[All'interno il video con l’analisi delle immagini]
Volete sapere che differenza c’è fra un mondo senza Internet, e un mondo con Internet?
Nel primo mondo c’è voluta una decina di anni per mettere insieme i capi d’accusa contro il presunto “pacco” americano dei viaggi lunari, nel secondo sono bastate due ore per ottenere lo stesso identico risultato con i cinesi.
Dunque, andiamo con ordine, perchè la cosa si fa interessante: circa quaranta anni fa gli americani dissero di essere andati sulla Luna. Tutti vedemmo le immagini “arrivare” dalla Luna, e quindi nessuno ebbe il minimo dubbio: vedere è credere – lo sanno tutti - e questo proverbio non è nato per caso.
Poi saltò fuori un certo Kaysing, che nel ’74 pubblicò il libro-bomba “Non siamo mai andati sulla Luna”. Kaysing criticava soprattutto le fotografie lunari, nelle quali aveva individuato svariate incongruenze (bestemmie vere e proprie, per chi si intende di fotografia). Purtroppo Kaysing fece anche alcuni errori, sollevando un paio di obiezioni infondate, e questo gli costò moltissimo in termini di credibilità (il debunker che riesce a trovare un errore nella tesi complottista diventa peggio di una iena affamata: si accanisce su quell’errore fino all’ossessione, nel disperato tentativo di farti dimenticare tutto il resto).
Ma di fatto Kaysing aveva incrinato la sfera di cristallo, e dopo di lui vennero molti altri che consolidarono il suo lavoro, migliorandolo e rendendolo più accurato. Oggi esiste una notevole lista di obiezioni sui viaggi lunari, ... ... riportata da dozzine di libri e documentari, che rende assolutamente legittimo dubitare della loro effettiva realizzazione. Nel frattempo però sono passati 40 anni, e i risultati raggiunti sono stati accumulati solo grazie all’infinita pazienza e pervicacia di chi vi ha dedicato anni e anni di ricerca personale. (Una volta per esaminare le foto lunari dovevi chiederle alla Nasa, e loro ti davano solo quelle che volevano loro, e quando lo volevano loro. Poi dovevi trovare un editore disposto a rischiare ...).
Oggi invece c’è Internet, dove l’informazione viaggia – sia metaforicamente che letteralmente – alla velocità della luce. Accade così che i poveri cinesi abbiano provato a fare la loro sortita spaziale, lo scorso 28 settembre, solo per essere accusati di avere messo in scena il tutto nell’arco di nemmeno due ore.
In altre parole, gli astronauti non erano nemmeno tornati a terra – sempre che l’abbiano lasciata, ovviamente – e già in rete circolavano i sospetti che la loro “storica impresa” fosse un pacco colossale. Fate una semplice ricerca su Google, digitando “Shenzou hoax” (senza le virgolette), e troverete almeno 5 mila pagine in proposito.
La tesi è che le riprese siano state effettuate in una piscina, per simulare i movimenti in assenza di peso. A dimostrarlo ci sarebbero alcune bollicine d’aria, che sfuggono ogni tanto dal casco degli “astronauti” (acquanauti?). C’è inoltre un pannello di luci artificiali, che appare riflesso più di una volta sull’orologio e sullo specchio che l’astronauta porta al polso (più sotto il video con l’analisi dettagliata).
Ma la cosa più divertente è questa: leggendo i vari blog nel mondo, si nota un consistente imbarazzo da parte di chi denuncia i cinesi – sui siti “allineati”, ovviamente - poichè si rendono conto che nello stesso momento si tornano anche a mettere in dubbio i viaggi lunari americani. Ovvero, ci sarebbe una gran voglia di “sputtanare” il cinese infingardo e “comunista”, ma c’è anche il timore di sentirsi chiedere “perchè mai i cinesi dovrebbero mettere in scena una semplice passeggiata spaziale – oggi, con le tecnologie del 2008 - mentre noi dovremmo credere che gli americani siano andati e tornati dalla Luna con la tecnologia di 40 anni fa?”
In altre parole, se avevano buoni motivi i cinesi oggi per falsificare una semplice passeggiata spaziale – rischiando il ludibrio globale - quanti non dovevano averne gli americani 40 anni fa, per falsificare addirittura dei viaggi lunari?
In effetti, è brutto vivere con i preconcetti (altri li chiamano dogmi), perchè ti può anche capitare che questi vengano a scontrarsi fra di loro (cinesi infingardi, comunisti e bugiardi da un lato, americani buoni, onesti e democratici dall’altro), e finisci per fare corto circuito.
Un tipico esempio di quanto sopra lo si trova in questo passaggio dell’articolo di Punto Informatico dedicato alla vicenda:
Non che l'ipotesi di un complotto per inscenare attività spaziali sia una novità. Da decenni si discute sulla possibilità che l'uomo non abbia in realtà mai calpestato il suolo lunare: nonostante abbondino le prove a favore di questa possibilità, ci sono piccole comunità di ostinati sostenitori dell'ipotesi che gli Stati Uniti abbiano girato tutte le immagini diffuse da tutte le nazioni del mondo su un set cinematografico, appositamente allestito per far sfigurare gli sforzi della concorrente industria aerospaziale sovietica.
Quando si vuole credere alle “prove” in favore degli americani crolla ogni barriera analitica (subentra cioè il dogma), quando invece si tratta di sputtanare i cinesi basta una bollicina d’aria e il gioco è fatto.
Massimo Mazzucco
ANALISI TECNICA
I video originali, da cui sono tratti gli spezzoni analizzati:
Youtube 1Youtube 2
E' necessario essere iscritti e loggati per postare commenti.