di Marco Cedolin
Al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola non fa certo difetto il senso dell’umorismo, se ieri è riuscito a tratteggiare le linee guida del nuovo (nuovo?) piano del governo per evitare che la crisi finanziaria globale colpisca le imprese italiane, ostentando la massima serietà, quasi credesse veramente a quello che stava dicendo.
Incentivi economici alla rottamazione delle auto e degli elettrodomestici, finanziati attraverso il denaro dei contribuenti, rappresenteranno secondo le parole di Scajola la parte più significativa delle “nuove” misure volte a sostenere lo sviluppo industriale nel nostro Paese.
Come non invidiare l’aplomb di Scajola che è riuscito a presentare, senza ridere, la “rottamazione” come il nuovo che avanza, in un Paese quale l’Italia, dove da oltre un decennio proprio sulla rottamazione si sono costruite le fortune politiche tanto del centro - destra quanto del centro – sinistra.
Prodi, D’Alema, Berlusconi, poi di nuovo Prodi e infine di nuovo Berlusconi, negli ultimi anni hanno rottamato di tutto: la cultura, la giustizia, i televisori, l’ambiente, i frigoriferi, ... ... il potere di acquisto dei salari, le auto, i lavoratori, i motorini, il buonsenso, le pensioni, i risparmi, la scuola, la sanità, perfino la speranza.
E lo hanno fatto per sostenere i grandi potentati industriali e finanziari ai quali saranno destinati anche i “nuovi” incentivi che Scajola prospetta di mettere in campo per fare “ripartire” l’Italia, dimenticando che nel frattempo anch’essa è stata rottamata insieme alle auto euro 0, ai frigoriferi e alle TV con il tubo catodico.
Marco Cedolin
http://ilcorrosivo.blogspot.com/
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