E’ davvero commovente assistere alle operazioni di soccorso da parte della Guardia Costiera Texana, che in queste ore sta portando in salvo centinaia di cittadini rimasti isolati a causa dell’uragano "Ike" (si pronuncia "aich").
Definito “monster hurricane” già da un paio di giorni, Ike non ha deluso le aspettative. Con un “occhio” di oltre cento chilometri, il fronte dell’uragano è largo più di 1600 km. (una volta e mezzo l’Italia), e la zona costiera al centro della “zona di impatto” – il punto in cui la perturbazione arriva sul continente - è stata evacuata già da 24 ore, mentre i segnali d’avviso un po’ dovunque annunciavano che chi voleva rimanere “sarebbe andato incontro a morte certa”. Con un cinismo particolarmente efficace, alcune stazioni TV hanno avvisato coloro che rimanevano a casa di "legarsi al braccio una fascetta con il proprio codice fiscale scritto sopra, in modo da facilitare il riconoscimento dopo il ritrovamento dei corpi".
E’ la prima volta nella storia americana che la Protezione Civile usa termini così brutali e univoci, mentre procede all’evacuazione forzata di intere cittadine lungo la costa.
Nonostante questo molti texani – probabilmente convinti di vivere in un film di John Wayne - hanno voluto sfidare l’uragano, definendolo con disprezzo ”un venticello con qualche goccia d’acqua”, e sono rimasti tranquillamente a casa loro. Sono le stesse persone che ora chiamano disperate dal cellulare, tremanti e terrorizzate, implorando che la Guardia Costiera venga a recuperarle al più presto.
La TV trasmette in diretta il salvataggio tramite elicottero di persone che sono rimaste isolate un pò dovunque lungo la costa, e non si può restare insensibili di fronte al coraggio e alla determinazione con cui i soccorritori mettono a rischio la propria vita per salvare quella altrui, ...
Mentre invito gli utenti a proseguire l’elencazione degli elementi più importanti, nel thread precedente, io provo ad avventurarmi in qualcosa di più acrobatico e rischioso, che sottopongo al vostro giudizio: l’elenco di quelle che io ritengo prove effettive – e non soltanto indizi – contro la versione ufficiale.
Resta inteso che non si vuole obbligare nessuno ad accettarle come tali.
Alla fine della serie raccoglieremo il tutto in un unico capitolo, cercando di riassumere e organizzare in senso definitivo quanto detto da ciascuno di noi sull'argomento 9/11.
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Al di la del "potere di convincimento" di ciascun indizio, io cerco di utilizzare un criterio oggettivo per stabilire se una prova possa essere considerata tale o meno: l’assenza di spiegazioni alternative. Quando un set di informazioni porta ad una sola conclusione plausibile, quella è da considerarsi valida - a mio parere - almeno fino alla comparsa di un’alternativa accettabile.
Secondo questo criterio, le seguenti prove dimostrano la falsità della versione ufficiale.
Domani ricorre il settimo anniversario degli attentati dell’undici settembre 2001. Sono 7 anni che il mondo ha preso una strada diversa, a causa di quell’episodio, e sono 7 anni che si discute, in tutto il mondo, sulle vere responsabilità di quegli attentati.
A che punto è il dibattito oggi? Che cosa possiamo affermare di sicuro, dopo tutti questi anni? Che cosa si può eventualmente considerare “provato” contro la versione ufficiale, che cosa fermamente a suo favore, e cosa rimane invece nel campo delle semplici ipotesi?
Gli utenti sono invitati ad intervenire personalmente, suggerendo uno o più punti fissi che ritengono siano stati raggiunti, sia a favore che contro la versione ufficiale, nell’arco del lungo dibattito.
Ricordiamo agli utenti che questo non è un thread di “discussione”, nel quale contestare o appoggiare le posizioni altrui, ma una semplice occasione per elencare individualmente quelli che ciascuno ritiene siano i punti fissi – o comunque i più convincenti – emersi dal lungo dibattito.
Ciascun utente potrà elencare un numero illimitato di argomenti (es. foro pentagono, rapporto NIST, testimonianza Mineta, pozze di metallo fuso, ecc. ), ma si consiglia di portare a loro favore argomenti concreti, ...
di Marco Cedolin
Molti sicuramente ricorderanno la truffa riguardante i formaggi scaduti e marcescenti contenenti larve, escrementi di topo, muffa e materie plastiche, che anziché essere indirizzati allo smaltimento venivano fusi e riproposti sugli scaffali dei supermercati sotto forma di prodotti freschi e “genuini”. Una truffa che aveva profondamente turbato l’opinione pubblica, anche in virtù del coinvolgimento nel malaffare di marchi di primaria importanza quali Galbani, Granarolo, Ferrari, Medeghini, Biraghi, Prealpi e molte altre ancora. Una truffa che è stata portata avanti per lungo tempo anche grazie al silenzio di moltissimi dipendenti delle aziende coinvolte che sapevano tutto ma hanno evitato di denunciare l’accaduto temendo di perdere il proprio posto di lavoro.
L’inchiesta continua a procedere ed i nuovi sviluppi hanno messo in luce il coinvolgimento di personaggi “insospettabili” nonché un giro di affari sempre più enorme che ormai coinvolge mezza Europa, dalla Spagna all’Austria, dalla Francia alla Germania e al Belgio.
L’ex ufficiale dei carabinieri Francesco Marinosci che dirigeva la caserma del paese di Casalbuttano in provincia di Cremona è risultato essere il rappresentante legale e amministratore unico dell’azienda DELIA che costituiva insieme alla Tradel di Casalbuttano di proprietà di Domenico Russo, ...
Lo vado sostenendo ormai da tempo, e continuerò a ripeterlo fino a quando gli stessi utenti, nauseati, mi cacceranno dal sito: qualunque sia l’argomento dibattuto, il problema si riduce sempre alla differenza fra il ragionamento induttivo e quello deduttivo.
Laddove esista una premessa “intoccabile” (il famoso “siccome” del ragionamento deduttivo), i disastri che possono venire a crearsi, nel caso questa si rivelasse errata, sono incommensurabili.
Lo abbiamo constatato mille volte riguardo all’undici settembre, dove coloro che pensano che “gli americani non si farebbero mai una cosa del genere” (premessa intoccabile) sono obbligati ad una conclusione (“quindi le Torri gemelle DEVONO essere cadute da sole”) che stride chiaramente con le dozzine di indizi in senso contrario.
Chi invece procede con il metodo induttivo – libera la mente da preconcetti e parte dai fatti oggettivi, per poi trarre eventualmente le conclusioni - non ha alcun problema a vedere i molteplici sintomi dell’autoattentato.
Ora sta accadendo la stessa cosa con il Dott. Simoncini e con la sua proposta per la cura del cancro. Chi è libero da preconcetti guarda le interviste dei pazienti guariti (parte cioè dai fatti concreti) e conclude che, come minimo, Simoncini abbia messo il dito su qualcosa di molto importante. Chi invece è troppo condizionato dal fatto che “il cancro è una malattia inguaribile” (premessa intoccabile), è obbligato a concludere che Simoncini stia sbagliando, che si tratti di “miracoli” di altro tipo, oppure che si tratti di un ciarlatano qualunque.
Tale è la potenza dell’informazione di massa, e delle cosiddette “verità assodate”: sin da piccoli sentiamo dire che “il cancro è una malattia incurabile”, e capovolgere questo concetto diventa ora difficile per chiunque.
Se però ci liberiamo dal preconcetto, e partiamo dai fatti concreti, ...
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