A questo punto verrebbe voglia di scommettere che il nuovo presidente degli Stati Uniti sarà John McCain.
Ieri infatti il South Carolina ha mandato un segnale tanto chiaro quanto sorprendente, assegnando a McCain una netta vittoria (33% contro 30%) su Huckabee, mentre ha seccamente bocciato le aspirazioni di Mitt Romney, che ha riportato solo il 15% dei voti. Ron Paul si è assestato sul 4%, cifra che riflette abbastanza bene le sue preferenze a livello nazionale.
Ma mentre Romney è mormone (una scheggia impazzita fra i cristiani d’America), Huckabee è un evangelico doc, e questo rende la vittoria del “laico” McCain ancora più significativa, in uno stato a forte prevalenza di elettori evangelici.
La tradizione inoltre gli è favorevole, poiché fino ad oggi tutti i candidati repubblicani che abbiano avuto la nomination del partito avevano sempre vinto prima lo stato del South Carolina. (Fu proprio il South Carolina, nel 2000, a bocciare McCain, ...
di Giorgio Mattiuzzo
Venerdì 18 gennaio 2008 si è concluso il processo di primo grado a carico di Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, incriminato per favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione di segreto d'ufficio. E la sentenza parla chiaro.
Oggi, di fronte alla parola del giudice, è tempo che la pubblica opinione chieda scusa a Cuffaro per tutte le sofferenze cui è stato sottoposto durante tutti questi mesi, per lo stillicidio di illazioni e accuse infamanti di cui è stato oggetto.
Giustizia, alla fine, è stata fatta, e senza nemmeno dover ricorrere al proverbiale giudice berlinese. La terza sezione penale del Tribunale di Palermo ha sancito che Cuffaro non è colpevole di favoreggiamento alla mafia, ma solo di violazione di segreto d'ufficio, e dovrà quindi scontare una pena detentiva di 5 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Come non essere partecipi della gioia di Cuffaro?
"Sono molto confortato da questa sentenza perché ho sempre saputo di non avere favorito la mafia e questa sentenza me ne dà atto".
Quale sollievo infine. Cuffaro non è mafioso. Ha soltanto ricevuto da un carabiniere delle informazioni riservatissime riguardanti un'inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia, con le quali è venuto a sapere che un boss della mafia, Giuseppe Guttadauro, aveva delle microspie nella casa dove intratteneva galanti conversazioni ...
di Marco Cedolin
Se esiste un campo nel quale l’Italia da sempre eccelle, questo è costituito dal foraggiare la grande imprenditoria privata sovvenzionandola a vario titolo ed in varia misura per mezzo del denaro pubblico. Praticamente la totalità delle grandi imprese italiane, FIAT su tutte, sono diventate tali grazie alle sovvenzioni statali che hanno permesso loro di sbaragliare la concorrenza non sovvenzionata ed accumulare profitti altrimenti impensabili.
L’esempio del Gruppo Benetton che da tempo sta ottenendo cospicui utili tramite la gestione disinvolta di parte della rete autostradale italiana, costruita per mezzo del denaro dei contribuenti, sembra destinato ad essere ricalcato anche in ambito ferroviario.
Il Presidente delle FS Innocenzo Cipolletta, durante la registrazione del programma tv “Economix” di Rai Educational, si è espresso in maniera adamantina lasciando intuire al di là di ogni ragionevole dubbio quale sarà il futuro del sistema ferroviario italiano.
Cipolletta, dopo avere affermato che gli aumenti dei biglietti ferroviari continueranno anche in futuro, ha precisato che il gettito derivante da tali aumenti ...
di Ashoka
Quante volte avete sentito parlare di “pericolo inflazione” nelle ultime settimane? Moltissime, vero?
E se qualcuno vi chiedesse che cos’è, esattamente, l’inflazione?
Probabilmente la risposta sarebbe questa:
”L’inflazione è l’aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi”
Questa è la definizione più accettata e diffusa al giorno d’oggi ma, come vedremo, è ingannevole ed imprecisa.
La cosa è evidente non appena ci si domanda quali siano le cause dell’inflazione.
Secondo quanto hanno riportato i giornali ad ottobre il rischio inflazione era dettato dall’aumento del prezzo del pane e della pasta., a novembre era invece la benzina. a “far correre” l’inflazione mentre a dicembre il governatore della Banca Centrale Europea, ...
Yukihisa Fujita, un membro del Partito Democratico giapponese, ha improvvisamente sollevato la questione dell’undici settembre, di fronte a un parlamento a metà fra lo stupefatto e il divertito. La questione in ballo è una nuova legislazione “antiterrorismo”, all’interno della quale si colloca il dilemma – che pare essere profondamente vissuto in questi giorni dai giapponesi - se rifornire o meno i voli americani che partono per andare a bombardare l’Afghanistan. Bisogna dire che il finale è in un certo senso sorprendente.
PRIMA PARTE:
All’interno seconda e terza parte (totale 25 min. circa). Segue trascrizione completa del segmento (praticamente, la copia stampabile dei sottotitoli).
Solito “polverone all’italiana”, questa volta sul caso Ratzinger-Sapienza, che nuovamente mischia le carte in tavola e confonde i valori in gioco, spostando il problema su un aspetto secondario, del tutto innocuo rispetto a quello reale.
Non si può infatti discutere del caso odierno se non lo si inquadra nell’antico - e ancora irrisolto - conflitto fra fede e scienza, di cui Galileo è diventato il simbolo universale. L’uomo che fra i primi osò dichiarare che è la Terra a girare intorno al Sole, e non viceversa, fu costretto ad una umiliante ritrattazione da parte del Vaticano, il cui potere in quell’epoca era, almeno in Italia, praticamente assoluto.
La Bibbia infatti dice chiaramente che la Terra sta “al centro dell’Universo”, “ben piantata sul suo piedestallo”, ed accettarne una qualunque smentita avrebbe significato per la Chiesa il crollo istantaneo di un potere costruito interamente sulla base della propria infallibilità. La cosa interessante è che fu lo stesso Galileo, tutt’altro che inconsapevole del problema che si veniva a creare, a suggerire al Papa la soluzione ideale: si dia alla Bibbia, o almeno a quel passaggio, una valenza puramente simbolica – diceva - dopodichè i preti tornino ad occuparsi delle anime, e lascino agli scienziati l’indagine del mondo materiale.
Ma “i preti” non avevano certo costruito quell’impero, che a quel punto grondava del sangue di milioni di morti, per tornare a rinchiudersi in un confessionale e dare consigli spirituali alle vecchiette di paese. Anzi, eravamo all’alba della Guerra dei Trent’anni, ...
USA: Senza sorprese la vittoria di Mitt Romney nel Michigan, stato in cui è nato e del quale il padre è stato governatore. A poche ore dalla chiusura dei seggi, le proiezioni gli danno il 37% dei voti, contro il 31% di McCain e il 16% di Huckabee.
Senza valore la vittoria fra i democratici di Hillary Clinton, unico candidato presente dopo che il partito ha deciso di togliere al Michigan la facoltà di mandare delegati a Washington, a causa di una programmazione troppo anticipata del voto stesso.
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GIAPPONE: Sorprendente interrogazione parlamentare sull'undici settembre. Stiamo verificando la traduzione del dibattito dal giapponese, che sarà pronta verso la fine di febbraio.
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Commenti liberi, riservati alle altre notizie ovviamente.
Una volta stavo seduto di fronte a un famoso produttore italiano, che a Hollywood è diventato una vera e propria leggenda. Mentre stavamo chiacchierando arrivò la telefonata di un pezzo grosso della Paramount, che era tutto agitato perché non riusciva a chiudere il contratto con Tom Cruise per un film importante. Il produttore lo mise in attesa, chiamò Tom Cruise su una seconda linea, e si mise a patteggiare direttamente con lui. In pochi secondi convinse l’attore di avere davanti il ruolo più importante della sua carriera, e si accordò con lui per un compenso di 9 milioni di dollari. Tornò sulla linea principale, e disse al boss della Paramount: “Tom ha detto che per nove milioni e mezzo il film lo fa”. L’uomo della Paramount lo ringraziò felice, e appese il telefono. Il produttore mi guardò e disse: “Ho appena guadagnato mezzo milione di dollari. Dunque, dicevamo?”
Cifre di questo genere, che possono sembrare spaventose, a Hollywood rappresentano la normalità. Questo è potuto avvenire grazie alla crescita abnorme che ha avuto il cosiddetto star system negli ultimi 30 anni. Fino agli anni ‘70, il cinema americano era stato un prodotto destinato principalmente alla distribuzione nazionale, che recuperava poi dai mercati esteri le cosiddette “noccioline”. Un film cioè doveva essere in grado di andare in attivo grazie alla sola distribuzione nazionale, mentre eventuali vendite estere rappresentavano per gli investitori del semplice “grasso che cola”.
Ma da quando siamo entrati nel villaggio globale, il mercato potenziale si è improvvisamente decuplicato, mentre le majors americane sono riuscite ad imporre in tutto il mondo ...
Aria di festa, oggi, in casa dei debunkers. Sono riusciti a trarre in inganno Massimo Mazzucco, e per loro questo deve rappresentare qualcosa di simile ad aver ricevuto una visita personale dello Spirito Santo.
Pensate cosa sono riusciti a fare: sono riusciti a farmi pubblicare un articolo falso, e ora festeggiano convinti di aver decretato “la morte” di un sito che odiano talmente tanto da averli obbligati a ricorrere al più meschino dei trucchi pur di arrivare a quel risultato.
La storia è presto detta: l’articolo “Sotto gli occhi di tutti”, mandatomi da Marcanton, era inventato di sana pianta. La mia colpa è quella di non aver verificato quello che pubblicavo, per cui secondo loro la credibilità del sito dovrebbe ora crollare a zero.
Peccato che l’articolo parlasse dei contenuti di un libro – che io non avevo letto - per cui hanno scelto l’unico caso in cui non avevo nessuna possibiltà di verificare, se non quella di fidarmi, oppure di andare a ordinarlo e leggermelo tutto da cima a fondo. Non avendo minimamente pensato ad una trappola di questo genere, avevo chiesto all’autore di accertarsi lui stesso che i dati fossero precisi, e a quel punto mi sentivo tranquillo. (In realtà una verifica l’ho fatta comunque, all’ultimo momento, mettendo in Google un paio dei nomi citati dall’articolo, e a quel punto avrei dovuto insospettirmi trovando poco o niente: invece ho pensato – stupidamente - che la mancanza di riscontri fosse dovuta al fatto che il libro è recente, e che in fondo si trattava di informazioni riservate). Nel frattempo avevo anche chiesto all’autore di riscrivere l’introduzione all’articolo, perchè l’italiano era un pò traballante (ci siamo rimandati il testo 3 o 4 volte, nell’arco di un mese). Mi ero anche offerto di riscrivergliela io, ...
di Massimo Mazzucco, Freeman, Claudio Negrioli
L'incidente del Tonchino (da "Il Nuovo Secolo Americano"):
IL VERO PROBLEMA
Secondo voi, quanti italiani su cento sanno che nei giorni scorsi “c’è stata una provocazione di alcune motovedette iraniane contro la flotta USA”? A occhio e croce direi almeno novanta, cioè tutti quelli che bene o male guardano la TV o leggono i giornali almeno superficialmente.
Secondo voi quanti degli stessi italiani sanno oggi che in realtà la provocazione era inventata? A occhio e croce direi non più del dieci per cento, cioè tutti quelli che si informano su Internet, o che leggono i giornali con grande attenzione, dalla prima all’ultima pagina.
Questo è il problema.
Il problema non sta nelle guerre, il problema non sta negli attentati, il problema non sta nel terrorismo: il problema sta nell’informazione. Sta tutto nell’informazione. Controlli quella, e controlli il mondo.
“What you don’t see doesn’t hurt you”, dicono in America, ...
Leggi tutto: McCain for President?