NON UCCIDERAI IL BENZINAIO PADANO
Sempre più evidente il doppio gioco di Berlusconi
Forse il problema dell'Italia non è Berlusconi in sè, ma è l'ambiguità con cui egli tratta il suo "braccio secolare", cioè la Lega. E' sotto quel voto infatti che si nascondono i peggiori razzisti, gli xenofobi, gli intolleranti, gli anti-meridionalisti estremi, e comunque tutti i più ciechi, egoisti violenti e prevaricatori in ogni senso. Sono loro, oggi, i veri "fascisti" di trent'anni fa. Ed è solo grazie a quel voto, che Berlusconi mal sopporta - o finge di mal sopportare - che il governo attuale ha potuto fare scempio delle nostre istituzioni come dei nostri comuni valori morali.
Vedere addirittura un ministro, tale Calderoli, che mette con orgoglio una taglia sull'omicida del benzinaio leghista, e dice che andrà a Roma... ... a "fare [sic] una bella strigliata" al Ministro degli Interni, perchè la Polizia non ha agito abbastanza in fretta, è decisamente grave. Ma è ancora più grave che il Presidente del Consiglio taccia, di fronte a questa evidente deformazione dei nostri principi costituzionali (oltre che pacchiana mossa demagogica), invece di bacchettare pubblicamente il suo ministro autocrate, o rispedirlo addirittura alle sane campagne brianzole da cui si è materializzato.
Chissà quale giustificazione ci darebbe, il signor Calderoli, alla domanda "perchè il benzinaio si e il farmacista no"? Solo perchè il farmacista vota DS, magari? Qualunque criterio che discrimini apertamente fra un cittadino e l'altro è anticostituzionale e da condannare senza attenuanti, e la mancanza di una condanna diventa automaticamente tacita approvazione.
Viene in mente allora lo strano silenzio di Berlusconi, proprio di questi giorni, di fronte al diktat irremovibile del Ministro Castelli contro la grazia a Bompressi (e in precedenza allo stesso Sofri). Se Berlusconi si è dichiarato più volte favorevole alla grazia per ambedue, ed il Capo dello Stato la vuole a tutti i costi, cosa ci fa nel suo governo un ministro con quella posizione? Da quando in qua si scelgono ministri che danno contro al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica, su questioni di principio come queste? Berlusconi inoltre non è certo uno che si faccia dei grandi problemi a togliersi di mezzo un ministro, se appena lo contraddice: ricordate Ruggeri, il Ministro degli Esteri inizialmente imposto da Agnelli, in cambio del supporto elettorale a Forza Italia? Dopo sei mesi Ruggeri faticava a mettersi in linea col Presidente del Consiglio, e questo lo ha spedito a casa senza chiedere niente a nessuno.
"Repubblica dei fichi secchi", commentò allora Agnelli stizzito. Perchè oggi non succede, con Castelli o con Calderoli? Perchè Berlusconi continua a far finta di mal sopportare il Carroccio, ma poi scompare vergognosamente di fronte a situazioni come queste, dando così il suo implicito avallo a tali mostruosità istituzionali?
E soprattutto, quanto ci vorrà ancora, prima che tutti coloro che votano Lega si rendano conto che su questa strada finiscono comunque per danneggiare se stessi?
Massimo Mazzucco
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