Quella che segue è una lista di eventi storici (*) che ripercorre tutti i passaggi più importanti che riguardano la possibile entrata nella NATO dell’Ucraina, dal 2014 ad oggi. Entrata che i russi hanno sempre detto di non poter tollerare, per motivi che non è nemmeno necessario spiegare.
2014 – Non appena diventato primo ministro (dopo il colpo di stato di Maidan), Arseniy Yatsenyuk viene ricevuto alla Casa Bianca, e si premura di far sapere al mondo da che parte starà la nuova Ucraina: “Probabilmente nei prossimi 7-10 giorni l'Ucraina firmerà la parte politica dell'accordo di associazione con l'Unione Europea. E vogliamo dire molto chiaramente che l'Ucraina è e sarà parte del mondo occidentale”.
Dopodichè Yatsenjuk invita la NATO a venirlo a trovare a Kiev, e chiede apertamente aiuti e armamenti per supportare il nuovo governo: “Ho esteso un invito al Consiglio Nord-Atlantico per visitare Kiev, e sarà splendido se ci incontreremo a Kiev. Noi crediamo che sia necessario aumentare la nostra cooperazione, e sarebbe bello se potessimo avere qualche forma di aiuto addizionale, supporto tecnico, supporto umanitario, per migliorare il sistema di difesa ucraino, a livello tecnico. Questo ci aiuterebbe a stabilizzare la situazione e a mantenere pace e stabilità nella regione.”
Il 29 agosto 2014 Yatsenyuk annuncia che l’Ucraina chiederà ufficialmente di entrare nella NATO.
Il 21 novembre 2014 la coalizione di governo ucraina annuncia che la NATO è la loro priorità.
Il 23 dicembre 2014, il parlamento di Kiev mette fine allo stato di non-allineamento dell’Ucraina, condizione necessaria per iniziare il processo di ammissione alla NATO.
Nel marzo 2015, il presidente Poroshenko approva un piano di esercitazioni militari multilaterali con la NATO. Fra queste, l’operazione “Guardiano Impavido”, con duemiladuecento soldati di cui 1000 americani, l’operazione “Brezza di mare”, con mille militari americani e 500 della NATO, e l’operazione “Tridente rapido”, con 500 militari americani e 600 della NATO. L’11 di aprile 2015 arriva in Ucraina il primo convoglio militare della NATO, per l’operazione “Guardiano Impavido”, partito da Vicenza.
Nell’aprile 2016 Joe Biden (allora vice di Obama) promette a Poroshenko 335 milioni di dollari in aiuti “per la sicurezza”. Questi andranno ad aggiungersi ad un terzo prestito da un miliardo di dollari.
Nel giugno 2017 la Rada, il parlamento di Kiev, vota una legge che ristabilisce l’ingresso nella NATO come priorità per la politica estera ucraina. La legge è firmata dal presidente della Camera Andrij Parubij, che è stato il cofondatore del partito neonazista Svoboda. Parubij è stato indagato per la strage di Odessa, ed ha pubblicamente lodato Hitler in televisione, dicendo che è stata la più grande persona a praticare la democrazia diretta. Questo era il presidente del parlamento Ucraino sotto Poroshenko.
Nel luglio 2017 Poroshenko incontra il segretario della nato Stoltemberg e chiede ufficialmente che venga iniziato il percorso di ammissione alla NATO.
Nel settembre 2018 Poroshenko chiede al parlamento di emendare la costituzione, in modo da rendere più facile l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.
Il 7 Febbraio 2019 il parlamento approva i cambiamenti richiesti alla costituzione e conferma il percorso dell’Ucraina verso l’Unione Europea e la NATO, con un totale di 334 voti a favore su 385.
Il 21 febbraio 2019 entra ufficialmente in vigore in Ucraina la modifica della Costituzione che prevede l’ingresso nell’UE e nella NATO.
Nel maggio 2019 Zelensky vince le elezioni e prende il posto di Poroshenko. Appena eletto, Zelensky vola a Bruxelles e incontra Stoltemberg, segretario della NATO.
Nel giugno 2020, la NATO concede all’Ucraina lo status di “partner con accresciute opportunità”.
Nel settembre 2020, il presidente Zelensky approva la nuova strategia di sicurezza nazionale, che prevede lo sviluppo della speciale partnership con la NATO, allo scopo di diventarne membro.
Il 24 marzo 2021 Zelensky firma un decreto presidenziale per “attuare la decisione del consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, sulla strategia di disoccupazione e reintegrazione del territorio temporaneamente occupato della repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli.” “Strategia di disoccupazione e reintegrazione del territorio” significa riprendersi militarmente la Crimea e Sebastopoli.
Nel maggio 2021, il senatore americano Chris Murphy visita Kiev e incontra Zelensky. Dopodichè annuncia che “aprire all’Ucraina il percorso di adesione sarà il prossimo passo logico verso l’ingresso nella NATO”.
Un mese dopo, al summit di Bruxelles, i leader della NATO riconfermano la decisione presa nel 2008 al summit di Bucharest: l’Ucraina diventerà un membro dell’alleanza, con il Piano di Adesione che farà parte integrante della procedura.
Il 28 giugno 2021 l’Ucraina e la NATO lanciano una esercitazione militare congiunta nel Mar Nero.
Il 28 novembre 2021 Mosca chiede garanzie legali che l’Ucraina non entrerà mai nella NATO. Queste garanzie non le vengono date.
Il 30 novembre 2021 Putin dichiara ufficialmente quale sia la linea rossa dei russi sull’Ucraina: “Qualunque ulteriore posizionamento di forze o di materiali NATO in Ucraina rappresenterebbe la linea rossa per il suo paese.” Putin ha sottolineato soprattutto le sue preoccupazioni per il potenziale arrivo di missili ipersonici a lunga gittata, che potrebbero colpire Mosca in 5 minuti. “Spero che non arriveremo a questo – ha detto Putin – e che il buon senso e la responsabilità verso i propri paesi e verso la comunità globale alla fine prevalgano”.
Il primo dicembre 2021, Putin chiede ufficialmente garanzie che la NATO non si espanderà verso Est. Ma gli stati Uniti rispondono che “per l’Ucraina le porte sono sempre aperte”.
Il 23 dicembre 2021, in conferenza stampa, Putin torna a ripetere che per loro un’ulteriore espansione della NATO verso est è inaccettabile, e torna per l’ennesima volta a spiegarne i motivi: “Abbiamo detto chiaramente che ogni ulteriore movimento della NATO verso est è inaccettabile. Non c'è niente di poco chiaro al riguardo. Noi non stiamo mettendo i nostri missili ai confini degli Stati Uniti. Mentre gli Stati Uniti stanno piazzando i loro missili vicino a casa nostra, davanti al cortile di casa. Quindi, stiamo forse chiedendo troppo? Gli stiamo semplicemente chiedendo di non piazzare i loro sistemi di attacco a casa nostra. Cosa c'è di così strano in questo?”
Il 31 gennaio 2022, alle nazioni Unite, l’ambasciatore russo accusa pubblicamente gli Stati Uniti di fomentare le tensioni e di provocarli verso la guerra, come se quello fosse davvero il loro desiderio nascosto: “I nostri colleghi [americani] dicono che bisogna ridurre le tensioni. Ma sono loro i primi ad aumentare le tensioni e alzare i toni, e stanno provocando una escalation. Parlare di una minaccia di guerra è una provocazione in sè stessa. Sembra quasi che voi la stiate cercando. E come se voleste che succedesse, lo state aspettando. E come se voi voleste che le vostre parole si avverassero.”
L’8 febbraio 2022 Putin lancia un ultimo avviso tramite i media occidentali: “Lo voglio sottolineare ancora una volta. Lo vado dicendo da tempo, ma voglio davvero che finalmente mi ascoltiate, e lo comunichiate al vostro pubblico su stampa, tv e internet. Vi rendete conto che se l'Ucraina entra nella NATO e cerca di riprendersi la Crimea per via militare, i paesi europei si troveranno automaticamente coinvolti in un conflitto militare con la Russia? Non ci saranno vincitori. Vi ritroverete coinvolti in questa guerra contro la vostra volontà.”
Subito dopo la Russia fa un’ultima richiesta ufficiale agli Stati Uniti, di mettere per iscritto che l’Ucraina non entrerà a far parte della NATO, e che non ospiterà armi balistiche della NATO. Da Washington, Blinken risponde picche: “Dal nostro punto di vista non posso essere più chiaro. La porta della NATO è aperta, rimane aperta, e questo è il nostro impegno”.
24 febbraio 2022: rimasto senza opzioni, Putin è costretto ad invadere l’Ucraina.
E oggi, dopo oltre un anno di guerra, il segretario della Nato Stoltemberg non trova nulla di meglio da fare che andare a Kiev e dire a Zelensky che “Il posto dell'Ucraina è nella Nato. E nel tempo, il nostro sostegno contribuirà a renderlo possibile".
Qui non è più il caso di dire “c’è un aggressore e c’è un aggredito”, come ripete Mentana da oltre un anno, ma “c’è un provocatore e c’è un provocato”. Il provocatore sono gli USA, il provocato è Putin. Quindi, di chi è la colpa di tutto quello che succede in Ucraina?
Massimo Mazzucco
* Tutti gli eventi storici citati sono documentati nel video "Ucraina l'altra verità" che potete trovare su luogocomune.net.
Lo spettatore
Nel frattempo dopo il colpo di stato del 2014 i partiti filorussi o semplicemente neutri sono stati tacitati se non cancellati del tutto, cioè impossibilitati a presentarsi alle elezioni (senza contare i voti mancanti del donbass secessionista)
Insomma in Parlamento c andavano solo i filo-occidentali.
Così si capisce meglio la situazione, e la velocità di certe decisioni parlamentari, sennò a leggere l'articolo così com'è sembra che il 99% degli ukraini erano/sono pro yanchee/nato
Storia delle campagne militari USA-NATO - 1991-2023
"Se la spedizione di missili a lungo raggio a Kiev sarà confermata, è possibile che la Russia apra un nuovo fronte dalla Bielorussia. È anche possibile che la Nato possa aprire un nuovo fronte nei Balcani, anche per ottenere la chiusura del Turkish Stream, l'ultimo oleodotto rimasto dalla Russia che rifornisce una serie di Paesi fino all'Ungheria e all'Austria. La Serbia è deliberatamente sotto pressione attraverso il Kosovo, e Stati Uniti e UE chiedono al governo serbo di aderire alle sanzioni contro la Russia minacciando di bloccare i visti per l'Europa. La Russia non può perdere i Balcani e ha affermato la sua disponibilità a reagire. Cosa ci aspetta ancora...? Un fronte a Taiwan contro la Cina, in particolare, se il progetto di coniare una nuova moneta con i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), a cui recentemente hanno chiesto di aderire anche Iran, Turchia e Algeria , si realizza. Concludere, le forze USA/NATO hanno eliminato la corruzione come arma di guerra, e ovunque siano intervenute per instaurare la democrazia hanno lasciato instabilità e miseria ..."
ningizhzidda.blogspot.com/.../...
mi ricordo gli ultimatum di Putin dell'anno scorso praticamente inascoltati.
forse nessuno ha visto, ma la prima colonna di carri armati russi che al 23 febbraio 2022, aspettavano ai confini per invadere l'Ucraina, avevano in testa le bandiere rosse sovietiche della seconda guerra mondiale, per dire quale ardore era infuso in quei soldati, nella missione di liberare terre dal giogo nazista. qui girava la frase "dopo 80 anni non e' ancora finita". vale a dire il nazismo non e' morto, bisogna ancora combatterlo. quelle vecchie bandiere veri cimeli dei battaglioni che si distinsero nella difesa a costo della vita, difendere il proprio popolo, cultura, il territorio.
voi la' in occidente pochi sanno, qui ogni anno da una decina di anni a questa parte, c'e' la processione del cosiddetto "Reggimento Immortale". sfilano per le strade migliaia, direi centinaia di migliaia di parenti, ognuno ha la sua fotografia. ormai sono i pronipoti di coloro che sono morti nella grande guerra. internet e' pieno di fotografie di quello che dico, basta digitare in russo "Reggimento Immortale" «Бессмертный полк». qui la gente non e' come da noi in Italia al 25 aprile che nelle commemorazioni ci sono piu' gatti e cani che persone. bisogna capirlo una buona volta, qui la gente e' differente.
un caro saluto a tutti.
Per adesso stanno limitandosi a smontare i ponti nell'area di Sumy, ieri il terzo da lunedì, tutti ponti in grado di bloccare i rifornimenti per le guarnigioni si decine di chilometri quadri. Si tratta di una novità legata alla possibilità di impiegare bombe guidate su cui i russi stanno puntando molto ultimamente.
Come ha sottolineato #2 mik300 immediatamente dopo il Maidan è iniziata una campagna di repressione anche fisicamente violenta contro ogni forma di dissenso. Contro chiunque non fosse allineato. L'emblema è la strage della Casa dei Sindacati a Odessa avvenuta col silenzio compiaciuto e complice dell'Occidente. Questa è la "democrazia" che Lorsignori esportano alacremente. L'hanno fatto anche immediatamente dopo la caduta dell'URSS grazie al loro adorato amichetto Eltsin.
Detto questo, per me, come già accennato in altre occasioni, rimane un enigma irrisolvibile il perchè la Russia non sia riuscita o non abbia voluto prevenire il Maidan, cioè un golpe anti russo sull'uscio di casa, cosa che avrebbe evitato, soprattutto alla Russia stessa, l'odierno incubo.
Ricordo anch'io nei primissimi mesi dell'operazione di aver visto diverse foto e video con mezzi con bandiere sovietiche anni'80 e bandiere sovietiche dell'Armata Rossa della 2a G.M.. Ma ora che ne avete parlato, pensandoci, noto che non ne vedo più da un bel pezzo.
Lo spettatore
ma secondo me l'ultima linea rossa è stata superata
quando l'inghilterra (il minuscolo è voluto) ha annunciato
di voler dotare i nazisti di kiev di munizioni all'uranio
impoverito.
Questo dimostra un livello di disperazione totale da
parte dell'occidente; lo scopo è quello di rendere invivibili
per decenni e per chiunque i territori in cui saranno usati.
Infatti in passato, ovunque questo munizionamento sia
stato usato, i "vincitori" si sono poi ben guardati dal viverci,
lasciando morire di inquinamento radioattivo oltre ai
propri "alleati" (italiani, ad esempio...) solo le popolazioni
autoctone (serbi e afgani).
Non sono quindi armi con cui "vincere la guerra" o "riconquistare
territori persi", ma solo armi di distruzione di massa per
rendere invivibili per chiunque quei territori, dando quindi
per scontato che non avrebbero mai potuto pienamente
riconquistarli.
Chi ragiona così non merita di far parte del consorzio civile.
Spero che finalmente la Russia la smetta di combattere con
le mani legate dietro la schiena e la faccia finita in fretta come
sono sicuro sia nelle sue facoltà.
E poi con la farsa internazionale di inventarsi accuse fasulle pur di invadere l'Iraq: tutto l'occidente ha girato la testa dall'altra parte.
E di nazione in nazione, Siria, Libia, Yemen, Ucraina, sempre tutti allineati con la peggiore associazione militare della storia.
Un gruppo che può impunemente causare un attacco terroristico sul proprio suolo non ci pensa due volte a bombardare un oleodotto degli alleati nel mezzo del mare.
E quindi adesso traiamo i frutti di quanto abbiamo seminato.
purtroppo non ho conservato le foto a cui mi riferivo nel mio messaggio.
Alla luce dei "sacri testi" di tattica e strategia confrontati con gli scopi dichiarati della Operazione Militare Speciale la conduzione iniziale delle operazioni russe, il numero delle forze, tipologia dei reparti, i movimenti tattici e le direttrici di teatro paiono congruenti e con una solida logica solo se i Comandi russi avessero inteso dare una sorta di spallata al regime ucr. per causarne nel giro di pochissime settimane il collasso. Se ciò si fosse verificato gli obiettivi dell'Operazione sarebbero in effetti, in tutto o almeno in buona parte stati raggiunti: "denazificazione", smilitarizzazione/neutralità dell'Ucr. e totale messa in sicurezza del Donbass. Ma ciò non si è verificato e nessuno degli obiettivi anche a distanza di 14 mesi è stato conseguito.
Nel mio schema di ipotesi, quanto sopra, in ogni sua singola parte, si può spiegare solo con un grande errore di valutazione da parte russa sulla capacità di resistenza delle Forze ucr., in particolare nell'area della capitale, cosa che ha vanificato la "spallata" e il rapido collasso del regime e compromesso strategicamente l'Operazione Militare Speciale trasformandola a tutti gli effetti in un conflitto di lunga durata con annesso impantanamento di incertissimo esito. Tanto da dover ricorrere a una mobilitazione evidentemente non pianificata. Mi si perdoni la crudezza.
Sempre proseguendo nella ipotesi di studio, questo grave errore di valutazione si potrebbe spiegare solo con una capacità di acquisizione informazioni/analisi tragicamente scadente da parte russa oppure con una "trappola" informativa somministrata da "Qualcuno" e non sventata facendo completamente il gioco degli USA/Occidentali che volevano collocare la Russia esattamente dov'è cioè nel pantano per progredire con la loro strategia letale ai danni della Russia. Propendo per la seconda ipotesi.
A questo punto credo sia chiaro che se la strategia Occidentale avrà successo arrivando a collocare un regime fantoccio di tipo eltsiniano a Mosca attraverso una debacle militare o anche solo a un "Vietnam" russo, ri-conquistata e ri-colonizzata la Russia il rischio mortale lo correrebbe la Cina che si troverebbe a fronteggiare una Russia eterodiretta, ucrainizzata, anti-cinese in più dotata di armamento atomico. Il sogno più ardito e sfrenato realizzato dei Mostri Padroni del Mondo che si godrebbero, come sempre, lo spettacolo stando tranquilli al sicuro e al calduccio.
PS: rimarco che sono ipotesi e non certezze con cui ho cercato di trovare un nesso logico a cose che altrimenti, a mio modo di vedere, non lo avrebbero restando inspiegabili soprattutto dal punto di vista strategico.
Ne tanto meno era nei piani conquistare Kiev, una città di 3 milioni di abitanti difesa da un terzo dell'esercito ucraino. Non si conquista una città del genere con 30,000 uomini, ancora meno la si conquista senza una campagna aerea apocalittica di settimane. E ancora meno la si conquista allestendo lungo il confine una spettacolare colonna corazzata lunga 70 chilometri e visibile chiaramente dal satellite, poi sparita nel nulla. E ancora meno considerando che le sacche di resistenza ucraine nelle retrovie non sono state liquidate come vorrebbe la dottrina. L'attacco a Kiev era una gigantesca manovra diversiva, tesa a garantire libertà di azione nel sud e nell'est e a risparmiare perdite inutili.
I colpi di mano sono improponibili nell'era del drone e dei satelliti, la sorpresa strategica è ormai una dottrina del passato, irripetibile se non in casa più unici che rari e comunque a livello tattico, di certo non strategico.
E le distanze di ingaggio aumentate drasticamente dalle nuove tecnologie hanno ridotte le possibilità di rotture del fronte e offensive su vasta scala. Là dove un tempo una simile rarefazione delle forze lungo il fronte avrebbe permesso operazioni strategiche a massa in profondità, come dottrina sovietica 1982 prevedeva, oggi non avrebbe senso, perchè i cunei corazzati sarebbero avvistati fin dalla fase di assemblaggio delle unità, ben prima di avanzare sulle posizioni di partenza. garantendo tempo per le contromisure e per annullare i cunei anche solo con una manciata di squadre ATGM e campi minati. Sarebbe un massacro indiscriminato e inutile. Senza contare che necessiterebbe di una superiorità numerica consistente e di una conseguente catena logistica completamente ripensata ed esposta agli attacchi ucraini. Sarebbe come sparare ai famosi pesci in un barile.
Il "pantano" russo è la soluzione più economica per annientare l'esercito ucraino, massacrarne la bassa manovalanza ed incrinarne il morale dei sopravvissuti, per impedire che si riformi a breve giro una volta terminata la guerra.
Il fatto di dover combattere con un aliquota ridotta dell'esercito per poter mantenere un equilibrio di forze quanto più concreto nei confronti della NATO e garantire, così, un livello di deterrenza decente non lascia grande spazio di manovra. Ma consente una turnazione costante delle forze e un miglioramento globale della prontezza operativa. L'esperienza acquisita dall'esercito russo ha consentito di adeguarsi rapidamente ad ogni "wunderwaffen" NATO. Javelin, HIMARS, switchblade, etc... non hanno spostato di una virgola la situazione sul campo. Dopo lo smarrimento iniziale l'esercito russo si è adattato e ha trovato soluzioni.
È probabile che l'estate porti un accelerazione, specie se Kiev si decidesse a lanciare questa tanto attesa offensiva. Vedremo quanto inciderà l'arrivo di Bradley e leopard 2. I Challenger abbiamo già appurato saranno schierati a difesa di Kiev e i tanto chiacchierati proiettili all'uranio ancora non si sono visti. Vedremo.
Caro PeterPan prima di tutto grazie per le argomentazioni, nella mia "ipotesi di studio" non pensavo a un colpo di mano o a una operazione di conquista in stile Bakhmut per intenderci ma a qualcosa di assimilabile alla Operazione "Donau" (Praga, agosto 1968), mi si conceda la similitudine alquanto approssimata, cioè un dispositivo militare atto a causare una disgregazione della catena di comando politico-militare per "pressione", senza necessità di operazioni convenzionali massicce.
Ho ravvisato una notevole differenza tra la condotta russa delle primissime settimane (2 - 3) e quella successiva. Al punto di far pensare a due operazioni distinte condotte con criteri totalmente diversi: la prima, quella che ho delineato però, fallita, che si è trasformata, per necessità nella seconda. Non credo che i russi avessero fin dall'inizio pianificato di trovarsi nella situazione attuale. A che pro? Per consumare tutte le risorse belliche del fronte USA/UE/NATO/Occidente stando sulla difensiva? Per questo hanno messo in campo l'Operazione? E' realistico?
A questo punto, tralasciando le ipotesi, però è un dato di fatto che a oggi nessuno degli scopi pubblici della Operazione Militare Speciale è stato raggiunto. Con i bombardamenti sugli insediamenti civili del Donbass addirittura peggiori che all'inizio del conflitto. Se si materializzerà la preannuciatissima "controffensiva" sarà una sorta di rivelazione finale di come stanno davvero le cose.
Io credo che Mosca abbia valutato le opzioni e stabilito di seguire quella più economica ma che garantisse il miglior impatto in occidente. Prendere Kiev significava assemblare un dispositivo che garantisse almeno la parità di forze, e sappiamo che intorno a Kiev stazionava un terzo dell'esercito ucraino, quindi si sarebbe trattato di mettere insieme un armata di almeno 200,000 uomini e una struttura umanitaria in grado di sostentare da subito una popolazione extra di almeno 3,5 milioni di persone e un altra forza di polizia/occupazione che gestisse l'inevitabile ondata di partigiani/terroristi. Mettere insieme una simile forza, di nascosto, è impossibile.
E tutto questo nel migliore dei casi. Nel peggiore Kiev si sarebbe trasformata in una Bakmuth elevato al cubo, con la differenza che sarebbe stato impossibile combattere senza centinaia di migliaia di vittime collaterali. E allora chi l'avrebbe sentito l'occidente ? Quanto ci sarebbe voluto per pilotare un onda mediatica che avrebbe portato a una crociata anti russa di proporzioni continentali ?
E quanto sarebbe costato ai russi in termini di risorse ? Ci sono voluti 14 mesi di caccia per ridurre l'anti aerea ucraina in condizioni tali da farle abbandonare ampie aree a ridosso del fronte e permettere l'impiego dei bombardamenti aerei massivi ai russi.
Invece Kiev è ancora lì ed è diventata una zecca che succhia sangue europeo per sostentarsi, ora che l'economia ucraina è stata devastata e le aree più ricche del paese sono state compromesse. E ora che l'esercito continua a richiedere carne da macello ci si rivolge alle fasce sempre più specializzate del paese, lavoratori con capacità indispensabili vengono consumate in una guerra di posizione, un tritacarne che non lascia scampo.
Probabilmente si può imputare a Mosca solo l'aver fatto male i conti sul lungo termine e sottostimare l'intervento NATO in fatto di rifornimenti e forniture. Ma nessuno conosce gli orizzonti temporali pianificati. Per quanto ne sappiamo i russi potrebbero aver pianificato uno stato di guerra anche decennale. Le risorse sovietiche a disposizione glielo consentono.
È logico che obiettivi mediatici come la "denazificazione" siano irraggiungibili. Ma l'obiettivo di distruggere l'esercito e disarmare l'Ucraina per i prossimi decenni non è un utopia. E mantenere in piedi quel che resta dell'esercito di Kiev costerà sempre di più all'occidente, fino a quando il costo sociale sarà tale da obbligarli a sganciarsi e ad inventare qualche scusa decente per evitare il ridicolo.
È brutto da dire ma anche questi bombardamenti fanno parte del "gioco", servono a conservare la volontà di combattere attraverso la voglia di rivalsa e vendetta cavalcando il risentimento della popolazione locale.
Questa fantomatica controffensiva sta ricalcando sempre più Cittadella... Di rinvio in rinvio i possibili obiettivi strategici continuano a venire rinforzati dai russi e quando sarà il momento le forze attaccanti ucraine verranno fatte avanzare quanto basta per massacrarne il più possibile e agevolare il contrattacco russo da parte della riserva strategica, perchè a oggi i riservisti si sono visti col contagocce e nessuno sa bene quanti siano e che compiti stanno assolvendo.
Questo è un punto interessante. L'Ucr. dal punto di vista finanziario ed economico anche prima delle ostilità era messa mille volte peggio della vituperata Grecia e dell'Argentina del default. Ma nessuno degli implacabili aguzzini dei vari onnipresenti ed onnipotenti organismi internazionali ha mai sollevato la questione e l'Ucr. gode di un'ottima salute finanziaria. Semplicemente perchè il sistema liberista globale funziona come per tutto il resto con un doppio standard: la finanza con i suoi conti puntualissimi è un arma da usare contro i ribelli, contro i nemici e a favore degli amici. Uno strumento le cui regole vengono variate ed applicate a piacimento a seconda del fine che si vuole ottenere. E senza dimenticare che la fabbrica dei soldi ce l'hanno Loro, i Padroni del Mondo (e della Guerra). E' per questo che nel caso Ucr. non si sente mai il mantra liberista "non ci sono soldi" che si applica rigorosissimamente in altri casi anche di vita e di morte. Decretando la morte. Ed è per questo che i soldi per l'Ucr. non finiranno mai e saranno inesauribili fino a scopo raggiunto.
Donald Canestraro Investigatore del Dipartimento della Difesa e Agente Speciale della DEA con oltre 30 anni di esperienza investigativa; importante membro di varie agenzie soprattutto della Drug Enforcement Administration e nominato dal Ministero della Difesa, cioè dal pentagono come ufficiale difensore dei prigionieri di Guantanamo considerati terroristi o accusati essere terroristi, ha tirato fuori un documento ufficiale che ha fatto pubblicare su tutti i giornali, quindi non è una cosa ipotetica, dicendo che lui ha tutta la documentazione per cui, due dei dirottatori degli aerei dell’ 11 settembre che poi avevano colpito le torri gemelle, erano stati pagati da Al Bajoni che era il loro protettore e questo Al Bajoni lavorava per i servizi esauditi ed era in stretto rapporto con la CIA . Quindi adesso anche i giornali americani riportano ufficialmente che la CIA è coinvolta nell'11 settembre.
Donald C. Canestraro:
en.wikisource.org/.../...
Interessante, ma al di là della pista saudita, già cavalcata da anni dal New York Times(!?), si è mai chiesto, questo agente speciale, per quale motivo l'Arabia Saudita avesse interesse nell'attentato? O ha preferito non vedere oltre?
Invece quei 19 poveracci gli aerei non li hanno mai visti nemmeno da lontano.
in rete, basta raspare. trovi il soggetto che dicevo. foto e video. ma non ho trovato la foto con il convoglio con tutte le bandiere rosse che mi ricordavo di aver visto 1 anno fa. nell'ultimo link puoi leggere a tergo, i commenti di gente comune come te e me.
ad esempio:
video.repubblica.it/.../410884
pikabu.ru/.../...
vk.com/wall-61706629_3325970
un fatto del genere capitasse in Italia tutta la comunita' verrebbe scossa fino alle radici, mentre in Ucraina per la gente comune, non successe niente. uno si puo' domandare che gli ucraini siano egoisti e menefreghisti? no signori.. la' in quei luoghi semplicemente le notizie non girano, non circolano.. non c'e' l'abitudine nemmeno del passa parola.. differente mentalita' si potrebbe dire.
E quello che succederà che interessa
A mio parere senza lo spauracchio del nucleare Putin ,la russia e tutti i suoi alleati perdono molto del loro potenziale, e si assisterà a una nuova guerra fredda per chissà quanto tempo,e quando non ci sarà più Putin credo che l'occidente travolgerà tutto e tutti.
Molti dicono che questo è il futuro,il progresso o il mondo che cambia al quale tutti dobbiamo adeguarci come le generazioni passate hanno fatto prima di noi.
Ora 150 anni fa esistevano solo indiani e bufali oggi invece ci sono gli stati uniti che comandano il mondo,sia da un punto di vista economico che tecnologico,ora come abbiano fatto in cosi poco tempo a diventare quello che sono oggi per me è un mistero, si la storia lo spiega bene, ma io non ci credo, tutti gli altri popoli della storia con pregi e difetti sono più o meno sempre stati simili, ma questi sono diversi, questi corrono più veloce di tutti
Nome Omen è pure piegato!
Per me il nano che suona con l'uccello non supera 1,60 m o nome omen è 10 cm piu' alto
La Fondertroyen è 1,61 cm
Fondertroyen con i tacchi?