Di fronte alla orripilante notizia che Di Maio è stato proposto da Borrell come “inviato speciale dell’UE nel Golfo Persico”, sento il bisogno di ripubblicare questo video, che feci in occasione delle elezioni del settembre scorso. Ritengo utile rivederlo, anche per chi l’avesse già visto 6 mesi fa. (Io stesso mi sono stupito, nel rivedere la lista incredibile di tradimenti compiuti dal partito di Di Maio). Per non dimenticare.
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Quella che segue è una lista di eventi storici (*) che ripercorre tutti i passaggi più importanti che riguardano la possibile entrata nella NATO dell’Ucraina, dal 2014 ad oggi. Entrata che i russi hanno sempre detto di non poter tollerare, per motivi che non è nemmeno necessario spiegare.
2014 – Non appena diventato primo ministro (dopo il colpo di stato di Maidan), Arseniy Yatsenyuk viene ricevuto alla Casa Bianca, e si premura di far sapere al mondo da che parte starà la nuova Ucraina: “Probabilmente nei prossimi 7-10 giorni l'Ucraina firmerà la parte politica dell'accordo di associazione con l'Unione Europea. E vogliamo dire molto chiaramente che l'Ucraina è e sarà parte del mondo occidentale”.
Dopodichè Yatsenjuk invita la NATO a venirlo a trovare a Kiev, e chiede apertamente aiuti e armamenti per supportare il nuovo governo: “Ho esteso un invito al Consiglio Nord-Atlantico per visitare Kiev, e sarà splendido se ci incontreremo a Kiev. Noi crediamo che sia necessario aumentare la nostra cooperazione, e sarebbe bello se potessimo avere qualche forma di aiuto addizionale, supporto tecnico, supporto umanitario, per migliorare il sistema di difesa ucraino, a livello tecnico. Questo ci aiuterebbe a stabilizzare la situazione e a mantenere pace e stabilità nella regione.”
Raramente accade che nei Parlamenti europei i rappresentanti dei popoli sappiano dare scatti di sovranità, autodeterminazione e indipendenza dopo decenni di mero servilismo ai diktat della Nato (Usa).
I due minuti di Sevim Degdalen sono uno di quei momenti.
Buona visione.
Costantino Rover (L’Economia Spiegata Facile) ha voluto replicare punto per punto all’intervista che ho fatto a Leonardo Facco il mese scorso. Gli contesta sia le tesi di fondo della scuola austriaca, sia la caratterizzazione di Bitcoin come “moneta solida”.
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Da giorni si discute dei documenti segreti del Pentagono, che qualcuno avrebbe trafugato e messo online, scatenando un putiferio a livello internazionale. Dico “avrebbe”, perchè non si può escludere del tutto che si tratti di una operazione di disinformazione, operata dal Pentagono stesso.
Ma tutti gli indizi tendono a suggerire che i documenti siano reali, e che il loro rilascio abbia decisamente infastidito i vertici di Washington. Due sono infatti gli elementi che sono emersi, e che imbarazzano chiaramente gli americani. Il primo è il fatto –non certamente nuovo - che il Pentagono sia stato beccato a spiare i suoi diretti alleati. In particolare, sono emersi i dettagli di una conversazione fra militari sudcoreani, che discutevano su come far arrivare armi all’Ucraina senza violare l’articolo della loro costituzione, che gli proibisce di inviare armi ai paesi in guerra (la soluzione, in questo caso, sarebbe stata trovata vendendo le armi alla Polonia).
La manifestazione Stop ai biolaboratori in Italia si terrà a Pesaro, a Campo di Marte di Baia Flaminia, il primo maggio 2023, dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pesaro chiama Italia, Italia risponde.
Il territorio appartiene a noi, abbiamo il diritto di scegliere come usarlo.
Ognuno di noi, singolarmente o con il proprio gruppo, circolo, comitato, la propria associazione, il proprio movimento politico o non politico.
Tutti uniti in un unico grido di dissenso: No ai biolaboratori in Italia!
A quanto pare, Tiffany Dover è viva. Ieri ha concesso un'intervista alla NBC, spiegando che il silenzio le era stato imposto dall'ospedale stesso, con una motivazione ben difficile da comprendere: le hanno detto (min. 2.15 circa) che lei non doveva ricomparire pubblicamente, "perchè se avesse avuto un'altra crisi sarebbe stato un danno irrecuperabile". (Come se invece il suo silenzio per due anni non avesse creato danno alcuno all'immagine dei vaccini). Quando la logica lascia il posto a contorsioni del genere, diventa molto difficile commentare.
Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.
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