E' come se si avvertisse un sadico piacere nella decisione del Governo Draghi di rendere illimitata la durata del green pass, ma solo per chi ha fatto tre dosi di farmaco. Lo abbiamo detto, non vi è nulla di scientifico, nè sanitario che sottende a tale decisione. Lo dimostra in modo plastico che questa durata sine die del lasciapassare non viene concessa ai guariti che non si sono fatti inoculare il prodotto Pfizer o Moderna, J&J o Astrazeneca almeno due volte. A loro no, perchè il braccio non la hanno porto.
Ed è questo sadismo, questa ferocia accolta con giubilo da una fetta di popolazione che fa paura. Il concetto è chiaro: 'noi abbiamo rischiato' (perchè molti al di là della tanto sbandierata sicurezza del farmaco anti Covid ragionano così) e 'adesso devi rischiare anche tu, altrimenti non è giusto'.
Un ragionamento che rispecchia il Male di una società. La giustizia ora non sta nel fare scelte personali che si ritengono sagge, ma nell'imporre a tutti le stesse scelte, una sorta di 'mal comune mezzo gaudio' rispolverato in salsa sanitaria.
Un Paese così fa paura, sì.
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La nostra prima intervista a Trinca, del 23 aprile 2020
Mettiamoci nei panni di chi gestisce dall’alto l’ “emergenza covid”, ovvero di coloro che vogliono sfruttare il covid per arrivare ad instaurare il greenpass permanente, come sistema universale di controllo della popolazione.
Ebbene, dal loro punto di vista, sta per presentarsi un problema non da poco: con la “pandemia” destinata inevitabilmente ad affievolirsi, diventerà sempre più difficile trovare delle scuse per mantenere attivo il greenpass.
Inoltre, il fatto che i greenpass stessi andranno man mano a scadere, significa che sempre più persone, con il passare del tempo, rifiuteranno di rinnovare l’ennesima vaccinazione, e quindi diventerà sempre più difficile mantenere il greenpass come misura permanente.
E senza quello strumento, come sappiamo, il Grande Reset va a farsi benedire.
di Aldo Maria Valli
Qualche giorno fa, nel tentativo di capire qualcosa in quel guazzabuglio che sta diventando la scelta del nuovo presidente della Repubblica, abbiamo consigliato di dare un’occhiata a che cosa si dice al di là dell’oceano, negli Usa, perché, che ci piaccia o no, l’Amico americano ha sempre una certa influenza (eufemismo) sulle cose italiane.
E la soluzione prospettata dall’Amico americano è piuttosto chiara: l’ideale sarebbe avere mister Mario Draghi sia a palazzo Chigi sia al Quirinale, perché solo Super Mario può garantire la stabilità politica e la credibilità necessarie all’Italia per rassicurare gli investitori e portare a termine il lavoro di attuazione del Recovery Plan.
Tuttavia, siccome clonare Draghi non si può, ecco l’idea: lasciare mister Mattarella al Quirinale ancora per un paio d’anni, per traghettare poi mister Draghi sul Colle più alto una volta stabilizzata la situazione politica.
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ATTENZIONE: Questo thread è contagiato da rancori e personalismi che nulla hanno a che vedere con la tradizione del sito. Evitate di leggerlo perchè ci troverete ben poche “notizie recenti”. Solo tanti battibecchi personali.
Mi scuso con i lettori.
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TAR-governo: guerra sulla “vigile attesa” - Mezzo mondo riapre, noi chiudiamo – Israele: “il greenpass ormai è inutile” – Sondaggio Italia: l’aria sta cambiando - La narrativa ufficiale e il delirio delle contraddizioni