Karim Khan non si è piegato. Nonostante le minacce dei senatori USA di ritorsioni contro di lui, il Procuratore Generale della Corte Criminale Internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità" commessi a Gaza dall'8 ottobre in poi.
Netanyahu naturalmente se ne fotte (ha ben altri problemi, lui), e ha detto “noi andremo avanti fino in fondo”. Ma la cosa più divertente è che Netanyahu si è offeso moltissimo perchè insieme a lui la Corte dell’Aja ha incriminato anche il leader di Hamas, Yahya Sinwar, “per crimini contro l’umanità commessi in Israele il 7 ottobre”.
Ormai è certo, tutti i passeggeri dell’elicottero precipitato in Iran sono morti. Fra loro c’era anche il presidente della nazione, Raisi.
Le cause ufficiali sono quelle di un incidente dovuto al maltempo, ma in questi casi diventa difficile non sospettare un sabotaggio. Raisi infatti si era appena reso protagonista di un gesto clamoroso, quando non più di 20 giorni fa aveva ordinato un attacco (simbolico-ma-mica-tanto) contro Israele.
Per la prima volta nella storia l’Iran aveva attaccato direttamente Israele, con circa trecento razzi, missili e droni caduti sul territorio sionista. E per quanto questo attacco fosse stato giustificato dal precedente attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria, il colpo psicologico sulla popolazione si era sentito chiaramente in tutta Israele.
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Il primo ministro slovacco Robert Fico, gravemente ferito mercoledì in un attacco a colpi di arma da fuoco, un mese fa aveva previsto che sarebbe stato oggetto di un attentato.
"I politici del governo sono oggetto di urla oscene nelle strade ed è solo questione di tempo prima che questa frustrazione, alimentata così intensamente dai [media] Denník N, SME o Aktuality, si trasformi nell'assassinio di un importante politico del governo. E non esagero di un millimetro", ha dichiarato Fico il 10 aprile in un video pubblicato sui suoi social media.
Quando Gianluca Italiano ha pubblicato il suo video intitolato “Vaccini = + morti”, riferito ad uno studio australiano, io avevo scritto: “Se lo avessi pubblicato io, su Youtube sarebbe durato 20 minuti”. Il suo non è durato 20 minuti, ma alla fine ha dovuto rimuoverlo. La stessa cosa è successa ad un secondo video di Italiano, che descriveva la correlazione fra il Midazolam e le morti negli ospedali in Gran Bretagna. Rimosso pure quello, dallo stesso Italiano, nell’arco di pochi giorni.
Le motivazioni date da Italiano (nel video sopra) sono molto vaghe, e decisamente poco credibili: “Ho rimosso i video – dice - perchè le conclusioni a cui giungono in realtà non sono basate sulla scienza”.
Negli ultimi commenti liberi si è riaperta (per la milionesima volta) la discussione su come ci si debba comportare sul sito, e quali debbano essere i criteri per cui io decido o meno di sospendere qualcuno.
Io non posso che ripetere le cose che vado dicendo da anni: esistono delle linee-guida generali, e poi lascio al senso di responsabilità degli utenti di gestire le situazioni caso per caso.
Il motivo è semplice: non ho tempo di seguire tutto quello che avviene sul sito. Riesco ancora a seguire le discussioni sui singoli articoli (e anche spesso a partecipare), ma i commenti liberi sono un problema a parte. Se solo salto una giornata, mi ritrovo magari con 2-300 nuovi commenti da leggere, e spesso li trovo intercalati da battibecchi infiniti fra comari di cortile. MA IO NON HO TEMPO di risalire ogni volta alla radice dell’incidente, per stabilire che è stato il primo a provocare, e chi è stato il fesso che ha risposto in modo a sua volta aggressivo, invece di lasciar perdere.
di Bet17
I media mainstream accusano sistematicamente la Russia di interferire, in modo più o meno diretto, nelle elezioni dei Paesi Occidentali. A volte si parla di hacker russi, altre volte di attivisti sconosciuti o addirittura del governo russo stesso che si intrometterebbe nelle elezioni democratiche dei Paesi Occidentali. Il problema è che i politici e gli opinionisti occidentali non possono criticare in modo credibile le interferenze russe nelle elezioni straniere senza riconoscere che anche gli Stati Uniti hanno le "mani sporche"... cento volte di più.
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22 procuratori generali di altrettanti stati americani hanno scritto una lettera al presidente Biden nella quale si dichiarano contrari all’approvazione da parte degli Stati Uniti del Piano Pandemico dell’OMS. (Il procuratore generale di uno stato americano equivale al nostro ministro di giustizia)
“Noi ci opporremo a qualunque tentativo da parte dell’OMS di uinfluenzare,in modo diretto o indiretto, le scelte sanitarie per i nostri cittadini” – dice la lettera, redatta dal procuratore del Montana Austin Knudsen a nome di tutti gli altri.
C’è un modo di dire che calza a pennello per quanto sta emergendo dalle Carte della Procura di Genova sull’inchiesta della morte di Camilla Canepa in seguito alla vaccinazione: mentire sapendo di mentire. Le carte, appunto, le sta divulgando passo passo LaVerità. In pubblico dicevano una cosa, nelle loro riunioni un’altra. L’obiettivo comunque, comunque, era quello di salvare i vaccini, e non le vite. Sapevano degli effetti avversi di Astrazenca, ma hanno comunque deciso di continuare a vaccinare i giovani e i giovanissimi. Sarà per questo che emerge dalle trascrizioni dei carabinieri che qualcuno suggeriva: “Non verbalizziamo tutto, se no verrà fuori…”. È il 7 maggio 2021, il Comitato tecnico scientifico si confrontava ancora sulle fasce d’età da sottoporre al vaccino Astrazeneca. Cinzia Caporale fa presente che “le persone non sono così, come dire, sprovvedute come delle volte si pensa nei consessi di esperti […]. E più rinneghiamo cioè neghiamo l’informazione e più ci saranno sospetti che l’informazione vera cioè che il dato disaggregato dei vaccini sia come dire non comunicabile…”.
Come al solito, “stupisce lo stupore”.
Di fronte al caso Toti, come al caso Emiliano, come al caso del Piemonte, e come è sempre accaduto nel corso della storia, ogni volta che si scopre un caso di corruzione da parte di un politico si casca dalla nuvole e si finge di scoprire – ohibò - che il tale dei tali non era quella persona integra e pulita che tutti pensavano che fosse.
In realtà, tutti noi sappiamo benissimo che potere e denaro sono inestricabilmente legati, in forma esponenziale. Più si sale nella scala del potere, più tale potere diventa appetibile per chi può trarne un vantaggio personale. Oggi è il proprietario della catena di supermercati che ha bisogno delle autorizzazioni, ieri era l’imprenditore miliardario che vuole aprire l’ennesima clinica privata, domani sarà la cordata internazionale che vuole acquistare un intero sistema di telecomunicazioni.
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