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di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
“Quando piove, vuol dire che da qualche parte sta piovendo”, ed infatti la pioggia, già ben evidente, ci fa intravedere di tutto punto, quello che pare essere un temporale di dimensioni bibliche, che potrebbe abbattersi sui popoli, qualora la nuova frode pensata dai poteri profondi, venga messa in atto in tutta la sua diabolicità di pensiero.
Dopo aver reso i governi indipendenti dalle banche centrali e di fatto gli Stati debitori di esse, stiamo per assistere alla magia più grande e satanica di sempre: stanno per rendere le banche centrali – creatrici di denaro dal “nulla” – ufficialmente debitrici di un ente superiore che se non si trova nell’alto dei cieli, è certamente rappresentato dal potere stesso che da sempre comanda sul pianeta terra.
La frode gira tutta intorno alla falsa prospettazione che una banca centrale debba ricorrere ad una “fantascientifica” ricapitalizzazione da parte dei governi, per coprire eventuali perdite derivanti dalla politica monetaria messa in atto su tassi e titoli. Stiamo parlando dell’istituzione unica creatrice della “materia prima”, ovvero la valuta in cui si denominano le supposte perdite su asset finanziari, che esistono in quanto le banche centrali stesse, hanno dapprima creato la moneta necessaria per acquistarli e darne quindi un valore.
Per essere ancora più chiari, senza la creazione della moneta da parte delle banche centrali, tali asset non avrebbero mai visto la luce e di conseguenza anche le perdite sul valore degli stessi.
Faccio molta fatica a condividere la diffusa idea – spinta oggi in ogni angolo del mainstream - che l’arresto di Messina Denaro sia stata una “vittoria dello stato”.
Non voglio in alcun modo minimizzare il lavoro dei Carabinieri, della Polizia e dei ROS, che rischiano veramente la vita ogni giorno combattendo contro la mafia.
Resta il fatto che la cattura di un mafioso dopo 30 anni di latitanza, quando si scopre che viveva nella sua città, ha il sapore amaro di una sconfitta. E questo non è il primo caso: anche Totò Riina venne arrestato, dopo 25 anni di “latitanza” nei dintorni di casa sua. E così accadde per Bernardo Provenzano, l’altro boss “imprendibile” che passò 30 anni nei dintorni del capoluogo siciliano, senza che nessuno riuscisse ad individuarlo. Questo significa che le connivenze con il potere politico sono tali da impedire che le indagini vadano a buon fine in tempi ragionevoli.
E questa non è una "buona notizia" per lo stato.
ChatGPT è la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un poderoso chat-box, ovvero una piattaforma tramite la quale puoi dialogare con l’intelligenza artificiale praticamente su qualunque argomento.
Un nostro utente, Davide Viscusi, ha provato a interrogare l’intelligenza artificiale sui fatti dell’11 settembre, cercando di farle ammettere che il crollo delle torri gemelle è stato causato da una demolizione controllata. Come direbbe un mio amico americano, good luck!
Interroghiamo Chat GPT sull’11 settembre:
DV: Ciao
ChatGPT: Ciao! How can I help you today?
DV: Parli italiano?
ChatGPT: Sì, parlo italiano. Come posso aiutarti?
DV: Voglio farti delle domande
ChatGPT: Va bene, chiedi pure. Sarò felice di aiutarti.
DV: Conta fino a 10
ChatGPT: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.
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Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri finisce di nuovo nell’occhio del ciclone per la questione case. Infatti, stando al programma firmato dall’assessore alle Politiche Sociali, Barbara Funari, coppie lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender avranno diritto a dimore a 5 stelle. Case di lusso per i rifugiati Lgbtq+, insomma. Tutto vero. È quanto contiene il bando di gara del Comune di Roma presentato il 13 dicembre e in scadenza il 20 gennaio.
Come spiega Caterina Spinelli su Libero, “il progetto prevede residenze con wifi e ascensore per le coppie di immigrati Lgbt che chiedono asilo politico o mirano all’ottenimento dello status di rifugiato in Italia”. Queste case, si legge nel bando, “dovranno essere ubicate in zone centrali, quartieri che favoriscano l’inserimento delle persone accolte nel contesto locale, facilitando la costruzione di rapporti relazionali necessari per il raggiungimento di un’adeguata integrazione sociale”. Ma non solo.
Uno straordinario intervento dell'avv. Alessandra Devetag al convegno "Giovani, diritti e pandemia" organizzato dalla “Confederazione Legale per i Diritti dell'Uomo” a Vicenza il 26 novembre 2022. In 20 minuti riassume i passaggi più importanti della questione vaccinale dal punto di vista legale.
Gli Stati Uniti tramite Repubblica fanno arrivare gli ordini e i vicerè nostrani rispondono presente.
Ci informava ieri il giornale degli Elkann: “Il consigliere per la sicurezza nazionale Sullivan telefona a Palazzo Chigi e sollecita l'approvazione del sesto decreto di aiuti militari”.
L'atlantista Tajani oggi sul Corriere della Sera fa sapere che Colonia Italia è pronta. Bisogna solo superare l'ostacolo Parlamento. "Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un'informazione al Parlamento. Stiamo discutendo anche con i francesi per perfezionare dal punto di vista tecnico l'invio di sistemi di difesa aerea che si basano su tecnologie congiunte fra Roma e Parigi", ha dichiarato.
Undici storici corrispondenti di grandi media lanciano l'allarme sui rischi della narrazione schierata e iper-semplicistica del conflitto: "Viene accreditato soltanto un pensiero dominante e chi non la pensa in quel modo viene bollato come amico di Putin".
"Osservando le televisioni e leggendo i giornali che parlano della guerra in Ucraina ci siamo resi conto che qualcosa non funziona, che qualcosa si sta muovendo piuttosto male". Inizia così l’appello pubblico di undici storici inviati di guerra di grandi media nazionali (Corriere, Rai, Ansa, Tg5, Repubblica, Panorama, Sole 24 Ore), che lanciano l'allarme sui rischi di una narrazione schierata e iper-semplicistica del conflitto nel giornalismo italiano (qui il testo integrale sul quotidiano online Africa ExPress). "Noi la guerra l'abbiamo vista davvero e dal di dentro: siamo stati sotto le bombe, alcuni dei nostri colleghi e amici sono caduti", esordiscono Massimo Alberizzi, Remigio Benni, Toni Capuozzo, Renzo Cianfanelli, Cristiano Laruffa, Alberto Negri, Giovanni Porzio, Amedeo Ricucci, Claudia Svampa, Vanna Vannuccini e Angela Virdò. "Proprio per questo – spiegano – non ci piace come oggi viene rappresentato il conflitto in Ucraina, il primo di vasta portata dell’era web avanzata. Siamo inondati di notizie, ma nella rappresentazione mediatica i belligeranti vengono divisi acriticamente in buoni e cattivi. Anzi buonissimi e cattivissimi", notano i firmatari. "Viene accreditato soltanto un pensiero dominante e chi non la pensa in quel modo viene bollato come amico di Putin e quindi, in qualche modo, di essere corresponsabile dei massacri in Ucraina. Ma non è così. Dobbiamo renderci conto che la guerra muove interessi inconfessabili che si evita di rivelare al grande pubblico. La propaganda ha una sola vittima: il giornalismo".
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Oggi rispondo ai commenti al mio video su Ratzinger.
Leggi tutto: Commenti liberi 21 gen. 2023