POWELL A LEZIONE DI DEMOCRAZIA
Il Segretario di Stato rinuncia ad Atene per sopravvenuti impegni
28.08.04 - Se c’è una nazione al mondo dove gli americani sono ancora meno amati che non in Francia, è certo la Grecia. Ne ha avuto la misura Colin Powell, che ha improvvisamente deciso di cancellare il proprio viaggio ad Atene, dove sarebbe comparso - non si sa esattamente in quale ruolo – sullo sfondo della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi. Nonostante il suo staff parli di “sopravvenuti impegni”, è ovvio che le crescenti dimostrazioni contro il suo arrivo, ad Atene, hanno suggerito il cambio di strategia.
Forse Powell, a furia di frequentare i falchi del Pentagono – per i quali i paesi minori, nel mondo, non sono che degli appezzamenti di terreno più o meno produttivi – si era dimenticato che in Grecia, ...| Il “BIG COMPLOTTO” DELLA SINISTRA INTELLETTUALE 26.08.04 - C’è tutta una “sinistra”, in Italia, che si è schierata, silenziosamente e vigliaccamente, su posizioni ambigue e profondamente di comodo, riguardo all’11 Settembre. Noi qui partiamo dal presupposto che chi vuole sapere la verità (o almeno che cosa di certo non è avvenuto quel giorno) può farlo con assoluta tranquillità: le informazioni a disposizione, grazie ad Internet, ci sono tutte, e sono più che sufficienti a prendere una posizione precisa al riguardo. A quel presupposto aggiungiamo anche spesso che i giornalisti non solo hanno la possibilità, ma hanno il dovere sacrosanto di informarsi con ogni mezzo a loro disposizione, prima di assumere quella posizione. E’ a loro infatti che si affida la stragrande maggioranza della gente, con cieca fiducia, per sapere quello che davero accade nel mondo. Ma sempre più spesso scopriamo, fra le righe dei mille articoli pubblicati qua e là, che invece la nostra “sinistra” o quelle informazioni non le ha cercate, o - ancora peggio - ha scelto di ignorarle. E’ il caso di un articolo odierno su Il Manifesto, a firma di Roberrto Silvestri, che tratta della imminente uscita del film di Michael Moore, Fahrenheit 9/11. (continua) |
LETTERA A "IL MANIFESTO" di Roberto Beltrame Egregio Sig. Silvestri, sono un abbonato del Manifesto e questa mattina (26/8) ho letto il suo articolo sul film di Michael Moore "Fahrenheit 9/11". Ad un certo punto dell'articolo scrive: " ... Non spaccia verità, non abbindola. Ricerca i pericoli e li affronta, senza farsi prendere dalle isterie del Big Complotto...". A tal proposito (del Big Complotto) avevo già scritto alla Redazione vostro del giornale (senza peraltro ricevere risposta) per chiedere proprio quale fosse la posizione in merito alle ipotesi che circolano (almeno in libreria e su Internet) sulla possibilità che gli attentati dell' 11 settembre non siano stati ideati e realizzati così come ci è stato "riferito" (da Osama & C.) ma che abbiano invece una diversa matrice. (continua in coda all'articolo) |
L’UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO - Sconfessato in poche ore il nuovo capo della CIA scelto da Bush.
CHAVEZ VINCE, CARTER CONFERMA, ANSA DIMENTICA – Tanto per capire chi controlla oggi l’informazione in Italia.
ANNEGATO - Un italiano in più, un “marocchino” in meno.
ITALIA RAZZISTA– Il nostro paese accusato dai francesi di razzismo e xenofobia, sull’onda dell’ultimo libro di Oriana Fallaci.
(Clicca su "leggi tutto" per vedere gli articoli)
IL CONFLITTO DI INTERESSI, E GLI INTERESSI NEL CONFLITTO
Halliburton accusata di frode per quasi due miliardi di dollari. Chi è Dick Cheney.
11.08.04 - Berlusconi dagli americani ha solo da imparare. Se si credeva tanto astuto, nell’aver aggirato il problema del conflitto di interessi modificando la legge che lo determina, deve misurarsi con un certo Richard Cheney, detto Dick, attualmente in carica alla vice-presidenza degli Stati Uniti.
Cheney è comparso accanto a George W. Bush una ventina di secondi dopo che quest’ultimo è stato candidato alla presidenza dal partito repubblicano, nell’estate del 2000. Tanto veloce è stata la sua materializzazione, e tanto assidua è stata fin da allora la sua presenza accanto all’enfant prodige di casa Bush, che sembrava quasi che fossa stato lui a scegliere George, e non viceversa.
Due problemi si posero immediatamente per Cheney, nel momento in cui la stampa nazionale si accorse che, ...
L’ “ITALIA DAI DUE VOLTI”
08.08.04 - In occasione della tragedia dei clandestini d’Agosto (tragedia italiana, prima ancora che africana), i giornalisti condannati a riempire in qualche modo le pagine dei nostri giornali hanno dato fondo al più consunto repertorio di retorica e frasi fatte, pur di non affrontare – ancora una volta - il problema reale.
E così, fra i “bisogna circondarli di solidarietà” da una parte, e i “sì, però con fermezza” dall’altra, è uscita la solita, stereotipata “Italia dai due volti” che ci viene rifilata ogni volta che ci sia da giustificare una qualunue contraddizione profonda a livello nazionale.
Da una parte avremmo un’ Italia cinica, egoista e calcolatrice, che si nasconde dietro alla Bossi-Fini per preservare i propri privilegi, anche se non vuole rinunciare alla mano d’opera a costo zero, quando fa comodo. E dall’altra un’Italia umanitaria, l’Italia dal cuore grande, l’Italia che adotta i due genitori africani ...
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