PLATOON IN RIVOLTA
Quello che si immagina già da tempo stia succedendo - quello che non può non stare succedendo - è finalmente diventato ufficiale. Un intero plotone di militari della 343a Compagnia Riservisti si è rifiutato di eseguire un ordine di consegna di approvvigionamento, poichè ritenuto troppo pericoloso.
Ora sono agli arresti, e rischiano la corte marziale per ammutinamento.
Naturalmente, non sono stati nè i giornalisti "embedded" in Iraq a farcelo sapere, nè certamente un comunicato spontaneo del Pentagono. Sono stati genitori e parenti dei soldati stessi, che hanno ricevuto da loro dei messaggi di emergenza, tramite un ponte di internet e telefonini, ed hanno avvisato le varie testate giornalistiche.
La rivolta è iniziata quando al convoglio di acqua, viveri e combustibile, che doveva partire da Tallil, nel Sud Iraq, alle 7 del mattino, …
SIAMO 49 A 49
Nel terzo ed ultimo confronto televisivo, che aveva come tema esclusivo la politica interna, la squadra di Bush era scesa in campo con il dichiarato intento di portare a casa un pareggio. Quattro milioni di disoccupati, trenta milioni di americani senza assicurazione medica, quindici milioni di persone sotto la soglia di povertà, tre miliardi di dollari di deficit (più i quattro di surplus lasciati da Clinton e ora scomparsi) non permettevano certo un atteggiamento spavaldo da parte del presidente in carica.
Eppure Kerry, come già in precedenza, ha faticato molto più del previsto per portare a casa quello che doveva essere comodamente alla sua portata. E mentre i sondaggi a caldo, sul dibattito di stasera, gli danno dai 5 ai 10 punti di vantaggio, il nuovo sondaggio nazionale sulla preferenza generica fra i due è riuscito soltanto a livellarsi su un perfetto 49 a 49 (se fossero i media ad aver orchestrato il tutto, non avrebbero certo saputo fare di meglio). Ovvero, sul quel due per cento di votanti ancora indecisi si dovrebbero ora concentrare le ultime due settimane di campagna elettorale.
Ma probabilmente non andrà così. I repubblicani infatti non possono assolutamentre permettersi di arrivare al 2 Novembre con un margine così risicato, e le statistiche stesse dicono…
di Massimo Mazzucco
Riguardo alla recente bocciatura europea di Rocco Buttiglione, il cardinale Ersilio Tonini ha commentato che "non e' pensabile che un ciellino non possa fare il ministro alla Ue!'' Tonini ha detto inoltre: ''Io temo che da qualche parte si nutra un atteggiamento di rifiuto nei confronti della posizione cristiana in quanto tale (...) mi chiedo se non emerga una tendenza a respingere di per sè le radici cristiane''.
Questo termine, "radici cristiane", era già stato al centro della discussione in occasione della stesura della costituzione europea, e quindi, nel domandarci perchè la Chiesa ci tenga così tanto a vederle riconosciute un pò dappertutto, ci siamo avventurati in un breve excursus storico sul cristianesimo stesso. Anzi, sulla storia della cristianità nel mondo.
La cosiddetta "civiltà cristiana occidentale" - è un modo come mille altri di vederla, ovviamente - nacque nel giorno in cui i leader di una nascente religione si resero conto di avere un potente dio, ma non una spada con cui portare il suo verbo per il mondo, mentre l'imperatore di Roma si rese conto di avere un'altrettanto potente spada, ma non un ideale superiore al quale legarla. Fu così che una notte Costantino… (COMMENTI SOSPESI)
NON SEMPRE L'INTELLIGENZA È UN VANTAGGIO
Kerry è sicuramente una persona intelligente, colta e preparata. Bush… deve avere sicuramente tante altre belle qualità. Ma nel caso di questo secondo scontro fra i due candidati alla guida del mondo, essere nei panni del primo non è stato necessariamente un vantaggio.
Come già avevamo detto in occasione del primo scontro, si è di nuovo assistito a due concerti incrociati, in contemporanea, ma su due scale tonali completamente diverse. Con una differenza, però, questa sera: ogni volta che Kerry cercava, con onestà perlomeno ben recitata, di "spiegare" il suo approccio ad un certo problema, ne rivelava automaticamente la complessità, ed implicitamente si identificava con la difficoltà nel risolverlo.
Quando toccava invece a Bush affrontare una situazione simile, ...
IL SOLITO TEMPISMO DEL TERRORISTA SCHIZOIDE
Ormai ci abbiamo fatto l'abitudine: il terrorista islamico (scusate la ridondanza, ormai un solo termine dovrebbe bastare) non agirà mai, semplicemente mai, nè nella logica nè nel momento a lui più opportuni. Anzi, sceglierà sempre con cura certosina il gesto, il messaggio ed il momento in cui riesce a farsi più male in assoluto.
Kenneth Bigley, l'ostaggio inglese catturato con i due americani che erano stati ammazzati di recente, sarebbe stato ucciso oggi, dopo che la richiesta dei rapitori non era stata accolta dal governo di Tony Blair.
Ora viene da domandarsi: visto che tale richiesta, a detta delle stesse autorità della coalizione, era il ritiro delle truppe inglesi, e visto che il destino di Bigley - diventato in Inghilterra un caso nazionale pari alle nostre Simona & Simona (prima del linciaggio) - stava tenendo tutti col fiato in sospeso ormai da una settimana, i rapitori dovevano proprio scegliere la vigilia…
IL MASTINO E LA VIPERA
Concluso il dibattito TV, fra Cheney ed Edwards, per la vice-presidenza USA.
Questa volta secondo me la vittoria c'è stata, ed è un secco due a zero per Edwards, che va a sommarsi alla leggera ma costante erosione di credibilità che Bush sta subendo in seguito al suo primo dibattito con Kerry. Quando dico vittoria, ovviamente, mi riferisco alla reazione del pastore dell'Ohio, della casalinga del Minnesota, o del contadino del Kentucky: sono loro infatti che decideranno l'elezione, e sono loro che hanno assistito stasera ad un vero e proprio dibattito fra due esseri raziocinanti, ovvero il mastino Cheney, nel ruolo di carro armato, e la vipera Edwards, in quello di Arcangelo Gabriele.
Il mastino però, in realtà, non è mai riuscito a mordere a fondo, perchè Edwards è stato abbastanza scaltro da metterlo sulla difensiva sin dall'inizio. E quando Cheney ha creduto di trovare un attimo di respiro, ed ha provato a reagire ...
IL PRESIDENTE TELECOMANDATO?
IERI, OGGI, L'ALTROIERI
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