(riceviamo e pubblichiamo)

di Nadia De Velo

Mi chiamo Nadia, ho 26 anni ed oggi voglio raccontare come sono guarita dall'artrite. Ho deciso di farlo perché spero che la mia storia possa essere di supporto a qualcuno che sta vivendo una malattia autoimmune come la mia, e si sente perso.

Nel 2020 mi viene diagnosticata l'artrite, malattia autoimmune che comporta che gli anticorpi attacchino le articolazioni del tuo stesso corpo. All'epoca avevo problemi ad un ginocchio che mi portava a zoppicare, indossare un tutore e talvolta ad aiutarmi con le stampelle, e problemi ad un gomito, che riuscivo ad articolare per circa il 50% della sua mobilità originale.

Il dottore mi prescrive un immunosoppressore e mi assicura che se l'avessi preso in pochi mesi sarei stata bene, ma a me questo farmaco non ispira alcuna fiducia e soprattutto voglio sapere cosa possa aver causato tutto ciò. Lui risponde che mi devo fidare, che sono al sicuro e che non è importante sapere quale sia la causa dell'artrite, non si sa, ma l'importante e iniziare subito a curarsi.

Non sono per nulla convinta, e alla fine decido di non intraprendere la terapia, malgrado nessuno approvi la mia scelta. Inizio a studiare giorno e notte per cercare di capire cosa fare, almeno per migliorare un pò la situazione. Leggo libri, interviste e documenti di esperti di ogni tipo che trattino l'argomento, finendo a fare infiniti collegamenti e a trarre le mie personali conclusioni.

In realtà le mie conclusioni sono quasi obbligate in quanto, esclusa la medicina allopatica, le opinioni sono tutte in qualche modo concordi. Così decido di provare tutto contemporaneamente.

Uno dei fattori che sono in grado di peggiorare ogni condizione di malattia, se non in qualche caso di provocarla, è ovviamente lo stress, quindi lascio la mia città per andare a vivere in campagna, lascio il lavoro, che comunque non riuscivo più a sostenere fisicamente, e di lì a poco non avrei più potuto fare causa greenpass, e supero anche la paura di prendere queste decisioni che già desideravo prendere da tempo. Dimentico l'ansia di rimanere senza soldi, attingo ai miei risparmi che avevo tanta paura di toccare, e mi libero da questi pesi per seguire una strada che amo.

In secondo luogo vengo subito attirata, nella ricerca delle possibili cause, dalla teoria della permeabilità intestinale; tra l'altro ho sempre avuto problemi intestinali sin dall'infanzia, e mi sembra che possa decisamente avere più senso del: "Boh gli anticorpi sono impazziti" rifilatomi dal reumatologo.

Da lì arrivo a scoprire diversi medici, contemporanei e non, che suggeriscono diete antinfiammatorie, e mi rendo conto che a parte qualche eccezione sconsigliano tutti gli stessi alimenti. Così faccio una somma delle varie diete e decido di rimuovere dalla mia alimentazione glutine, cereali raffinati, latte e derivati ad eccezione di quelli di capra, solanacee (pomodori, peperoni, patate, melanzane etc), zucchero, carni rosse, crostacei, alcolici, caffè. Per 6 mesi seguo questa dieta in maniera ferrea rendendomi conto di notevoli miglioramenti in tutto il corpo, e poi piano piano comincio a "sgarrare". Oggi mangio tutto, ma ho ridotto drasticamente il consumo degli alimenti sopra citati.

Già da qualche anno ero affascinata dal mondo delle erbe mediche, ma questa situazione mi ha dato lo stimolo per mettermi davvero a studiare erboristeria, così inizio a cercare, approfondire, preparare ed utilizzare diverse piante intorno a me che possano aiutarmi ad alleviare i dolori, drenare i liquidi dalle articolazioni colpite, regolare il sistema immunitario e detossinare il mio corpo. Tra le tante, alcune che sento che mi abbiano molto aiutato sono state Bardana, Ortica, Olivo, Equiseto, Arnica, Consolida, Tarassaco e Tulsi. Inoltre per qualche mese ho fatto colazione con il Golden Milk (con latte di riso integrale ed olio di cocco) ed ho iniziato ad assumere quotidianamente i Fervida che non ho mai lasciato.

Oltre a tutto ciò, reputo che sia stato fondamentale l'approccio mentale. Ho accettato ciò che mi stava capitando, mi sono impegnata a vivere tutto con più serenità possibile senza piangermi addosso e senza darmi per spacciata, mi sono assunta la responsabilità della mia salute senza delegarla ad altri, ho cercato di trasformare il problema in opportunità.

Il miglioramento è stato molto lento e graduale, ed io senza fretta l'ho accolto con gioia e non poco stupore.

Oggi, circa 3 anni dopo l'inizio del processo di guarigione, sono in forma smagliante, meglio di come sia mai stata.

Riassumendo, secondo me le cause della mia guarigione sono state molteplici e tutte insieme hanno fatto la differenza: l'eliminazione delle principali fonti di stress, la dieta antinfiammatoria e la cura con le erbe medicinali. Se avessi seguito una sola di queste strade non penso che avrei ottenuto dei risultati così importanti. Così come secondo me sono state molteplici le cause che hanno dato origine alla patologia.
Ovviamente ciò non basta a costituire una certezza o un dato scientifico, ma spero che sia un buono spunto di riflessione e che possa essere di incoraggiamento per qualcuno che, come me allora, non se la sente di assumere farmaci, ma ha paura. Non lasciatevi spaventare, seguite il vostro intuito.

Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti, consigli, abbracci virtuali.

Nadia De Velo

***
P.S. Nadia De Velo è iscritta sul sito con lo stesso nick. Ci legge e risponde ad eventuali domande

Oppure potete contattarla a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Comments  
Bello, aiuta a credere nelle forze della Natura, compreso il corpo fisico. E a sentirsi più uniti e più buoni... Grazie, Nadia.
Ciao Nadia,
Leggo con attenzione il tuo articolo e condivido appieno la tua alimentazione.
Personalmente ho 56 anni e soffro di ipertensione da quando ne avevo 39, forse anche prima.
Non mi sono mai rassegnato a prendere la pillola, ho provato di tutto, purtroppo però, non sono riuscito ad eliminarla. Solo nell’ultimo anno grazie alla Dieta dei Gruppi Sanguigni del dottor Mozzi ho avuto risultati incoraggianti e dopo ver ridotto la dose giornaliera a ¼ di pastiglia, in estate, improvvisamente a partire da luglio la pressione ha cominciato a risalire, eppure seguo la tua sessa dieta:
niente glutine, niente cereali raffinati, anzi, quasi tutti completamente eliminati, tranne quinoa (che è uno pseudocereale) e riso integrale, niente latte e derivati, niente solanacee, niente zuccheri, niente carne, solo pesce (merluzzo, sgombro, tonno), niente crostacei, niente caffè.
Unico sgarro, due bicchieri di vino a settimana e una pizza fatta in casa con farina di farro integrale a basso contenuto di glutine, rigorosamente senza mozzarella.
Conduco una vita fisicamente attiva e non estremamente stressante nonostante l’intensità del lavoro.
Purtroppo, per adesso, non ho avuto la tua stessa bravura nel risolvere il mio problema.
Con ammirazione.
Francesco
Mi fa piacere leggere questo articolo...e non sei l'unica che ha "corretto" l'alimentazione per migliorare la propria salute. Casi simili ne ho sentiti anche da altri conoscenti.
Questa è la mia esperienza:
Anch'io anni fa, prima del covid, sentivo una certa sofferenza intestinale, in particolare nella digestione (troppo lenta e difficoltà nel svuotarmi), a tal punto che nel 2019 ho cominciato a preoccuparmi perché ero arrivato al culmine della situazione.
Ho sempre sospettato l'idea di una intolleranza (e anche la permeabilità intestinale), ma ho voluto sentire i medici prima di agire con la mia testa...per farla breve mi prescrivevano il "GEFER"! Non l'ho mai preso e come te, ho cominciato a studiare...
In particolare mi è stato d'aiuto un libro del dr. Alessandro Targhetta sulle intolleranze, gli ho scritto un'email e rispondendomi mi ha dato un grosso aiuto indicandomi di fare l' "Elisa Test" e la disbiosi test nelle urine; risultato: alta intolleranza alle proteine del latte e una forte disbiosi.
Quindi elimino tutti gli alimenti con latte e derivati e miglioro il resto dell'alimentazione.
Con il tempo miglioro e anche il mio sistema immunitario (prima soffrivo d'inverno di mal di gola).
A rafforzare la mia scelta, guarda caso, fu l'intervista su Contro.tv di M. Citro dove ascoltandolo (anch'esso con problemi d'infanzia alla gola causa proteine del latte) io mi rivedevo!
Addirittura ho provato i clisteri al caffè per aiutarmi a svuotarmi come da terapia Gerson (e se funziona!)
Avrei molte particolarità da dire ma vorrei far notare questa recentissima: ho eliminato anche la carne da poco e...non so come spiegare questo...il mio fisico ne ha tratto un gran beneficio (come se fosse stato il pezzo che mancava)
Scusate se sono lungo ma per spiegare questa ultima scelta devo rifarmi ad un caso noto: Red Ronnie!
Red ha espresso più volte il suo caso perché soffriva spesso la spalla (vedi es. intervista giulia innocenzi) e il suo dolore svanì! Sebbene questa sua scelta la seppi 2-3 anni fa non lo mai accettata fino in fondo perché pensavo che fosse opportuno mangiarne poca...e invece...da quest'estate quando l'ho tolta (e non riesco ancora a capacitarmi) i miei "acciacchi occasionali" svaniti, l'epitrocleite sparita (considerando che sono da 2 anni che non gioco + a tennis)...ma la cosa più incredibile, essendo sportivo, la mia corsa (resistenza, pretazioni) sono un altro atleta!
Forse, e dico forse, come ha detto Red...la sofferenza dell'animale in allevamento e la sua morte si "registra" nella sua carne e viene trasmessa alle persone più sensibili (una parte)
Mi permetto di dare un consiglio: innamoratevi del tè Pu Ehr. Effetti incredibili sui disturbi dell'apparato gastro intestinale.


Spettatore
Grazie, una bellissima testimonianza che aiuta a prendere più consapevolezza in un cammino personalmente già parzialmente intrapreso. Ottimo lavoro e grazie Massimo per la condivisione, ne servono tante di queste storie. C
Io con la stessa dieta (o quasi: mangio carne, prevalentemente bianca e biologica) sono uscita da 50 anni di mal di testa pressoché quotidiani, che mi avevano costretta prima a cambiare lavoro e poi a pensionarmi.
Segnalo un libro che tratta della cura delle malattie autoimmuni attraverso la dieta.
Probabilmente molti interessati lo conoscono, ma non l'ho visto citare.
Vanta buoni risultati contro la sclerosi multipla.
ibs.it/.../...
Grazie Nadia bellissima testimonianza che conferma ciò che ho piano piano acquisito in tutti questi anni di letture a 360°.
E' giusto il concetto di operare su tutti i campi possibili, uno solo (forse) non avrebbe dato i risultati che hai ottenuto.

Detto questo mi soffermo un attimo su una cosa che mi ha colpito: la dieta.

Effettivamente la permeabilità intestinale è uno dei principali "colpevoli" di tutta una serie di patologie, soprattutto autoimmuni, che possono colpire l'essere umano.
Ovviamente è un concetto ancora semisconosciuto fra i medici "tradizionali"... addirittura viene spesso negato persino che esista una "permeabilità intestinale".

Quello che secondo me ha funzionato, sotto questo singolo profilo, è che la dieta che hai fatto è stata una sorta di "rieducazione" del tuo intestino (e soprattutto del tuo microbiota intestinale) all'assimilazione dei cibi, con contemporanea disinfiammazione dello stesso.
E', in poche parole, quello di cui parla Paolo Mainardi, e che è alla base del suo protocollo con alfalattoalbumina.

Tu hai utilizzato un "protocollo" tutto tuo, ma il risultato raggiunto è stato lo stesso: disinfiammazione, diminuzione della permeabilità e ripristino di un corretto funzionamento.
E' per quello che ora riesci a mangiare di tutto senza troppi problemi.

Non posso che farti i miei complimenti e tutti i miei auguri di buon proseguimento in piena salute.
:pint:
Sono davvero molto contento per la guarigione!! Sono sempre più convinto che ad essere radiati dovrebbero essere questi inetti che si definiscono "medici", i quali operano la loro professione solo per dogmi e protocolli.

Vorrei aggiungere solo una cosa, data dal mio personale studio sulla nutrizione.
Tra gli alimenti eliminati non sono d'accordo sulla carne rossa. La carne rossa, come dicono invece i medici dogmatici, non fa male, non è cancerogena, non è infiammatoria, in quanto tale, e ora mi spiego.
Purtroppo, e lo dico con rammarico, semmai quello che fa male della carne (tutta, nessuna esclusa) è ciò "che c'è dentro", come ad esempio gli antibiotici e, molto più importante, il fatto che quasi tutti gli anìmali sono allevati a cereali, per cui la carne che ne risulta è di più bassa qualità rispetto alla carne grass fed (che sto cercando ad un prezzo "umano").
Questo tipo di allevamento porta l'animale ad ingrassare, ad accumulare acqua nella matrice extracellulare (che è l'acqua che perde in cottura e la carne si restringe) e ad avere elevati livelli di omega 6, che sono pro-infiammatori, per l'animale e per l'umano che se ne ciba.
@ ben.zanotto

Perdonami, ma pur non essendo totalmente contrario all'assimilazione della carne ritengo che il metabolismo necessario all'assimilazione della carne sia di tipo acido, con tutte le conseguenze che ciò comporta a livello intestinale e non solo.
Perciò se uno deve fare una dietra disintossicante dell'intestino, la carne è uno degli ultimi alimenti da reinserire (vedi protocollo Mainardi).

Quindi all'inizio eliminata del tutto e inserita solo alla fine del processo di disintossicazione.

Ovviamente concordo su tutto quanto hai detto riguardo quello che la carne si porta dietro come un vero e proprio "cavallo di Troia"... :pint:
9 ben.zanotto
sono perfettamente d'accordo con te.
Anche se ovviamente credo che togliere alcuni alimenti (da valutare caso per caso), durante il periodo di malattia, possa portare grossi benefici.
IMHO una dieta chetogenica funziona perfettamente per questi disturbi e in genere tutte le malattie autoimmuni e sindromi metaboliche varie.

Quote:

risponde che mi devo fidare, che sono al sicuro e che non è importante sapere quale sia la causa dell'artrite, non si sa, ma l'importante e iniziare subito a curarsi.

E' questo che vogliono, di qualunque malattia si tratti, anche quelle che ci causano loro con i loro trattamenti. Invece noi abbiamo verificato sulla nostra pelle che insistere a capire cosa ci succede ci è indispensabile per vivere una vita nostra invece di diventare corpi inconsapevoli a loro disposizione. Anche io l'ho verificato! un abbraccio :pint:
Minchia 26 anni già hai capito dove vanno a parare allora c'è luce in fondo al tunnel
Brava perche' coraggiosa ;-)

Quoting fran67:

Ciao Nadia,
Leggo con attenzione il tuo articolo e condivido appieno la tua alimentazione.
Personalmente ho 56 anni e soffro di ipertensione da quando ne avevo 39, forse anche prima.
Non mi sono mai rassegnato a prendere la pillola, ho provato di tutto, purtroppo però, non sono riuscito ad eliminarla. Solo nell’ultimo anno grazie alla Dieta dei Gruppi Sanguigni del dottor Mozzi ho avuto risultati incoraggianti e dopo ver ridotto la dose giornaliera a ¼ di pastiglia, in estate, improvvisamente a partire da luglio la pressione ha cominciato a risalire, eppure seguo la tua sessa dieta:
niente glutine, niente cereali raffinati, anzi, quasi tutti completamente eliminati, tranne quinoa (che è uno pseudocereale) e riso integrale, niente latte e derivati, niente solanacee, niente zuccheri, niente carne, solo pesce (merluzzo, sgombro, tonno), niente crostacei, niente caffè.
Unico sgarro, due bicchieri di vino a settimana e una pizza fatta in casa con farina di farro integrale a basso contenuto di glutine, rigorosamente senza mozzarella.
Conduco una vita fisicamente attiva e non estremamente stressante nonostante l’intensità del lavoro.
Purtroppo, per adesso, non ho avuto la tua stessa bravura nel risolvere il mio problema.
Con ammirazione.
Francesco



Ciao Francesco e grazie per la tua risposta.
Oltre all'alimentazione segui qualche terapia erboristica? Conosco diverse persone che con la tintura madre d'olivo sono riuscite a non prendere o a diminuire drasticamente la pastiglia senza problemi.
Non ti scoraggiare, tieni duro e continua a studiare, più capisci le cause più trovi soluzioni. In bocca al lupo, un abbraccio.

Quote:

ILDIVERGENTE: Minchia 26 anni già hai capito dove vanno a parare allora c'è luce in fondo al tunnel

In realtà lo ha capito a 23. (Oggi ne ha 26, dopo tre anni di cura).

Quoting redazione:


Quote:

ILDIVERGENTE: Minchia 26 anni già hai capito dove vanno a parare allora c'è luce in fondo al tunnel

In realtà lo ha capito a 23. (Oggi ne ha 26, dopo tre anni di cura).

Ho avuto la fortuna che la vita mi riservasse questo. Ho conosciuto le persone giuste, i posti giusti, i libri giusti. Purtroppo tanti miei coetanei vivono in delle bolle fatte di persone e situazioni sbagliate.

Grazie a tutti per le belle parole.
10# Aigor

Ciao Aigor, avrei due domande se posso :
1) É sempre giusto parlare di infiammazione intestinale? Ad esempio nella sindrome colon irritabile non si hanno marker che segnalano infiammazione (secondo gli esami standard)
Sarebbe interessante l'esame della zonulina fecale che non prescrivono quasi mai ma costa 100 euro privatamente

2) A volte vorrei provare a fare un periodo senza carne ma i legumi non li digerisco piú (neanche con ammollo previo) e ho una lieve allergia al bianco delle uova. Praticamente se non mangio carne ho poche fonti proteiche disponibili, ed essendo di gruppo zero negativo non so neanche se sia saggio toglierla
#4 spettatore
Grazie del consiglio lo prenderò

#7 Stolypin
Grazie del consiglio lo leggerò

#9 ben.zanotto
Condivido questo punto di vista che è stato menzionato anche da Massimo Citro in un'intervista: "Chi dice che la carne fa male? E' quello che ci mettono dentro semmai"
Dopotutto questa conclusione non mi soddisfa pienamente perché in qualche modo contrasta con le teorie del dr Max Gerson (la carne acidifica), ma nel suo manuale, se non ricordo male, lui stesso ammette che una buon nutrirsi consisterebbe in: un 80% di alimentazione sana (verdura, frutta specialmente cruda ecc.) e un 20% di quel che si vuole.
In questi termini nel restante 20% una carne da allevamenti sani ci sta tutta se volessimo unire i puntini...ovviamente considerando che questo è solo un mio punto di vista dettato dal buon senso e niente di più.
Rimango dell'idea che cmq alcune persone stiano meglio anche senza carne come invece altre non possono rinunciare... Un esempio che mi è rimasto in mente è stata la 1° intervista di Red Ronnie a Sonia benassi dove toccarono il tema carne: Sonia e marito fecero anche loro una dieta priva di carne (dato il loro amore per gli animali) ma il marito dovette fare retro-front perché stava male a questa rinuncia...morale della favola: non siamo tutti uguali ma tracciare una linea di massima si può.
@Nadia

Grazie a te, ho appena scoperto che la tintura madre di olivo ha avuto effetti significativi sulla pressione alta...
Ne ho provate tante, tranne questa (e chissà quante altre, peraltro, il mondo delle terapie naturali è vastissimo), quindi vediamo se riesco a diminuire/togliere 'ste hazzo di pastiglie.
:pint:
@Duluoz

Rispondo volentieri

1) hai detto giusto: la zonulina. Cmq è sempre una questione di microbiota e di permeabilità...

2) il corpo ha bisogno non tanto delle "proteine" ma di ciò di cui sono composte: gli amminoacidi e, tra questi, solo gli amminoacidi essenziali, quelli che noi non possiamo produrre in modo autonomo.
Infatti le proteine vengono scomposte sin da subito nel processo digestivo, nello stomaco per intenderci (poi nel tenue, ma sono già state lavorate nello stomaco dalla pepsina, fra gli altri enzimi: rimango easy nella spiegazione).

Quindi, tanto per fare un esempio: una carota ne contiene 5 su 8... quindi non è strettamente necessario nutrirsi di legumi in quantità.
Però se ci sono cibi che non digerisci mi vien da pensare che il tuo microbiota non sia proprio proprio al meglio... quindi indagherei proprio a partire dalla zonulina, capisco che è una spesa ma è un indicatore fondamentale (Fefo docet).

Uno tra i tanti link sull'argomento proteine vegetali: accademianutrizione.it/.../....
Brava Nadia, avanti cosi'.

Commento generale.
Un sacco di gente elimina "qualcosa" e ne trae giovamento.
Il problema e' cos'e' quel qualcosa, e non e' detto che sia lo stesso per tutti anche se ci sono indicazioni generali.
Di solito non si cambia mai solo 1 elemento, ma tanti insieme, cosa che rende difficile identificare quello o quelli X, dato che stanno insieme ad altri che invece magari sono del tutto innocenti.

Detto questo, io mi sono interessato di queste robe per molto tempo, cambiando anche vari approcci, e a questo punto la mia conclusione e':
- grani (e quindi farina), cereali e legumi = farsi del male
- Frutta e verdura possono dare intolleranze, vedere caso per caso. Occhio comunque ai troppi zuccheri (frutta) e all'eccesso di ossalati (verdura, dipende).
- Latticini: c'e' chi li tollera e chi no. Non meritano disprezzo da chi li tollera. Il latte meglio di no (poi si va nei dettagli, pastorizzato o meno...). Yogurt ovviamente solo naturale.
- La dieta media ha un eccesso di zuccheri, quale che sia la fonte.
- La dieta media ha un difetto di proteine (non ne fornisce a sufficienza).
- La carne specie quella rossa sta sul banco degli imputati ma non lo merita.
(parlo di dieta e non di aspetti etici, che stanno su un altro piano).
- I grassi sono tanto buoni o tanto cattivi a seconda del tipo. Benvengano i famigerati saturi, burro e olio di cocco in particolare. Olio extravergine di oliva ok, ma gli altri oli vegetali no. Ridurre troppo i grassi = farsi del male.

Diciamo che il mio approccio e' cheto-friendly (cioe' non talebano ma orientato).

Buon appetito, io sono in fasting (intermitting) e mangero' verso le 3 ;)
Nadia De Velo che tipo di artrite è quella di cui soffri?

Quoting sun23:

Nadia De Velo che tipo di artrite è quella di cui soffri?


Artrite psoriasica con psoriasi solo ungueale all'unghia di un alluce, ma sinceramente penso dal mio umile giudizio che non faccia molta differenza per quanto riguarda le possibili cause e terapie.
#22 Aigor

Si ho una leggera disbiosi fermentativa ( da esame genetico del microbiota) che peró é migliorata moltissimo negli anni, lavorando piú che altro sulla sfera emotiva e modulando la dieta, anche se comunque va sempre in base ai periodi e allo stress.
Ho fatto miliardi di prove ma a breve termine e varie terapie di probiotici/acido butirrico ma non ho mai affrontato un protocollo reset per cosí tanto tempo come Nadia. Purtroppo é veramente difficile mentalmente
#25 Nadia De Velo 26-09-2024 15:01
Quoting sun23:
Nadia De Velo che tipo di artrite è quella di cui soffri?

Quote:

Artrite psoriasica con psoriasi solo ungueale all'unghia di un alluce, ma sinceramente penso dal mio umile giudizio che non faccia molta differenza per quanto riguarda le possibili cause e terapie.

Al contrario fa moltissima differenza.
Faccia attenzione alla densità ossea nel futuro e stia molto attenta all'alimentazione potrebbe compromettere in modo irreversibile l'organismo, e vista la giovane età, è cosa da evitare assolutamente.
In ogni caso eliminare il fattore "stress" è significativo, sempre, in questo tipo di patologia.
L'alimentazione molto controllata ha contribuito a perdere peso e quindi ridurre il carico sulle articolazioni. Con questo tipo di alimentazione ha probabilmente ridotto anche l'assunzione di metalli pesanti che alla sua età sono sempre o quasi fuori controllo.
Stia attenta anche a possibili recidive non attenda troppo a farsi visitare il prima possibile alla ricomparsa dei sintomi. Questa patologia alterna periodi di peggioramento con periodi di remissione quasi totale (anche per anni).

Quoting sun23:

#25 Nadia De Velo 26-09-2024 15:01
Quoting sun23:
Nadia De Velo che tipo di artrite è quella di cui soffri?

Quote:

Artrite psoriasica con psoriasi solo ungueale all'unghia di un alluce, ma sinceramente penso dal mio umile giudizio che non faccia molta differenza per quanto riguarda le possibili cause e terapie.


Al contrario fa moltissima differenza.

Perché?
@Duluoz

Eh... capisco... ti giro un interessante video dove, fra gli altri, parla Fabio, di professione farmacista che lavora all'interno dell'Ospedale di Pordenone (un grazie di cuore a Grappa che mi ha girato il video dal gruppo Pianeta EM su Telegram).
Magari lo puoi contattare e sentire se ti può aiutare con i microrganismi essenziali.

Gli EM e il microbiota

Vale anche per Nadia, ovviamente, e per tutti coloro che sono interessati a sistemi di cura alternativi dove si va a operare sul microbiota cercando di renderlo operativo al meglio ;-)
Ovviamente non conosco la disponibilità di Fabio al riguardo, ma... come si dice: chiedere è lecito, rispondere è cortesia :-D
Cara Nadia sono contenta per la tua storia di successo, prova che chi studia e cerca la verità e soluzioni alla fine ce la fa, ed è così con tutto.

Sei un esempio.

Per chi vuole curarsi sono con l'alimentazione corretta ( e purtroppo è solo per chi parla inglese o si deve adoperare per tradurre o usare i sottotitoli) segnalo questo canale: www.youtube.com/@Drberg - mi ha cambiato la vita
#17 redazione
18 Nadia De Velo
Come si dice in questi casi?...
Me coj...... ni!
Nella mia ignoranza sono convinto che il principio della malattia è nel microcosmo intestinale, poi i traumi, fisici e psichici, e le sostanze tossiche tra cui la moderna alimentazione, e vorrei sbagliarmi ma in futuro per non ammalarci saremo costretti ad una alimentazione di soli elementi essenziali, di quella che una volta era cibo, quello che era del tutto naturale.
Quando ero malata dovevo fare le analisi tutti i mesi per controllare i "valori".
Quando sono guarita analisi non ne ho più fatte, mi sono accorta da me che quel problema non ce l'avevo più. Certo, finchè si è in vita può sempre succedere qualcosa, un incidente o una malattia. E' sempre possibile anche che torni la stessa malattia, ognuno ha dei "punti deboli".
Ho scelto di non passare la vita a fare controlli per scoprire se per caso ho, o "potrebbe venirmi", qualcosa a mia "insaputa". Non lo trovo sano. Preferisco curarmi quel che ho quando mi viene. Sono scelte. Da più di 30 anni non "controllo" e mi trovo bene così.

Quoting bandit:

Brava Nadia, avanti cosi'.

Commento generale.
Un sacco di gente elimina "qualcosa" e ne trae giovamento.
Il problema e' cos'e' quel qualcosa, e non e' detto che sia lo stesso per tutti anche se ci sono indicazioni generali.
Di solito non si cambia mai solo 1 elemento, ma tanti insieme, cosa che rende difficile identificare quello o quelli X, dato che stanno insieme ad altri che invece magari sono del tutto innocenti.

Detto questo, io mi sono interessato di queste robe per molto tempo, cambiando anche vari approcci, e a questo punto la mia conclusione e':
- grani (e quindi farina), cereali e legumi = farsi del male
- Frutta e verdura possono dare intolleranze, vedere caso per caso. Occhio comunque ai troppi zuccheri (frutta) e all'eccesso di ossalati (verdura, dipende).
- Latticini: c'e' chi li tollera e chi no. Non meritano disprezzo da chi li tollera. Il latte meglio di no (poi si va nei dettagli, pastorizzato o meno...). Yogurt ovviamente solo naturale.
- La dieta media ha un eccesso di zuccheri, quale che sia la fonte.
- La dieta media ha un difetto di proteine (non ne fornisce a sufficienza).
- La carne specie quella rossa sta sul banco degli imputati ma non lo merita.
(parlo di dieta e non di aspetti etici, che stanno su un altro piano).
- I grassi sono tanto buoni o tanto cattivi a seconda del tipo. Benvengano i famigerati saturi, burro e olio di cocco in particolare. Olio extravergine di oliva ok, ma gli altri oli vegetali no. Ridurre troppo i grassi = farsi del male.

Diciamo che il mio approccio e' cheto-friendly (cioe' non talebano ma orientato).


Sintesi eccellente. Complimenti Nadia anche da parte mia! :-)

Quoting Aigor:

@ ben.zanotto
Perdonami, ma pur non essendo totalmente contrario all'assimilazione della carne ritengo che il metabolismo necessario all'assimilazione della carne sia di tipo acido



Mi spiace, ma è una falsità spacciata dalla medicina dogmatica, per far passare il concetto che la nostra fonte primaria di energia sia lo zucchero, il che è falso.


Quoting Aigor:

con tutte le conseguenze che ciò comporta a livello intestinale e non solo.



Ci siamo evoliti in milioni di anni con la carne, verdura, frutta (fresca e secca), bacche, germogli. Non certo coi cereali e lo zucchero, di per sé scarso in natura.
Non si dice che la Natura è perfetta? Infatti lo è, e per noi ha pensato di darci carni, grassi e vegetali.


Quoting Aigor:

Perciò se uno deve fare una dietra disintossicante dell'intestino, la carne è uno degli ultimi alimenti da reinserire (vedi protocollo Mainardi).



Partendo da un presupposto falso, come insegna Massimo, si arriva per forza ad una conclusione sbagliata. Comprensibile.


Quoting Aigor:

Ovviamente concordo su tutto quanto hai detto riguardo quello che la carne si porta dietro come un vero e proprio "cavallo di Troia"... :pint:



Cosa che si può tranquillamente estendere ai vegetali, strafatti di pesticidi e schifezze chimiche.
Per non parlare poi dei processi di raffinazione dei cereali e dello zucchero, che portano un alimento già non naturale per l'essere umano ad essere dei veri e propri veleni, anche metabolici.

Quoting jerimum:

IMHO una dieta chetogenica funziona perfettamente per questi disturbi e in genere tutte le malattie autoimmuni e sindromi metaboliche varie.


E' la dieta "pensata" da Madre Natura.

Quoting ben.zanotto:


Partendo da un presupposto falso, come insegna Massimo, si arriva per forza ad una conclusione sbagliata.


Mi scuso per il breve OT.
Non credo che Massimo abbia mai insegnato questo errore logico.
Da premessa falsa segue qualunque cosa (vera o falsa che sia).
In un'implicazione A -> B se A è vero B è per forza vero, se A è falso B può essere tutto.
Fine OT.
Adesso le cose sono cambiate e chiunque può mangiare alimenti che provengono da territori lontani e che non crescono dove vengono mangiati. Un tempo però gli uomini dovevano necessariamente mangiare quello che la natura del posto offriva, un esempio sono gli eschimesi che non mi risulta avessero particolari problemi di salute anche se mangiavano esclusivamente proteine animali, pesce ma anche molta carne perché le foche e i trichechi sono animali e non sono pesci. Un mio zio morto all'età di 88 anni mangiava regolarmente un chilo di zucchero a settimana e aveva una glicemia bassissima mentre conosco individui che hanno una altissima glicemia e non assumono zuccheri. Quindi secondo me l'alimentazione non conta un bel niente ma ogni individuo reagisce diversamente a i vari alimenti come per esempio capita a chi soffre di allergie da polline mentre altre persone non hanno mai avuto nessun problema
Concordo sulla bontà della dieta chetogenica. Vorrei aggiungere che la carne (di animali allevati a pascolo) contiene la vitamina K2-mk7 che è indispensabile alla calcificazione delle ossa. Non sono un medico ma a logica penso che le tante osteoporosi sono dovute proprio alla carenza di questa vitamina a seguito dell'allevamento intensivo.
L'unica altra fonte di vitamina K2 è il natto, un alimento abbastanza schifoso che solo i giapponesi riescono a mangiare.
Consiglio la lettura del libro
La Vitamina che ti farà Vivere 100 Anni — Il miracolo della Vitamina K2 di Kate Rhéaume-Bleue
(Non fatevi ingannare dal titolo: è molto ben scritto e documentato.)
E' risaputo che anche gli alimenti di derivazione animale, causano persistenti stati infiammatori (che accrescono il rischio tumori), mentre gli alimenti come frutta e verdura (specie se crudi), creano uno stato alcalino antinfiammatorio che appunto migliora certe situazioni critiche.
Complimenti a Nadia.
Cmq io sto un pò di più con bandit, ho risolto tanti problemini con cheto e lowcarb.
Da dieta del leone ( acqua e carne) per poi allargarmi.
Latte e formaggi dopo il periodo curativo, ricordando sempre il latte e formaggi a latte crudo, non pastorizzato

"La fertilità dei ratti alimentati a latte pastorizzato calò del 52%, rispetto a ratti alimentati a latte fresco."

"[I ratti dell'esperimento alimentati a latte crudo] sono arrivati in eccellenti condizioni alla quarta generazione alla fine dell'esperimento. Di quelli alimentati a latte sterilizzato, alla terza generazione nessuno è vissuto più di un giorno."

"In un altro esperimento, venne dato a tre gruppi di ratti latte crudo, pastorizzato o sterilizzato. Una volta che le femmine furono mature, vennero fatte accoppiare. Nel terzo gruppo, nessuna rimase incinta. Nel secondo gruppo, 42 rimasero incinta e 21 partorirono cuccioli vivi, nel primo gruppo, 47 rimasero incinta e 41 partorirono cuccioli vivi."

La pastorizzazione del latte fu proposta da Lord Rothschild, che parlò solo 2 volte nella sua carriera alla Camera dei Lord. Una di quelle due volte fu per promuovere la pastorizzazione.
Un sentito ringraziamento alla Signora Nadia De Velo. Anche io da anni ho ridotto l'uso di molti cibi.
Mi collego alla prima parte del suo intervento, alla parte dei dottori.
Vivevo ancora in Italia. Avevo 53 anni all'epoca dei fatti e ora ne ho 64. Un giorno all'improvviso mi inizio' a farmi male il ginocchio, andai dal mio medico di famiglia che mi disse che era artrosi e che il male me lo dovevo tenere. Alla domanda perche mi fa male, mi rispose: "quanti anni hai?" nel senso che un male della vecchiaia, poi mi diede una riga di medicine che non potevo nemmeno permettermi da quanto costavano se prese per tutta la vita. Uscii da li' con il magone, concludendo tra me e me "ecco qua la vecchiaia!". tempo una decina di giorni, mi ero ridotto a usare il bastone, ma non presi nemmeno una delle medicine che mi prescrisse il dottore, erano un tale ammasso di pillole che ognuna dava problemi ad alcune altre, che desistetti.
Continuai questo calvario per mesi. Poi 8 mesi dopo mi venne a trovare una cara amica dalla Russia, che lei faceva l'ortopedica internista in un famoso sanatorio di Sochi. Mi vede zoppicare e mi domanda cosa avevo e io risposi artrosi. mi guardo', mi fece sedere e mi disse di unire le gambe, io le unii.. mi guardo' di nuovo e mi disse con voce ferma, "tu non hai l'artrosi" andammo insieme a comprare due medicinali. il primo si rivelo' che in Italia non era distribuito, il secondo era del semplice Diclofenac, 7 ampolle 5 euro con le siringhe. Il medicinale introvabile era un farmaco che aiutava a rigenerare i tessuti cartilaginei. (So che in Europa e' venduto in Germania, ma per ora non ricordo il nome) mi fece una puntura al giorno per 7 giorni di Diclofenac. ma gia' dalla prima iniezione un sollievo inaspettato e ancora oggi a distanza di 11 anni non ho piu' dolori. Come si suol dire, direi ai posteri l'ardua sentenza.
@ben.zanotto


Quote:

è una falsità spacciata dalla medicina dogmatica

Veramente no, ma non intendo aprire una discussione su questo argomento, quindi sorry, ma rimango della mia idea ;-)
Sissa

Quote:

E' risaputo che anche gli alimenti di derivazione animale, causano persistenti stati infiammatori

Ah beh, se e' risaputo....
Devo dire , secondo la mia esperienza, che l’alimentazione è molto molto importante e la sig.ra Nadia ha optato per la scelta migliore . Io allo stesso modo mangio solo pasta di ceci o di lenticchie, a volte quella integrale, pochissimo pane non di farina 00 , raramente carne rossa , latte di mandorla, molta verdura evitando come detto da Nadia pomodori melanzane patate peperoni , niente zuccheri, insomma ricalca molto la sua dieta. Questa alimentazione mi è stata consigliata da un medico oncologo e debbo dire che mi trovo molto bene rispetto al passato.