di Rossella Fidanza
Seymour Hersh, premio Pulitzer grazie alle sue importantissime inchieste giornalistiche in ambito militare, un paio di settimane fa ha creato un gran subbuglio per l’articolo con il quale ha accusato gli Stati Uniti di aver deliberatamente fatto esplodere il gasdotto Nord Stream, con il supporto della Norvegia.
Hersh è sicuramente una voce estremamente affidabile ed importante del giornalismo mondiale, non certo da ieri, nonostante tutto il mondo dei “fact-checkers” si sia fatto notare per un intervento immediato, diretto a smantellare le sue parole.
Inutilmente e in modo abbastanza ridicolo. Hersh ha un curriculum giornalistico tale per cui basterebbe la sua firma per garantirne autenticità: ha certamente difeso le proprie fonti non svelandone i nomi, ma quello che ha scritto, con tanto di documentazione correlata, è davvero difficile da confutare, soprattutto perchè assolutamente plausibile.
A seguito del suo primo articolo sulla questione Nord Stream, le reazioni sono state di diverso tipo: a parte coloro pagati per cercare di ridicolizzare il suo report, mal riuscendoci peraltro, le pochi voci giunte dagli Stati Uniti si sono limitate a minimizzare la questione, così come i loro alleati. Al contrario, la Cina ha chiesto spiegazioni, unendosi alla Russia nel chiedere nuove indagini.
Su Casa del Sole il testo integrale.
di Pepe Escobar
L'accordo tra le Banche Centrali di Russia e Iran, firmato formalmente il 29 gennaio, che collega i loro sistemi di trasferimento interbancario, cambia le carte in tavola sotto più punti di vista.
Tecnicamente, d'ora in poi 52 banche iraniane che già utilizzano il SEPAM, il sistema di telecomunicazione interbancario iraniano, si collegheranno con 106 banche che utilizzano lo SPFS, l'equivalente russo del sistema di messaggistica bancaria occidentale SWIFT.
Meno di una settimana prima dell'accordo, il presidente della Duma di Stato Vyachslav Volodin si trovava a Teheran per supervisionare i dettagli dell'ultimo minuto, nell'ambito di una riunione della Commissione interparlamentare per la cooperazione Russia-Iran: era irremovibile che entrambe le nazioni dovessero aumentare rapidamente gli scambi nelle proprie valute.
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Avevo detto “niente più discussioni sulla luna finchè C+S non risponde”, ma questa è troppo divertente per non pubblicarla. Un amico ha posto a ChatGPT le 42 domande di American Moon. Sembra di parlare con un debunker di otto anni, che si inventa le cose al volo perchè non sa come rispondere. In alcuni casi però…
1 Sai spiegare perchè la NASA, nonostante tutto quello che van Allen aveva scritto sul pericolo delle radiazioni, abbia spedito i primi astronauti attraverso le fasce radioattive senza protezioni particolari, e senza prima averci mandato almeno una scimmia, allo scopo di verificare gli effetti delle radiazioni su un organismo biologico complesso come l'essere umano?
La NASA ha deciso di non seguire le raccomandazioni di Van Allen e di non proteggere i primi astronauti dalle radiazioni perché, a quel tempo, le conoscenze su come le radiazioni influenzano gli esseri umani erano limitate. La NASA era consapevole del fatto che i primi astronauti sarebbero stati esposti a una certa dose di radiazioni, ma riteneva che gli effetti non sarebbero stati dannosi. Inoltre, la NASA non voleva ritardare la missione, e mandare una scimmia prima dei primi astronauti avrebbe significato un ritardo. La NASA ha quindi deciso di procedere senza protezioni particolari, confidando nel fatto che gli effetti delle radiazioni sarebbero stati trascurabili.
Puente, Attivissimo, Polidoro, fatevi da parte. Ormai siete obsoleti. Il debunking è passato di moda.
A quanto pare, serve a poco inseguire le informazioni scomode per cercare di smontarle: con i tempi millesimali di oggi, il debunker arriva comunque sempre in ritardo, e quando ci mette una pezza ormai il danno è fatto.
Ecco che allora Google scopre il prebunking, ovvero anticipare la disinformazione, prima ancora che inizi a diffondersi.
Discussione sull'argomento con Mazzucco, Caria e Radius.
Sono saliti a tre gli “oggetti non identificati” abbattuti dal Norad sui cieli di Canada, Alaska e Michigan. Per ora il Pentagono tace, e non dice nulla sui resti ritrovati. Le possibilità che rimbalzano sui media americani sono di tre tipi.
A) Palloni spia (o velivoli simili) lanciati dai cinesi
B) Palloni spia (o velivoli simili) lanciati da altre nazioni
C) Veicoli extra-terrestri
La terza ipotesi ovviamente viene proposta fra le righe, in un continuo gioco di dire-non dire tipico degli ambienti militari.
di Andrea B. Nardi
Dappertutto abbiamo movimenti anti-sistema, partiti contestatari, gruppi e associazioni contro il potere, grida, urli, comizi, cortei e manifestazioni, però, inevitabilmente, nessuno di questi riesce a ottenere l’appoggio decisivo e duraturo dei popoli: perché?
Il motivo è semplice: sbagliano a scegliere il problema contro cui lottare.
Se non si conosce il problema sarà impossibile risolverlo e, tanto meno, farlo conoscere alle masse, convincendole a lottare per esso. È la scelta della corretta strategia – ossia l’individuazione dell’obiettivo da colpire – a dare un senso alla guerra, mentre la tattica si limiterà a utilizzare mezzi e modi atti a raggiungere quel fine.
La Gran Bretagna, per esempio, ha, sì, vinto la battaglia per uscire dalla UE e liberarsi della BCE – di cui, peraltro, non aveva adottato l’euro – ma ha perso la guerra restando comunque sotto lo scacco della Bank of England, ossia il lievito madre del peggior morbo che abbia mai colpito l’umanità, fin dal 1694, regina e artefice dell’associazione a delinquere di stampo mafioso chiamata circuito bancario privato internazionale.
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Seymour Hersh (premio Pulitzer) è senza dubbio il più famoso giornalista investigativo al mondo. Solo per citare qualche esempio, fu lui a denunciare al mondo il massacro di MyLai (Vietnam) da parte degli americani, e fu lui a denunciare al mondo l’Operazione Copper Green, con la quale Rumsfeld (allora ministro della difesa) autorizzava di fatto le torture nel carcere iracheno di Abu-Grahib. Seymour Hersh usa solo fonti di primissima mano, e a loro volta queste fonti si fidano ciecamente di lui, perchè ne conoscono la correttezza e l’accuratezza nel riportare i fatti raccontati. In questo articolo pubblicato ieri, Hersh racconta nei dettagli come sia stata concepita ed eseguita l’operazione di sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 da parte degli americani e dei loro alleati norvegesi. (L’articolo originale è molto lungo. Ne riportiamo qui i passaggi più salienti).
Come l’America ha distrutto il gasdotto Nord Stream
di Seymour Hersh
Il Diving and Salvage Center della Marina degli Stati Uniti si trova in un luogo ignoto come il suo nome, lungo quella che una volta era una stradina di campagna a Panama City, una città turistica in forte espansione nella Florida sud-occidentale, ai confini con l’Alabama.
Il centro ha addestrato per decenni subacquei altamente qualificati che, una volta assegnati alle unità militari americane in tutto il mondo, sono in grado di effettuare immersioni tecniche sia per fare del bene, utilizzando esplosivi C4 per ripulire porti e spiagge da detriti e ordigni inesplosi, ma anche per fare del male, come far saltare in aria piattaforme petrolifere straniere, intasare le valvole di aspirazione delle centrali elettriche sottomarine, distruggere le chiuse su canali marittimi cruciali. Il centro di Panama City, che vanta la seconda piscina coperta più grande d'America, è stato il luogo perfetto per reclutare i migliori, e i più riservati, diplomati della scuola sub che l'estate scorsa hanno svolto con successo quello che erano stati autorizzati a fare a 260 piedi sotto la superficie del Mar Baltico.
Leggi tutto: Seymour Hersh spiega perchè gli USA si sono rivolti alla Norvegia per il sabotaggio al Nord Stream