MA CHI È “AL QUEDA”?
Non passa giorno, ormai, che non si senta parlare di AlQueda. Assolutamente ignota al mondo intero fino al 10 Settembre 2001, questa organizzazione ha fatto ingresso nei nostri salotti solo per rivelarsi, nell’arco di un brevissimo tempo, una organizzazione internazionale rispetto alla quale Cosa Nostra sembra il club di Topolino. (Anche se Cosa Nostra ci ha messo più di cento anni a diventare quello che è diventata, e non ha certo incontrato il favore indigeno nei vari territori in cui progressivamente si impiantava).
D’altronde, accomodarsi pigramente nella versione ufficiale di Al Queda, riproposta all’infinito dai media mondiali in perfetta sintonia, è tanto facile ed invitante quanto fare supposizioni drasticamente opposte, del tipo è la CIA, sono i massoni, sono gli ebrei, se non piuttosto i pirati della Malesia, i carbonari irredentisti o la bocciofila sotto casa.
Visto che i media non ci aiutano a comprendere, possiamo solamente aggrapparci alla ragione –e ai pochi elementi a disposizione di tutti - per cercare di capire comunque qualcosa. Partiamo, ed esempio, dai recenti attentati ...
IL CASO LUTTWAK. Invito a un fragoroso... silenzio.20. 11. 03 – Questo caso (noto più o meno a tutti) rappresenta forse la prima volta, da quando è nato Internet, in cui i siti di libera informazione rischiano di incontrare una ostilità effettiva da parte di chi controlla l’informazione ufficiale.
Questa riflessione però - paradossalmente - è un invito a non protestare, ed ha come unico interesse la protezione ultima di questo prezioso mezzo, dalla diffusione del quale sono convinto dipenderà il futuro di intere generazioni. Per la prima volta nella storia, infatti, l’informazione sfugge completamente al controllo di chi detiene il potere, e qualcuno, come dimostra il caso in questione, deve aver iniziato ad accorgersi del potenziale devastante che ciò può rappresentare.
PRIGIONIERI DELLA BUGIA
Uno dei grandi vantaggi del cosiddetto “metodo deduttivo” - il modo di ragionare che tutti utilizziamo quotidianamente - è che la validità di una conclusione è sempre garantita, purchè sia valida la premessa che la sostiene. Lo svantaggio è che, se per caso la premessa si rivelasse errata, anche tutto ciò che ne conseguiva non ha più nessun valore.
Un’altra regola maledetta, questa antica quanto il mondo, ci dice che una bugìa ripetuta all’infinito diventa prima o poi una verità.
Le due regole, messe insieme, hanno generato, a partire dal 12 Settembre 2001, una perfida tenaglia mentale di cui oggi tutto l’occidente è ormai prigioniero. Fu infatti da quel giorno che cominciò a circolare, sugli schermi di tutto il mondo....
IL GENIO DI SCHWARTZNEGGER DI FRONTE AI PROBLEMI DELLA CALIFORNIA
di Massimo Mazzucco
Ci voleva lui per inventarsi soluzioni a cui nessuno aveva mai pensato. Mr. Muscolo sapeva benissimo di andare ad ereditare uno stato vicino al collasso, in cui le varie contee faticano ormai da mesi a pagare persino i poliziotti e i vigili del fuoco (le ultime categorie da sacrificare in situazioni economiche pericolanti). Nonostante ciò, Arnold aveva puntato la sua campagna elettorale non su soluzioni di recupero, precise e trasparenti, ma addirittura sull'intenzione di abolire, appena eletto, l’odioso balzello di una forte tassa sulla circolazione (il bollo dell’auto), che era stata triplicata da Davis nel disperato tentativo di ridare ossigeno alle casse nazionali, e che stava funzionando niente male. (“Ma come farà, pagherà lui?”, scrivevamo noi poche settimane prima del voto). A quel punto infatti, ci si chiedeva, la mascella spaccatutto deve avere un asso nella manica grande come una casa.
E certo che ce l’aveva, l’asso: appena eletto Schwartzy ha subito abolito, come promesso, la tassa maledetta, ed ora ...
IL VERO VOLTO DI BERLUSCONI
(Vedi anche: Come funzionava il "trucco delle tre carte" della Gasparri, di Swe) di Massimo Mazzucco
17.12.03 - Silvio Berlusconi ha dovuto calare la maschera. Era l’ultima che gli rimaneva, quella del finto rispetto per l’unica persona che ancora restava al di sopra di lui: il Presidente della Repubblica. Perchè le altre maschere, lungo il percorso, le aveva già calate tutte, una dopo l’altra, con sempre maggior precipitazione e sempre minor ritegno. La prima era stata quella del buon padre di famiglia che aveva promesso ai suoi 50 milioni di bambini di mettere a posto la nostra casetta un pò disastrata: appena eletto invece, ha annunciato che l’Italia non si governa come tutte le altre casette del mondo - cioè con tutta la complessità che una nazione in sè può comportare – ma come una semplice e comunissima industria, di biscotti piuttosto che non di peperoni, di cui ovviamente lui è capo e padrone assoluto.
Poi è stato il momento di Ruggeri. Il prezioso ministro degli esteri, praticamemte imposto da Agnelli...
IL MINISTRO MARTINO ANNUNCIA: “Processo a Saddam, l’Italia ci sarà”
di Massimo Mazzucco
18.12.03 - Di fronte ad una dichiarazione del genere, si rischia di perdere del tutto il senso della realtà. Tanto per restare coi piedi per terra, facciamo un esempio astratto, a carte capovolte: all’inizio dell’anno, la Russia decide, per qualche suo motivo, che Berlusconi sia un dittatore pericoloso, in possesso di armi di distruzione di massa. L’ONU manda gli ispettori, ma questi non trovano niente. La Russia insiste, ma invece di mostare al mondo le prove che dice di avere, decide di invadere unilateralmente l’Italia. L’America, anche lei per motivi suoi, sta a guardare. Gli italiani si difendono come possono, ma l’avanzata dei carri armati russi è inarrestabile, e in pochi giorni sono alla porte di Roma. Berlusconi scompare nel nulla, e i russi abbattono tutte le statue che Silvio aveva fatto erigere nel frattempo a sua personale beatificazione. Qualche italiano, anch’egli per motivi tutti suoi, applaude a quei crolli, e così i russi – che vedono solo la TV di stato – si convincono che noi siamo contenti di essere stati liberati da loro. Nel frattempo, si scopre che alcuni alleati della Russia...
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