TECNOLOGIE PROIBITE IN ANTARTIDE
Susanna Scocca e Lorenzo Bigliani
Torniamo a parlare dell’ex conduttore televisivo della Fox di Philadelphia, ora affermato Youtuber che, grazie al suo programma intitolato “Redacted” con più di 2 milioni di iscritti, ha intervistato stavolta un uomo il quale, lavorando per una base nel Polo Sud, sostiene di aver scoperto sinistri particolari su attività segrete e illecite.
Attenzione: Spoiler!
Abbiamo già conosciuto Clayton Morris (compie 47 anni a fine anno) come presentatore impegnato a ospitare nel suo show giornalisti, whistleblowers, pensatori e persone interessanti aventi in comune storie particolari da raccontare. Dopo il nostro articolo (apparso nel numero di ottobre) a proposito di John DeSouza, un ex dichiarato agente dell’FBI intervistato a proposito di notizie pesanti su una prossima invasione aliena, stavolta la parola viene data ad un’altra fonte di certo non meno interessante: un informatore che ha testimoniato al Congresso sotto giuramento su ciò che ha visto mentre lavorava al Polo Sud in Antartide, intervistato da Morris l’estate scorsa in un’accesa chiacchierata di cui ci siamo immediatamente occupati in un video incluso nella nostra pagina di YouTube.
Data l’interessante disamina presentata da questo rivelatore che, se confermata nel tempo, risulterebbe a dir poco sensazionale, abbiamo ritenuto di crearne anche un articolo da condividere con voi lettori.
UN ACCESSO ILLIMITATO
Il personaggio di cui è stato già accennato l’estate scorsa in occasione della conferenza tenuta da Steven Greer il 12 giugno a Washington, è Eric Hecker, dichiaratosi ex contractor della Marina e Della difesa per Raytheon. Mentre lavorava al Polo Sud, Eric ha assistito ad alcune cose sbalorditive, comprese armi ad energia diretta e altre tecnologie capaci di innescare terremoti. Sono state intercettate anche delle comunicazioni per le quali cercheremo di comprenderne il significato ed eventualmente la credibilità, in quanto comunicazioni molto speciali, a dire del presentatore. Ovviamente Clayton Morris ha tenuto a specificare che questi progetti sono fuori dai registri ufficiali, poiché altamente illegali. La posizione di Hecker come pompiere e idraulico per la struttura del Polo Sud, gli ha dato la possibilità di accesso illimitato al complesso, permettendogli di rivelare quanto segue allo show del celebre conduttore. Prima di entrare nel vivo della storia di questo rivelatore, sappiamo dalla sua voce che egli è stato assunto come commerciale grazie alla sua competenza nell’idraulica e nel riscaldamento, per poi essere addestrato come pompiere industriale, dato che faceva parte del programma, e quindi avendo partecipato all’addestramento secondo i protocolli previsti per l’ingresso alla base che, nel massimo della sua affluenza, accoglie meno di trecento persone, fino ad un minimo di circa cinquanta. C’è da dire che, confermato anche dalla voce stessa del protagonista, sono in molti ad aver espresso critiche molto dure nei suo confronti. D’altro canto, Hecker si è difeso serenamente, affermando come sia altamente pregiudizievole da parte di taluni che, per qualche ragione, ritengano idraulici e vigili del fuoco intrinsecamente poco intelligenti e quindi non in grado di offrire una corretta consapevolezza ed esposizione dei fatti. Nello specifico, l’informatore crede che bisognerebbe concentrarsi maggiormente sui “fornitori di terze parti” come lui, in quanto persone più informate con la minor quantità di restrizione su questi particolari tipi di strutture. Infatti è proprio grazie a questo suo “semplice ruolo” che ha potuto avere l’accesso completo alla struttura.
MALIGNI PROPOSITI
Hecker ha cominciato il suo incarico nel Polo a novembre del 2010, terminando nel novembre dell’anno successivo, trascorrendo quindi 366 giorni di fila in Antartide. Quando ha fatto domanda per entrarvi, scoprendo che era stato assunto per la Raytheon Polar Services come appaltatore di terze parti dalla National Science Foundation, un campanello d’allarme è come entrato nella sua testa, maturato dal suo breve tempo di servizio sottomarino e la comprensione di ciò che Raytheon sta facendo su questo pianeta. Hecker infatti trova altamente discutibile che gli unici appaltatori a riuscire ad ottenere il contratto per mantenere la struttura e fornire servizi di pulizia, provengano da aziende militari industriali, o a produttori di armi. Ed è per questo che egli ritiene che si tratti di falsi pretesti. Andando nello specifico, l’ELF è un array di antenne a bassa frequenza estrema, comunemente usata per le comunicazioni sottomarine, ma questi sono sistemi multi-sfaccettati che ora stanno imparando a integrarsi con altri sistemi sfaccettati per realizzare un elenco di propositi, a detta di Hecker, maligni. Ovvero: attività come la manipolazione del clima, le scie chimiche, il controllo dei terremoti. Quindi tutte orribili plausibilità che dobbiamo far entrare nella nostra comprensione come appartenente a una lista nera dei nostri studi. Hecker continua a raccontare al conduttore di “Redacted” chiarendo che in questo particolare lavoro egli ha dovuto obbligatoriamente “diseccitare” la pompa (riferito per esempio a degli elettromagneti, significa interrompere la corrente che circola nell’avvolgimento, oppure riferito a un “relè”), giungendo alla comprensione che il sistema ELF era ancora in realtà “eccitato” quando egli stesso lavorò al pannello del circuito. In quella circostanza, egli ha dichiarato di aver trovato un interruttore che era acceso ed interfacciato al sistema ELF. A questo punto, quando gli era stato detto verbalmente che quel sistema, di contro, era spento, Hecker aveva ancora domande in sospeso su questo pannello, chiedendosi ad esempio se questo fosse il giusto circuito, quindi se si trattava soltanto di un problema di sicurezza. Informando la sua catena di comando, gli è stato risposto che il circuito ELF è correttamente etichettato, che i circuiti sono correttamente etichettati, invitandolo così di tornare al suo ordinario lavoro. “Così ho imparato in quel momento che il sistema era ancora eccitato anche se avevo assolutamente impostato su off (…) ho rizzato le antenne perché sapevo che stavano mentendo su quel sistema e ci sarebbe certamente dovuta essere una buona ragione per essere ingannevoli”, chiarisce Hecker.
QUALCOSA DI EXTRA, MA TERRESTRE
Il conduttore ricorda al suo intervistato che in occasione della testimonianza al Congresso, ma anche durante l’occasione del Disclosure Project di Stephen Greer, egli aveva affermato che quella stazione, in realtà, funziona come una sorta di base di controllo del traffico aereo per gli UFO e che questa stazione abbia comunicato con un velivolo esotico e che lo abbiano fatto inviando un fascio di neutrini nello spazio. Al che Morrison chiede delucidazioni in merito. Hecker smentisce di aver dichiarato che questa macchina riesca ad espellere neutrini, bensì che si tratti di un rilevatore di neutrini che ha la capacità di trasmettere, quindi non “che sta trasmettendo con i neutrini”. Nega anche di aver dichiarato che abbiano comunicato con gli UFO ma soltanto affermare che stiamo comunicando con i nostri veicoli orbitanti nello spazio che fornisce comunicazioni a lungo raggio per la nostra flotta di veicoli che ci è stata presentata da Gary McKinnon (il famoso whistleblower). Clayton Morris allora approfitta ancora per ribadire il suo concetto sul fatto degli avvistamenti UFO i quali, a suo dire, non sono in realtà velivoli extraterrestri bensì mezzi artificiali umani sviluppati da tecnologia esotica, quindi aliena, chiarendo ancora che il discorso UFO ed extraterrestre è reale, “ma il numero predominante di scafi che le persone stanno ora vedendo negli avvistamenti, sono originati da reverse engineering a partire da queste astronavi aliene”, chiedendo quindi al suo intervistato se egli sia d’accordo sulla questione da lui esposta. Hecker risponde di essere d’accordo totalmente su questo punto, e pensa che sia una parte importante di quello che sta succedendo nell’affare disclosure, in questo momento: dalla recente spinta apportata nello specifico ambito, a quello che stanno facendo. Secondo lui, dipende da una falsificazione di questa speculazione, facendo credere che il governo non abbia idea di cosa ci sia lassù e si comporti come se non fosse roba nostra, e anche di altri Stati nazionali. “Stanno cercando di fare tutto come se avessero appena scoperto l’esistenza di UFO, che abbiamo appena iniziato a indagare”. Quindi, secondo il parere, “si tratta di una cortina di fumo per il fatto che non tutti sono consapevoli che questa tecnologia è stata disponibile per Fazioni Speciali per decenni. Questo è ciò che non vogliono che tutti sappiano: non vogliono ammettere che hanno approfittato e monopolizzato per nascondere questa tecnologia a tutti noi, alla gente di questo pianeta”.
TECNOLOGIE BASATE SUI NEUTRINI
Riassumendo, il presentatore chiede a Hecker se quei mezzi volanti siano in grado di comunicare attraverso questo tipo di stazione di controllo del traffico aereo al Polo Sud e quindi stanno rilevando neutrini. E poi chiede in che modo questa stazione sta comunicando esattamente con questi scafi “alieni”. “Queste imbarcazioni artificiali sono fuori nel nostro sistema solare giusto? Non sono solo in giro nella stratosfera”, chiede Morris all’ex addetto nel Polo Sud. “Assolutamente corretto: c’è un documento che ho sul mio sito web nel quale si discute sulla scienza dietro le funzioni di comunicazione a lungo raggio attraverso entanglement quantistico. Non voglio sedermi qui, presentandomi come un esperto dell’argomento, ma posso certamente far sapere alla gente che ci sono studiosi davvero referenziati che stanno discutendone non solo la possibilità, ma la probabilità, e come fare questo tipo di trasmissioni”, chiarisce Eric Hecker. Egli in pratica dichiara di aver collegato “i puntini” per tutte le persone che ricevono le informazioni, ammettendo la concretezza di un insabbiamento, pur non conoscendone dettagli specifici, in quanto non addetto a questi ruoli. Il rivelatore si riferisce ovviamente ai suoi detrattori che lo incolpano di non fornire notizie dettagliate. Egli si giustifica ammettendo di condividere solamente con il pubblico la sua esperienza, la sua comprensione e le informazioni riferibili. Pertanto, l’essere accusato di appartenere alla categoria dei “troll”, è completamente fuori discussione. Il presentatore gli chiede in quale momento egli abbia compreso e saputo di questa tecnologia basata sui neutrini nel periodo di sua permanenza nella Stazione del Polo Sud. Secondo Hecker, sono occorsi molti anni di interpretazione prima di realizzare il sunto delle sue conclusioni. A tal proposito, egli puntualizza: “Sapevo che all’epoca mi stavano mentendo, ma solo dopo un lungo percorso e lo sforzo di capire cosa stava succedendo, riuscii a realizzare molte cose di quello che accadde. Molti anni dopo i fatti mi ritrovai a comunicare con membri della mia squadra che sono influenzati negativamente da Tecnologie a cui siamo stati esposti”. Da quanto emerso dalle loro possibilità diagnostiche, secondo Hecker queste persone non vogliono farsi avanti nonostante una “iper-protezione”, oltre a poter usufruire del diritto di difendere la loro privacy.
AMBIGUE MALATTIE
Il testimone però sostiene che nelle conversazioni con gli ex membri dell’equipaggio, sono venuti da lui confessandogli di aver subito conseguenze derivate da malattie, cercando di capire se anche lui si trovasse, per così dire, sulla loro stessa barca. I colpiti hanno sofferto di confusione e complicazioni mentali: all’inizio, si ha quasi la sensazione di farli apparire come persone pazze nei confronti di terzi. Il tutto sarebbe da implicare ad una tecnologia che indurrebbe questi sintomi verso persone le quali “percepiscono anche voci”, o cose del genere. Se sia una sorta di alzheimer o schizofrenia, nessuno può garantirlo. Quel che certo è che i soggetti soffrono di un ingente carico di stanchezza e problemi alla pelle. Secondo il rivelatore, tutti si sono presentati con lo stesso elenco di sintomi che si adattano, alla fine dei conti, alle stesse sintomatologie della famosa “Sindrome dell’Avana”, così come era stato suggerito da Clayton Morris. A questo punto, Hecker accenna di un ex membro dell’equipaggio il quale ha reso disponibili alcune informazioni tecniche sul rilevatore di neutrini nel ghiaccio che dimostrerebbe come lo stesso dispositivo possa fungere anche da trasmettitore. “Le persone sono scettiche e fanno molto rumore su tutto quello che vogliono, ma la documentazione esiste e l’esperienza di prima mano conferma. Tutto quello che posso fare è presentare questa informazione per il miglioramento dell’umanità, per far loro comprendere che esiste tecnologia avanzata utilizzata contro di loro, ogni singolo giorno: quindi armi ad energia diretta…”, ha ammesso l’intervistato, mentre il presentatore spiega di avere avuto molti messaggi scritti da persone che chiedono una discussione su questa sindrome dell’Avana e gli effetti che Hecker stesso ha appena ammesso, ovvero una specie di macchinario che, fondamentalmente, sia responsabile dell’immissione di quelle voci nella tua testa. Il rivelatore aggiunge particolari su questo tipo di manipolazioni e di queste intromissioni di voci, parlando di “un flusso diretto nella tua testa che non puoi spegnere”.
PROVOCARE TERREMOTI
La conversazione si traduce in un altro delicato argomento, quando Hecker spiega come, per quanto riguarda il dispositivo sismico, c’è una persona che da anni presenta su YouTube le sue teorie su una sorta di dispositivo energetico che si trova in Antartide ed è responsabile di causare terremoti. Secondo il suo punto di vista, il rivelatore di neutrini e la stazione sopraelevata dovrebbe essere stata costruita per operazioni e manutenzione, nella stagione in cui egli è stato operativo. “Quando il rilevatore di neutrini ha sparato per la prima volta, l’effetto è stato il doppio rispetto a quello che ha colpito Christchurch in Nuova Zelanda. Mi è stato inizialmente detto che si trattava di incendi accidentali mentre stavano provando a capire, e io ho creduto per un bel po’ di anni che il dispositivo abbia fatto questo. Sebbene sia stato un incidente, sto iniziando a raccogliere più informazioni, e a questo punto sembra che sia stato molto meno di un incidente… potrebbe essere la parte su cui sono stato disinformato”. Hecker quindi ha sollecitato gli spettatori a capire come e quanto queste informazioni forniscano solo verità parziali, con l’implemento di pure fandonie. Ed è per questo che “la parte vera sta nel fatto che abbiamo un dispositivo che genera terremoti e la bugia invece sta nell’idea che si sia trattato di un incidente”.
ABUSI DI UFFICIO
Secondo il rivelatore, erano soltanto tre, all’incirca, le persone aventi un regolare accesso alla struttura con le sue stesse restrizioni, ma nessun altro si è fatto avanti. Quindi, spinto dal dovere di svuotare la verità su quest’attività illegale che viene svolta in questo complesso dell’industria della Difesa, si è mosso lui per primo. “Penso che fu quando ho iniziato a intuire l’impatto negativo per la mia equipe, ho iniziato anche a comprendere che siamo stati usati e abusati (…) e che non eravamo solo noi ad esser stati influenzati negativamente. Quando ho iniziato a avere una comprensione di ciò che queste macchine possono fare, ho semplicemente sentito che tutto ciò non dovrebbe essere nascosto a tutti, sentendomi letteralmente l’unica persona che aveva attraversato questo percorso di comprensione. Quindi apprezzo quando la gente dice che sono coraggioso… Dal mio punto di vista sono solo obbligato. Devo farlo perché nessun altro ha queste informazioni…”, chiarisce Hecker, il quale conferma che dei 49 impiegati all’epoca, quindi operativi nella base, almeno uno di loro venne con lui a Washington per testimoniare, per sostenere le sue dichiarazioni. Questo suo ex collega che ha trascorso l’inverno con lui alla stazione del Polo Sud, era stato operativo molte stagioni presso la stazione McMurdo, ed è un vero esperto di informazioni sull’Antartide, godendo di un accesso illimitato ovunque, testimoniando di come tutto fosse estremamente compartimentalizzato. Per noi autori di questo articolo, il ricordo di questa “compartimentalizzazione” ci riporta alle confessioni di Philip Corso, quando asseriva che ogni informazione relativa alla retroingegneria aliena passava di mano in mano agli esperti, senza che ognuno di loro potesse conoscere il lavoro svolto dall’altro.
UN EFFETTO MATRIOSKA
“Variabilmente, queste persone sono molto egocentriche. Così quando si osservano queste persone e si entra in contatto con loro, si nota che vi sono un sacco di compartimenti di scienziati a cui viene detto di come quel loro progetto sia molto importante”, ammette Hecker. In pratica, ognuno sa che il progetto a cui sta lavorando è più importante dell’altro. Essendo un idraulico, il whistleblower spiega al conduttore del programma di non rivestire una posizione tale da portare il suo ego in un atteggiamento di autoreferenzialità, essendo considerato il più delle volte come un lavoratore di basso livello, così come poi gli impiegati del posto usavano trattarlo. Ed è sicuramente grazie a questo limite (poi trasformatosi in un punto di forza) che spesso egli conosceva dei particolari inerenti ai loro dispositivi intelligenti. Erano, diciamo, confidenze innocenti fatte ad un ignorante. Tornando a quella sorta di gioco di ruolo in compartimenti, Hecker è sicuro che ogni esperto non avrebbe mai avuto idea di cosa stesse succedendo nella stanza accanto alla sua. Così, in un modo assai strategico, anche il loro ego si comportava di conseguenza, pensando che chi stesse dall’altra parte lavorasse probabilmente ad un progetto minore… Quindi era il solo Hecker ad aver imparato il meccanismo in questione, potendo “volare” di stanza in stanza, di persona in persona, scoprendo il modus operandi del loro stato di lavoro, traendo molti benefici a livello di comprensione.
ENTRARE NELLA MENTALITÀ DEL “POSSIBILE”
Dopo una parentesi in cui Clayton Morris accenna ad attività nell’Antartide, Hecker torna a focalizzare l’attenzione sulla responsabilità che queste tecnologie hanno nei confronti dell’ignoranza pubblica. L’obbiettivo quindi, è riuscire a capire che la tecnologia di cui siamo riusciti a conoscere l’esistenza è reale, e che questo è il primo passo per essere consapevoli che tali espedienti sono in circolazione da molto tempo, denunciando esplicitamente come queste zone sismiche possano essere assai redditizie per il potere. Come non dargli ragione?