L'ASSASSINIO INFINITO
Oggi è l'ANSA a premere il grilletto.
Quante volte hanno sparato a John Kennedy? Tre? Due? Quattro? O quattromila?
Se è vero che John Kennedy è tanto rimpianto per quella ventata di libertà, di energia, di verità che ha saputo rappresentare, dev'essere anche vero che nel momento in cui le pallottole hanno posto fine all'esistenza fisica di quell'uomo, sono state quelle morali - le bugie - ad uccidere libertà e verità.
Perchè ogni volta che un giornalista ripete una bugia, sapendo di farlo, diventa complice di ciò che quella bugia intende coprire. E oggi "solo un bambino" sarebbe ancora disposto a credere che JFK sia stato uccciso dal solo Oswald, appollaiato in quell'angolazione impossibile, a far sputare al suo Mannlicher-Carcano più proiettili in otto secondi di quanti ne sia mai stato capace di sparare il miglior tiratore al mondo.
Ma evidentemente l'ANSA vive ancora nell'età delle meraviglie, oppure qualcuno silenziosamente è riuscito a farcela tornare. Perchè la nostra gloriosa agenzia di stampa pubblica oggi, all'interno di un innocuo articolo … …dedicato ad un videogioco, frasi come "… Lee Harvey Oswald, l'uomo che sparo' al presidente, …", oppure "… Texas School Book Repository, il magazzino di libri da dove il killer sparò tre colpi contro il corteo presidenziale."
Senza nemmeno avanzare l'ombra del dubbio che possa non essere stato solo nel farlo. Alla faccia di un'informazione corretta, come dovrebbero farla tutti, e politicamente neutra, come dovrebbe farla un'agenzia di stampa degna di quel nome.
Oggi c'è buona parte della popolazione, al di sotto di una certa età, che non ha vissuto quei momenti in prima persona, e che non ha mai sentito il bisogno di informarsi meglio, per capire da solo quello che la commissione Warren aveva scelto di non raccontarci. Ma altri lo hanno fatto per loro, nel passato, e persino una Commissione parlamentare americana, nel 1979, ha riesaminato i fatti ed ha ufficialmente concluso che "probabilmente ad uccidere Kennedy sia stato un concerto di più persone", ovvero - secondo il vocabolario - una cospirazione. Per averlo detto loro…
Questo i giornalisti non possono non saperlo, se fingono di non saperlo mentono, e se mentono diventano anche loro assassini. Assassini della verità. Il discorso vale per John Kennedy, per Moro, per Robert Kennedy, per Oklahoma City, per Martin Luther King, per l'11 Settembre, e per tutti quei delitti di stato dove ci siano a disposizione abbastanza elementi per capire che si tratta di bugie.
Sono i giornalisti i veri criminali dei tempi moderni, nel momento in cui non impediscono nuovi crimini svelando gli autori di quelli vecchi. Potranno storpiare il significato di mille parole, ma quello di "responsabilità" resterà intatto fino all'eternità.
Massimo Mazzucco
La cosa curiosa è che l'articolo minimizza le teorie cospiratorie parlando di un videogame, che si può giocare on-line (oppure scaricare), nel quale si dimostra proprio l'impossibilità da parte di Oswald di uccidere da solo. E naturalmete l'ANSA pubblica anche il link. Peccato che lo pubblichi sbagliato. Provate voi ad arrivare al videogioco, digitando www. jfkreloaded.net/
Poi provate a togliere lo spazio prima della "j", e vedrete che le cose funzionano molto meglio. Sarà certamente una coincidenza, però…
Articolo ANSA
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