E JOHNNY PRESE IL FUCILE
Chi ha avuto la fortuna di vedere questo raro e prezioso film di Dalton Trumbo, degli anni '60, saprà già di cosa parlo.
Oggi negli Stati Uniti c'è un soldato, che chiameremo Johnny, che riposa a casa sua, mentre si riprende lentamente dalle ferite riportate in guerra. E' uno dei tantissimi, ovviamente, ma c'è una differenza: solo dieci o venti anni fa Johnny non sarebbe stato vivo.
E' infatti di oggi un rapporto del Pentagono, che sottolinea come durante la II guerra mondiale la percentuale di sopravvissuti alle ferite in battaglia fosse del solo 50%, in quella del Vietnam del 75%, nella prima guerra del Golfo dell'85, e oggi del 90 per cento. Tutto questo nonostante le armi, in genere, siano diventate man mano più potenti e più devastanti. Il "miracolo", se così lo si può chiamare, lo hanno fatto i servizi di soccorso americani, il "medevac" (medical evacuation), che si sono adeguati in maniera eccezionale alle condizioni inaspettate…. ... di questa nuova guerra (non dimentichiamo che inizialmente era "Might and Awe", Potenza e Stupore - sottotitolo: una passeggiata a Baghdad). Uno degli imprevisti di questa guerra, infatti, è stato proprio il fatto di vedere un esercito chiaramente sottodimensionato, doversi estendere per tutto il paese in lungo e in largo, affrontando situazioni di emergenza sempre più lontane dagli ospedali o dai mezzi di trasporto veloci per arrivarvi. (Dice infatti un'altra statistica, all'interno dello stesso rapporto, che il 90% dei decessi da ferita avviene prima che il soldato raggiunga un tavolo operatorio. Una volta sotto i ferri, ce l'ha praticamente fatta.)
A questo punto i medici americani si sono inventati una formula "volante", che prevede delle mini-unità chirurgiche di 3-4 dottori, i quali viaggiano sugli Humvee con tutto il necessario per montare ed installare in pochi minuti una sala operatoria di emergenza. Non hanno certo tutto quello che servirebbe, e si limitano quindi a quello che definiscono "damage control": fermare emorragie, ricomporre fratture, cucire quello che c'è da cucire, e poi restare accanto al ferito, tenendolo al coperto e semi-addormentato, finchè arriva l'elicottero che lo trasporta agli ospedali militari veri e propri.
E' stato così che Johnny deve aver chiuso gli occhi, proprio un attimo prima che la granata gli scoppiasse accanto, convinto di morire, mentre li potrà ancora riaprire, a casa sua, una volta guarito del tutto.
Diciamo un occhio, per la precisione. L'altro se n'è andato con metà della sua faccia, le due gambe ed un braccio, che sono rimasti nella polvere di un villaggio iracheno senza nome.
Oggi Johnny è un troncone umano, senza volto e senza futuro, che può ringraziare il suo capo Rumsfeld, il quale lo ha mandato in esplorazione su un veicolo non corazzato, perchè mancavano i soldi per farlo modificare. I soldi li aveva già rubati tutti Cheney, compare di Rumsfeld, che ha fatto la cresta per milioni di dollari sui pasti dei soldati che la Halliburton fornisce quotidianamente alle truppe che in Iraq portano la democrazia.
E' bello dare la vita per gli ideali.
Massimo Mazzucco
VEDI ANCHE:
IL CONFLITTO DI INTERESSI, E GLI INTERESSI NEL CONFLITTO.
Halliburton accusata di frode per quasi due miliardi di dollari