L’incubo di una crisi globale, scatenata da una aggressione americana all’Iran, non è ancora del tutto dissolto.
Il giornalista Seymour Hersh – l’uomo che già aveva scoperto e denunciato le complicità di Rumsfeld nella faccenda di Abu Grahib - ha rivelato ieri, in un articolo sul New Yorker, che il presidente Bush ha ottenuto qualche mese fa l’autorizzazione per un finanziamento segreto, destinato a favorire delle missioni di disturbo in Iran, intese a rovesciare l’attuale regime di Ahmadinejad.
La particolare “formula“ usata per questa autorizzazione si chiama “Presidential Finding” - che corrisponde più o meno a una “informativa presidenziale” - e viene utilizzata quando si renda necessario finanziare un’operazione di grosse dimensioni, che debba però rimanere segreta.
In quel caso la conoscenza dell’informativa può essere limitata alla cosiddetta “banda degli otto“ (Gang of Eight), ovvero i capi di maggioranza e minoranza, sia del Senato che della Camera (in questo caso Harry Reid e Nancy Pelosi per i democratici, John Bohener e Mitch McConnell per i repubblicani), più i due presidenti e vicepresidenti delle due commissioni permanenti di intelligence, una del Senato e una della Camera. Queste otto persone la sottoscrivono, e nel contempo si impegnano a non rivelarne i contenuti a nessuno.
L’informativa sembra essere nata come risposta della Casa Bianca alle dichiarazioni della CIA che escludevano ogni pericolo imminente di tipo nucleare da parte dell’Iran, ...
di Marco Cedolin
La maggior parte dei sindaci della Valle di Susa, capitanati dal presidente della comunità montana bassa Valle di Susa Antonio Ferrentino e sotto l’attenta regia del presidente dell’Osservatorio sulla Torino–Lione Mario Virano, hanno siglato questa mattina nel corso di un incontro tenutosi a Pra Catinat la nuova ipotesi di tracciato del TAV e lo hanno fatto applaudendo alla firma del documento che al più presto verrà presentato al governo.
La notizia, unitamente alle manifestazioni di giubilo del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dello stesso Virano che riconducono l’accordo raggiunto ad una vittoria della filosofia del “dialogo”, campeggia in prima pagina su quasi tutti i giornali e compare fra i titoli d’apertura dei TG e non mancherà di lasciare esterrefatti tutti coloro che non vivendo in prima persona la vicenda del TAV in Valsusa ricordavano gli amministratori valsusini schierati su posizioni di aperta contrarietà all’opera al fianco dei cittadini.
In realtà l’applauso di oggi è solo il terminale di un percorso durato oltre 2 anni, durante i quali Antonio Ferrentino e la maggior parte dei sindaci che ne hanno seguito pedissequamente i voleri, hanno gradualmente abbandonato le posizioni di contrarietà all’opera ormai divenute scomode, ...
di Marco Cedolin
Ieri mattina tutte le maggiori agenzie di stampa, dall’Ansa ad Adnkronos, hanno dato la notizia dell’ingresso degli uomini e dei mezzi dell’esercito all’interno dell’area del megainceneritore di Acerra che i giornalisti nostrani si ostinano a definire “termovalorizzatore” in virtù di un neologismo privo di qualunque valenza scientifica.
Circa 60 militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi hanno occupato il sito in applicazione al decreto legge n. 90/2008 e hanno immediatamente provveduto a delimitare l’area applicando cartelli che la descrivono come “sito d’interesse strategico nazionale” protetto da sorveglianza armata e con accesso vietato.
Questa operazione militare inaugura di fatto il nuovo programma del governo che intende utilizzare il supporto dell’esercito per presidiare ed imporre, nel caso anche tramite l’uso della forza, i cantieri delle grandi opere anche quando, come nel caso di Acerra, ...
di C. Andrea Eremita
Spesso si dice che il grado di civiltà di una società si misura dalla cura e considerazione che questa ha degli animali. È certamente vero, ma nei tempi di oggi forse occorre aggiornare tale principio, dicendo che il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.
Uno dei limiti di percezione della cosiddetta civiltà “moderna” sta nel valutare la qualità dei beni che produce solo limitatamente all’utilizzo immediato che se ne può fare.
Si giudica buono un fagottino del Mulino Bianco nel momento in cui viene addentato, ma non si valuta quanto disti lo stabilimento che l’ha prodotto, nè si considera quanti chilometri dovrà ancora fare la sua voluminosa confezione prima di essere smaltita (non parliamo in questo caso dell’aspetto qualitativo dei suoi ingredienti). Lo stesso vale per l’energia nucleare, giudicata a buon mercato solo perchè non si “contano” tutte le problematiche di impatto e rischio ambientale, la reperibilità del combustibile, ed infine lo smaltimento delle scorie radioattive, che in realtà non sono smaltibili, ma solo “abbandonabili” da qualche parte, e quindi consegnate in regalo alle generazioni future (l’Italia ne ha da smaltire 90.000 metri cubi, e nel 2025 rientrerà un'altra quantità sostanziale, spedita all’estero per il riprocessamento).
Tornando ai rifiuti, il nuovo governo decisionista si è impegnato a risolvere l’emergenza in Campania - ed altre incombenti emergenze - con la costruzione di termovalorizzatori. Per quanto moderni, ...
NOTIZIA FLASH: Un sondaggio nazionale ha dato ieri Barak Obama in vantaggio su John McCain di 14 punti: Obama 48% - McCain 34% (il resto sono indecisi). Alle fine delle primarie, due settimane fa, lo stesso sondaggio galleggiava intorno alla parità: McCain 41% - Obama 40% (il resto indecisi). Questo sondaggio non risente in alcun modo della notizia riportata in questo articolo, che negli Stati Uniti ancora non è stata ripresa.
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Pensavamo (e speravamo) che sarebbe successo, ma molto più avanti, nel cuore della competizione presidenziale del prossimo autunno. Invece qualcuno ha pensato bene di anticipare i tempi, svelando al mondo già da adesso il “piccolo sporco segreto” di John McCain: il candidato repubblicano non sarebbe affatto l’eroe di guerra che lui stesso si è andato dipingendo per decenni, “torturato e tenuto in isolamento” dai feroci Vietcong per oltre 5 anni, ma un fortunato figlio di papà che ha portato a casa la pelle proprio grazie al cognome importante, dopo essere stato trattato – a quanto pare – come un ospite di tutto riguardo.
A smentirlo pubblicamente non è un giornalista qualunque, e nemmeno un veterano di guerra che possa avere il dente avvelenato contro di lui, ma il suo stesso ex-carceriere, che in un’intervista alla BBC non ha esitato a definirsi – addirittura - “suo amico”.
McCain fu fatto prigioniero quando il suo bombardiere fu colpito dalla contraerea vietnamita, obbligando l’equipaggio a paracadutarsi sopra il centro di Hanoi.
Caduto in un laghetto della città, Mc Cain fu catturato dai locali ...
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