Nel 1986, Rudy Giuliani faceva il procuratore federale per lo stato di New York. Già da allora molto attento alla costruzione della sua immagine, il futuro sindaco di New York si vantava pubblicamente di combattere a viso aperto le più potenti famiglie mafiose dell’epoca, e da allora ha sempre amato dipingersi come un uomo che vive costantemente nel mirino del crimine organizzato.
In effetti, nel periodo in cui fu procuratore, Giuliani mise a segno molti arresti importanti, fra i quali il più notevole fu quello di John Gotti, che portò alla decapitazione di una delle più potenti famiglie mafiose dell’epoca.
Si scopre oggi che proprio John Gotti, per cercare di contrastare l’ascesa del giovane procuratore, ad un certo punto propose al resto delle “famiglie” di NY di far uccidere Rudy Giuliani. Ma le famiglie, che votarono democraticamente, scelsero di lasciarlo vivere.
Questa notizia è emersa durante le deposizioni del processo a Lindley De Vecchio, un ex-agente dell’FBI infiltrato nella mafia, accusato di coinvolgimento in quattro diversi omicidi ...
La partita volge tristemente al termine. Arroccati nel loro fazzoletto di terra, chiusi fra il mare da un lato e i cannoni israeliani dall’altro, ai Palestinesi di Gaza rimane soltanto il cordone ombelicale dei tunnel “proibiti” che raggiungono a sud il territorio egiziano, per venire definitivamente strangolati e cancellati per sempre dalla faccia della terra.
Naturalmente, "è tutta colpa loro". Sono stati loro - ci dice Israele - a lanciare otto razzi Katiusha contro i soldati isareliani che pattugliavano il confine, e quindi si meritano ora di vedere un ulteriore giro di vite applicato alle loro già risicatissime condizioni di sopravvivenza.
Dopo aver dichiarato di abitanti di Gaza una “ entità nemica“, lo scorso settembre, Israele ha infatti deciso di chiudere tutti i valichi di frontiera, permettendo solo il transito in entrata dei prodotti medicinali di primissima necessità.
A sua volta, quindi, il blocco delle esportazioni ha comportato la paralisi quasi totale della già misera economia interna palestinese, ...
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La puntata che Maurizio Costanzo ha dedicato all’11 settembre, prendendo spunto dalla presentazione del film “Zero” al Festival di Roma, ha segnato un altro punto importante nella lotta alla menzogna che si cela sotto la tesi ufficiale di quegli attentati.
Nello specifico, abbiamo visto un Giulietto Chiesa molto più sicuro di sè, più centrato, e soprattutto molto più attento a smorzare sul nascere i prevedibili tentativi dell’avversario di turno – in questo caso il “solito” Massimo Teodori – di gettare tutto in rissa invece di affrontare i temi specifici.
In realtà lo scontro si è rivelato impari, anche perchè accanto a Chiesa c’era lo storico Franco Cardini, che ha spiattellato dati e fatti con indubbia efficacia, mentre a sostegno delle tesi ufficialiste, oltre a Teodori, c’era un Mario Giordano tanto impreparato sulla materia quanto fragile nel suo tentativo di spostare sullo scontro personale il fuoco del dibattito. Più ci provava, e più sembrava farsi del male da solo.
Al di là dei punti segnati a favore o contro, in ogni caso, la serata ha messo chiaramente in evidenza l’attuale stato delle cose riguardo al dibattito 9/11 nel mondo: di fronte all’incalzare sempre più prepotente di prove e indizi portati dal Movimento per la Verità sul 9/11, la controparte ufficialista è ormai ridotta a produrre una cortina fumogena diversiva, che va dal tentativo di buttarla sull’antisemitismo e sul negazionismo, alla ancora più patetica accusa di “lucrare” sulla “moda del complotto”, mentre conferma in realtà di non avere la minima capacità di controbattere sul terreno delle argomentazioni.
Non deve essere stato bello, nè per Teodori nè per Giordano, vedersi mettere sotto il naso ...
Ricordate – visivamente, intendo – il crollo delle Torri Gemelle, avvenuto a New York l’11 di settembre 2001? Di fatto, si è trattato di crolli assolutamente anomali nell’intera storia dell’architettura moderna: non si erano mai visti, infatti, edifici in grado di autodistruggersi in quel modo - dall’ultimo al primo piano, quasi integralmente - grazie alla sola energia gravitazionale.
Senza bisogno di essere laureati in nulla, la nostra esperienza quotidiana ci dice che qualunque oggetto si abbatta su un oggetto sottostante, (a meno che sia dieci volte più grande) lo distrugge fino a un certo punto, e basta.
Se un signore cammina per strada, e gli casca in testa un vaso di fiori, questo gli romperà il cranio, e forse la prima, o anche la seconda, o forse pure la terza vertebra. Ma prima o poi, lungo la verticale, quell’impatto sarà stato assorbito per intero dal corpo del malcapitato, che si abbatterà a terra ululante. Non vedremo mai quella spina dorsale “attivarsi” verso il basso, distruggendo a sua volta tutte le vertebre sottostanti, a catena, fino a polverizzare l’osso sacro, proseguire distruggendo il bacino, e facendo a pezzi femori rotule e tibie varie, per lasciare infine sul selciato solo un paio di caviglie a cielo aperto. (“Di chi sono quei piedi lì?” “Del Signor Rossi. Pensa, poveraccio, stava passeggiando tranquillamente, quando gli è caduto in testa un vaso di fiori e si è autodistrutto completamente.”)
Battute a parte, questo è più o meno quello che è successo alle Torri Gemelle. Il blocco superiore – rispetto al livello d’impatto degli aerei - a un certo punto è crollato sul resto della Torre, ...
Chi non ha mai dato il Robitussin al proprio figlio raffreddato? Oppure il PediaCare, il Triaminic, o qualunque altra medicina contro la tosse e il raffreddore nei bambini?
Ebbene, qualunque medicina abbiate usato, non serve assolutamente a nulla. Anzi, rischia addirittura di danneggiare seriamente la salute del bambino. Mentre pare che le stesse medicine abbiano il previsto effetto sugli adulti, e sui bambini “dai 6 anni in su”.
Questa è la sconcertante conclusione a cui è giunta una commissione della FDA (Federal Drugs Administration, l’ente americano responsabile per la legalizzione delle medicine sul mercato), la quale ha semplicemente raccomandato il ritiro di tutte le medicine anti-tosse /anti-influenza per bambini da tutti gli scaffali di tutte le farmacie americane. E si presume, di conseguenza, anche dalle farmacie del resto del mondo.
”La Commissione ha concluso - dice l’articolo del New York Times - che non ci sono prove che queste medicine riducano i sintomi di raffreddore nei bambini, mentre sono stati denunciati casi in cui hanno provocato dei danni”.
Pare infatti che il visibile “effetto calmante” di certi medicinali non avvenisse sul sintomo specifico, ma sull’intero bambino: si trattava cioè, in molti casi, ...
di Marco Cedolin
Si può amare Beppe Grillo oppure detestarlo, ma comunque la si pensi non si può negare che il V. Day dell’8 settembre scorso abbia percosso come una folgore sia il mondo politico che quello sindacale, innescando uno stato di fibrillazione senza paragoni. Tanto i partiti quanto i sindacati, per nulla turbati dagli strali del Grillo vendicatore, ma molto preoccupati dalla prospettiva di un’emorragia di voti e consensi, hanno tentato di reagire in qualche modo posti di fronte ad una novità tanto incomprensibile quanto inaccettabile.
Centinaia di migliaia d’italiani scesi in piazza a protestare, per la prima volta senza che un partito politico o un sindacato li avesse invitati a farlo.
Forse a causa del risentimento dovuto alla “lesa maestà”, o più probabilmente per porre rimedio al potenziale rischio di perdita della poltrona, partiti e sindacati si sono profusi in uno sforzo ciclopico che ha ingenerato un mese di ottobre dal clima politico tanto bizzarro, quanto neppure il global warming era finora riuscito a fare in campo meteorologico.
Obiettivo primario dell’operazione, legittimare in qualche maniera la propria esistenza e la bontà delle proprie scelte, attraverso un’illusione di partecipazione popolare che potesse porli al riparo da qualsiasi ragionevole critica.
Non è stato facile e le dinamiche della mistificazione hanno alcune volte rasentato il parossismo fino a scadere nel ridicolo, ...
di Maurizio Blondet (Effedieffe)
Un'amica mi scongiura di scriverne: «Fai qualcosa», mi dice.
Così ne scrivo, senza alcuna speranza.
Che è successo?
La villa che lei ha ereditato dal marito in Sicilia (località Spartà, a nord di Messina) ha un nuovo vicino. Un ex parlamentare, a quanto pare.
Questo figuro ha costruito la sua propria villozza, orribile e pretenziosa.
Ammassando tonnellate di terra di riporto sul muro della mia amica.
E' un semplice muro di cinta, non di sostegno: il rischio di crollo è imminente, già con la pioggia l'acqua filtra.
Il muro, sepolto dalla terra, è ora alto meno di mezzo metro: già i cagnacci dell'individuo sono quasi in grado di saltare oltre ...
Che il Pakistan sia la chiave di volta del futuro assetto dello scacchiere internazionale lo si era capito da un pezzo.
Con l’attentato di un paio di ore fa, che ha segnato il ritorno di Benazir Bhutto alla terra natìa, ne abbiamo avuto la misura dell’importanza: centoventi morti e duecentocinquanta feriti, in seguito a due esplosioni lungo il percorso del corteo della Bhutto fra le strade di Karachi.
La leader pakistana, che rientrava da 8 anni di esilio a Dubai, non è rimasta ferita, ma quasi tutte le vittime - a parte una ventina di poliziotti - facevano parte del suo entourage, che è rimasto così dimezzato prima ancora di entrare in azione.
La Bhutto aveva ampiamente previsto “sorprese” di questo tipo, preaddebitandole - se mai si fossero verificate – alle “autorità nascoste” all’interno dell’attuale governo. Il marito, molto più esplicito, ha accusato per l’attentato “le agenzie di governo che stanno per perdere potere” in seguto al rientro della Bhutto sulla scena politica.
E’ da tempo infatti che Musharraf, caduto in disgrazia a Washington (in quanto semplicemente non più utile) ha perso anche il supporto interno, a causa soprattutto dell’ambigua alleanza ...
di Massimo Profeti
Il palinsesto e la disposizione dei canali visibili con il decoder di Sky, il provider satellitare monopolista in Italia (di proprietà dell’australiano Rupert “lo squalo” Murdoch), sono un chiaro esempio di come anche gli aspetti apparentemente più insignificanti possano tornare utili al condizionamento mediatico di una popolazione.
Facciamo un breve esame di ciò che piove dal cielo nelle nostre case da qualche anno a questa parte, e degli strumenti elettronici che vengono usati per propinarcelo.
Inizialmente c’era il Goldbox, un decoder facilmente programmabile (anche dai pirati), che per la sistemazione dei canali offriva due modalità: quella automatica, che ricercava i canali e li distribuiva secondo un ordine prefissato, oppure quella manuale, che dopo aver effettuato la ricerca permetteva di riordinare i canali secondo le proprie preferenze. La seconda opzione era di gran lunga da preferire, perché permetteva di togliere di mezzo i canali più insulsi, che altrimenti sarebbero stati fastidiosamente collocati fra le posizioni tradizionali di Rai e Mediaset, e quelle dei canali più interessanti del bouquet a pagamento.
Purtroppo, la ricerca manuale aveva una controindicazione che scoraggiava il 90% degli utenti: ammucchiava disordinatamente i canali su 999 posizioni, ...
di Giorgio Mattiuzzo
Quando si affrontano certi temi in una pubblica discussione, si possono notare alcuni meccanismi entrare in azione. Ad esempio la pubblicazione di un libro sulla lobby filo-israeliana negli Usa [1] ha suscitato enormi polemiche sia in patria che all'estero; ma non tanto sui contenuti, quanto sul fatto che si parlasse di una lobby filo-israeliana. Tuttavia, mentre vi è una sorta di censura morale verso qualsiasi accenno alla lobby filo-israeliana, è sufficiente andare sul sito ufficiale della lobby sionista degli Stati Uniti per apprendere che la politica in Medio Oriente di Washington è pesantemente influenzata dalle pressioni filosioniste [2].
Per rimanere all'Italia uno dei tabù che affliggono l'opinione pubblica è quello della presenza e dell'influenza della Massoneria nella storia d'Italia. Come per la lobby filoisraeliana, anche per quanto riguarda la Massoneria, mentre normalmente non è accettabile insinuare che essa abbia giocato un ruolo fondamentale nella formazione e nello sviluppo dell'Italia post-unitaria e repubblicana, contemporaneamente è la Massoneria stessa che dichiara con orgoglio e senza titubanza alcuna di essere stata parte attiva e promotrice della politica italiana da prima dell'Unità in poi.
Quest'anno ricorre il bicentenario della nascita di Garibaldi e la Massoneria italiana sta dedicando all'eroe dei due Mondi grandi celebrazioni e commemorazioni. Di tale portata è la figura del generale per i liberi muratori che, per comprenderla, sarà necessario ricorrere alle parole di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. In un suo recente scritto [3] Raffi delinea – documenti alla mano – la stretta unione tra Garibaldi e la Massoneria.
“L'adesione alla Massoneria fu per Garibaldi non certo un episodio casuale ed effimero ...
di Uri Avnery
Quando sento parlare di "scontro di civiltà" non so se ridere o piangere.
Ridere, perché è un concetto ridicolo.
Piangere, perché è in grado di causare danni imprevidibili.
Piangere ancor di più, perché i nostri leader stanno sfruttando questo slogan come pretesto per sabotare ogni possibilità di riconciliazione tra israeliani e palestinesi.
Ed è solo un altro di una lunga serie di pretesti. Perché il movimento sionista ha avuto bisogno di giustificazioni per il modo in cui ha trattato i palestinesi?
Alla sua nascita, il sionismo era un movimento idealista, che dava grande importanza alle sue basi morali. Non solo per convincere il mondo, ma soprattutto per mettere in pace la propria coscienza.
Fin dalla prima infanzia ci viene raccontato dei pionieri, molti dei quali figli e figlie di famiglie colte e benestanti, che si lasciarono alle spalle la vita agiata dell'Europa ...
Leggi tutto: La cupola vota: Giuliani non deve morire