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(Oggi non ci sono le "news della settimana")
Da che mondo è mondo, le elites professionali si sono sempre comportate nello stesso modo. Che si tratti della professione medica, dei fisici nucleari o dei professori universitari, i membri di queste elites si sostengono a vicenda per proteggere i propri interessi, e si chiudono a riccio per respingere compatti qualunqe minaccia possa derivare loro dall’esterno. E quando chiudersi a riccio non basta, contrattaccano violentemente, per eliminare l’avversario che mette in pericolo la loro sussistenza e la loro credibilità.
E’ accaduto di recente a Graham Hancock, scrittore e ricercatore esperto di antiche civiltà, che ha osato mettere in dubbio alcuni “punti fermi” sostenuti dall’archeologia tradizionale.
Tutto nasce da una serie TV mandata in onda di recente da Netflix, intitolata “Ancient Apocalypse” (che io, curiosamente, ho appena finito di vedere). L’autore di questa serie è appunto Graham Hancock, il quale ci porta in giro per il mondo, alla scoperta di indizi che indicherebbero l’esistenza di società umane altamente progredite ben prima del periodo stabilto dall’archeologia ufficiale, ovvero il 4° millennio a.C.
Sul sito di playmastermovie, gli autori del film scrivono: “Invisibili, il video-denuncia sulle reazioni avverse da vaccino covid19, lo si può guardare on-line. Ma se scarichi il file e lo ricarichi sui tuoi canali social diffondendolo il più possibile, sarà più difficile censurarci tutti.”
Noi lo abbiamo fatto, ricaricandolo sul nostro canale Odysee. Invitiamo chiunque abbia un canale video (non youtube, ovviamente) a fare la stessa cosa.
Stupisce lo stupore con cui è stata accolta dai media la notizia dello “scandalo” di Bruxelles. “Ohibò, proprio nella sede dei diritti comuni – strillano scandalizzati i nostri pennivendoli – là dove dovrebbe regnare la democrazia più cristallina, ecco che si palesano invece storture e corruzione a livello sudamericano” .
Ed ecco partire la solita operazione di “damage control” mediatico, nella quale si cerca immediatamente di archiviare il problema con la solita scappatoia delle “mele marce”.
Quando scoppiò lo scandalo di Abu Grahib, il Pentagono fu velocissimo ad additare “alcune mele marce”, evitando così al mondo di scoprire che invece si trattava di un sistema vero e proprio, basato sulla violenza e la sopraffazione, che era stato addirittura codificato nero su bianco dal ministro della difesa Rumsfeld, nel famigerato documento Copper Green.
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La Corte Costituzionale segue “la scienza”, non la legge – Zelensky nominato “persona dell’anno” - Il mancato golpe dei vecchietti in Germania – Borrell e i “4 indiani” uccisi dagli americani - Lattoferrina: adesso funziona, prima no – Bourla si rifiuta nuovamente di testimoniare – Rinviato il pagamento delle multe ai no-vax.
Nel nuovo libro di Franco Fracassi, una panoramica della situazione dei biolaboratori militari sparsi ormai in tutto il mondo. Le armi del futuro sono quelle biologiche. Poteri trasversali e interessi nazionali. Incidenti identici a Wuhan e Harbib alle origini della pandemia. Per il Pentagono virus e vaccini sono ambedue delle armi. Namru-3 il nuovo laboratorio di Sigonella – Le misteriose operazioni nel laboratorio di Trieste – Hunter Biden e la corruzione di famiglia.
David Ray Griffin è morto il 26 novembre scorso. Questo è l’articolo in sua memoria scritto da Elizabeth Woodworth, sua collaboratrice da molti anni, pubblicato su Global Research.
Quanto può essere grande una mente?
Se siamo fortunati, abbiamo una settantina di anni - in un mondo enorme, pieno di storia - per fare esperienza di tutto ciò che riusciamo a comprendere.
Settant’anni possono non bastare, ma alcune persone straordinarie riescono a dare un senso compiuto a buona parte di ciò.
E alcune persone ancora più straordinarie riescono a elevarsi al di sopra delle proprie vite per interpretare la creazione e il tessuto dell'universo come aventi un significato coerente attraverso le culture e attraverso i secoli.
David Ray Griffin è stato Professore di Filosofia della Religione e Teologia presso la Claremont School of Theology e la Claremont Graduate University, dal 1973 al 2004. Con il suo superiore, il dottor John Cobb Jr., ha co-fondato il Center for Process Studies nel 1973.
Griffin ha affermato che "il compito di un teologo è guardare il mondo da quella che immagineremmo essere la prospettiva divina, quella che si preoccuperebbe del bene del tutto e amerebbe tutte le parti".
Un video strepitoso di Andrea Lombardi del canale C'è di peggio
[Grazie a De Chirico per la segnalazione].
Il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un’intervista al quotidiano Libero, annuncia la rivoluzione e archivia una volta per tutte la sciagura dell’obbligo vaccinale imposto da Speranza, con Conte prima e Draghi poi. Il ministro, pur sottolineando di non aver “mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini” né di avere “mai detto che andasse tolto l’obbligo delle mascherine negli ospedali”, spiega come “oggi l’epidemia è cambiata” e “si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anziché di Covid 19.
Poi, però, assicura: “Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali”. Quando alla commissione d’inchiesta per indagare sulle verità legate al Covid e ai vaccini, il ministro spiega: “Il Parlamento ha diritto di indagare sulla gestione della pandemia ma non devono esserci strumentalizzazioni”.
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La vergognosa sentenza della Corte Costituzionale – Proteste in Cina e ipocrisia dell’occidente – Quando la NATO toglieva la corrente alla Serbia - Ictus trombi e miocarditi? La colpa è dei no-vax, lo dice la scienza – I media mondiali “si ricordano” di Julian Assange - La Stampa, i giornalisti muoiono di freddo.
Come molti avevano previsto, il ricorso alla Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale si è risolto con un nulla di fatto. Una scarna e fumosa nota della Corte, nella serata di ieri, ha definito sostanzialmente “inammissibili” e “infondate” le richeste dei ricorrenti. E quindi tutto resta come prima.
Ora, io non conosco nel dettaglio le argomentazioni portate dai vari avvocati ricorrenti (ho colto solo degli stralci dei loro interventi, che mi sembravano molto contorti), ma secondo me la cosa si sarebbe potuta risolvere con un ragionamento molto semplice: poichè il vaccino disponibile non impedisce il contagio, viene a mancare il presupposto stesso per imporre l’obbligo. Punto. Non puoi obbligarmi a bere un’aranciata per fermare il Covid, se sappiamo che l’aranciata non ferma il contagio.
Non esistono altre argomentazioni. Se viene a mancare quella del famoso “dovere civico” verso gli altri, il problema non si pone nemmeno, perchè il tutto si riduce ad una scelta personale.
Leggi tutto: Commenti liberi 17 dic. 2022