IDEALI, NON IDEOLOGIE
di Fernanda Alene
La Storia non dovrebbe essere un tribunale. Ma se proprio la vogliamo ridurre a questo, non dobbiamo prescindere dal momento storico e dalle circostanze in cui i fatti diventano "la Storia".
Questo non significa che tutto debba essere giustificato, ma anzi, tutto il contrario. Significa valutare ogni avvenimento come il prodotto di quelli che lo hanno preceduto. Se invece ne vediamo solo l'aspetto negativo, niente si salva. Non possiamo guardare al passato in base a quello che siamo oggi, pena la immediata perdita di obbiettività.
La verità è che continuiamo a fare discorsi vecchi, e non ci rendiamo conto di quanto sia difficile ... ... far nascere "il nuovo". Continuiamo a pensare che un'ideologia possa essere migliore di un'altra solo perchè quest' ultima magari ha fallito. Cerchiamo continuamente di sovrapporre un'ideologia vecchia a quella nuova, e non ci viene in mente che è il concetto stesso di ideologia quello che ci frega.
Nessuna ideologia, nè politica nè religiosa, può essere "buona", nel momento stesso in cui ci divide. Nel momento stesso in cui mi porta a sentirmi "altro" da te, non può portare che lotta e odio.
Finchè continueremo a catalogarci, destra e sinistra, bianco e nero, ateo e credente, non possiamo creare niente di quel nuovo a cui tutti disperatamente tendiamo. Resteremo come pecore che continuano a girare nello stesso recinto, e non potremo fare mai un salto di qualità. Ce lo insegna la Storia, appunto.
Per potere fare quel salto di qualità, forse l'unico modo - difficilissimo - è quello di sostituire le ideologie con gli ideali. Difficilissimo perchè, come diceva un nudista, "purtroppo sono nato vestito". Gli ideali vengono prontamente o istituzionalizzati o distrutti. L'hanno fatto anche con Dio, ottenendo ambedue i risultati.
Ma alternative non ne abbiamo. Perchè allora non cominciare a provarci?
Fernanda Alene
*****************
Gli altri articoli di
Fernanda Alene