stringendo la mano a Schmidy, piú bianco che mai.
Mi svegliai di soprassalto, sudato come venissi dalla doccia, mi asciugai e tornai a letto: Avevo dormito soltanto 3 o 4 ore e ripresi a dormire stavolta tranquillo fino al momento di prepararmi per il nuovo giorno di lavoro.
Alle 7:00, in ufficio avevo ripreso i miei resoconti ed i miei piani per la giornata, quando qualcuno picchia alla porta ed entra Schmidy quasi spaventato e mi racconta senza prendere respiro: : "Dottore! Ho fatto un sogno come un incubo", dice , e mi racconta di essere stato in laboratorio con me al tavolo, quando e´entrato il defunto che voleva andassimo con lui, ed io gli avessi fatto segno di cercare qualche testimone, e non ci fosse nessuno dappertutto, e fosse tornato ed io avessi ammonito il defunto perché lo terrorizzava, mentre lo congedavo dicendogli che ci saremmo rivisti quando fosse venuta la nostra ora. Ma il peggio, mi ripeteva, "E´stato quando se ne e´andato e mi ha stratto la mano che era fredda come ghiaccio"... si era svegliato con la mano davvero fredda, come se avesse interrotto il sangue ed era intorpidita.....
Avevamo avuto lo stesso sogno, contemporaneo e parallelo, visto da due punti di vista, ció che a noi sembra impossibnile, ma era chiaramente una realtá diversa: Non c´era nessuno....L´impianto lavorava ma non c´era nessuno.... Anche le segretarie non c´erano....I Sui colleghi Corrado o Ernesto, neppure!
"Dove sono adesso, si cercano persone in gamba... verreste con me?"
Chiarimenti benvenuti.
Wecio
Nei mesi seguenti ho pensato molto a lei, in genere con sensazioni positive e, ad un certo punto, un fenomeno veramente inspiegabile è iniziato ad accadere: in casa dove vivo con mia madre, cioè sua sorella, ho iniziato a trovare pezzettini di "muro" sul pavimento dell'ingresso, di alcuni millimetri o anche di 1-2 cm, ho mandato le foto e la storia ad una Medium su karmanews che sostiene che il segnale inviato da mia zia non era per me ma per risvegliare mia madre, sua sorella, dal suo stato di "miscredente" nei confronti dell'aldilà. E' capitato alcune volte che il pezzetto sia apparso anche dopo 1 minuto dove non c'era nulla, dato che avevo appena passato l'aspirapolvere. E' successo di trovare 1 o 2 pezzetti anche sul pavimento in cucina. A volte ho invece trovato delle “briciole” di muro: forse un segnale più lieve o un tentativo mal riuscito? Una volta constatato e fatto verificare che i muri della casa erano intatti, ho compreso subito che il "messaggio" proveniva da mia zia, oltretutto anch'io l'ho sognata nella sua "nuova vita", senza alcun rimpianto di aver abbandonato il suo "corpo terreno" (anzi!) e tornta giovane nel volto e nel corpo (è morta a 90 anni). E' stata la medium ad usare il termine "calcinacci" più adeguato rispetto a "pezzetti di muro", e la cosa è molto sensata perchè mia zia aveva saltuariamente a che fare con la richiesta di "lavori edili" (di riparazione / ristrutturazione) ad un muratore di fiducia, non avendo più il marito o altre figure maschili famigilari a cui rivolgersi (viveva sola in un'altra regione).
Nel momento in cui ho assimilato pienamente il fenomeno, si è gradualmente diradato. E' poi successo mesi dopo che io abbia sollevato il vassoio sul quale adoperavo quotidianamente il notebook per trovare un "pezzetto", e incredibilmente ho notato che un lato del pezzetto era liscio e di un tenue color verde-acqua. Mesi dopo ancora mentre pulivo in camera mia sotto un mobiletto posto sopra una un altro mobile, ho trovato un pezzetto con polvere di calcinacci. Insomma, un po' per confermare che il fenomeno accaduto diversi mesi prima, non era stato un sogno, e forse anche per dire che aveva compreso che per mia madre non c'era niente da fare per convincerla della vita dell'aldilà, e quindi i pezzetti ora erano solo per me. Ovviamente conservo tutti i pezzetti (non tutti, all''inizio li buttavo perchè non avevo compreso subito la cosa), e sarebbe interessante farli analizzare da un laboratorio, se la cosa non avesse un costo.
Unica cosa negativa, ne ho parlato in famiglia, mostrando i pezzetti a mio fratello e a mia sorella, altro che miscredenti! Neppure il buon senso di farsi qualche domanda, che dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo.
Un saluto Stefania
Invece la verità è semplice, è tratta dalla Parola di Dio la Bibbia e considerata senza pregiudizi, vista e letta per quello che è sortisce proprio l'effetto inverso, trasmette logica, serenità, pace interiore, e una realistica e significativa speranza per il futuro riguardo alle persone care che abbiamo perso.
www.jw.org/.../
Anche lui più o meno è stato sulla lunghezza d'onda di molti di voi e come poi capita di solito in queste discussioni mi ha raccontato alcune situazioni .
Una in particolare mi ha colpito.
Mi ha raccontato di una signora che conosceva alla quale era morto il figlio giovane.
Una volta sepolto , questa madre raccontava a questa persona di sognarlo spesso, e in questi sogni spesso il figlio rassicurava la madre dicendogli di non preoccuparsi , perchè si era fatto parecchi amici ed era felice.
Ovviamente erano sogni , ma spesso ripetivi.
La madre ovviamente andava al cimitero a trovare il figlio ogni giorno , e ovviamente il suo dolore era più forte di tutto , anche dell'attenzione.
Ma un giorno per caso si accorse di un particolare.
Vicino alla tomba del figlio, con suo stupore, si trovavano sparse nel raggio di diversi metri diverse tombe di altri giovani ragazzi,( stranamente più o meno della stessa età del figlio ) una accanto all'altra, e questo ovviamente fu un piccolo shock.
E da quel giorno questa povera madre non faceva altro che raccontare questa storia a chiunque convinta che suo figlio fosse insieme a loro
Qualcuno potrebbe affermare che la madre inconsciamente aveva visto le tombe senza farci caso per poi creare nella sua testa la felicità del figlio.
Tutto può essere in questo campo
Il sogno mi sconvolse, erano assieme e non accadeva niente di particolare, erano venuti a salutarmi e farmi sapere che stavano bene.
Comunque quel segno che mi hanno portato alla lunga mi ha fatto davvero piacere
Anche io propendo piú sulla versione personale del sogno-subconscio di scuola Junghiana ( anche se Jung non poneva limiti al sogno in termini "mistici")
Eppure da poco tempo é capitato un fatto al quale non sono riuscito a dare spiegazione:
Mia madre e mio zio hanno fatto lo stesso identico sogno su mio nonno mancato ormai 7 anni fa. Loro vivono ai lati opposti dell'Italia, per cui nessuna esperienza quotidiana recente li puó aver influenzati. Due subconsci con storie diverse che a distanza di 10 giorni fanno lo stesso sogno su mio nonno che,irrequieto, li portava a visitare dei luoghi sotterranei. ( Lo hanno scoperto quando uno dei due lo stava raccontando al telefono all'altro).
Se fosse stato il sogno di una persona singola lo avrei affrontato come analisi dell'inconscio personale e relativa simbologia. Ma cosi, mi viene davvero difficile spiegarlo in questi termini
Ad ogni modo a mio parere si, sono loro in un altra dimensione...per rendere l'idea basta un po informarsi sulle esperienze di NDE: ci sono libri, ma anche video su yuotube (focus 3.0 - noi siamo infinito).
Ci sono un sacco di esperienze di gente che nel breve trapasso rivede i suoi cari, o altri, con molta intensità ricevendo anche messaggi di cui non erano a conoscenza. A volte poi, nel ritorno acquisiscono una maggior sensibilità e continuano questa comunicazione con loro, oppure semplicemente si convincono che "l'aldilà" è la realtà e noi siamo qui, in prestito, per un breve lasso di tempo per fare esperienza.
Non mi ricordo più dove l'ho letto: consigliavano di rivolgersi al defunto, appena trapassato (se si era presenti ovviamente) cercando di rassicurarlo e di dirgli che tutto andava bene, che si era tristi ovviamente ma sereni per il percorso che stava intraprendendo.
#28 giancarloc
PS: grazie a Massimo e grazie a tutti, riempite davvero il cuore
Il mio lutto più luttuoso è stato la morte di mio padre, una decina d'anni fa, e le rare volte che lo sogno, quando riesco ad interagirci, il mio povero papà, brav'uomo, dice cose che non avrebbe mai detto e fa cose che non avrebbe mai fatto: durante il sogno mi accorgo che non è lui, non è una sua proiezione, la sua emanazione, e mi sveglio sempre di malumore.
L'ultima volta che l'ho sognato, entravo in una casa (che nel sogno era la mia) senza porte e finestre e quando mi sono inoltrato ho trovato una tigre un po'ombrosa (vebbè, una tigre amichevole sembrava un pelino oltre anche per un sogno), sdraiata all'interno: dopo qualche scaramuccia mi ha accettato ed invitato ad avvicinarmi e mentre tremavo sono andato a sedermi vicino a lei (la tigre), e lei ha iniziato a strofinare il muso su di me come fanno i felini coi cuccioli. Mio padre, nel mio sogno malato (e ne faccio belli malati, una volta ho portato Ratzinger in moto a vedere una mia partita ma avevo dimenticato gli scarpini e non ho potuto giocare) è entrato nella casa e quando mi ha visto con la tigre mi ha detto: perché sei seduto per terra? E non era un rimprovero, sembrava curiosità! Il vero padre mi avrebbe detto: che cavolo ci fa una tigre qui dentro, scappaaa!
Boh! O sono io psicopatico, non si accettano scommesse, oppure lui non riesce a contattarmi...
Invece quando sogno i vivi mi sveglio con la sensazione che siano stati loro a sognare me, l'interazione sembra più "reale", una specie di chiamata.
Sogni d'oro a tutti.
Quello che mi apre alla possibilità che possa esserci qualcosa “oltre”, non sono tanto i sogni, quanto le cosiddette “esperienze di premorte” o “esperienze ai confini della morte” (in inglese Near Death Experience, NDE), se registrate e esaminate con rigore scientifico. Una percentuale statisticamente rilevante di persone sostiene di aver vissuto tali esperienze: mi pare di aver letto da qualche parte che il 15% delle persone che, per vari motivi, si sono ritrovate a un passo dalla morte, hanno riferito di aver vissuto queste esperienze. La maggior parte di tali esperienze hanno elementi comuni, anche questi statisticamente rilevanti: visione dall’alto del proprio corpo morente, passaggio in un tunnel, presenza di un essere di luce che emana amore puro, incontro con propri parenti e amici già trapassati, eccetera. Tali elementi sono comuni anche alle NDE riferite da bambini molto piccoli (5/6 anni), i quali non possono perciò essere stati influenzati da pregresse esperienze religiose o culturali.
A proposito esiste anche una rivista accademica specializzata, il Journal of Near-Death Studies (digital.library.unt.edu/explore/collections/JNDS/ , it.wikipedia.org/.../Journal_of_Near-Death_Studies).
Qui c'è un documentario interessante: "Documentario esperienze premorte - Near death experiences documentary. By Lara Peviani" (www.youtube.com/watch?v=r0flr8aZo7A).
non ho molte esperienze di sogno di persone morte che mi erano vicine, anche perché molte di esse sono ancora qui.
Quello che mi rimane come esperienza del sogno è più quello che "ho sentito" che non il ricordo di cosa ho visto.
Come capita a te ho la netta sensazione di conoscere quella persona per quello che provo, non per magari i tratti del viso o del corpo che spesso sono diversi.
Non penso che le anime tornino nei sogni, a dire la verità non penso nemmeno che le anime esistano, perlomeno non come ci siamo abituati a intenderle, cioè come la parte spirituale immortale che ha lasciato il corpo.
Penso piuttosto che le esperienze di tutti, comprese ovviamente le nostre, rimangano con noi, in una dimensione senza tempo nè spazio che non abbiamo la capacità di vedere in senso materiale, ma che certamente percepiamo.
Il sogno è uno stato in cui questa dimensione è più riconoscibile, non essendo distratti dal mondo fisico.
Le relazioni con le persone più vicine sono certamente le esperienze più significative che abbiamo vissuto ed esse ci tornano per dirci qualcosa, mostrarci dove siamo e quali opportunità abbiamo per il prossimo passo.
Ecco, non credo che siano le anime a tornare nei sogni, ma le esperienze dei legami che abbiamo avuto con le persone, forse a chiudere un cerchio che era rimasto aperto, certamente qualcosa di importante per noi adesso.
Il padre di mia moglie è venuto a mancare un anno e mezzo fa. Da quello che mi racconta dice che gli appare sempre in sogno.
Durante i sogni lui appare sempre più giovane e comunicano telepaticamente.
Durante quei sogni lei si sente sempre molto a disagio perché non riesce a capire se il padre sia ancora vivo o no. Il padre però le fa capire che è ancora vivo e che si sbaglia a pensare che lui sia morto.
Quindi chi lo sa. Possono essere vere entrambe le cose. O un mix di entrambe le cose!
Avendo fatto centinaia di ipnosi regressive,potrebbe darti una risposta piu' precisa e magari inaspettata.Sa va sans dir.
La stessa "curiosità" di sperimentare l'universo fisico che ci ha intrappolato una prima volta è rimasta profondamente dentro di noi, e così, vita dopo vita, facciamo carte false per rinascere ogni 70/80/90 anni in un nuovo corpo.
Nei periodi di "buco" tra le vite, ogni persona fa le cose più diverse...tra chi non fa nulla, chi osserva, chi fa cose bizzarre, sogni? forse, ma non so, ecc.
Poi decidiamo di prendere un nuovo corpo, quello di un bambino che sta nascendo, e così appena ricevuto un "trattamento smemoratore", siamo pronti per ripartire.
E con tutte le regole del gioco di questo mondo fisico.
Come se nulla fosse stato prima
Fondamentalmente una prigione perpetua, ma che per certi versi ci piace.
Se tra una "morte e l'altra" non ci fosse un evento "smemoratore" sarebbe il caos.
Sarebbe come se a calcio i giocatori potessero giocare con le mani o il pallone fosse tele guidato come un drone. Il gioco sarebbe ridicolo e senza senso.
Neanche i calciatori stessi avrebbero voglia di giocare..
Ho avuto diversi sogni con defunti ma fatico a ricordarli.
Non credo però di aver avuto sogni in cui percepivo un loro contatto.
Forse perché non ho bisogno di saperlo da loro che esiste un altro livello di coscienza.
Ne sono pienamente convinto.
Persone con facoltà e maggiore sensibilità medianica possono percepire nei sogni elementi di un al di là a noi prossimo.
Già ricordare i sogni è positivo, padroneggiarli, rendersi conto, nel sogno, di sognare, sarebbe un altro importante passo che talvolta ad alcuni può essere capitato per casualità o libera deliberazione: del resto la volontà umana ha proprietà ancora tutte da scoprire e la scienza è ancora agli albori nel riuscire a definire la coscienza, l'animo e lo spirito di una persona cosa siano.
Il sogno ha diverse origini, talora però, i sogni sono dovuti all'azione telepatica dei defunti, al volere di Dio, all'intervento di qualche Angelo. Naturalmente questa affermazione non è gratuita, perché sono troppi i casi capitati a persone testimonianza di fatti insoliti che legano l'al di qua e l'al di là.
Tra le celebrità pubbliche, in relazione a questa tematica, trovo interessante per sensibilità ed esperienza il libro "Sarà capitato anche a te", scritto dalla cantante Ivana Spagna e descritto in numerose sue interviste visibili su YouTube.
Dalla 4° superiore iniziai a leggere libri inerenti l'al di là. Lessi tutti i testi del medico Raymond A. Moody, di Pim van Lommel, interessante il libro di Eben Alexander "Milioni di Farfalle", Manuela Pompas, Paola Giovetti, ecc. Molto interessante, ben scritto, piacevole l'ultimo libro "Illusione" del medico torinese Massimo Citro della Riva.
Interessante ad esempio il film Nosso Lar, un film brasiliano del 2010 tratto dal libro omonimo di Chico Xavier, celebre medium e scrittore spiritista. La storia segue André Luiz, un medico che, dopo la morte, scopre di trovarsi in una dimensione spirituale chiamata “Nosso Lar”, già citato tra i commenti. Lì il medico protagonista attraversa un percorso di purificazione, comprendendo i propri errori terreni e riscoprendo il senso dell’amore, del perdono e del servizio agli altri.
Suggerirei per lo studio dell'al di là e di tematiche di confine legate all'anima e al post-mortem, la lettura de IL LIBRO CRISTIANO DEI MORTI di Tommaso Palamidessi, testo che lessi per la 1° volta oltre 30 anni fa, da adolescente e che a mio avviso risulta il più chiaro nello spiegare il fenomeno della morte e la vita postuma.
Cerco di scriverne qualche riga...
l Libro Cristiano dei Morti è un’opera di Tommaso Palamidessi pubblicata postuma (1985) dalle Edizioni Archeosofica: l’opera a mio avviso meravigliosa per esaustività e contenuti, si presenta come un contributo agli studi sulla morte, sull’esistenza animica postuma e sul modo di assistere spiritualmente le anime nel passaggio tra la vita terrena e l’aldilà. Palamidessi illustra la topografia cosmica dell’aldilà, i vari stadi che l’anima attraversa dopo la morte: lo stato crepuscolare, l’incontro con la Luce, visione dello specchio, stati intermedi, e il passaggio (se possibile) a stato identificato dalla viva tradizione cristiana come "Paradiso". Viene descritto lo stato crepuscolare, cioè dopo la morte fisica, l’anima non va immediatamente a una destinazione definitiva, a meno che non riesca a riconoscere la cosìdetta Luce divina. Se ciò non avviene, l’anima resta in uno stato confuso, nebuloso, soggetto a illusioni e tentazioni: una sorta di sogno o condizione dove i residui psichici terreni influenzano la coscienza.
Nel libro è presente la dottrina della reincarnazione: l’anima che non realizza il riconoscimento della Luce non si libera immediatamente, ma può ritornare a incarnarsi fino a quando non si sia preparata adeguatamente, il ciclico ritorno dei corpi di cui si parlava già nell'antico Egitto, in tradizioni gnostiche, kabbalistiche, sufiche, nel buddhismo, nell'induismo e nel cristianesimo dei primi secoli.
Due miei amici illustrano questo libro in un video ripreso dalla Libreria Rotondi di Roma: www.youtube.com/watch?v=HUn40ZoRDk0&t=196s
La nuova edizione è disponibile in questa libreria.
libreriarotondi.it/.../...
Se necessario, io stesso posso talvolta procurane qualche copia.
Un caloroso saluto, Paolo.
Nella teoria Nousym, ed anche in gran parte della filosofia antica così come nella fisica quantistica, non siamo noi a creare gli eventi della realtà né la realtà a creare gli esseri umani bensì è la “nostra interiore consapevolezza di una complessità irriducibile sul piano materiale e spirituale” che è in grado di generare il mondo illusorio della nostra esistenza quotidiana fatta di vita ed anche di morte. Fuori di metafora i nostri corpi materiali contengono un tot di “energia fisica quantistica” che al momento dello spengimento/estinzione della nostra “classica fisicità materiale” libera una “forma di energia quantistica libera” che potrebbe poi manifestarsi sotto forma appunto di “plasmoide”. Il plasmoide può fare cose impossibili/inimmaginabili, per noi anche in modo consapevole e/o inconsapevole, per la nostra ragione/logica: visitarci, infonderci sogni, visioni, condizionare i nostri comportamenti, avvolte indurre alcune nostre azioni etc. etc.
In altre parole noi esseri umani dobbiamo accettare, essere coscienti di “stati mentali” che possono essere generati da energie/fenomeni energetici di cui ancora conosciamo molto poco.
A questo punto a me sembra necessario che noi tutti si debba fare con la nostra mente (studiando, leggendo, approfondendo) appunto “un salto quantico” interpretativo delle parole alle quali noi diamo un significato ed una valenza anacronisticamente troppo immanenti: vita, esistenza, morte, realtà persino universo e dimensione.
La fisica quantistica con la sua meccanica (quest’anno il Nobel per la Fisica è andato appunto a dei ricercatori di meccanica quantistica che hanno rivoluzionato la visione del mondo come noi l’abbiamo conosciuto e conosciamo), con il fenomeno dell’entaglement, con la teoria Nousym di Faggin/D’Ariano ed altro ci sta aprendo le porte di dimensioni ed universi dove noi entriamo, usciamo o addirittura siamo multilocati (esattamente come succedeva a Padre Pio).
Onestamente a questo punto piangere e/o dispiacersi di uno stato o di qualcosa che consideriamo irreversibile, immutabile, eterno vuol dire davvero limitare la propria essenza (il proprio “plasmoide”) alla sola illusoria realtà, costringere quindi la propria energia interiore a soffrire della nostra limitatezza e per ultimo, ma non per importanza, indurci ad aver paura di qualcosa di cui non solo non si deve temere ma anzi si deve avere “curiosità infinita”.
milgio61
La mia personale esperienza: non ho mai sognato persone decedute. Solo una volta mio padre, dopo anni dalla sua morte. Ero seduta al ristorante a chiacchierare con un'amica, quando con la coda dell'occhio vedo alle mie spalle un uomo alto e bruno. Mi volto, e... "papà!" Mi alzo e lo abbraccio ridendo, anche lui ride, è bello e giovane come era quando ero bambina.
Voleva venirmi a trovare e mi ha fatto una sorpresa. Mi sono svegliata felicissima, è stato proprio bello rivederlo. Non so se mi abbia fatto davvero "visita", in fondo non sembrava avere qualcosa da dirmi. Solo "la sorpresa", come la chiamavamo quando ero piccola. Non poteva che essere così.
Per il resto, ho avuto tante esperienza inspiegabili nella vita (come molti qui), ma nessuna ha mai riguardato i cari deceduti. Avranno da fare, nel bel posto dove si trovano.
Ho appena visto la puntata con te e Malanga sul canale Spazio Interiore, non sarebbe male un' intervista con lui su questo argomento.
Saluti
La verità nessuno la conosce ed ognuno può credere che siano le anime de nostri cari, l'energia residuale che l'universo immagazzina o semplici "disturbi elettrici dei neuroni".
Ho letto molti post, ma non tutti, sono troppi. Vorrei condividere uno pensiero, la prendo alla lontana. Ci avete fatto mai caso che nelle favole i desideri che vengono esauditi sono sempre tre ? Perchè ? Un essere meraviglioso ci fa il dono: noi esprimiamo i desideri e quelli si realizzano; ci sorprendono e si realizzano; poi la cuccagna finisce; perchè ? Perchè non ci sorprendono più, iniziamo ad analizzarli con la ragione; prima chi guida è la gioia irrazionale del magico, poi arriva la logica e quello non si può, quell'altro ... ma figurati !
Ho praticato meditazione zen in due monasteri buddisti con diversi lama (uno era quello del film "il piccolo Budda" che non era un personaggio inventato, esisteva veramente; attualmente è morto) per una decina di anni; cose "strane" ne succedevano quasi giornalmente, sempre in modo illogico, improvviso, non voluto; quando si cercava di introdurre l'analisi, la logica, puff svanivano come bolle di sapone.
Un consiglio non richiesto: non analizzate ciò che non è analizzabile, non trasformate la poesia in prosa. Perchè un incontro con i nostri cari, con l'amore deve essere dimostrabile in modo rigoroso come un teorema ?
La racchetta per le zanzare è si è caricata, torno a dormire e sognare.
Quando alcuni di voi sognano i morti...
Il sottoscritto invece sogna eventi storici distanti millenni da noi (alquanto differenti dalle versioni ufficiali).
Con dovizie di particolari e con i volti dei protagonisti di tali fatti non associati ad alcun mio parente.
Stando sempre "presente" a tale vicende come entità incorporea che segue i protagonisti dalle spalle.
(Senza aver visionato alcun media a riguardo negli scorsi giorni)
Un esempio:
Un probabile incontro/scontro tra una tribù (di ebrei?) e un' altra popolazione.
Ambiente: deserto & oasi
Mezzi di trasporto: carri
Vestiti: la 1 fazione stile nomadi, la 2 più da civiltà con fissa dimora (per capirci posati e eleganti)
Iniziata con una guerriglia nel deserto e conclusa con un' alleanza...con donne della 1 fazione ben disposte a maritarsi con i nuovi arrivati.
Con tanto di dialogo tra i capi a tema "governanti, provenienti dal cielo".
Da notare che questo tipo di sogni li facevo già alle MEDIE...
Di conseguenza: all' epoca non vi era correlazione con le ricerche recenti di quei periodi storici.
Davvero interessante... mai pensato di raccogliere il tutto in un libro?
Al momento sto cercando di trovare la sequenza esatta di alcuni avvenimenti storici e non è facile, dato che tra ricercatori indipendenti e sogni come questi...
Mi tocca fare un brain storming e andare con il metodo Holmes per arrivare a una conclusione plausibile.
Infine: causa problemi di ortografia generati da un' insegnante alle elementari, talvolta mi tocca chiedere supporto x correzioni e non è detto chi visiona il testo, gli piaccia cio che scrivo.
Se ti serve un correttore di bozze io lo faccio volentieri, gratis ovviamente
Splendido nome
Ma non fermarti di fronte a incertezze di questo tipo. Non capita tutti i giorni di sentire esperienze come la tua. E' possibile che tu, nel sonno, abbia accesso ai Registri dell'Akasha, senza nemmeno saperlo.
ho perso mio padre nel 2000 e qualche mese dopo mia mamma lo ha sognato, le disse che nella sua giacca nell'armadio erano rimasti i soldi della pensione ... c'erano e lei non ne era a conoscenza, i suoi abiti erano ancora al loro posto senza che li avessimo mai toccati.
Non sono in tema specifico, ma "parallelo", in quanto effettivamente vissuto, seppur analogoa certi fenomeni non usuali. Credo comunque, se ci siano studiosi di tali casi, l´esperienza possa interessare.
Caramella Amrosoli-al miele
Eravamo studenti a Padova, io da Brescia e Franco da un paese, in provincial di Vicenza, dove suo padre dirigeva la cartiera. Franco mi aveva invitato a trascorrere quel 31 dicembre e Capodanno a casa sua. Con altri colleghi e suoi conoscenti avremmo trascorso il tardo pomeriggio del 31.e la serata tutti insieme in una vecchia casa di montagna alle pendici del Pasubio, e saremmo tornati a tarda notte, ormai gennaio, a casa in paese a riposare.
I conoscenti ed amici della combriccola avevano organizzato bene il convivio di fine d´anno: Zaini con provviste e materiale necessarii caricati a spalla fino al casolare distante quasi un km di marcia dall´ultimo parcheggio dove si sarebbero lasciate le vetture, erano giá pronti.
Giunto quindi in treno a Vicenza, ero stato prelevato e portato al paese verso sera, quando ormai la luce del giorno trascorso, aveva lasciato spazio al chiarore riflesso della neve caduta un paio di giorni avanti.
Per ca. ora di cena eravamo arrivati al parcheggio previsto per il carico a spalla degli zaini. Da quel punto, avremmo portato provviste e materiali in salita sulla neve alta quasi fino al ginocchio fino al casolare. Con Franco, eravamo stati arruolati alpini in attesa di “Chiamata” al 27. compleanno ormai prossimo, e lui aveva con se quella sera “la me´Mary”, la morosa…
Carcati gli zaini con la legna da ardere noi, e le provviste in gerla per ragazze e meno forti, lasciammo procedere la truppa in fila sul sentiero, ragazze in testa e noi in coda con un bel carico: Avevamo il vantaggio di trovare il sentiero con neve pressata e non alta fino al ginocchio… Su un poggio parallelo al sentiero avanzava, salendo sopra la neve, un muretto a secco forse per altri 50 cm, interrotto da un cancello aperto ruggine, con una croce tra le sbarre: Un vecchio cimitero dimenticato. Franco, non ricordo perché, disse che li riposassero anche dei caduti della prima Guerra Mondiale, al ché io ricordai cose vissute raccontatemi da operai di mio padre, reduci di quell tempo, che avevo conosciuto da bambino a cavallo degli anni 40 e 50. Non ricordo perché, ma Franco mi provocó con un motivo quasi filosofico sull´esistenza dell´anima ed io gli proposi di gettare un sasso oltre il muretto. Ma trovare un sasso sotto la neve era impresa impossibile… Cercai quindi nelle tasche ed anche lui cercó qualcosa da gettare… ma niente… fino al momento in cui, nella tasca sinistra delle braghe da montagna io scoprii una caramella “Ambrosoli al miele” evidentemente.dimenticata da tempo. Era una caramella al miele come quelle che da bambino un operaio di mio padre, reduce della 1.GM, talora quando lo incontravo sempre mi regalava ed alle mie domande ricordava quel che aveva vissuto da soldato. Quelle caramelle mi erano sempre rimaste nei ricordi, e le comperavo sempre quando le avessi notate, ormai anche 20 anni piú tardi.
Conclusi le osservazioni para-filosofiche con Franco, e gettai quindi nel buio fioco della notte, la caramella oltre il muro, alla salute dei poveri defunti che riposavano su quel poggio.
Avevamo avuto una bella serata, eravamo stati al caldo tepore del vecchio focolare, le bottiglie erano ormai asciutte, e fuori il gelo incombeva in una nottata chiara come giorno, con luna e piena di stelle. Eravamo stanchi con zaini ormai vuoti e ci preparavamo al rientro. Nel silenzio della stanchezza conclusive si sentí il rumore come di un sassolino sul pavimento di legno della stanza, che non era uno scoppiettío del legno ormai divenuto brace in spegnimento…Guardammo quindi bene intorno, perché sassi cadenti dai muri non erano possibili… Nulla…
Raccogliemmo quindi le nostre cose, I nostril residui e rimaneze, prendemmo gli zaini divenuti piú leggeri, e partimmo, adesso alternandoci, perché presentivamo il sentiero gelato ed insicuro per gambe non allenate che avrebbero potuto cedere sul ghiaccio.
La Mary, ultima della fila dietro a Franco, avrebbe dovuto chiudere la porta della casa e concludere la fila. Ancora prima di uscire dalla porta, con un rapido controllo, la Mary mi dice: “Varda qua´! Ghe xé ´na caraméa qua intéra, al miée marca Ambrosoj! La ga da vére persa qualchedun, e mi me la tegno!“. A me, e a Franco probabilmente, venne la pelle d´oca: “Dio vecio..”, disse, poi ci guardammo fissi negli occhi, in silenzio, e passammo silenziosi semza guardare oltre al muro, quando passammo andando verso casa sua, davanti al cimitero. Ma il Capodanno di quella volta non lo dimenticheremo mai: E´stata realtá e non un sogno, ma una esperienza particolare.
Ho vissuto in prima persona il contatto con mio padre dopo la sua morte. A partire da quel momento, per circa quattro anni, ho ricevuto messaggi materiali, telefonate, spostamenti di oggetti, tutti segnali inequivocabili, aventi spesso elementi identificativi, che mi hanno fatto capire che qualcosa sicuramente esiste.
Solo dopo questo lungo periodo mi è poi apparso in sogno, era seduto davanti a me e mi ha chiesto:
“Come sta la mamma?”;
“Bene”, ho risposto io, “Ora ha 88 anni come te”.
Lui ha aggiunto: “No, io adesso non ho più 88 anni, ne ho 92”.
Questa è stata per me la conferma che là, da qualche parte e in qualche forma, si continua a vivere.
Alcuni anni fa ho sognato "mio padre". Un sogno di bellezza tenerezza amore, delicato ma anche molto forte e fisico. Una meraviglia. Quando mi sono svegliata però mi sono disperata, ho pensato " se adesso, dopo tutto quel che ho dovuto passare, l'inconscio mi dice che io in realtà ancora voglio papà, a questo punto sono finita".
Per fortuna la terapeuta che mi conosceva bene, per tanto tempo mi aveva sostenuta e curata per i danni che mio padre mi aveva procurato, era ancora attiva.
Mi fece notare che il padre del sogno non aveva niente in comune col padre biologico che avevo avuto, ed era vero.
Mi disse che l'inconscio mi aveva portato nel sogno un altro padre, nato da tutto il lavoro in cui mi ero impegnata. Disse che a volte succede, a persone che si sono sentite tanto orfane.
Il padre del sogno era molto vecchio, adeguato alla mia età visto che ero sui 60 (il padre biologico era morto tanti anni prima, poco dopo i 50 anni).Un uomo molto vecchio ma robusto e bello, un pò più alto di me che gli cingevo le spalle, i capelli bianchi lucenti un pò lunghi, ma soprattutto l'atteggiamento esprimeva quello di cui il mio padre biologico era stato totalmente privo.
Credo che i sogni non si possano interpretare genericamente, senza tener conto del vissuto delle persone.
Grazie a tutti voi
PS: ho cominciato a leggerli e non riesco a fermarmi. Grazie ancora
certo che era una zanzara, una Aedes pipiens var. flavia caerulisque.
Non sai cosa hai smosso, benedetto uomo: una storia non pazzesca, demenziale ... da matematico innamorato (PeterPan mi ha detto che gli ricordo Sheldon Cooper di Big Bang Theory ... non ci avevo fatto caso, ma ha ragione) ma non ci sono sogni, persone morte; tutti ben vivi.
Premetto che non sono credente, o almeno sono fortemente scettico, però è bello pensare che possano essere proprio loro a mandarci dei segnali, ce li fa sentire più vicini, anche se sono saldamente nei nostri cuori, e ci fa sperare (altro concetto spirituale e religioso), di poterli riabbracciare un giorno.
Registri di Akasha? Mai sentiti e di conseguenza sono già andato a curiosare
Per il fattore raccontarli non è un problema.
In tal caso devo annotarli quando avvengono! Cosa che talvolta non mi è sempre possibile visto il trambusto mattutino (date le critiche dei miei sul uso del cellulare appena sveglio, anche se sul quel punto vista vi sono incoerenze da parte loro, ma son dettagli
Comunque quello che vi ho scritto era quello più recente che ho avuto.
Inoltre da quando ho iniziato a scavare sulla storia antica (grazie anche a input di altri indipendenti) riesco a notare simboli (massonici inclusi) o analogie nei media.
Per cui ho iniziato a scriverli su un file.
Tipo: la storia di World of Warcraft è presa pari pari dallo Zep Tepi
@Macco83
Praticamente nella scena vedo questi 2 capi "tribù" confabulare in disparte sul fatto che doveva venire "il governante" di uno di loro dal cielo.
Nel mentre gli altri erano a gozovigliare
@Igor Per quanto riguardo correttore...avrei dovuto entrare prima il LC!
Dato che durante pandeminkia, il sottoscritto ha sfornato un qualcosa come 60 satire (alcune le trovare su sfero).
Le quali con o senza correzioni genitori, non sono risultate perfette in termini di orto.
Pubblica cose tue.. non lasciarle nel cassetto..: )
E come ti è stato suggerito può diventare un libro..
Le cose lasciate in un cassetto hanno sempre torto...
A volte si pensa, "per ora le conservo, poi un giorno chissà"...
Ma quel giorno non arriverà mai...
PS Altro "errore" è quello di "perfezionarli" con del pensiero razionale, mentale, strutturato, per dargli una rappresentazione più logica, curata e "pettinata"...
Ti dico questo perchè il sottoscritto quando producevo musica, alla fine quando il disco era pronto, a volte (fortunatamente non sempre!) mi accorgevo (ma negandolo a me stesso) che il primo demo registrato in cassetta dove "buttavo giù le prime idee" malgrado errori, suoni imprecisi e missaggio non perfetto, era 1000 volte più bello, potente ed emozionante del lavoro finito e curato...
La nostra mente spesso ci frega, le cose sono sempre nell'attimo.
Nel primo attimo.
Un secondo dopo quando cominciamo a "pensarci meglio" spesso cominciamo a rovinarlo...
Fu così che creai Algoritmo, una delle mie invenzioni, ... tu chiamale se vuoi emozioni... e le indimenticabili notti vissute in sua compagnia tra vivi e morti di ogni epoca. Stop.
Un virtuale abbraccio a Massimo, a Azrael e a Bet17.
Giustappunto, Azrael & Bet, ci siete ancora?
... mi unisco agli altri per la vicinanza e il supporto (seppur virtuale) a questo tuo dolore e fragilità esistenziali conseguenti la scomparsa di tua moglie.
Purtroppo, come già detto da altri, sono più propenso a credere all'ipotesi "razionale" anziché quella mistico-spirituale.
Quando ci sono dei grossi cambiamenti nella nostra Vita, capita spesso di sognare che ci si trovi ancora nella situazione precedente.
Questo accade perché quella consuetudine si era radicata in noi (era diventata una parte di noi, una "costante") e averla persa significa che ora bisogna "impiantare" una nuova Realtà/Consuetudine anche nel nostro inconscio (che invece - rispetto alla razionalità - rimane ancorato a quella che era la consuetudine precedente ... non può ricalibrarsi subito, da un gorno all'altro, ma gli occorre tempo).
Io, per esempio (è un classico), dopo l'esame di maturità ho continuato - per anni - a fare sogni ricorrenti in cui andavo ancora a scuola, in cui dovevo ancora fare l'esame, in cui ero in ritardo per la preparazione della tesi, mi ero scordato che dovevo sostenere l'esame , ecc. (nel mio caso, sempre in un contesto drammatico!).
È anche vero, però, che al Mondo ci sono alcune storie molto strane e difficilmente spiegabili, per esempio:
- esperienze extracorporee di persone in coma;
- ricordi e/o sogni di vite precedenti (realmente esistite)
- ecc.
Chissà... forse un giorno riusciremo a spiegare meglio anche questi fenomeni.
Mi auguro solo che queste tue esperienze oniriche siano piacevoli, e che tu riesca a farti forza in questa Vita così difficile e senza scopo apparente (sapendo che, attorno a te, ci sono ancora persone che ti vogliono bene e per le quali tu sei importante ... così come tuo padre e tua moglie lo sono stati per te!).
Un abbraccio.
Credo che i nostri sogni possano diventare un modo per sentire vicine le persone che abbiamo amato e che ci mancano. Non so se sia solo consolazione o qualcosa di più ma mi sembra bellissimo che si possa vivere quei momenti, anche se per poco, e sentirne un po' di conforto
A tal proposito mi è capitato di sfogliare vecchi thread (2015/2016) ed ho constatato che molti utenti (espulsi a parte) iscritti negli anni 2000 e anni 10 sono inattivi da diversi anni.
E' un peccato
quando ho letto il post ho avuto un sussulto, sono anni che sogno che Massimo possa approfondire l'argomento "aldilà" con la serietà che lo contraddistingue.
Ho la fortuna di avere come amico un medium eccezionale con il quale svolgiamo ormai da anni ricerche nell'ambito dei mondi sottili e della medianità.
Molto è il materiale accumulato e molte sono le ipotesi che abbiamo formulato in merito al contatto con i trapassati e non solo.
Innanzitutto rispondo alla domanda del post.
Per quella che è la mia esperienza personale direi assolutamente sì, il sogno può essere utilizzato dai trapassati come canale di comunicazione.
La cosiddetta medianità onirica è ben conosciuta ed considerata una delle forme più pure di contatto insieme alla trance profonda, in quanto in questi due casi la mente razionale del ricevente è inattiva e quindi non può condizionare il messaggio.
I sogni medianici si differenziano dai sogni comuni per il loro forte contenuto emotivo, per la netta sensazione al risveglio che non sia un sogno ordinario che qualcosa di magico sia successo.
Le scene sono spesso naturali come se il lutto non fosse avvenuto, il defunto si mostra magari ringiovanito o con le sembianze avute in un periodo a lui caro e a volte sono accompagnati da fenomeni come le OOBE (Out of body experience) o le paralisi notturne.
Ho perso mio padre nel 2011 e lo sognai la prima volta dopo 5 anni in una esperienza extracorporea.
Mi ritrovai fuori dal corpo all'altezza del soffitto e vedevo il mio corpo e quello della mia compagna nel letto. L'immagine era al negativo, anziché il buio della stanza vedevo tutto di un bianco lattiginoso. Si palesò mio padre parlandomi come se nulla fosse successo fin quando di colpo venni risucchiato dal corpo cadendo letteralmente. Io e la mia compagna ci svegliammo entrambi di colpo e lei mi disse "ho sognato che tuo papà veniva a trovarci"
Il mondo onirico è legato anche all'attività della ghiandola pineale che regola la secrezione della melatonina ed è tradizionalmente la sede della connessione spirituale profonda (terzo occhio), della visualizzazione, della creatività e dell'intuizione.
A questo punto si apre il profondo dibattito: esiste la vita dopo la morte? e nel caso è possibile comunicare tra i mondi?
Innanzitutto la chiesa cattolica riconosce la possibilità di parlare con i defunti e una ventina di anni fa si è aperta alla comunicazione a patto che sia fatta con rispetto (si trovano in rete articoli su questa posizione sui quotidiani nazionali, credo l'Avvenire).
Così come le facoltà medianiche ovvero il corrispettivo spirituale dei sensi fisici, ad esempio la chiaroveggenza che è l'estensione della vista, la chiaroudienza per l'udito e così via, sono i doni spirituali o "carismi" a cui si riferisce San Paolo nella prima lettera ai Corinzi.
Ma cosa o chi contattiamo? questa è la domanda che ci siamo posti mille volte in questi anni.
Secondo lo spiritualismo moderno, varie discipline esoteriche e varie religioni l'esperienza terrena di un essere umano è fatta da uno spirito che è un frammento dell'Uno (il Creatore in tutte le religioni) che si stacca per sperimentare l'autocoscienza nella limitazione in molteplici esperienze contemporanee.
Su questo piano ha bisogno di un'anima (che contiene tutte le caratteristiche distintive dell'essere come il carattere, la forma mentale, le idee, le convinzioni) e di un corpo fisico. Dopo il trapasso chi comunica con noi? Un involucro vuoto (anima) o la scintilla divina (spirito)?
E' certo che quando si comunica con un trapassato in una seduta medianica si ha a che fare con una energia intelligente che dà prove di evidenza che il medium non può sapere ma che il ricevente del contatto può riconoscere (in una comunicazione le parti in gioco sono 3: entità spirituale, medium e ricevente)
Il primo dubbio è che il medium abbia accesso a informazioni del ricevente leggendone telepaticamente i pensieri, ma questo è smentito dal fatto che spesso le entità parlano di eventi che il ricevente non conosce ma che può verificare.
Oppure che il trapassato sia in realtà una memoria energetica o una nuvola di informazioni della vita trascorsa alla quale il medium attinge, ma le entità parlano anche di eventi accaduti dopo la loro dipartita, o addirittura di eventi futuri (il tempo è una illusione di questo piano)
Qualsiasi cosa venga a comunicare dimostra caratteristiche riconoscibili del trapassato unite spesso a una maggiore elevazione spirituale, risultato dell'elaborazione dell'esperienza terrena appena conclusa.
L'aldilà è molto più di qua di quanto crediamo. E' un livello che compenetra il nostro e paradossalmente le comunicazioni ribaltano il punto di vista: siamo noi i morti addormentati in una materia illusoria che non ricordano più la vera essenza dello spirito.
io commento poco e leggo molto, solitamente.
Questa volta intervengo perchè l'argomento del thread mi interessa e posso dire di aver qualche esperienza a riguardo.
Fin da bambino. infatti, ho esperienze abbastanza singolari, come paralisi notturne coscienti, più tardi, quando ho imparato a capire e gestire questa cosa che prima mi terrorizzava non poco, sono diventate OOBEs e spesso "vie di mezzo", sogni lucidi e quant'altro.
Ma ho avuto anche qualche esperienza con defunti, molto...significativa.
a parte che circa 20 anni fa ho avuto delle esperienze reali con entità.
Questo mi da già una certezza.
A parte che qualcuno dice che tutto è finto e che siamo dominati da un' IA. (Può darsi, ma è solo un espediente per nasconderci la verità)
Io ho la certezza che la nostra vita non è qui, siamo solo in questo Mondo per imparare sia con belle storie ma soprattutto con storie tristi o brutte, ed è li che impariamo maggiormente.
Pure a me, 20 giorni dopo la mancanza di mia Madre, è arrivata in sogno e mi ha detto, nel suo dialetto "adess a vaghi" cioè "adesso vado" e da li non l'ho più sognata.
I casi sono due, o è andata ad un livello superiore oppure, cosa improbabile, si è reincarnata nuovamente o in questo mondo o in un'altro. (Questo non lo posso sapere) Ma lei era veramente presente e non è frutto della nostra fantasia, mancanza o altre cose, ma bensì la nostra sintonizzazione, (dato che emaniamo frequenze), con l'altro Mondo, altrimenti i Medium cosa ci starebbero a fare qui?
Se continui a sognare tua moglie, è probabile che lei sia ormai riuscita a mettersi in contatto con Te, perché dall'altra parte c'è tutto da imparare quindi ci vuole del tempo.
Potresti trovare un Medium e vedere cosa succede, ma che non sia un ciarlatano e questo è un problema.
A parte il film o meglio il libro di Nosso Lar, consiglio "Il libro degli Spiriti di "Allan Kardec" oltre a conoscere la vita di "Francisco Candido Xavier" detto "Chico" persona eccezionale, se per caso ti venisse il trip di provare a metterti in contatto con Lei, prima devi proteggerti con qualche cosa di benedetto da qualche Frate, non prete.
Lo dico perché se non ti proteggi può arrivare di tutto!
Un caro saluto e Buona Vita con tanta speranza e magari certezze!
By Olindo
La mente è più forte dei geni , ma la coscienza apre mondi inesplorati dal visibile.
Ultimamente mi sono defilato (sia da LC che da B17tv) principalmente per motivi di salute (l'angina è sempre in agguato) e secondariamente per mancanza di riscontro per il lavoro svolto con B17tv (probabilmente anche a causa delle mie scelte "anti-social").
Insomma il mio cuore non regge + tanto bene lo stress e quindi cerco di evitare di farmi coinvolgere emotivamente... quindi perdonatemi se non intervengo più nelle discussioni o se non vi aggiorno + tramite B17tv... tornerò sicuramente a farlo in futuro quando e se riuscirò a sentirmi nuovamente in forma oltre che motivato.
Un caro saluto a tutto LC
^_^
P.S.
Sul tema in questione, mi viene naturale richiamare il principio di Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Anche la morte, in questa luce, non è una fine ma un passaggio: la materia si trasforma... l’essenza si trasfigura.
Insomma credo che ciò che ci anima non svanisca, ma cambi semplicemente di stato. E così anche il modo in cui possiamo percepire o comunicare con queste "presenze" si trasforma. Non più parole, ma intuizioni. Non più suoni, ma vibrazioni sottili. È un dialogo che avviene altrove, in uno spazio che non ha tempo. L’onirico è una porta verso quell'altrove, il luogo dove il visibile si dissolve e l’invisibile prende voce. Dove il confine tra il reale e il trascendente si fa tenue... e la comunicazione diventa un'esperienza interiore.
Innanzi tutto una forte stretta di mano a te Bet 17. FORZA E CORAGGIO!
Lavoisier, che citi, pur essendo un chimico, guardava oltre la materia. Un parallelismo con S. Paolo tanti secoli prima di lui. Lo stato psicofisico e ciò che se ne deduce durante il sogno, è una ricerca relativamente recente con l'avvento della psicanalisi e di Freud che pretendeva sempre e comunque di spiegare i sogni. Personalmente, non mi ha mai convinto. In ogni caso c'è sogno e sogno, quello "lucido" per esempio, resta il più attendibile, di per sé "scremato" da tabù psicofisici, nei quali la coscienza è più libera di attingere oltre le pastoie somatiche.
Per quanto riguarda la "morte", due, a mio avviso, sono le possibilità che la riguardano: A)- ne parlano in primis persone ancora viventi ma che in passato hanno avuto modo di avvicinarsi al punto di non ritorno, ma che ne sono ritornate (pre morte e/o OOBE) descrivendo un altro piano di esistenza.
B)- Le descrizioni di disincarnati tramite l'ausilio di un Medium. Resta evidente che nel primo caso non si tratta di una vera e definitiva esperienza di morte, anche se, e va rimarcato, resta molto indicativa verso una vera e propria diversa condizione dopo questa vita.
Un saluto
Un amico mi disse che dopo il suo trapasso si sarebbe manifestato: trovai nel luogo in cui era solito meditare un suo scritto, mai visto pri, con alcune riflessioni sull’Io Sono, poi tre giorni prima della dipartita di sua moglie una finestra dello stesso luogo, con imposte chiuse da sempre, aperta da una mano invisibile, un annuncio che lei sarebbe andata alla Luce. I genitori che perdono in incidente il giovane figlio che invita la madre a fotografare la sigla finale di una trasmissione televisiva. La madre scopre che una delle foto reca in sovraimpressione il volto del figlio e della fidanzata morta con lui nell’incidente. Era la foto che riprendeva un campo di golf, sport praticato dai giovani. Il padre del ragazzo ciononostante tenta il suicidio quando in auto, con la pistola in mano, apre la radio e sente nitida la voce del figlio che gli dice “se lo farai davvero non mi vedrai mai più”. Ecc. ecc.
Sono innumerevoli le testimonianze di fatti analoghi accaduti in ogni tempo e luogo ed ora ricercati anche da scienziati che studiano la Coscienza e la multidimensionalità del corpo fisico (Grabovoi, Faggin ecc.)
non so se leggerai mai questo commento, ma puo essere di spunto anche per altri
ti ho inviato questa email nel primo pomeriggio da noi , vistosi che dal cellurare non riuscivo a fare il login
copio e incollo
Date: Sat, Oct 18, 2025, 2:34 PM
Subject: X Massimo : sogni , la tua consorte
To: Redazione | Contro.tv
Buongiorno Massimo
Ho letto il tuo post a riguardo , non riesco a entrare nei commenti , ti scrivo coinciso qui.
1- non tutti i sogni sono veritieri , spesso creazioni della ns mente , i sogni della mattina spesso sono messaggi , o i sogni lucidi sono precisi .
2- descrivi di aver sognato di essere con tua moglie e svegliarti e renderti conto che non c'è più.
Visuale ; chiaro segno che Lei è ancora lì con voi , con te , la sua mente fina / coscienza e li non riesce a partire e staccarsi dalla sua casa , dalla sua famiglia.
Questo non è un bene, la sua coscienza deve andare per la sua prossima esistenza , rimanere aggrappati alla vita appena passata non rimane positivo né per Lei né per voi , e lo si legge nel tuo messaggio .
A questo riguardo riporto un veloce passaggio delle filosofia tantrica Buddista:
"La mente e coscienza non é mai nata e mai morta , la mente è infinita, rinasce in un corpo e lascia un corpo dietro altro , ha svariati genitori e svariati mogli o mariti , fratelli e sorelle nella sua innumerevole esistenza nel ciclo della vita finché non uscirà da Samsara ."
Io sono nessuno , un nessuno con varie minute esperienze in questo corpo che vive in nel sud est asiatico da oltre 30 anni e essendo oltre 60 come eta con una patologia diciamo non positiva , mi avvicino al mio bardo con felicità e compassione .
Nel mio piccolo posso dare solo 3 consigli
1- Fai una Phowa per tua moglie , se non sai come fare vi sono vari centri vajrayana in Italia un bravo Lama che ti può guidare lo trovi facilmente.
se non si sa cosa sia Phowa= Tranferimento della Coscienza
2- consiglio, se non lo hai mai visto, il documentario di Battiato "viaggio nel bardo"
www.youtube.com/watch?v=FdnQkqqVwO0
3- in ultimo, se potrebbe mai interessare, acquista una delle ultime versioni in inglese del Bardo Thôdol le cui traduzioni in inglese sono abbastanza precise.
Dopo averlo compreso il.messagio si transizione, rilassato di fronte alla visualizzazione di tua moglie leggi i passaggi importanti , aiuteranno Lei ( la sua coscienza) a proseguire il suo cammino.
kadampa-center.org/.../...).pdf
o
amazon.com/.../...
Un abbraccio
Guenon parla di molteplici piani dell'essere: in quali e in quanti siamo presenti senza averne coscienza? Anche lui parla di una scomposizione dopo la morte.
Secondo alcuni esiste continuità tra realtà e sogno, la differenza consisterebbe nel fatto che nel sogno non ci sono i limiti, soprattutto fisici, e le regole di cui si tiene spontaneamente conto da "svegli".
(ho richiamato Castaneda e Guenon a memoria, se interessa potrei cercare)
Sicuri che, "di là", esista un solo "mondo" in cui andremmo e non, magari, tanti mondi in cui dividerci (e dai quali forse originiamo)?
Qualche volta ho sognato famigliari, vivi o scomparsi, a volte mi capita di volare in sogno e vedere il mondo dall'alto, mi succede anche di vedere dei volti (estranei?) ben definiti in successione, in sogno o da sveglio a occhi chiusi (ho sempre avuto un certo interesse per i volti).
Se sei connesso col defunto la comunicazione sarà ricca di informazioni, se è autoconsolazione la comunicazione sarà evasiva.
perfettamente d'accordo, e aggiungerei anche per chi fa suonare la campanella di chi ancora non è nato.
#######################################
Siamo ai commiati e per salutare Tutti propongo qualcosa di più che delle letture, ma come provare a sperimentare questi stati.
Potrete trovare di tutto e molto di più in
autoricerca.ch/journal
è curato dal fisico quantistico Massimiliano Sassoli de Bianchi; potrete iniziare il vostro cammino dal penultimo numero della rivista (n. 31 Metafisica quantistica), che contiene un riassunto ragionato dei numeri della rivista che trattano esclusivamente, o quasi, l'argomento, e da li scegliere come procedere oppure proprio dal primo numero "Stato vibrazionale".
Sassoli de Bianchi ha una sua visione, interpretazione, della fisica quantistica simile a quella proposta da Faggin; in un numero evidenzia le differenze tra le due visioni: metafisica pura.
youtu.be/EYmCvj3lkFE?si=256foAS6A6zIk_Pp
Credeteci, e tutto vero.
Simo tutti qui per fare un esperienza di crescita coscienziale, ovvero incamerare esperienze il più possibile per poterci evolvere e salire di (grado) fatemi passare questo termine, non me ne vengono altri in mente, l'importante è rendere l'idea, anche se, per tanti ci vorranno più vite per acquisire tutto ciò. Non ci è permesso di vedere oltre per non essere condizionati nelle nostre scelte, dobbiamo essere noi stessi, nel bene e nel male senza interferenze alcune.
Avete fatto un accordo prima di incarnarvi, che lei sarebbe andata via prima, e, il motivo non ci è dato da sapere, certo e difficile, ma la ricompensa varrà la pena. tanti abbracci.
Non credo minimamente che sia un condizionamento mentale dettato dal dolore, (non funziona così purtroppo), quello di sognare delle persone care defunte.
Io, così come tante altre testimonianze abbiamo provato a invocare la presenza nei sogni dei nostri cari nei periodi peggiori, ma non è successo niente, ciò vuol dire che sono loro a decidere il come e il quando in base alle loro tempistiche e alla nostra rassegnazione.
Dopo la sua morte io l'ho sognata per diverse settimane e ricordo che erano sogni molto reali. Lei era viva e il suo sguardo mi trasmetteva un'enorme senso di pace; riempiva completamente la sua mancanza dentro di me. C'è stato in quei sogni molto di più di quello che sono riuscito a spiegare con le parole. Quando mi svegliavo per esempio, non avvertivo quell'interruzione che si sente di solito quando ci si sveglia alla fine di un sogno. Era come se fossi già sveglio nel momento del sogno. Alcuni li chiamano 'sogni lucidi', non so se è quello che è successo a me.
Quello di consolare e di dare coraggio, credo che non sia soltanto un bisogno nostro, ma anche una volontà di chi non c'è più. Come se avessero necessità di farci sapere che ci sono ancora e ci stanno vicino, anche se non fisicamente. Quindi per rispondere alla tua domanda penso che siano vere tutte e due le cose.
E penso che il fenomeno sia meno paranormale di quanto sembri. Noi abbiamo dei poteri, come quello di comunicare a distanza e di parlare nella testa. Non ho idea di come funzionano, però abbiamo rimosso tante cose del nostro sapere nel corso della storia: forse abbiamo dimenticato anche quello.
Sono cose estremamente affascinanti.
Un giorno ci fermeremo anche noi come orologi, e forse ne sapremo di più.
Molti anni fa sognai che io e mia madre scendevamo lungo un viale che portava a una zona desertica dove sorgevano due grandi piramidi a gradoni, tipo quelle sumeriche, e non so come ho fatto a stabilire che quelle figure eravamo noi, dato che le vedevo di spalle e metà del corpo era come quello di un grosso serpente.
Solo molto tempo dopo scoprii che c'erano figure simili tra antichi bassorilievi ...
il tuo sogno non è fantasia, a mio parere, ma una comunicazione sottile. Ti racconto la mia esperienza: Dopo un po' di tempo dal passaggio di mio papà nell'altra dimensione, una notte non ero ancora addormentata ma neanche sveglia e ho sentito la voce di mio papà stanca ma non provata, metallica che mi diceva "Ciao Serena", un brivido e una forte sorpresa mi pervasero. E ancora il giorno che se nè andato quando sono arrivata in ospedale, ho sentito sempre la sua voce dirmi "Non piangere io sto benissimo e sono sereno".
Ora ho letto parecchio e ormai sono convinta al 100 % che cambiamo densità, lasciamo un "vestito" ma noi non siamo questo vestito, non sono credente in un dio giudice, ma in una serie di cause ed effetti che vengono anche chiamati karma che fanno si di tracciare o la prossima esistenza terena o forse altre forme di esistenza. I tuo affetti sono presenti sempre perchè il tempo non esiste come dice il prof. Malanga e quindi passato presente e futuro sono nello stesso istante, si so è "trippante" ma se lasci la mente libera e ti rilassi percepirai con la forma più sottile di te che non con la mente che "mente".... Ti seguo sempre con interesse e partecipazione e ti auguro ogni bene.
Serena
per rispondere alla tua domanda "
... si tratta semplicemente di un processo di autoconsolazione, che il cervello mette in modo a livello subconscio per lenire il dolore della mancanza, oppure sono le anime dei defunti che cercano in qualche modo di farci sapere che loro continuano a vivere, anche se in uno stato diverso dal nostro?"
Ti dirò quel poco che a me è arrivato dall'antroposofia a questo riguardo:
io direi da quello che scrivi che questo sia un caso di processo di autoconsolazione.
Pensare al defunto come a un morto è tra le peggiori cose per loro (sopratutto nei primi momenti), visto che loro non sono affatto morti dal momento che lo spirito è immortale. Lo spirito nella prima fase abbandona il corpo fisico.
Mi associo a chi Ti ha già scritto che non sarà di aiuto pensare a chi è passato nel mondo spirituale desiderandolo ancora nel mondo materiale.
E' di aiuto pensare ai bei momenti ma senza l'attaccamento (egoistico) di volerli rivivere ancora sulla terra.
Nella discussione che hai iniziato, tra le righe si può capire che sei in cerca di risposte, e che hai intuito che queste non si possano trovare
attraverso i modi convenzionali. Per questo Ti consiglio provare la via della "Scienza dello Spirito" (o Antroposofia) che ci ha lasciato in dono Rudolf Steiner.
Magari potresti iniziare con l'argomento che più Ti interessa ora, e perciò Ti indico dei video di un noto antroposofo.
Tiziano Bellucci:
La vita dopo la morte secondo l’Antroposofia“
www.youtube.com/watch?v=snZE-y0LtC8
Il rapporto e la comunicazione fra i vivi e i defunti T Bellucci
www.youtube.com/watch?v=D9juo6CD0fE
Incontrare i nostri cari dopo la morte Tiziano Bellucci
www.youtube.com/watch?v=dRik_mC_dFM
"Io levo il mio sguardo verso di te
nel mondo spirituale dove tu sei,
che il mio amore lenisca ciò che ti brucia,
che il mio amore tempri ciò che ti gela,
che esso ti compenetri e ti aiuti a trovare la via attraverso le tenebre dello Spirito
verso la luce dello Spirito"
Un caro saluto.
Andrea Toresan
Racconto questa, che è senz'altro una delle più significative.
Il 26 settembre 2016 ho perso mio papà, 89enne, trovato morto sul divano della cucina, davanti al televisore ancora acceso, al mio ritorno a casa dal lavoro.
Feci il funerale, e iniziai la mia vita senza di lui, che era stato con me dal 2003 fino a quel momento.
La notte tra l'11 ed il 12 ottobre , quindi circa una quindicina di giorni dopo, andai a letto sul tardi, come facevo e, a volte, faccio ancora spesso (sono notoriamente un nottambulo).
Indugio nei miei pensieri, mi giro su un fianco, attendo che arrivi il sonno. Arrivano invece le "vibrazioni", lo stato vibratorio (approfondiro', se volete, questa particolare condizione in seguito). Intense, immediate.
Erano mesi che non capitava più, le accolgo come un vecchio amico che si fa rivedere.
Rapidamente provo una sensazione di distacco, e di "decollo" verso l'alto, in un ambiente totalmente buio, non vedo nulla.
All'improvviso mi ritrovo in un ambiente illuminato. Sembra un ambulatorio, uno studio medico. C'è luce e non sono solo, ma non riesco a mettere a fuoco nulla attorno, sento che c'è più di una presenza nella stanza, con me.
Li sento parlare, ma più che "ascoltare" le loro parole, le "sento", dentro di me. Le percepisco.
L'impressione è quella di essere in procinto di una visita, un esame di qualche tipo che riguarda la mia persona. "Sento" una di quelle voci dire "prima dobbiamo sistemare questa cosa...".
All'improvviso focalizzo uno strumento, che scende come dal soffitto, verso la mia testa. Non mi sento legato, ma sento di non poter muovermi, di essere in qualche modo condizionato a fare quello che vogliono queste...entità presenti. Lo strumento ha tre sottili aste, o grossi aghi, o punte come di trapano. Scende verso la mia fronte entra in essa, la attraversa senza provocare nessun dolore, non avverto attrito o opposizione materiale di qualsiasi tipo, la mia testa sembra fatta di nebbia o gommapiuma. Una volta penetrate in profondità, quelle tre aste o aghi si attivano, emettono un'energia, una sorta di vibrazione, molto fastidiosa, l'effetto prodotto ricorda quello prodotto dalla sonda a ultrasuoni utilizzata dal dentista per effettuare la rimozione del tartaro dai denti, una "vibrazione" molto fastidiosa. Ci sono lampi e scosse dentro alla mia testa, la cosa dura pochi secondi, lo strumento viene rapidamente estratto, e la "voce fuori campo" che avvertivo mi dice "fatto, ora sei a posto".
Sono in piedi, mi guardo attorno, tutto è diventato molto nitido, chiaro e definito. Vedo il pavimento, decorato con una sorta di pavimentazione con un motivo sottile ed artistico, e ne vedo ogni particolare. Tutto è molto luminoso e definito, come in un filmato 4k, ma i miei "dottori" non mi riesce di vederli...sono, in qualche modo, fuori dal mio campo visivo, dalla mia portata sensoriale, anche se li avverto non lontani.
Mi rivolgo a loro, sempre con questa sorta di comunicazione telepatica, chiedo "Dov'è mio padre? So che è qui, voglio vederlo".
La "voce fuori campo" nella mia testa mi risponde, con risolutezza ed autorità, è una "voce" maschile, o che percepisco tale:
"E' di là. Vai".
Entro in un corridoio. Assomiglia al reparto di un ospedale, o comunque una corsia di qualche luogo di cura.
Passo davanti ad una camera, non vedo nessuno all'interno.
Raggiungo la seconda, c'è un letto, aoccupato da un uomo anziano, la barba un po' lunga.
E' mio papà, lo riconosco subito.
Scoppio di gioia, corro ad abbracciarlo, lo coccolo, lo accarezzo, la commozione mi sovrasta, ma in qualche modo una parte di me "sapeva" che mio papà era lì e doverva andare in quel posto, per trovarlo.
Glielo dico, che sapevo di trovarlo,
Lui mi guarda, con quello sguardo ingenuo che ha sempre avuto (mio papà era un po' candido, come un bambino), gli dico "come stai ora?" Lui mi risponde "meglio...sai, se non arrivavano loro, potevo morire":
Lo guardo con affetto, e cerco di spiegargli "papà...ti ho trovato io, quella sera, sul divano...abbiamo provato a rianimarti, ma non c'era nulla da fare....il tuo vecchio cuore si è fermato".
Lui mi guarda senza capire, mi dice "ma no, mi hanno curato", guardo sul suo petto, c'è una grossa sutura, fatta anche piuttosto grossolanamente, lungo lo sterno.
Vorrei spiegargli tante cose, stare ancora molto lì con lui...ma avverto che le "vibrazioni" che mi sostengono durante le mie OOBE si stanno affievolendo, non sarò in grado di stare ancora molto....non faccio in tempo a salutarlo, a dirgli ancora qualcosa...il rietro è rapidissimo, uno scatto, apro gli occhi, sono a letto, sotto le coperte, vigilissimo, la coscienza non è mai venuta meno durante tutta l'esperienza. Non provo nemmeno emozioni particolari, solo una sorta di messaggio interiore che mi dice "hai visto, che è come ti avevo detto...ora lo hai visto".
Il braccio sotto al mio corpo formicola un po', probabilmente lo stavo comprimendo, questa può essere la ragione del mio "rientro rapido", perchè quando il corpo fisico ha qualche fastidio o problema, richiama velocemente il corpo strale per rimediare...comq mi rigiro, rassegnato, un po' triste ma anche sereno. Penso un po' a ciò che è successo, poi rivolgo un pensiero ancora a mio papà, e stavolta mi addormento, un sonno vero, profondo.
Grazie, un vero e proprio bignami delle oobe (per chi ha approfondito l'argomento)
Riguardo il contenuto dell'esperienza c'è materiale di studio per anni
Ma vorrei dire soprattutto una cosa a riguardo: basta un caso, uno solo, in cui il "contatto" è effettivamente avvenuto e dobbiamo ammetterlo... per "costringerci" (se in buona fede) a prendere atto della realtà della vita dopo la morte. E questa è una cosa troppo importante per la nostra esistenza, per ignorarla.
A dire il vero, qualche tempo dopo ebbi un'altra esperienza, questa volta da sveglissimo, non un'OOBE.
Premetto che con mio papà si era parlato spesso della morte, di ciò che può esserci dopo, delle varie ipotesi ecc. Anche se una persona molto semplice e limitata culturalmente, a suo modo aveva cercato di documentarsi, mi diceva "chissà se quando me ne vado vedrò quella luce di cui parlano...chissà se verrà tua mamma a chiamarmi..." e cose così.
Un giorno, a tavola, gli dissi:
"Papà, facciamo questo patto. Chi di noi due se ne andrà prima dell'altro, se potrà e vorrà, farà sapere che c'è ancora, darà un segno. Nella maniera che riuscirà a darlo, non possiamo dire come e cosa...ma facciamoci questa promessa, ok?"
Mio papà disse che per lui andava bene.
Arrivò, come detto, il giorno della sua morte, le esequie, l'esperienza che ho raccontato poco sopra.
Poi, trascorsero circa....due mesi, più o meno.
Ho già detto che sono abitualmente nottambulo, per me andare a letto alle 4 o 5 di mattino non è certo raro.
Una notte erano le 2 passate, ero solo in casa, al mio pc, come quasi sempre. Il palazzo dove vivo era silenzioso, a quell'antelucana ora l'unico strambo alzato ero io.
Improvvisamente sento, nitidissimi alla porta dì ingresso, tre colpi, come tre pugni dati con le nocche, ben chiari e forti. Faccio un salto, ho subito pensato che ci fosse qualcuno che veramente bussava alla porta...chi potrà mai essere, a quest'ora, la prima domanda che mi sono fatto? Forse un vicino che non sta bene, un'emergenza, una volta era già successo, anche se non in piena notte.
Vado alla porta, guardo dall'occhiello: la scala era buia, nessuna luce.
"Mi viene da pensare...vuoi vedere che c'è qualcuno che fa il furbo, qui fuori?"
Corro a prendere un'accetta che tengo a portata di mano per casi di emergenza estremi, la impugno, poi faccio girare la serratura e apro il portone, ero tesissimo, pronto a tutto.
La luce del corridoio illuminò debolmente il pianerottolo davanti alla mia porta d'ingresso, non si vedeva o sentiva nessuno. Con circospezione accesi la luce sulle scale, guardai sopra e sotto, nulla....con l'accetta in mano, scesi le scale fino al portone d'ingresso....pensavo agli zingari, anche se è un'eventualità remota (vivo praticamente accanto alla Caserma dei carabinieri).
Rifeci le scale e controllai fino all'ultimo piano, il palazzo era silenzioso, tranquillo.
Ridiscesi fino al mio piano, rientrai, posai l'arma. Il cuore mi batteva forte, ero pieno di adrenalina.
Poi guardai la foto all'ingresso che ho di mio papà, sul mio "altarino", e capii...quel moro di bussare era caratteristico suo, spesso lo faceva...mi rivolsi a lui, alla sua foto e gli dissi, in dialetto delle nostre parti:
"Sei stato tu, vero? Hai rispettato il patto, adesso ho capito....ma...un altro modo non c'era? Mi hai fatto una paura dell'accidenti!"
Quella notte non andai a letto fino all'alba, ero troppo teso e su di giri.
La stessa cosa si ripetè una ventina di giorni dopo, di nuovo in notte fonda. Gli stessi colpi alla porta.
Questa volta non ebbi paura. Andai da mio papà, la foto all'ingresso, e gli dissi : "Ho capito. Ci sei e me l'hai fatto sapere. Poi ci vediamo, in qualche modo. Quando riesco, vengo a trovarti, o tu vieni a far visita a me, lo sai che ho quel modo di vederci. Grazie papà. Ti voglio bene."
io credo che siano vere entrambe le cose, una parte è il nostro inconscio che lavora e dall’altra c’è qualcuno che ha la volontà di dirci qualcosa. Per quanto mi riguarda quando sogno mio padre faccio veramente fatica a capire quanto sia autoconsolazione o la sua anima che mi vuole parlare. Detto questo quando lo sogno però sono sempre sollevato perch mi arriva il senso di pace che ha meritatamente raggiunto.
Pier
Grazie. Davvero interessante e commovente.
Beato te che hai queste capacità di distacco cosciente, avevo provato a svilupparle (con qualche promettente risultato) ma non era il momento evidentemente.
Aspetto la pensione e la calma da tutto il rumore della mia vita odierna per poter ricominciare gli esercizi
Mi ha molto interessato la rivisitazione del mito di Orfeo ed Euridice che questa psicologa propone. Alla fine, trovo il filo conduttore con altri grossi miti della nostra cultura, come "miti" passo anche quelli che siamo stati educati a considerare religione.
Mi sono chiesta perchè siano pervenute le versioni che ci hanno fatto pervenire e non altre, per esempio. Con certi miti hanno anche preteso di fare "scienza", a quanto ne so lo pretendono ancora, Edipo è il caso più eclatante che mi venga in mente, eppure, a smettere di prenderlo per oro colato e mettendosi pazientemente a "fargli le pulci", si trova tanto del "perchè siamo finiti così". Non è un caso se certe opere sono pervenute, altre chissà. Un pò come adesso, certe versioni dei fatti passano, altre bisogna cercarsele ...
Anche io ho trovato molto illuminanti alcuni punti di vista che espone. Per esempio, il fatto che i concetti riguardanti la religione o la spiritualità dipendono esclusivamente dalla parte di mondo in cui viviamo o addirittura dal periodo in cui viviamo. Se fossimo nati in oriente avremmo un concetto diverso della spiritualità, mentre se fossimo nati in Italia circa tremila anni fa, la possibilità che i nostri cari defunti possano comunicare con noi sarebbe una certezza. Una visita alle tombe etrusche in Toscana ci mostra chiaramente che per quei popoli la morte era solo una fase diversa della loro esistenza. La storia è sicuramente diversa da come c’è l’hanno raccontata.
il pensiero del perche di questi eventi accadono e' per la mia mente...overwhelming
ho sempre pensato che quando qualcuno di caro se ne va, in quel momento o entro breve, avviene il "download completed" presso chi rappresenta ancora la vita fisica...(figli, coniugi, cari) ovvero noi diventiamo un po il defunto e/o viceversa
quello che in letteratura viene chiamato "la vita dopo la morte" ovvero una forma di moto perpetuo...
overwhelming stuff sometimes ciao
... l'umanità... il più grande mistero della vita...
Mi è anche capitato di sognare il mio ex compagno e una amica, oltre ai miei genitori, nel periodo immediatamente prima o subito dopo il loro decesso. In questi casi ho visto le persone di una bellezza estrema, che non avevano mai avuto in vita, perché aveva qualcosa di soprannaturale, che mi faceva capire che erano pronti al trapasso. Anche in queste situazioni ho sempre avuto la consapevolezza che fossero loro a prendere congedo da me e a trasmettermi l’idea di un oltre dove tutto è splendido . Con tristezza per il congedo, ma anche con la certezza che di là la vita continua.
Io posso solo dire che è capitato anche a me quando ho perso il mio papà ormai quasi 20 anni fa, credo che queste cose siano un po parte del nostro amore che proviamo verso queste persone che perdiamo ed una parte da parte loro in qualunque luogo siano e in qualsiasi modo vogliamo chiamarli.
L'amore è una cosa che supera veramente il tempo e lo spazio e ci terrà sempre uniti.
Purtroppo il distacco, così voglio chiamarlo in questa discussione, è una cosa molto complessa per noi da gestire e comprendere e credo che non ci sia debolezza in queste situazioni ma credo sia solo una cosa molto complessa che ci unirà sempre e ovunque.
Quel che non funziona, e che non mi fa mai usare la parola spiritualità, è la scissione che la nostra cultura ha prodotto tra quel che è considerato spirituale e quel che è considerato tale. Ha tagliato collegamenti che, invece, sono vitali per recuperare il senso, del vivere e anche del morire.
Mia madre mi disse che una notte sentiva parlare me e mio fratello che dormivamo assieme ed avevamo un comunicazione speciale e telepatica. Arrivo' in camera e senti' il nostro dialogo, ma entrambi eravamo in un sonno profondo.
I sogni ci fanno viaggiare, a volte sono una miscela di notizie che accumuliamo nella giornata, ma ci sono quei sogni in cui appaiono i nostri cari in spirito. Belli, ringiovaniti, attivi che ci parlano, ci raccontano o solamente ci sorridono. Avvengono verso mattina perche' desiderano che li ricordiamo ANCORA VIVI.
E ci chiediamo se sono veri o no?
TU cosa CREDI?
Io parlo per mia esperienza, i sogni sono stati per me spesso rivelatori del futuro e di incontri con i "non morti".
Ho conosciuto persone in sogno prima di conoscerli nella "realta' che viviamo", ho parlato e viaggiato con i miei cari, ricevendo carezze e abbracci che posso definire VERI.
Perche'?
Il nostro spirito si libera dagli impegni del corpo, le nostre onde celebrali e quindi vibratorie raggiungono un altra frequenza e inizia la magia. Come succede in una profonda meditazione.
I nostri cari in spirito abbassano le loro frequenze e ci raggiungono per accoglierci. Belli, giovani ed energici.
Ci danno messaggi in silenzio tramite telepatia oppure ci sorridono, ma gli abbracci o baci li ricordiamo come tatuaggi dell'anima.
Quale sia la realta' bisorebbe chiederci.
Perche' non ti sogni i tuoi cari in spirito?
Il dolore che provi e' talmente forte che impedisci allo spirito di farsi sentire e di avvicinarsi. Ma loro appaiono nei sogni dei tuoi amici perche' vogliono farti sapere che stanno bene e di andare avanti perche' la vita deve essere vissuta essendo un dono personale e sapendo che sicuramente ci rincotreremo ancora.
Perche' non sogno i miei genitori vicini?
Perche' loro viaggiano in diverse dimensioni, legate al loro bagaglio di evoluzione e di frequenza.
E poi rimane sempre una libera scelta dello spirito apparire o no. La Legge del Libero arbitrio e' valida sempre.
Perche' devo crederti?
MAI ! Sperimentate da voi, e credete in cio' che siete e pensate, nessuno potra' togliervi le vostre certezze.
Buona notte e sogni d'Oro.
L'argomento mi sta molto a cuore perché ho esperienza diretta della tematica, mia zia é una sensitiva, e in particolare i sogni sono il suo canale privilegiato. Non é una medium, semplicemente sogna eventi, purtroppo per lei soprattutto luttuosi, prima che essi abbiano luogo. Lei dice sempre che ne farebbe a meno e posso immaginarlo. Comunque ha sempre anticipato di qualche giorno i lutti famigliari. A volte i sogni sono simbolici altre volte espliciti, con la presenza di un defunto che le anticipa la situazione. Non c'è molto margine di interpretazione perché lei racconta il sogno e dopo qualche giorno l'evento si verifica.
Fortunatamente non sono sempre legati ai lutti, ad esempio mia zia la notte in cui mio padre circa venti anni fa ebbe un grave incidente d'auto, sognò mio nonno (suo padre) che le apparve in sogno intento a spegnere un incendio con un tubo da irrigazione in mano (era un contadino). Le apparve più giovane, con le gambe non più mutilate da un incidente sul lavoro e che le disse di non preoccuparsi perchè ci avrebbe pensato lui.
Mio padre si salvó per miracolo, se fosse morto avrebbe lasciato me, mia madre e mio fratello che allora era ancora un bimbo. Evidentemente non era il suo tempo.
Inoltre sogna spesso mio zio, il suo defunto marito anche per le cose piú ordinarie. Ad esempio loro sono proprietari di un terreno in collina al quale tenevano moltissimo. E una notte mia zia, che non si recava in campagna da molto tempo sognò il marito molto preoccupato e agitato per la situazione del terreno. Quando l'indomani trovó qualcuno che l'accompagnasse vide la recinzione completamente devastata dai cinghiali e delle grandi fosse scavate dagli stessi a rovinare il terreno.
Insomma storie di ordinario contatto con i defunti.
Cresciuta in questo contesto ho una predisposizione naturale a credere che ci sia un "oltre" e mi sono spesso appasionata ai racconti di NDE o alle storie di bambini che ricordano la precedente incarnazione.
In particolare le NDE (near death experience) sono spesso riportate da anestesisti e "uomini di scienza". E la cosa interessante é che sono trasversali ad ogni cultura, e presentano i medesimi elementi indipendentemente dal background personale e sociale dell'individuo, presentando quindi un carattere di universalità.
Ultimamente poi mi sono appassionata alla storia di Sonia Benassi, una medium ben nota per le sue incredibili capacità, che comunica soprattutto con i bimbi scomparsi prematuramente. E a proposito di questo metto il link di due interviste realizzate da Red Ronnie (sul suo canale ce ne sono tante) la prima alla mamma di Leon, ho scelto questa tra le tante perché oltre ad essere molto commovente, inserisce elementi legati al mondo onirico come ponte tra i due mondi. E la seconda intervista alla madre di Gabriele, perché è stata in grado come mia zia di sognare in anticipo l'incidente del figlio.
Spero possiate apprezzarle.
youtube.com/.../
youtube.com/.../
Ciao e benvenuto.
Grazie del post e dei link
Purtroppo gli articoli passati non vengono più letti con la stessa assiduità di quando sono i primi in Home o poco dopo i primi... col passare del tempo scivolano necessariamente in basso nella pagina anche se le tematiche sono estremamente interessanti.
A me è capitata una cosa che credo sia strana riguardo ai sogni di defunti, in un breve periodo sono mancati mio padre, mia cugina e suo padre (mio zio), e mio fratello. Ho sofferto per tutti quanti, ma quando è morto mio fratello ho sentito crollare il mondo addosso: eravamo molto legati, e abbiamo condiviso molti interessi fra cui tutto ciò che riguarda il paranormale e l'ultraterreno. Diciamo che ci accomunava una consapevolezza di un certo significato della esistenza terrena, con le limitate conoscenze derivate da molti libri sull'argomento Seppure a fronte di tutte quelle convinzioni, quando se n'è andato quelle che mi sembravano certezze, sono crollate come un castello di carte. Non ho tenuto conto esattamente del tempo, e ho sempre desiderato di rivederlo in sogno perchè mi mancava, eppure per almeno 2 anni questo desiderio non si era avverato. Un giorno finalmente mi è accaduto di sognarlo e al risveglio, oltre a quella piacevole sensazione di un vuoto colmato, mi sono ricordato istantaneamente di averlo sognato praticamente ogni notte per tutto quel tempo, e ho iniziato a ricordare i sogni che avevo fatto con lui. Ancora oggi quando ricordo un sogno, lui c'è sempre, come se niente fosse, sempre presente nei miei contesti onirici.
Riguardo al significato di questa "presenza" non ho una risposta certa: vorrei tanto che fosse veramente la sua presenza e sono certo che questo è possibile, ma penso anche che la mente sia capace di ricostruire qualcosa di cui sente il bisogno, cioè entrambe le spiegazioni sono possibili oltre che verosimili (per me chiaramente), ovvero l'una non esclude l'altra, e nel mio caso penso appunto che siano avvenute entrambe.
Certo sarebbe interessante capire il come e il perché avverrebbero questi contatti fra materia e l'ultraterreno, per consolarci? per aiutarci? per indirizzarci? per comunicare qualcosa? casualmente? sono programmati? casuali? ... viceversa forse avvengono per necessità dei trapassati? Anche qui penso che tutte queste possibilità siano reali, e che non esistano regole precise, e una indicazione che arriverebbe da Maestri disincarnati, suggerisce che il defunto che si presentasse nel sogno come era alla morte, ammalato, anziano...quella manifestazione sarebbe prodotta dalla nostra mente, mentre un defunto che si presentasse ringiovanito, sereno, guarito e sano, quello invece sarebbe, con alta percentuale di probabilità, un reale contatto fra i due mondi.
A presto
youtu.be/JmrgnpGQtJI?si=-jwyWyvf44dBPSA8
ilgiornaledivicenza.it/.../...